L‘Orso bruno marsicano ritorna sui Monti Sibillini.
L’Orso dell’Appennino è in grave pericolo, non da oggi.
Un tempo presente lungo il versante che guarda all’Adriatico degli Appennini, dalle Marche alla Puglia settentrionale, attualmente solo nell’Appennino centrale vive un nucleo di Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), estremamente minacciato.
Si stimano fra i 55 e gli 85 esemplari, con il nucleo storico è nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio, Molise.
Progetti e misure di tutela abbondano (rilevanti il Piano di azione per la tutela dell’Orso marsicano – PATOM e il LIFE Arctos), ma i risultati non sono così buoni, perché è scarsa la volontà politica di perseguirli.
Talvolta vi sono stati equivoci e contrasti – assolutamente da superare – anche fra associazioni e comitati che si battono per la sua tutela.
Non mancano i criminali atti di bracconaggio e le opere pericolose realizzate dalla dabbenaggine umana.
Ma non tutto è negativo, per esempio, nel 2020 è stata avvistata un’Orsa con ben quattro orsacchiotti, mentre ormai sembra consolidato un nucleo riproduttivi anche nel parco nazionale della Maiella, importanti speranze per il futuro della sottospecie.
In queste settimane, invece, è stato avvistato un Orso marsicano nel parco nazionale dei Monti Sibillini, da dove, al di là di segnalazioni sporadiche, mancava dal 1870, quando a Statte, frazione di Camerino, venne ucciso l’ultimo Orso presente sull’Appennino marchigiano.
Un nuovo segnale positivo? Lo speriamo davvero.
Gruppo d’intervento Giuridico odv
da Il Resto del Carlino, 11 ottobre 2021
A tu per tu con l’orso sui Monti Sibillini: “Esperienza incredibile”.
Macerata, l’incontro ravvicinato di una guardia ambientale. “Un evento raro”. L’animale probabilmente è arrivato dall’Abruzzo.
“A tu per tucon l’orso, ho avuto un po’ di paura ma è stata un’esperienza incredibile”. Filippo Monachesi, guida ambientale e turistica, ha avuto un incontro ravvicinato con un orso marsicano, mentre passeggiava sui Monti Sibillini. Si tratta di un avvistamento raro, anche se non l’unico, su queste montagne, visto che questo animale partendo dall’Abruzzo ha fatto molti chilometri per arrivare fino all’Appenino marchigiano.
Dopo aver immediatamente informato le autorità del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Monachesi ha poi pubblicato su Facebook, sulla pagina “Guida naturalistica o ambientale escursionistica”, il video dell’incontro con l’orso; poi è stato anche pubblicato sulla pagina di “L’occhio nascosto dei Sibillini” e da lì ha cominciato a fare il giro della rete.
“Stava piovendo e c’era un po’ di vento, ero a testa bassa per guardare bene dove mettessi i piedi – ha raccontato –. A un certo punto alzo gli occhi e vedo questa grande forma di fronte, all’inizio non avevo realizzato, perché non siamo abituati a vedere gli orsi”. Monachesi ha utilizzato delle buone pratiche per allontanarsi dall’orso: non ha urlato, ha cominciato a indietreggiare senza mai dare le spalle né correre, e l’orso poi ha proseguito il suo cammino. Il monitoraggio ora spetta a al Parco e ai tecnici, per capire se si tratta di un maschio o di una femmina e di conseguenza verificare se sia da solo o se ce ne siano altri.
(foto A.N.S.A., S.D., archivio GrIG)
Notizia davvero entusiasmante! Evviva la fauna selvatica che si espande!
Inutili però le precauzioni di cautela e movimento che non siano volte al solo scopo di non disturbare l’animale: l’orso marsicano è piccolo, zero aggressivo e più fifone di un passerotto (niente a che vedere con gli orsi del parco del Brenta, che poi anche quelli a lasciarli in pace non fanno niente). Magari chiedere qualche consiglio alle ottime guardie del parco Nazionale d’Abruzzo.
che tristezza…
dal sito web istituzionale del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, 19 ottobre 2021
ORSO INVESTITO E UCCISO SULLA A25. (http://www.parcoabruzzo.it/dettaglio.php?id=66691)
Questa notte alle ore 3:00 circa è stato investito un orso bruno marsicano sulla carreggiata della A25 in direzione Pescara al Km 94+700 ricompreso tra gli svincoli di Avezzano e Celano. Il veicolo che ha impattato con l’animale che si presume essere di grosse dimensioni ha proseguito senza fermarsi. L’orso, un maschio subadulto di 3-4 anni, non era marcato né radiocollarato.
Solo dai risultati delle analisi genetiche, che arriveranno non prima di un mese, sarà possibile comprendere se l’orso era già stato geneticamente censito dai tecnici del Parco e dalla rete di monitoraggio.
Dall’esame necroscopico svolto dalla Dott.ssa Stefania Salucci dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, unitamente al veterinario del Parco Dr. Leonardo Gentile, si constatava che l’orso riportava gravi traumi addominali e toracici, inoltre aveva fratture a entrambi i femori e al bacino.
Il triste e doloroso accaduto di questa notte purtroppo ha materializzato, nuovamente, il rischio che da anni il Parco, insieme ad associazioni ambientaliste, denuncia lungo i tratti autostradali di competenza di Strada dei Parchi S.p.a., visto che, con quello di stanotte, sono tre gli orsi investiti e uccisi sulla A24/A25: uno nel lontano 1991 a Cocullo e uno nel 2013 a Torninparte.
Nel corso della primavera 2021, dopo aver ricevuto la segnalazione che l’orsa Amarena e i suoi quattro cuccioli avevano nuovamente attraversato l’autostrada, nel medesimo tratto tra Pescina e Carrito, dove nel 2017 era stata accertato il passaggio di almeno un orso grazie ai dati del collare GPS, il Parco è tornato sulla questione sollecitando nuovamente Strada dei Parchi all’adozione di misure adeguate a ridurre il rischio di incidenti e prevenire episodi come quello di stanotte.
A supporto delle iniziative di tutela si è attivata tempestivamente anche la Prefettura di L’Aquila che il 15 aprile di quest’anno ha convocato tutti i soggetti coinvolti richiedendo a Strada dei Parchi un intervento d’urgenza per risolvere definitivamente la situazione.
Facebook – Post dell’8 aprile 2021. (https://www.facebook.com/parcoabruzzo/posts/3870057769697992)
Il Parco, dal canto suo, ha interloquito in maniera incessante con tutte le autorità competenti in materia mettendo a disposizione le sue competenze e fornendo anche a Strada dei Parchi uno stralcio di progetto che prevedeva la messa in sicurezza di tutto il tratto della A25 a ridosso di Carrito. Strada dei Parchi ha risposto provvedendo alla progettazione di un intervento di messa in sicurezza di circa 87 km lungo la A24 e A25, ora all’approvazione del Commissario Straordinario di Strada dei Parchi.
Facebook – Post del 21 luglio 2021 (https://www.facebook.com/parcoabruzzo/posts/4169313133105786)
Ovviamente le tempistiche di realizzazione per un intervento di tali proporzioni non possono essere immediate. Per questo, e per tutelare nell’immediato la popolazione di orso marsicano, in poche settimane il Parco metteva in sicurezza, sostenendone i costi, 4 Km di tratto autostradale con una recinzione elettrica di 2 metri di altezza.
VIDEO (https://www.facebook.com/watch/?v=483003142899175)
L’intervento è stato realizzato all’altezza dell’Area di Servizio di Rivoli Nord, in corrispondenza di Carrito. Un intervento di urgenza volto a tutelare la famiglia di orsi (Amarena con i suoi 4 cuccioli) più seguita d’Italia in una zona geografica che si posiziona tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Regionale del Velino-Sirente.
L’incidente di questa notte è avvenuto a più di 21 Km di distanza dal luogo dell’intervento di aprile, ma in un’area che sarà interessata dalla messa in sicurezza definitiva.
Quanto avvenuto sottolinea ancora una volta, semmai ce ne sia il bisogno, l’importanza e l’urgenza con la quale deve essere messa in sicurezza l’autostrada A24/A25, per il bene delle persone e della fauna selvatica.
A.N.S.A., 6 marzo 2022
L’orso Juan Carrito arrivato nell’area faunistica della Maiella.
Parco, priorità ora è lavorare per sua re-immissione in natura. (https://www.ansa.it/abruzzo/notizie/2022/03/06/lorso-juan-carrito-arrivato-nellarea-faunistica-della-maiella_819f4148-7a4f-4dbf-ac49-639e4929cc19.html)
PALENA, 06 MAR – L’orso Juan Carrito è arrivato oggi nell’area faunistica di Palena (Chieti).
La cattura, effettuata dal Parco Nazionale della Maiella a supporto della Regione Abruzzo e in collaborazione con i Carabinieri Forestali, ha determinato la chiusura di una fase emergenziale che aveva reso necessario l’allontanamento dell’orso dal centro abitato di Roccaraso (L’Aquila).
Nell’area faunistica di Palena, Juan Carrito sarà osservato e monitorato 24 ore al giorno grazie a un sistema di video-sorveglianza appositamente installato e non avrà nessun contatto con le persone, poiché l’area sarà interdetta alla fruizione e accessibile soltanto dagli addetti ai lavori per i necessari rifornimenti di cibo.
L’Ente Parco ribadisce che la permanenza dell’orso in questa struttura è temporanea e limitata al tempo necessario per avere le condizioni idonee sul campo per effettuare gli interventi programmati per re-immetterlo in natura. “L’intervento – dichiara il presidente del Parco della Maiella Lucio Zazzara – era necessario per tutelare l’orso e allontanarlo da situazioni potenzialmente pericolose e, in generale, da un ambiente dove da troppo tempo si alimentava quasi esclusivamente di rifiuti.
Adesso la priorità è lavorare per il suo ritorno in natura attuando tutti i metodi possibili affinché ciò accada”.
“I nostri tecnici stanno già predisponendo la fase che seguirà a questa temporanea captivazione – spiega il direttore del Parco Luciano Di Martino – che potrà essere caratterizzata anche da fasi sperimentali in collaborazione con esperti internazionali”.
Fondamentale per la riuscita dell’intervento è stata la collaborazione della cittadinanza di Roccaraso e di tutti coloro che hanno supportato la squadra di cattura nella consapevolezza di aiutare Juan Carrito ad avere un futuro in libertà e lontano dai centri abitati”.
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5 marzo 2022
Parco Maiella, intervento in emergenza per tutelare Juan Carrito.
Sarà trasferito temporaneamente in area faunistica Palena. (https://www.ansa.it/abruzzo/notizie/2022/03/05/parco-maiella-intervento-in-emergenza-per-tutelare-juan-carrito_19b355d3-cd71-4457-84b4-c76e4fec833b.html)
SULMONA, 05 MAR – Dopo mesi di intensa attività di monitoraggio e dissuasione, condotta inizialmente dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise in collaborazione con gli attori istituzionali Patom (Piano d’azione nazionale per la tutela dell’orso bruno Marsicano), il Parco Nazionale della Maiella, a supporto della Regione Abruzzo e in esito a interlocuzioni con Prefettura dell’Aquila e sindaco di Roccaraso, è in queste ore a Roccaraso (L’Aquila), impegnato in un’operazione per la tutela dell’orso Juan Carrito.
Da quando l’orso è uscito dalla tana un mese fa, le attività di monitoraggio e gestione sono entrate in una nuova fase, ora si procederà alla cattura dell’animale per un suo temporaneo trasferimento nell’area faunistica dell’orso di Palena (Chieti).
Passata l’emergenza, Juan Carrito sarà portato via e da allora partiranno iniziative per valutare se si possano ancora eliminare o ridurre i comportamenti problematici/confidenti e consentire la permanenza dell’orso nel suo ambiente naturale.
Negli ultimi giorni, nonostante la presenza dei tecnici e dei Carabinieri Forestali, a Roccaraso la curiosità dei turisti aveva generato situazioni di pericolosità. L’orso di 2 anni si presenta nel centro abitato anche in pieno giorno, la sua alimentazione è ormai costituita da soli alimenti di origine antropica, sparito ogni timore nei confronti dell’uomo. Una situazione, sottolineano dal Parco della Maiella, che ha richiesto un intervento per salvare il plantigrado da situazioni potenzialmente molto pericolose per sé e per le persone. Juan Carrito è uno dei pochi individui di orso bruno marsicano che sopravvivono solo sull’Appennino Centrale. L’intervento attuale coinvolge tutti i soggetti istituzionalmente competenti, in primis la Regione Abruzzo, e ha ricevuto il parere favorevole di Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, e l’autorizzazione del Ministero della Transizione Ecologica: l’obiettivo è tutelare Juan Carrito e cercare di evitarne la captivazione definitiva. “Nel frattempo – si legge in una nota del Parco – chiediamo a chi si trova a Roccaraso di seguire le indicazioni ricevute dallo staff del Parco della Maiella e dai Carabinieri Forestali”.
A.N.S.A., 3 settembre 2022
Abruzzo, la “passeggiata” dell’orso Juan Carrito tra le case di Pizzoferrato.
L’esemplare gia’ noto nel Parco della Maiella avvistato nel paese in provincia di Chieti: https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2022/09/03/abruzzo-la-passeggiata-dellorso-juan-carrito-tra-le-case-di-pizzoferrato_83c8bb09-8331-4f9b-bf33-b8e8be5785f9.html
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e non è la prima volta 😉