Chi foraggia i Cinghiali?
Nelle scorse settimane quattro cacciatori umbri sono stati denunciati dai Carabinieri Forestale di Orvieto e Amelia (TR) per aver predisposto un rudimentale sistema di foraggiamento automatico per il Cinghiale (Sus scrofa).
I buontemponi calibro 12 così ritenevano di fidelizzare gli ungulati nella loro zona di caccia e di aumentarne la fertilità.
Non si tratta di un caso isolato, anzi, pur essendo il foraggiamento (“ad esclusione di quello finalizzato alle attività di controllo” faunistico) vietato dall’ art. 7, comma 2°, della legge n. 221/2015, con sanzione penale (art. 30, comma 1°, lettera l, della legge n. 157/1992 e s.m.i.).
Da anni il mondo agricolo lamenta la crescita dei danni alle coltivazioni prodotti dal Cinghiale e i danni all’agricoltura effettivamente documentati non sono pochi, soprattutto in alcune aree del territorio nazionale.
A questo punto, però, è necessaria un’azione di accertamento puntuale delle immissioni di Cinghiale a fini venatori e della reale portata del fenomeno del foraggiamento.
Molto probabilmente ne verrebbero fuori delle belle sorprese…
Gruppo d’Intervento Giuridico odv
da Umbria 24, 20 novembre 2020
Foraggiano cinghiali per favorirne la fertilità: quattro cacciatori denunciati, rischiano l’arresto.
Operazione congiunta di carabinieri forestali di Allerona, carabinieri di Orvieto e Amelia, multe fino a 2 mila euro.
Rischiano l’arresto da due a sei mesi e l’ammenda da 500 a 2 mila euro i quattro denunciati dalle forze dell’ordine per aver messo in atto una pratica vietata dalla normativa sulla caccia, quella del cosiddetto foraggiamento dei cinghiali, punita penalmente.
Quattro cacciatori denunciati Nell’ambito di una specifica campagna di controlli svolta nel territorio della provincia di Terni i militari della Stazione carabinieri forestali di Allerona, militari della Stazione carabinieri di Orvieto e quelli di Amelia, ognuna nell’ambito della propria giurisdizione, hanno accertato, all’interno di specifici settori di caccia al cinghiale assegnati alle locali squadre venatorie, aree in cui veniva effettuato il foraggiamento dei cinghiali, anche con l’utilizzo di rudimentali apparecchio elettro-meccanici per il rilascio del mangime a tempo. Tale pratica viene effettuata per far stazionare gli animali nell’area in cui vengono alimentati al fine di favorire la prolificazione degli animali stessi.
Foraggiamento di cinghiali È infatti scientificamente provato che l’abbondanza di cibo favorisce la fertilità delle fattrici le quali riescono così ad avere fino a tre cucciolate in un anno, diversamente da quanto avverrebbe liberamente in natura dove la riproduzione sarebbe fortemente influenzata dalle condizioni stagionali che determinano l’abbondanza o meno di cibo. Tale condotta quindi favorendo il proliferare della specie contribuisce in maniera determinante ad aumentare la presenza sul territorio di questa specie, con il conseguente annoso problema dell’eccessivo impatto sul territorio che si concretizza con ingenti danni per l’agricoltura e pericolo per la pubblica incolumità, a causa della sempre più frequente espansione della specie fuori delle aree boscate. Sono state denunciate all’autorità giudiziaria quattro persone ritenute responsabili dei fatti, mentre proseguono le indagini per accertare ulteriori responsabilità. Sul piano amministrativo alle squadre di caccia assegnatarie dei settori di caccia in cui tali illeciti sono stati commessi stata sospesa l’autorizzazione alla caccia.
(foto Raniero Massoli Novelli, L.A.C., S.D., archivio GrIG)
Foraggiare ungulati che poi ci invadono per avere extra permessi per poter sparare 3/4/5 10 giorni a settimana…ma si abbondiamo, giorno e notte poter sparare dalle auto come nei safari ecc ecc, volevo però portare all’attenzione del blog che tutto questo comporterà all’aumento considerevole di “danni collaterali ” dati da una attività umana che comporta l’uso del piombo che a quanto pare nuoce alla salute di chi viene colpito, avrete sentito del clamore destato dalla povera asinella sparata perché scambiata per un cinghiale di Lo Cicero famoso giocatore della nazionale di rugby, bene dovete sapere di un simpatico presidente di una simpatica combriccola di cacciatori perfetto conoscitore delle leggi venatorie, ha proposto un risarcimento del tragico e straziante danno per la famiglia Lo Cicero usando altri termini addiritura evocando la nobile Paradura non uno ma ben 2 asinelli dicendo che ha avuto una lunga telefonata con il famoso rugbista che si è detto “di non essere contrario alla caccia”(questo era il succo che ci voleva trasmettere il simpatico presidente, ma leggendo sui blog Lo Cicero dice anche altro di non molto favorevole per i cacciatori )….bene, poi vado a leggere sul Fatto e su Fanpage.it e li capisco che il ns simpatico presidente non ha ricordato le parole di Andrea Lo Cicero “io ero qui con mia figlia e mia moglie e se colpivano uno di noi…mia figlia”, allora ho pensato chissà se il simpatico presidente sarebbe uscito allo scoperto o sarebbe stato zitto come fanno sempre in caso di incidenti che coinvolgono le persone perché nel caso non sarebbe bastata la sceneggiata della falsa Paradura , tutto per cercare di rimuovere il sangue che hanno nelle mani, un teatrino falso per darsi un aura di innocenza agli occhi della società di cui però sono sempre più un corpo estraneo e cercare di ripulire la loro coscienza… ma la vostra rimarrà sempre sporca simpatico presidente di una simpatica combriccola di cacciatori…
Si credono furbi, loro e gli amministratori a cui danno il voto di scambio, spero che paghino delle multe salate che siano esemplari,così dovrebbe essere, speriamo