Come eliminare storia e beni culturali, a Bergamo.


Bergamo, fortificazioni storiche, Lunetta prima dei lavori

A Bergamo, in una delle più pregevoli aree fortificate europee, tanto da rientrare nel perimetro della “Fortified City of Bergamo”, componente del sito transnazionale Patrimonio Mondiale UNESCO “Opere di difesa veneziane tra il XVI ed il XVII secolo: Stato di Terra – Stato di mare occidentale”, fervono i lavori per la realizzazione di una residenza privata con piscina.

L’area interessata interessa specificamente la Lunetta, un’opera addizionale esterna al circuito murario difensivo principale di Bergamo, di eccezionale importanza essendo unica in tutta la Fortezza: fino a poco tempo fa era ancora in ottimo stato e perfettamente godibile e riconoscibile dal circuito delle Mura.

Con la Lunetta aveva luogo l’azione difensiva detta avanzata o anticipata, cioè antemurale prima delle Mura vere e proprie: tale superficie era sgombra da costruzioni e tenuta a prato per consentire i più ampi e liberi movimenti di difesa. Dismessa la funzione difensiva, l’area è stata storicamente destinata ad orti e vigneto. Nell’ottocento sulla “controfaccia” a bordo strada era sorto un edificio abitativo rurale ad interruzione del “muro del saliente” che, con andamento arcuato e terminante con due brevi fianchi, costituiva la prima linea di difesa della città-fortezza a sud-ovest. Nonostante questa costruzione, la Lunetta era ben individuabile e leggibile, sebbene in pochi fossero a conoscenza della sua antica funzione.

la Rocca veneta di Bergamo

Ora non si riconosce più.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (24 luglio 2020) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti finalizzata ad appurare la rispondenza dei lavori alle autorizzazioni eventualmente emanate. Coinvolti il Ministero per i beni e Attività Culturali e il Turismo, il Comune di Bergamo, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Brescia, informata per opportuna conoscenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo.

L’area è tutelata con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., individuazione con D.M. 4 gennaio 1957), rientra nel parco naturale regionale Colli di Bergamo (leggi regionali Lombardia n. 36/1977, n. 7/2007, n. 12/2001) ed è classificata bene storico tutelato con vincolo culturale (decreto legislativo m. 42/2004 e s.m.i.).

Nel piano territoriale di coordinamento del parco naturale regionale Colli di Bergamo l’area appare classificata zona “C 2 ad alto valore paesistico” comportante divieto di modifica dello stato dei luoghi, analogamente a quanto previsto dal piano di governo del territorio (P.G.T.) di Bergamo, che individua l’area della Lunetta quali “prati arborati – PA”, destinazione soggetta alle seguenti prescrizioni (PGT, PR0b, Piano delle Regole, Parte Seconda, Titolo V, Art. 42.1.2): “Al fine di mantenere l’efficacia paesaggistica espressa dei prati, si prevede inoltre il divieto di modificare elementi orografici e morfologici che ne possano caratterizzare le fisionomie; in questo senso non sono permessi sbancamenti, spianamenti o bonifiche che ne possano mutare gli assetti percettivi, tranne che per coltivazioni e piani di miglioramento agrari”.

Allora, perché la Lunetta delle fortificazioni storiche di Bergamo è stata stravolta?

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

Bergamo, fortificazioni storiche, Lunetta dopo l’avvio dei lavori (2020)

(foto da Wikipedia, Bergamo Bene Comune)

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  1. luglio 26, 2020 alle 6:05 PM

    su VAS onlus, 26 luglio 2020
    Come eliminare storia e beni culturali, a Bergamo: https://www.vasonlus.it/?p=97008

  2. Vera
    agosto 1, 2020 alle 3:22 PM

    Buon giorno ho condiviso il vostro post di costruzione sotto le mura ,e sono stata minacciata per la diffamazione e istigazione alla violenza

    • agosto 1, 2020 alle 5:08 PM

      al GrIG non è pervenuta alcuna comunicazione di alcun genere: nell’istanza che abbiamo fatto e nel relativo articolo non c’è alcuna “istigazione alla violenza”, tantomeno alcuna “diffamazione”. Com’è nostro diritto, ampiamente riconosciuto dalla legge, vogliamo acquisire le eventuali autorizzazioni emanate per il cantiere in corso.
      Buona giornata.

      Stefano Deliperi

    • FABRIZIO TIRABOSCHI
      agosto 3, 2020 alle 12:22 PM

      anche io con identiche spiegazioni !

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