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I Cervi sardi sono “pericolosi”? Ma non siamo ridicoli!


Cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus)

Sono bastati due incidenti stradali che nei giorni scorsi hanno coinvolto altrettanti esemplari di Cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus) lungo la S. S. n. 195, nel territorio comunale di Pula (CA), per far chiedere all’assessore comunale ai lavori pubblici, nonché esponente del mondo venatorio, Emanuele Farneti l’avvio di abbattimenti selettivi perché “sono diventati troppi e anche pericolosi … in questa zona ci sono troppi cervi e troppi daini” (“Troppi cervi, abbattiamoli”, L’Unione Sarda, 23 maggio 2019).

Niente da fare, l’assessore-cacciatore non vede altro che il piombo come soluzione e opportunità per andar a caccia di cervi e daini: “il compito di abbatterli … potrebbe essere affidato a delle persone specializzate in queste azioni”, i cacciatori, per esempio.

Il Cervo sardo è specie prioritaria per la conservazione ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE (allegati II, IV), specie tutelata dalla Convenzione internazionale di Berna (allegato III) del 1979 (ratificata con legge n. 503/1981), specie particolarmente protetta ai sensi della legge n. 157/1992 e s.m.i. e della legge regionale Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.

presenza del Cervo sardo in Sardegna

A parte il fatto che la densità e la popolazione del Cervo sardo è verificata con specifici censimenti annuali e spesso stagioni siccitose provocano un elevato tasso di mortalità, come accaduto nel periodo invernale 2017-2018, qualora vi fossero esemplari in eccesso ben potrebbero esser reintrodotti in numerose altre parti del territorio isolano, come si fa da decenni e ha costituito la base virtuosa per la salvezza e il ripopolamento del Cervo sardo condotta dall’allora Azienda Sarda Foreste Demaniali (poi Ente foreste della Sardegna, oggi Agenzia Forestas).

Monti fra Capoterra e Sarroch, esemplare di Cervo sardo morto, di inedia (nov. 2017,)

La stessa Carta delle vocazioni faunistiche della Sardegna (pagg. 253-256, 2005) indica varie aree naturali (Gennargentu, Ogliastra, Montiferru, Nurra, Monte Arci, Sinis, Limbara, Monti di Alà, Montalbo, Posada) per la potenziale reintroduzione e un numero di superiore a 16 mila esemplari quale sopportabile dal territorio isolano.

In ogni caso, la Regione autonoma della Sardegna ha stipulato una specifica polizza assicurativa per gli eventuali danni conseguenti a incidenti stradali prodotti da esemplari di fauna selvatica e chiunque sia stato coinvolto può chiedere il relativo risarcimento mediante modulistica di semplice compilazione.

L’assessore-cacciatore Farneti può serenamente tenersi il fucile (scarico) appeso al chiodo.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Lega per l’Abolizione della Caccia

Cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus)

(foto per conto GrIG, J.I., S.D., archivio GrIG)

  1. cervus
    Maggio 24, 2019 alle 10:51 am

    Siamo alle solite! Ogni scusa è buona per procedere all’abbattimento di qualsiasi animale per le pance dei cacciatori! In tal senso,Vi chiedo per cortesia che vigiliate sui corsi o sugli avvistamenti che vengono organizzati dal wwf in occasione dei censimenti da una associazione venatoria, ahimè perchè scelta nei bandi regionali (così mi è stato detto) . Sta diventando veramente importante l’opera di vigilanza che voi diligentemente fate e vi ringrazio veramente di questo. Certo che vi sono soluzioni già ampiamente adottate nella penisola con allarmi sonori e quant’altro per evitare che i poveri disgraziati cervi vengano investiti da noi umani, anche con gravi danni per noi stessi. Ma siccome l’homo sapiens dovrebbe essere dotato di intelligenza e non di impulsi animaleschi ( e sottolineo dovrebbe), visto che siamo nell’era spaziale, non è possibile che ci facciano passare come degli emeriti idioti pensando che ci beviamo ancora certe soluzioni prenuragiche!
    Grazie di tutto.
    Cervo sardo

  2. G.Maiuscolo
    Maggio 24, 2019 alle 11:07 am

    (…) …”non è possibile che ci facciano passare come degli emeriti idioti pensando che ci beviamo ancora certe soluzioni prenuragiche.”

    Ma forse sono le uniche che hanno…
    Saranno le uniche che hanno?… Me lo chiedo.

    Cervus bravo a difendere la speciem…
    Grazie

    🙂

    • cervus
      Maggio 24, 2019 alle 3:02 PM

      Grazie G.Maiuscolo, che posso fare se non esprimere almeno a parole la mia rabbia, piuttosto che usare la carabina come fanno sti emeriti cacciatori …

  3. Cristiana Verazza
    Maggio 24, 2019 alle 11:46 am

    Roba da matti. Noi umani infestiamo il pianeta e rubiamo habitat agli animali, quando sfortunatamente succede qualcosa, la prima soluzione è l’abbattimento selettivo. Io no ho più parole.

    • cervus
      Maggio 24, 2019 alle 3:05 PM

      Homo sapiens ridiventato Australopiteco, con tutto il rispetto per loro che non potevano sopravvivere in diversa maniera

    • Stefano Martini
      Maggio 24, 2019 alle 3:05 PM

      Finché non si arriverà a considerare seriamente l’idea di predisporre dei varchi, dei passaggi pensati appositamente per favorire gli spostamenti degli animali selvatici, ci saranno sempre problemi che qualcuno strumentalizza a proprio vantaggio. Oltre a combattere le assurde paure che vengono periodicamente diffuse, quando per gli orsi, quando per i lupi, ci si deve pure preoccupare per cose che potrebbero essere gestite solo con maggiore rispetto e intelligenza.

  4. Porico.
    Maggio 24, 2019 alle 1:33 PM

    Sabato 11 c.m. ore 14,30 circa ,percorrevo in compagnia di mia moglie , quel tratto di strada per raggiungere Cagliari .
    Un cervo ha attraversato la strada ed è andato a sbattere sulle recinzioni in pali e rete metallica che isola gli insediamenti abitativo- turistici dalla SS.195. Non ho corso alcun pericolo d’impatto : osservavo il limite di velocità esistente . Cosa che ,posso assicurare, molti automobilisti non fanno.
    Anni addietro accadde la stessa cosa e il povero cervo ferito andò ad incastrarsi sulla recinzione . Dietro di lui vi erano dei bracconieri di Domus de Maria ,alcuni arrivarono con i fuori strada per finirlo. Tirai fuori il telefono feci finta di parlare con la caserma della forestale di Pula . Vidi altri automobilisti dietro di me fare la stessa cosa ,forse qualcuno conosceva il numero della caserma dei Carabinieri posta li vicino ,i quali arrivarono prima dei forestali. I bracconieri ritennero di non attardarsi oltre e si allontanarono rapidamente.
    E’ strano che i cervi attraversino sempre nello stesso posto . Sovviene un dubbio. Non è che qualcuno gli spaventi a monte ? Una “truba” con un passaggio obbligato ,simile alla tecnica usata nella caccia al cinghiale?

    • cervus
      Maggio 24, 2019 alle 3:12 PM

      Grazie a te Porico e a tutti voi che siete sensibili al rispetto della natura e di tutti quei splendidi esseri diversi dall’uomo … è vero, potrebbe essere una tattica o tecnica dei cacciatori e tu sei stato bravissimo ad essere puntuale nel reagire così come gli altri.
      Ringrazio ancora questo grande Gruppo Gig che difende il “nostro” meraviglioso territorio, infatti non lo possediamo ma l’abbiamo ereditato e così dobbiamo essere fieri di essere dei privilegiati e, per riprendere il concetto di Cristiana, non dobbiamo ostinarci a sfruttarlo ma a difenderlo amorevolmente. Vi abbraccio.

      • G.Maiuscolo
        Maggio 24, 2019 alle 5:29 PM

        CERVUS…:)

    • Maggio 24, 2019 alle 4:09 PM

      ..non lo escluderei…

      Stefano Deliperi

    • G.Maiuscolo
      Maggio 24, 2019 alle 5:28 PM

      🙂 PORICO::.

  5. Maggio 24, 2019 alle 3:05 PM

    da L’Unione Sarda, 24 maggio 2019
    Pula. Gruppo d’intervento giuridico. “Giù la mani dai cervi, l’abbattimento non è la via giusta”. (Ivan Murgana)

    “Giù le mani dai cervi: l’abbattimento non è la soluzione giusta per risolvere il problema degli incidenti stradali sulla Sulcitana”. Stefano Deliperi, presidente dell’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico, boccia l’ipotesi dell’abbattimento selettivo dei cervi e daini che popolano il territorio di Pula avanzata dall’assessore comunale Emanuele Farneti.
    “Sono bastati due incidenti stradali per far chiedere all’assessore Farneti, esponente del mondo venatorio, l’abbattimento di questi animali”, spiega Deliperi. “La popolazione del cervo sardo è tenuta sotto controllo con specifici censimenti annuali. Spesso le stagioni senza pioggia provocano un elevato tasso di mortalità, come accaduto nel periodo invernale 2017-2018. Qualora vi fossero esemplari in eccesso potrebbero esser reintrodotti in numerose altre parti del territorio isolano, come si fa da decenni e ha costituito la base virtuosa per la salvezza e il ripopolamento del cervo sardo condotti dall’allora azienda sarda Foreste e oggi da Forestas. In ogni caso, la Regione ha stipulato una specifica polizza assicurativa per gli eventuali danni conseguenti a incidenti stradali prodotti da esemplari di fauna selvatica e chiunque sia stato coinvolto può richiedere i danni: l’assessore, quindi, può tranquillamente tenere il fucile appeso al chiodo”.
    Sulla presenza massiccia di cervi e daini, che spesso provocano danni all’agricoltura interviene anche Coldiretti: “Purtroppo non è la prima volta che parliamo di questa emergenza e della necessità di intervenire con sollecito”, spiega Giorgio Demurtas. “Gli incidenti negli ultimi due giorni confermano che il problema esiste e lo è non solo èer le aziende agricole che ci convivono da anni con perdite ingenti, ma anche per gli automobilisti. I cervi, così come i cinghiali ed altri selvatici sono un fenomeno sottovalutato. Per molte aziende agricole sono una calamità naturale. Stanno devastando le ditte, costrette a recinzioni suppletive per limitarne le incursioni”.

    _________________

    da Cagliaripad, 23 maggio 2019
    Il Grig: “I Cervi sardi sono “pericolosi? Ma non siamo ridicoli!”: https://www.cagliaripad.it/388793/il-grig-i-cervi-sardi-sono-pericolosi-ma-non-siamo-ridicoli

    __________

    da Cagliari online, 23 maggio 2019
    “Cervi pericolosi sulla Sulcitana? Non scherziamo, l’assessore di Pula tenga il fucile appeso al chiodo”.
    Gli ambientalisti difendono i cervi che hanno causato alcuni incidenti nei giorni scorsi sulla 195 a Pula: “Niente da fare, l’assessore-cacciatore non vede altro che il piombo come soluzione e opportunità per andar a caccia di cervi e daini: “il compito di abbatterli … potrebbe essere affidato a delle persone specializzate in queste azioni”, i cacciatori, per esempio…ma è assurdo!”: https://www.castedduonline.it/cervi-pericolosi-sulla-sulcitana-non-scherziamo-lassessore-di-pula-tenga-il-fucile-appeso-al-chiodo/

    ________________

    da Vistanet, 23 maggio 2019
    Cervi sardi “pericolosi e da abbattere”: bufera contro la dichiarazione dell’assessore pulese Emanuele Farneti: https://www.vistanet.it/cagliari/2019/05/23/cervi-sardi-pericolosi-e-da-abbattere-bufera-contro-la-dichiarazione-dellassessore-pulese-emanuele-farneti/

    ______________

    da Alghero Live, 23 maggio 2019
    Grig contro il Sindaco : “Cervi sardi sono “pericolosi”? Ma non siamo ridicoli”! http://algherolive.it/2019/05/23/grig-cervi-sardi-sono-pericolosi-ma-non-siamo-ridicoli/

    _______________

    da You TG, 23 maggio 2019
    Coldiretti: “Troppi cervi, incidenti e danni alle aziende”. Gli ecologisti: “Non scherziamo”: https://www.youtg.net/v3/canali/in-sardegna/16782-coldiretti-troppi-cervi-incidenti-e-danni-alle-aziende-gli-ecologisti-non-scherziamo

  6. cervus
    Maggio 24, 2019 alle 3:29 PM

    Grazie Stefano Deliperi, cercherò di diffondere le notizie, per il resto facci sapere come agire.
    Cervus

  7. PATRIZIA PILI
    Maggio 24, 2019 alle 4:39 PM

    Sicuramente se gli automobilisti seguissero i cartelli con i limiti di velocità sarebbe più semplice frenare e chi pensa che i cervi debbano essere abbattuti non fa altro che alimentare la speranza che i cacciatori possano inforcare il fucile.
    Spero vivamente che queste persone vengano messe a tacere immediatamente ,

  8. G.Maiuscolo
    Maggio 24, 2019 alle 5:34 PM

    Pericoloso è il genere umano…che sta riducendo il Pianeta uno schifo;
    i cervi hanno diritto al loro spazio come tutte le creature di questa Terra.

    Auguri ai cervi: ne hanno bisogno. E auguri anche a noi che, presto, potremmo non avere più tanto spazio.

    Poveri illusi se siamo convinti del contrario.

  9. D.Figuera di Villarios
    Maggio 24, 2019 alle 5:39 PM

    Alla miriade di cause invocate dalle nostre associazioni agricole per avere indennizzi e prebende ( soldi pubblici ) ora bisognerà aggiungere la terribile e devastante calamità del Cervus elaphus Corsicanus . Appaiono finalmente chiare le cause del nostro mostruoso deficit alimentare.

  10. D.Figuera di Villarios
    Maggio 24, 2019 alle 5:49 PM

    Ecco chiarita la causa del nostro incomprensibile deficit agricolo-alimentare :il Cervus elaphus Corsicanus. Ora le nostre solerti associazioni di categoria potranno chiedere nuove indennità alla Regione Autonoma della Sardegna ,prodiga madre dispensatrice di indennità e prebende (con i soldi pubblici) .

  11. Maggio 25, 2019 alle 9:47 PM

    Ultimamente gli assessori ignoranti “sono diventati troppi e anche pericolosi … “, propongo una eliminazione selettiva: basta una matita 🙂

  12. G.Maiuscolo
    Maggio 26, 2019 alle 8:11 am

    Brava Mara…
    …”Basta una matita”…ahahahah…morte certa, con la matita!
    Ne tenessero conto tutti, me compresa!
    Anche se…

    🙂

    Buona giornata elettorale ma…per correttezza
    shhhhhhhhhh

  13. Margherita Pirino
    Maggio 26, 2019 alle 10:30 am

    Purtroppo una matita non cancella i produttori di articoli per cacciatori, né m’illudo che possa funzionare con gli assessori ignoranti (solo ignoranti?): uscirebbero dalla porta per rientrare dalla finestra.

  14. Elena Romoli
    Maggio 26, 2019 alle 6:56 PM

    Spiace che un’associazione seria come la vostra si squalifichi con articoli così superficiali e strumentali. A parte che gli incidenti sono quasi quotidiani, e quelli pubblicizzati dai giornali sono solo gli ultimi, credete davvero che la signora mandata fuori strada l’altro giorno potrà recuperare i danni e il dolore derivati dall’incidente facendo conto su una assicurazione che probabilmente non è stata neppure rifinanziata perché nessuno vuole assicurare la Regione su rischi ormai quotidiani a cui nessuno pone rimedio? Da quanti anni si contano incidenti sulla strada che porta a Polaris? Ma se ormai ci dobbiamo barricare chiudendo e recintando giardini e poderi altrimenti i cervi devastano tutto, culture, fiori e frutti, danneggiano e lasciano zecche che ci entrano in casa. Dobbiamo aspettare il morto perché si prendano provvedimenti? Tanto non sarà un morto iscritto alla vostra associazione perché certamente viaggerete molto lenti in prossimità di Pula e di Santa Margherita, probabilmente sarà un ignaro turista oppure un residente un po’ distratto.. Invece di imitare Maria Antonietta con le famose brioche, pensate con maggiore rispetto alle persone che quotidianamente rischiano danni e traumi che certamente non si ripagano, ne’ si meritano una sprezzante battuta e un rimborso del tutto ipotetico. Elena Romoli

    • Maggio 26, 2019 alle 7:01 PM

      a parte il fatto che l’assicurazione per conto della Regione autonoma della Sardegna risulta operativa, lei che cosa propone? Mitragliatrici lungo la strada statale n. 195? Perchè non affrontare seriamente la cosa ed effettuare catture e ripopolamenti in base all’accertata eccessiva presenza piuttosto che lamentarsi dei fiori devastati (giusto per rammentare Maria Antonietta)?

      Stefano Deliperi

  15. maoro
    Maggio 27, 2019 alle 10:43 am

    Esistono specie protette e non protette anche di umani. La terra come i fiumi non tollera stravolgimenti, si riprende sempre la sua originaria conformazione. ma deve essere accudita sopratutto da chi per secoli è stato l’unico custode che ha permesso la permanenza dell’integrità territoriale. Condanniamo i cacciatori indisciplinati ma diffidiamo anche degli animalisti da balcone metropolitano che sanno tutto sull’isola senza avere talvolta mai visto i nostri, unici per bellezza, territori. Bisogna aumentare il livello culturale socio-ambientale con prove di vera conoscenza e rispetto di tutti. buona giornata
    maoro

  16. luglio 16, 2019 alle 2:46 PM

    da L’Unione Sarda, 16 luglio 2019
    Pula. Cervo ucciso da un’auto sulla Sulcitana, ferito il conducente: https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/provincia-cagliari/2019/07/16/cervo-ucciso-da-un-auto-sulla-sulcitana-ferito-il-conducente-136-905431.html

  17. ottobre 24, 2019 alle 2:50 PM

    basterebbe iniziare con poco…

    da Sardinia Post, 24 ottobre 2019
    Stop agli incidenti causati dagli animali: sulle strade sensori e radar li segnalano: https://www.sardiniapost.it/cronaca/stop-agli-incidenti-causati-dagli-animali-sulle-strade-sensori-e-radar-li-segnalano/

    ______________

    da La Nuova Sardegna, 23 ottobre 2019
    Animali selvatici, dissuasori sulle strade per Stintino e Capo Caccia. Per prevenire gli incidenti la Provincia di Sassari ha promosso l’installazione di congegni usati con successo già in Toscana, Umbria e Marche: https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2019/10/23/news/animali-selvatici-dissuasori-sulle-strade-per-stintino-e-capo-caccia-1.37779944

  18. ottobre 25, 2019 alle 6:57 PM

    questo Cervo si è difeso. Nulla da aggiungere.

    da La Stampa, 25 ottobre 2019
    Cacciatore spara a un cervo, l’animale ferito si rialza e lo colpisce a morte: https://www.lastampa.it/la-zampa/altri-animali/2019/10/25/news/cacciatore-spara-a-un-cervo-l-animale-ferito-si-rialza-e-lo-colpisce-a-morte-1.37787947

    • Mara machtub
      ottobre 25, 2019 alle 9:28 PM

      Pace all’anima sua. Ho sempre pensato che se gli animali fossero armati, diciamo “alla pari” il numero dei cacciatori diventerebbe pari quasi a zero.

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