Home > aree urbane, beni culturali, biodiversità, coste, difesa del territorio, dissesto idrogeologico, paesaggio, pianificazione, Regione Sardegna, società, sostenibilità ambientale, zone umide > La Giunta Pigliaru annulla parzialmente lo stravolgimento del P.P.R. effettuato dalla Giunta Cappellacci.

La Giunta Pigliaru annulla parzialmente lo stravolgimento del P.P.R. effettuato dalla Giunta Cappellacci.


Sardegna, costa meridionale

Sardegna, costa meridionale

anche su Il Manifesto Sardo (“Annullato parzialmente il P.P.R.“), 1 aprile 2014

 

Così come indicato nell’ordine del giorno della seduta del 28 marzo 2014, con la deliberazione Giunta regionale n. 10/20 del 28 marzo 2014 la nuova Giunta Pigliaru ha disposto l’annullamento in via di autotutela della deliberazione n. 6/18 del 14 febbraio 2014 di approvazione definitiva dello stravolgimento del piano paesaggistico regionale da parte dell’Amministrazione Cappellacci.

L’ha annullata per “palesi illegittimità”.

Il nuovo Presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru in proposito ha dichiarato: “la delibera che abbiamo annullato oggi era la prima azione urgente da fare, e si trattava di una delibera palesemente illegittima … Questo annullamento rende di fatto inefficaci i provvedimenti adottati preliminarmente dalla delibera 45/2 del 25 ottobre del 2013 e ci dà il tempo di aprire immediatamente il dialogo con tutti i portatori di interesse. E’ essenziale mantenere uguale il livello di tutela del paesaggio, che deve rimanere assolutamente non discutibile, alleggerendo la parte burocratica e superando le incertezze interpretative che, ad oggi, hanno creato non poche difficoltà. Il bene paesaggistico è una base certa di lavoro e di prospettiva di benessere per la nostra regione”.   Riprendono subito il confronto con le realtà sociali (associazioni imprenditoriali, enti locali, associazioni ecologiste, ecc.) e, soprattutto, le procedure di copianificazione con il Ministero per i Beni e Attività Culturali.

Domus de Maria, Stagno di Pixinnì

Domus de Maria, Stagno di Pixinnì

E’ sicuramente un primo positivo passo, un bel segnale di legalità e di rispetto dell’ambiente. E anche il rispetto di un impegno preso pubblicamente in campagna elettorale.

Lasciano veramente il tempo che trovano gli strali del vecchio Presidente Cappellacci e dei suoi sostenitori, ancorati a una visione del territorio come un mero sito per cantieri edilizi.

Le modifiche della Giunta Cappellacci hanno rappresentato infatti un autentico stravolgimento, illegittimo perché in violazione del Codice del paesaggio.

Quali sono? Eccole, in estrema sintesi:

– i fiumi e i torrenti ritenuti “irrilevanti” non sono inclusi, con le relative sponde, fra i beni paesaggistici (art. 11, comma 4°, delle norme tecniche di attuazione);

“negli ambiti di paesaggio, in qualunque articolazione del territorio disciplinata dal PPR, sono ammessi” interventi edilizi e ristrutturazioni con aumenti di volumetrie fino al 15 per cento (art. 12, comma 1°, lettere b, c, delle norme tecniche di attuazione);

– gli accordi Regione – Comune possono prevedere anche nelle aree tutelate per legge, nei beni paesaggistici, nuove strutture residenziali e ricettive connesse ai campi da golf(art. 5, comma 1°, lettera c, delle norme tecniche di attuazione);

Badesi, cantiere edilizio in area dunale (marzo 2013)

Badesi, cantiere edilizio in area dunale (marzo 2013)

– in via transitoria, fino all’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali al piano, sono realizzabili gli interventi edilizi di quel piano per l’edilizia parzialmente a giudizio davanti alla Corte costituzionale, come la legge sul golf e quella per la “svendita” dei demani civici (art. 69, comma 1°, lettera e, delle norme tecniche di attuazione);

– sempre in via transitoria, si applicano gli strumenti urbanistici attuativi in base ad accordi Regione–Comune, possono essere resuscitati i progetti edilizi “zombie”nei Comuni dotati di P.U.C. approvati in base ai vecchi e illegittimi piani territoriali paesistici, si possono edificare strutture residenziali in area agricola, possono esserci interventi di ristrutturazione/completamento degli insediamenti edilizi e ampliamenti volumetrici fino al 25 per cento delle strutture ricettive anche nella fascia costiera dei trecento metri dalla battigia (art. 69, commi 6° e 7°, delle norme tecniche di attuazione).

Per giunta, non era nemmeno presente il necessario parere del Servizio regionale valutazione impatti nell’ambito della procedura di valutazione ambientale strategica.

Di fatto un vero e proprio far west nella parte più pregiata del territorio sardo. L’operazione spregiudicata e demagogica è stata effettuata a fini elettoralistici sotto le elezioni regionali.

Cormorano (Phalacrocorax carbo)

Cormorano (Phalacrocorax carbo)

Tuttavia, è fondamentale che la Giunta Pigliaru provveda all’annullamento anche della deliberazione  Giunta regionale n. 45/2 del 25 ottobre 2013 di prima adozione dello stravolgimento del P.P.R., visto che è comunque parzialmente produttiva di effetti: infatti, le disposizioni del piano stravolto si applicano fin dal momento della pubblicazione sul B.U.R.A.S. dell’adozione (B.U.R.A.S. n. 49 – parti I e II – del 31 ottobre 2013) riguardo la c.d. disciplina di salvaguardia (art. 87, comma 2°, delle norme tecniche di attuazione e art. 12, comma 3°, del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.), che comunque rende provvisoriamente esecutive le disposizioni di modifica del P.P.R., così come i repertori dei beni paesaggistici, dei contesti identitari, degli alberi monumentali e delle grotte.   In queste parti il P.P.R. è da subito modificato e sostituito.

I repertori, le modifiche di errori materiali possono sempre esser conservati con una nuova delibera di Giunta regionale.

Las Plassas, ruderi del castello giudicale (XII sec.)

Las Plassas, ruderi del castello giudicale (XII sec.)

Come si ricorda, contro l’illegittimo stravolgimento del P.P.R., in particolare l’atto di prima adozione, è pendente il ricorso dello Stato davanti alla Corte costituzionale per conflitto di attribuzione (ricorso n. 1/2014, art. 127 cost.) a causa della mancata conclusione delle procedure di copianificazione (necessaria anche per la Corte costituzionale, vds. sentenza n. 308/2013[1], proprio in riferimento alla Regione autonoma della Sardegna) e un ricorso straordinario al Capo dello Stato del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, grazie al prezioso operato dell’avv. Carlo Augusto Melis Costa.

Le associazioni ecologiste Amici della Terra, Lega per l’Abolizione della Caccia, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus hanno formalmente richiesto (15 marzo 2014) al Presidente Francesco Pigliaru e agli Assessori dell’urbanistica Cristiano Erriu e della difesa dell’ambiente Donatella Spano l‘adozione di urgenti provvedimenti di revoca/annullamento di ambedue le deliberazioni.

Auspichiamo e sosteniamo una decisa, efficace e completa azione da parte della Giunta Pigliaru per la salvaguarda dell’ambiente, la legalità, la buona pianificazione paesaggistica.

Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

 

Upupa (Upupa epops)

Upupa (Upupa epops)

(foto per conto GrIG, P.F., S.D., archivio GrIG)

__________________________

[1] Testualmente: “l’art. 135 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, nel testo in vigore dal 2008, stabilisce, all’ultimo periodo del comma 1, l’obbligo della elaborazione congiunta dei piani paesaggistici tra Ministero e Regioni «limitatamente ai beni paesaggistici di cui all’articolo 143, comma 1, lettere b), c) e d), nelle forme previste dal medesimo art. 143»” (Corte cost., 17 dicembre 2013, n. 308).  Si tratta delle aree tutelate con vincolo paesaggistico in base a provvedimenti specifici di individuazione ovvero direttamente dalla legge, nonché le ulteriori aree tutelate in base ad altri puntuali provvedimenti.

  1. aprile 1, 2014 alle 2:52 PM

    da La Nuova Sardegna, 1 aprile 2014
    Oltre il Ppr: serve la legge urbanistica. (Umberto Aime): http://www.consregsardegna.it/rassegnastampa/pdf/90927_Oltre_il_Ppr_serve_la_legge_urbanistica.pdf

    ———————————-

    Pps, piano non emendabile. Ora un “restauro” del Ppr. (Sandro Roggio): http://www.consregsardegna.it/rassegnastampa/pdf/90941_Pps_piano_non_emendabile_Ora_un_restauro_del.pdf

    _____________________________

    da L’Unione Sarda, 1 aprile 2014
    L’abolizione del Pps. Pietro Cocco accusa: http://www.consregsardegna.it/rassegnastampa/pdf/90950_Labolizione_del_Pps_Pietro_Cocco_accusa.pdf

  2. aprile 2, 2014 alle 2:53 PM

    da L’Unione Sarda, 2 aprile 2014
    Erriu: «Una legge per il territorio». (Paola Pilia, Alberto Urgu): http://www.consregsardegna.it/rassegnastampa/pdf/91004_Erriu_Una_legge_per_il_territorio.pdf

  3. aprile 3, 2014 alle 6:39 PM

    da Sardinia Post, 3 aprile 2014
    Piano paesaggistico, un promemoria per il presidente Pigliaru. (Carlo Mannoni): http://www.sardiniapost.it/pronto-intervento/piano-paesaggistico-promemoria-per-presidente-pigliaru/

  4. aprile 7, 2014 alle 2:21 PM

    da Sardinia Post, 7 aprile 2014
    Erriu: “Rigore e autonomia. Ecco il nostro percorso per il nuovo Ppr”: http://www.sardiniapost.it/pronto-intervento/erriu-rigore-autonomia-percorso-per-ppr/

  5. aprile 8, 2014 alle 2:52 PM

    da La Nuova Sardegna, 8 aprile 2014
    Ppr, al via le consultazioni: http://www.consregsardegna.it/rassegnastampa/pdf/91336_Ppr_al_via_le_consultazioni.pdf

  6. Avatar di matteo
    matteo
    aprile 12, 2014 alle 10:07 am

    insieme al “bel segnale di legalità e di rispetto dell’ambiente” che come scrivete voi da la giunta pigliaru segnalo che oltre predicare, la stessa giunta nel mentre razzola …
    come si fa a dire che si “difendere il nostro territorio” se nel mentre si da parere positivo all’istanza di VIA per continuare a mangiare le nostre coste?

    Fai clic per accedere a 1_423_20140409122331.pdf

    Mah!

  1. No trackbacks yet.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.