La Natura ritorna a Porto Pino (S. Anna Arresi, CA).


In un Paese normale sarebbe normale.

In Italia e, a maggior ragione, in Sardegna no.

Gli abusi edilizi realizzati nell’Isolotto di Corrumanciu, nello Stagno di Porto Pino, in Comune di S. Anna Arresi (CI), sono stati denunciati, sequestrati, processati, condannati, demoliti.

Associazioni ecologiste, Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Procura della Repubblica, Tribunale di Cagliari, Corte d’Appello, Corte di cassazione, ognuno ha fatto la sua parte.

Ora è stato completato il ripristino ambientale e la vegetazione mediterranea, grazie anche alle piogge autunnali e invernali, sta ricrescendo.

Una vera e propria mission impossible, ma è stata compiuta.  Tom Cruise un po’ ci invidia…

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra

L'Unione Sarda, 10 gennaio 2014

S. Anna Arresi, Stagno di Porto Pino, Aironi cenerini (Ardea cinerea)

S. Anna Arresi, Stagno di Porto Pino, Aironi cenerini (Ardea cinerea)

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di AnnaMaria TILOCCA
    AnnaMaria TILOCCA
    gennaio 11, 2014 alle 12:06 PM

    Una bella vittoria di chi ama la Sardegna, la Natura e la Legalità ; l’abusivismo, la prepotenza che scaturisce dall’ignoranza e/o dal danaro, le menti traviate in questo caso sono sconfitti. Per rendere alla nostra isola il suo vero valore, quello del patrimonio naturale incommensurabile, moltiplichiamo i successi di questo tipo.

  2. Avatar di Ponziana
    Ponziana
    gennaio 12, 2014 alle 10:26 am

    Grazie per quello che avete fatto. Ponziana Ledda. Sant’Anna Arresi.

  3. Avatar di lucia
    lucia
    gennaio 13, 2014 alle 5:10 PM

    Che bella notiziaaa!! Finalmente!! Non vedo l’ora di tornare in quella bellissima zona della Sardegna, per ammirare il panorama finalmente ripulito.
    Bravi!! E grazie!!

  4. Avatar di Mara
    Mara
    gennaio 13, 2014 alle 6:39 PM

    BRAVI e….. ANCORA GRAZIE!

  5. marzo 21, 2023 alle 6:27 PM

    roba da pazzi…

    dal sito web istituzionale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale

    Tutela del territorio: Sant’Anna Arresi.
    Sequestro opere abusive. (https://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=612&s=447610&v=2&c=4507&t=1)

    L’Ispettorato ripartimentale del Corpo forestale di Iglesias, dallo scorso dicembre, ha programmato e rafforzato nel territorio dei servizi di prevenzione e repressione dei reati di abusivismo edilizio e conseguenti a violazioni delle norme sulla tutela del paesaggio.

    Nell’ambito di queste attività, il Nucleo investigativo forestale di Iglesias ha scoperto, sull’isolotto di Corrumanciu, in territorio di Sant’Anna Arresi, un lotto di terreno in cui erano in fase di realizzazione una grande tettoia attrezzata, un’area piscina e una serie di sistemazioni a verde del terreno.
    Non semplici opere edili ma una radicale trasformazione delle caratteristiche naturalistiche e paesaggistiche del sito.
    Trattandosi di un’area situata a meno di trecento metri dal mare e pertanto soggetta a vincolo di inedificabilità assoluta, i Forestali hanno avviato le attività investigative accertando che le opere erano prive del permesso di costruzione, della autorizzazione paesaggistica e pertanto risultavano totalmente abusive.

    Considerati gli elementi probatori acquisiti nel corso degli accertamenti dagli investigatori del Corpo, l’Autorità giudiziaria ha ritenuto di procedere al sequestro preventivo dell’intero terreno, di circa 11.000 metri quadri.
    I responsabili risultano indagati per la realizzazione abusiva delle opere (violazione agli artt. 44 del DPR 380/2001 e 181 del D.Lgs. 42/2004, pene previste: arresto fino a due anni e ammenda da 5.164 a 51.645 euro, ripristino dello stato dei luoghi.

    Un fatto analogo si era verificato sempre sull’isolotto di Corrumanciu, in un terreno adiacente all’area attualmente sottoposta a sequestro, con la realizzazione di un intero complesso residenziale turistico.
    Al termine delle indagini, anche allora eseguite ad opera del Nucleo Investigativo del CFVA di Iglesias, l’intero Resort era stato posto sotto sequestro, su disposizione dell’Autorità giudiziaria.
    La vicenda si era conclusa con la condanna definitiva di proprietario e direttore dei lavori e l’A.G. aveva imposto ed eseguito nel 2013 la demolizione dell’intero villaggio turistico. Il fatto aveva suscitato diverso clamore mediatico con la pubblicazione della notizia sui principali media isolani.

    Di particolare interesse la Sentenza della Suprema Corte che, facendo propria la tesi del Pubblico Ministero, introduceva nella piccola Isola il vincolo di inedificabilità assoluta, poiché zona costiera inclusa nella fascia tutelata dei 300 m dalla linea di battigia del mare.

    21 marzo 2023

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