Gasdotto Appenninico e partecipazione farlocca?
Abbiamo saputo all’ultimo momento che il 10 Maggio 2012, alle ore 15.00, si è tenuta presso il Ministero dello Sviluppo Economico la prima riunione del tavolo tecnico-istituzionale sul gasdotto Snam Brindisi-Minerbio (gasdotto “Rete Adriatica” o gasdotto Appeninico) alla quale sono stati invitati solo quattro soggetti istituzionali: Ministero dell’Ambiente, Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila e Comune di Sulmona.
Ovviamente la notizia ha colto di sorpresa tutti i soggetti che oppongono le proprie istanze al progetto.
L’istituzione di un tavolo di lavoro era stata chiesta al Governo dalla pattuglia di deputati che segue la questione “No Tubo” e che appoggia le istanze dei cittadini, dei comitati, delle associazioni. Ma quella richiesta (accordata all’unanimità dalla Commissione permanente “ambiente” della Camera dei Deputati) era un’azione democratica e corale, che prevedeva il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e quindi anche della società civile.
Invece, pare che al momento il Governo abbia deciso di convocare solo gli “amici”, tenendo i “nemici” all’oscuro fino all’ultimo istante.
Ci chiediamo da che parte stia il Governo Monti.
Le eventuali decisioni prese in un modo simile, sarebbero palesemente illegittime e prive di qualsiasi autorevolezza, poiché la società civile non si sarebbe espressa.
Comitato Interregionale No Tubo Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(simulazione Studio Newton di Fano, foto S.L., archivio GrIG)
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- Codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.)
- Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.)
- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
- regolamento attuativo in materia di usi civici (regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.)
- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
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- legge quadro nazionale sul randagismo (legge n. 281/1991 e s.m.i.)
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I ladri di verità e di giustizia, come tutti gli altri ladri hanno bisogno di lavorare nell’ombra perchè i derubati se ne rendano conto a fatto avvenuto.
Con le mie parole al vento, ho sostenuto e sostengo che il popolo deve riappropriarsi, se è necessario anche con la forza, del proprio potere decisionale che spetta, appunto, ai cittadini ai quali, invece, da 40 anni è riservato il ruolo dei sudditi: gli hanno tolto persino il diritto di scegliere i propri rappresentanti! E quando il popolo si oppone, il governo, i governi, l’unico strumento di risposta che usa è la violenza della polizia addestrata solo a svolgere tale ruolo, dal G8 di Genova i cui responsabili, tutti, hanno fatto carriera, l’ultimo ieri è stato nominato sottosegretario per la sicurezza! Da ridere, se non fosse l’indice di una tragedia imminente.
Sembra che il minustro Passera abbia intenzione di ridurre drasticamente (35% circa) gli incentivi destinati al fotovoltaico (e quindi alle energie dacfonti rinnovabili) per poter finanziare la costruzione di questi gasdotti (energie tradizionali):
http://www.edilportale.com/news/2012/03/risparmio-energetico/in-arrivo-un-nuovo-sistema-di-incentivi-per-le-fonti-rinnovabili_26355_27.html
Ovviamente , come ormai è diventato costume per i nostri politici, andando contro tendenza rispetto alla volontà della maggioranza dei cittadini:
http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/rinnovabili/2012/05/11/Energia-85-italiani-servono-incentivi-fotovoltaico_6852346.html
Si puo fare chiarezza sui vantaggi e svantaggi ( o problemi ) che questo gasdotto propone ?
Chi legge questo articolo non sa nemmeno chi siano i nemici e perche’.
in questo blog vi sono numerosi articoli che parlano del progetto Snam di gasdotto “Rete Adriatica” (o gasdotto appenninico), basta cercare utilizzando l’apposito riquadro in alto a destra.
Comunque questo è un articolo con spiegazione in estrema sintesi: https://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2011/10/28/la-camera-dei-deputati-dice-%e2%80%9cno%e2%80%9d-a-questo-tracciato-del-gasdotto-appenninico/
Il governo Monti pensa a far quadrare i conti, e nel frattempo prende tempo su altre questioni, però “governare” è anche qualcos’altro.
Purtroppo questa vicenda ha tristi relazioni con la contesa epica sorta attorno alle riserve di gas, tra tutte quella di Rivara di San Felice. Al momento la linea di pensiero dei nostri padroni è quella di trasformare l’Italia nella fonte di potenza elettrica “veloce” necessaria a tenere in piedi le altre reti elettriche europee. L’obiettivo non sono le caldaiette degli italiani, almeno non per il futuro: l’impoverimento delle nostre famiglie ci emargina da questo mercato.
Volendo rendere l’Italia un hub per il metano altrui, sono richieste molte riserve geologiche che riescano a tamponare le differenze di richiesta tra estate ed inverno; e che diano qualche margine contro i capricci, che so, di russi ed ucraini. Però le riserve esistenti non bastano, o meglio: sono fin troppe per gli italiani, ma poche se vogliamo far passare di qui gas per mezza Europa.
Dato che le riserve hanno incontrato una opposizione molto vivace, i nostri commercianti di gas hanno pensato di rivolgersi all’unica soluzione rimasta: aumentare la portata in ingresso costruendo altri tubi. Che in parte sono già operativi.
Logicamente gli ordini partono da molto lontano, non è una cosa decisa dai nostri ridicoli governanti. E questo ci fa capire bene che non sarà affatto facile contenere gli appetiti di questi signori.
riceviamo e pubblichiamo volentieri.
DE VINCENTI E’ UN SOTTOSEGRETARIO DI STATO O IL PORTAVOCE DELLA SNAM?
L’ASSESSORE CIRILLO E’ INDEGNO DI RAPPRESENTARE SULMONA : VADA SUBITO A CASA!
Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti si era
già fatto conoscere dai cittadini abruzzesi il 14 febbraio scorso
quando esercitò una indebita pressione su un organo sovrano, qual’é il
Consiglio Regionale d’Abruzzo, affinché non approvasse la risoluzione
contro il progetto della Snam. L’irrituale e grave ingerenza, come é
noto, non andò in porto.
Ora, con la nota di ieri, il Sottosegretario supera se stesso. In
primo luogo egli non dice il vero quando afferma che il misterioso
tavolo tenutosi a Roma giovedì scorso riguardava solo la centrale,
perché la lettera di convocazione , a sua firma, non lascia dubbi.
Oggetto dell’incontro era: “metanodotto Sulmona-Foligno e centrale di
spinta”. Infatti, i rappresentanti della Snam sono intervenuti anche
sulla questione del metanodotto.
Ma ciò che più colpisce é l’incredibile affermazione del
Sottosegretario : “La centrale é indipendente dalla realizzazione del
metanodotto”. Tradotto in soldoni: Sulmona dovrà beccarsi la centrale
anche se il metanodotto dovesse finire da un’altra parte. Ma come, la
centrale non doveva servire per spingere il gas lungo il metanodotto
Sulmona-Foligno? I due decreti, di compatibilità ambientale e di
pubblica utilità, non sono stati emanati proprio perché la centrale
era strettamente funzionale al metanodotto? Come nel gioco delle tre
carte, adesso che i decreti sono stati incassati, cambia lo scenario e
cambia la funzione della centrale. Ora la Snam si é inventato che la
centrale serve per pompare il gas dai pozzi di San Salvo, che sono
sulla costa abruzzese! E il Sottosegretario cosa fa? Sposa
acriticamernte questa nuova fantasiosa versione della multinazionale
del gas.
Siamo allo stravolgimento totale delle regole dello Stato di diritto!
Se é così allora la Snam presenti un nuovo progetto e si ripeta
daccapo l’intera procedura autorizzativa. Dov’é scritto che una simile
centrale deve essere piazzata per forza a Sulmona, quando potrebbe
essere situata in numerosi altri posti?
E i rappresentanti del territorio che cosa dicono? Non sappiamo quali
posizioni hanno portato al tavolo segreto convocato dal
Sottosegretario. Alla faccia della trasparenza amministrativa!
Le affermazioni di oggi dell’assessore al Comune di Sulmona Gianni
Cirillo sono vergognose. Anziché dare battaglia e difendere i diritti
inalienabili della città e del territorio egli si mette sull’attenti
di fronte alla Snam e al Sottosegretario De Vincenti. Egli non é degno
di stare al suo posto un solo minuto in più, vada subito a casa!
E il Governatore Chiodi – colui che si era autodefinito l’assessore
del nostro territorio – a che gioco sta giocando? Perché continua a
violare le risoluzioni del Consiglio Regionale che impongono di dire
no al devastante progetto della Snam e di negare quindi l’intesa con
lo Stato?
E l’On. Paola Pelino, dove si trova? Perché continua a tacere?
Sottosegretario De Vincenti, dimostri nei fatti di essere uomo di
governo e non uomo di parte. Rispetti le decisioni delle Istituzioni
democraticamente elette dai cittadini. Convochi subito il vero tavolo
nazionale richiesto dalla Commissione Ambiente della Camera dei
Deputati e dal Consiglio Regionale dell’Abruzzo, un tavolo che serva
non a dire signorsì alla Snam ma ad individuare – come é scritto
chiaramente nelle risoluzioni – percorsi e soluzioni alternative al
pericoloso e dannoso progetto della Snam. E che sia soprattutto un
tavolo davvero democratico, con la partecipazione di tutti i soggetti
rappresentativi del territorio : Regione, Enti Locali, Parlamentari,
associazioni e comitati di cittadini.
Sulmona ,12.5.2012
Comitati cittadini per l’ambiente