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Il GrIG chiede l’acquisizione dell’area d’interesse archeologico sul Colle di Bonaria (Cagliari) per farvi un percorso culturale verde.


Cagliari, Bonaria, area d’interesse archeologico (ott. 2025)

Dopo lunghe procedure durate anni la società immobiliare So.Del.Co. s.r.l. aveva ottenuto l’autorizzazione definitiva (permesso di costruire n. 11238 del 3 dicembre 2013) per la realizzazione di un palazzo di quattro piani e un piano interrato per parcheggi e cantine nell’area di 605 metri quadri fra Via Milano e Via Taranto, davanti al Santuario e Basilica di Bonaria, sull’omonimo Colle cagliaritano.

Un’ipotesi edificatoria consentita dalla classificazione urbanistica di quel fazzoletto incolto: una delle tante zone “BS 3*” inserite nel piano urbanistico comunale di Cagliari dalla precedente Amministrazione comunale Floris, contro cui è stata condotta una durissima battaglia pluriennale da parte delle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra.  

Cagliari, Colle di Bonaria, Torre del castello catalano-aragonese oggi torre campanaria del Santuario mariano

Ipotesi edificatoria che si è scontrata con la dura realtà della storia.

Infatti, i lavori fecero venire alla luce resti di rilevante valore archeologico, quali “numerose strutture murarie pertinenti a almeno 8 ambienti di uno o più edifici (per una superficie di oltre mq 200)”, testimonianza dell’insediamento catalano-aragonese di Bon Ayre, realizzato per volontà del re Alfonso IV d’Aragona sul Colle e nella sottostante marina (oggi interrata e chiamata Su Siccu) a partire dal 1323 durante le lunghe operazioni di conquista di Cagliari, allora Comune di influenza pisana.  

Parti dell’insediamento medievale tuttora esistenti sono il vero e proprio Santuario e la Torre del castello fortificato (oggi torre campanaria del Santuario).  Molto probabilmente erano presenti precedenti ruderi di edifici di epoca romana, presso la necropoli tuttora in parte esistente.

Cagliari, Colle di Bonaria, nicchia archeologica lungo la scalinata

L’area è stata, quindi, giustamente tutelata con dichiarazione del particolare interesse archeologico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) con decretoDirezione regionale beni culturali e paesaggistici della Sardegna n. 127 del 15 ottobre 2015, la cui legittimità è stata confermata con sentenze T.A.R. Sardegna, Sez. II, 3 febbraio 2016, n. 97 e Cons. Stato, Sez.VI, 4 marzo 2019, n. 1485.

Purtroppo, il sito, le cui testimonianze storico-culturali sono ben visibili, risulta in stato di abbandono.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha, pertanto, inoltrato (13 ottobre 2025) una richiesta al Comune di Cagliari e al Ministero della Cultura perché l’area venga acquisita mediante esproprio o bonariamente al fine di realizzarvi un percorso culturale con sistemazione a verde, così da salvaguardare e valorizzare un’importante testimonianza della storia della Città.

Sarebbe un investimento di contenuto importo finanziario, ma di grande rilevanza storico-culturale e turistica.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Cagliari, Colle di Bonaria, ruderi di insediamento medievale (2015)
L’Unione Sarda, 14 ottobre 2025
Cagliari, Colle di Bonaria, cartello “inizio lavori” del cantiere edilizio bloccato per reperimento testimonianze archeologiche (2014)

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. ottobre 14, 2025 alle 3:05 PM

    A.N.S.A., 13 ottobre 2025

    Area archeologica colle Bonaria, Grig ‘il comune la acquisisca’.

    Richiesta anche a ministero, “zona di Cagliari in abbandono”.

    L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico chiede al comune di Cagliari e al ministero della Cultura di acquisire un’area nel quartiere di Bonaria a poca distanza dalla basilica.

    Obiettivo: realizzare un percorso culturale con sistemazione a verde di una zona caratterizzata da reperti archeologici anche di epoca romana.    La zona, denunciano gli ambientalisti, è in stato di abbandono.

    Il destino dell’area sembrava segnato: era stato avviato un progetto per la realizzazione di un palazzo di quattro piani e un piano interrato per parcheggi e cantine nell’area di 605 metri quadri fra Via Milano e Via Taranto. I lavori fecero venire alla luce resti di rilevante valore archeologico, testimonianza dell’insediamento catalano-aragonese di Bon Ayre, realizzato per volontà del re Alfonso IV d’Aragona sul Colle e nella sottostante marina (oggi interrata e chiamata Su Siccu) a partire dal 1323 durante le lunghe operazioni di conquista di Cagliari, allora Comune di influenza pisana. Molto probabilmente erano presenti precedenti ruderi di edifici di epoca romana.
        L’area è stata, quindi, tutelata con dichiarazione del particolare interesse archeologico. Ora la richiesta del Grig.
        “Sarebbe un investimento di contenuto importo finanziario, ma di grande rilevanza storico-culturale e turistica”.

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    da Cagliari Today, 13 ottobre 2025

    Bonaria, il Grig chiede l’acquisizione dell’area archeologica per farne un parco culturale.

    Riemersi resti del villaggio catalano-aragonese del Trecento. Dopo anni di battaglie e ricorsi, l’associazione ambientalista propone un esproprio per creare un percorso verde tra storia e natura.

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    da Cagliari News, 13 ottobre 2025

    “Nuovo parco archeologico sul colle di Bonaria a Cagliari”.

    La richiesta degli ecologisti del Grig: “Il Comune espropri l’area di via Milano”.

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    da City Notizie, 13 ottobre 2025

    Bonaria a Cagliari: GRIG chiede tutela area storica e archeologica.

  2. Avatar di Donatella Mercatelli
    Donatella Mercatelli
    ottobre 14, 2025 alle 10:21 PM

    Un’ottima richiesta questa del GrIG! Speriamo che sia ascoltata, grazie GrIG!

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