Etica della caccia, amore per la Natura.
Liberano due Pernici e due Quaglie.
Quattro cartucce, da sparare in dieci minuti.
Il Cane fa il suo lavoro da cane.
Le ammazzi e poi ti danno il punteggio.
Ti diverti in compagnia.
Magari, davanti a un bicchiere di Cannonau, ti lamenti perchè non si trovano più Pernici in campagna. E tutti ti danno ragione. Colpa della Regione, che non fa i ripopolamenti e chissà dove vanno a finire i nostri soldi. E colpa degli ambientalisti, a prescindere, perchè rompono i coglioni con i loro ricorsi contro il calendario venatorio.
Tutto al modico prezzo di 40,00 euro più altri 20,00 euro se vuoi il pranzo.
Certo, non siamo al livello di certi esempi iberici, ma anche questo esempio di amore per la Natura evidentemente fa parte dell’etica della caccia.
Pernici e Quaglie è meglio che rimangano vive.
Gruppo d’Intervento Giuridico odv Lega per l’Abolizione della Caccia
(foto Raniero Massoli Novelli, archivio GrIG)
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- Codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.)
- Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.)
- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
- regolamento attuativo in materia di usi civici (regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.)
- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
- normativa sul vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sul randagismo (legge n. 281/1991 e s.m.i.)
- normativa regionale su animali e anagrafe canina (l.r. Sardegna n. 21/1994)
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Davvero non ci siamo… Ma quale etica d’Egitto! Queste iniziative sono di una barbarie inaudita e, comunque, sto dalla parte delle quaglie e delle pernici, sperando che si dileguino veloci lasciando con un palmo di naso i valorosi cacciatori.
Ai cacciatori si può sparare?
Magari … una pallottola nel deretro non sarebbe male !😉
Si liberano quattro cacciatori da abbattere con quattro cartucce in 10 secondi 🙂
e dai..cartucce con vernice fosforescente 😉
😄🎯😉
Ma che divertimento barbaro.
Non ho parole !!! Non solo è una “pratica” da idioti, che offende il genere umano “homo sapiens” (ritorniamo all’era dell’australopiteco con loro) ma è un’inaudita esecuzione letale inflitta gratuitamente da codesti “uomini”, che devono reprimere i loro istinti primordiali con la violenza !
In più finiamo di chiamarlo “sport” perchè nell’antica Grecia, i veri uomini, non hanno mai esercitato questo sport … a qualcuno risulta forse che nelle Olimpiadi venisse svolto?
Pertanto, se siamo riusciti ad organizzare i viaggi turistici nello spazio, iniziamo ad organizzare la nostra mente iniziando ad eliminare tutte le pratiche lesive della vita altrui, in primis non solo quella umana ma animale … la parola è solo una : rispetto della vita, quella di tutte le creature animali !
Che miseria umana, che assenza di tutto, in quella iniziativa, e nelle altre analoghe, in quel manifesto, dai contenuti alla grafica. E nelle persone tutte che, in giochini di guerra simulata come anche questa, trovano un senso per la loro povera esistenza.
E poi…. i cacciatori ci raccontano dell’adrenalina della caccia e che è una tradizione atavica insita nel DNA dell’uomo e c’è perfino chi ha scomodato il Padreterno che gli permette di procurarsi la carne fresca direttamente dalla natura anziché andare in macelleria… sono tutte corbellerie di cazzari con la doppietta…
alla fine pur di sparare si accontentano della brutta copia della loro passione, questo è il preludio
della fine che si avvicina per nostra fortuna.
Come in un vecchio film si potrebbe proporre un torneo ad eliminazione tra cacciatori. Molto più appagante per i partecipanti , molto più più adrenalinico, meno impatto ambientale.
Ignoranza pura verso chi scrive questo articolo.
La selvaggina viene immessa, quindi è selvaggina di allevamento! 1/3 di queste si salva e funge da ripopolamento.
Sono prove dedicate agli ausiliari, sparare ad un animale d’allevamento non è un gran che, serve semplicemente per capire se un cane è portato o meno.
Portato sta per vedere quanto e puro, dato che i cani come i gatti nascono cacciatori.
ignoranza un piffero, Michele.
Anche le pietre capiscono che è “selvaggina di allevamento”.
Quello che non capisci è che non tutti la considerano “selvaggina” e che non tutti pensano che ci si possa divertire sparando addosso a un qualsiasi essere vivente appena liberato.
“Portato” o non portato il Cane.
Buona serata e buona caccia.
Stefano Deliperi
In primis si fa intendere altro nel articolo, si fa intendere che sia fauna selvatica. Gia questo è deprimente. Secondariamente è selvaggina allevata, non cambia tanto da una gallina.
Io mi chiedo Deliperi, sei a favore oppure contro la natura? Parli tanto ma ti muovi sempre contro la flora e fauna a parer mio.Se vuoi contattami e facciamo un bel discorso generale, a partire dal botulino nelle aree assegnate in italia, ai fenicoteri che hanno influito sulla flora marina e inquinato interi stagni… Abbiamo tanto di cui parlare.
Poi magari sei il primo che va a comprare la bistecca al mercato, pagare un altro per sporcarsi le mani al posto tuo, che coraggio e rispetto.
mi pare, Michele, che non abbia capito nemmeno quello che hai letto e ti permetti di trinciare giudizi a vanvera.
Basta e avanza il “botulino nelle aree assegnate in italia, ai fenicoteri che hanno influito sulla flora marina e inquinato interi stagni” per dare la misura.
Buona notte, pure al botulino e alla flora marina.
Stefano Deliperi
Perché non e forse vero che cercate di creare nuove zone di natura 2000 e riserve per i fenicoteri? Non è forse vero che le feci dei fenicoteri sono talmente acide da eliminare la poseidonia etc. facendo mancare l’ossigeno ai pesci che di conseguenza vanno a morire? Oppure non e vero che i fenicoteri non sono mai stati stanziali e che voi associazioni ambientaliste vi siete battuti per creare delle verie e proprie colonie distrugendo stagni etc? Ma tanto è inutile parlare con ambientalisti da tastiera che non si fanno vedere nel momento in cui si ha bisogno… Chissa quante persone che hanno commentato questo post contro i cacciatori sono andate a fare volontariato per incendi etc. Troppo telefono, troppe chiacchere e pochi fatti. Buonanotte, si ricordi che in natura per avere bisogna togliere. Il troppo storpia( malattie, epidemie etc)
i Fenicotteri distruggerebbero la Posidonia?!?
E come? Con la forza del pensiero?
Ma sai dove vivono i Fenicotteri?
Ma sai dove vive la Posidonia?
Ma sai che nella loro vita non s’incontrano mai?
Beata e felice ignoranza calibro 12 🙄
Va a studiare, che è meglio.
Stefano Deliperi
Bravo Michele, il caro Stefano Deliperi è bravo a fare la morale agli altri, ma d’altronde lui è specializzato in “Ambientologia da salotto”, cosa vuoi che ne sappia delle natura vera.
Se accetta l’invito potrei aggiungermi alla vostra conversazione? Avrei qualche domanda da fare, magari in un pubblico dibattito.
Ma sarà difficile che voglia parlare con me, visto che da quando l’ho messo in difficoltà su Facebook mi ha bloccato, pensa che persona disposta al dialogo e al confronto.
Tutti noi dobbiamo sempre studiare e lo facciamo, ma differenza tua caro Stefano Deliperi andiamo sul campo e ci “sporchiamo” le mani di sangue e cenere…
Marco Efisio Pisanu
caro Marco Efisio, su Facebook sei stato bloccato perchè sei andato sopra le righe. Nessuna difficoltà, ma certi toni li pupi usare altrove, tutto qui.
Vuoi fare un dibattito su come i Fenicotteri ammazzino la Posidonia? O sulla velocità a cui volano gli Asini?
Per ora, vista l’arroganza e l’assoluta mancanza di “dialogo” che ci riservate in sede di calendario venatorio, “dialoghiamo” davanti al T.A.R.
In futuro si vedrà.
Buona giornata e buona caccia.
Stefano Deliperi
Buongiorno Stefano, sai meglio di me che non sono andato “sopra le righe”…
Piuttosto, oltre a Fenicotteri e Asini, vorrei fare una chiacchierata sulle dune della Spiaggia di Chia, di modifiche fatte al alcune strutture in riva al mare ma che stranamente nessuno ha segnalato, e perché no, anche di caccia e ambientalisti.
In merito all’arroganza c’è chi più può insegnarmela…
Buona giornata
Marco Efisio Pisanu
buonasera Marco Efisio,
capisco che in materia di caccia in ‘sta povera Isola siete abituati a fare un po’ come volete, ma in questo sito e nella nostra pagina Facebook si osservano le regole che ci siamo dati noi del GrIG. Sei andato un po’ in là, tutto qui.
Sulla vicenda delle dune di Chia trovi tutto, come chiunque, qui: https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2019/05/01/pasticci-amministrativi-sulle-dune-di-chia/
E quando ci saranno novità, saranno pubblicate in massima trasparenza.
Sulle “modifiche fatte al alcune strutture in riva al mare ma che stranamente nessuno ha segnalato”, la domanda te la faccio io: perchè non le hai denunciate a chi di dovere come facciamo noi da sempre?
Tu sai a che cosa ti riferisci, tu ne sei a conoscenza, allora datti da fare. Sarebbe una bella novità, in positivo, per il mondo venatorio, che generalmente usa e sfrutta l’ambiente e nulla più.
Di caccia e ambientalismo sarebbe molto interessante parlarne, anch’io mi vorrei togliere varie curiosità.
Ma il dialogo si fa con la volontà di dialogare e di confrontarsi: da troppo tempo non mostrate la minima apertura in sede di calendario venatorio con la Regione appiattita sulle vostre pretese e la finiamo davanti ai Giudici amministrativi.
E di che vuoi parlare in queste condizioni?
Buona serata.
Stefano Deliperi
Ciao Stefano,
ho sempre risposto con educazione e rispetto, non mi pare abbia trasgredito le regole e tu lo sai bene!
Diciamo che voluto evitare che continuassi a dimostrarti che in quella discussione non avevi ragione.
Sulla vicenda delle Dune non appena ci sarà l’occasione ti dirò la mia…
Mentre sugli abusi in riva al mare ho tutte le mail Compreso la tua risposta) che ti hanno inviato per denunciare l’accaduto e chiedere il vostro intervento, ma chissà perché hai declinato l’invito.
Se vuoi le pubblico sulla tua pagina, dimmi tu…
Non cercare di scaricare le tue responsabilità su altri, noi siamo Cacciatori e Ambientalisti, ma pur sempre Cacciatori.
Nelle email di cui sopra, non ti si chiedeva di denunciare, ma una semplice presa di posizione che non c’è stata, se vuoi spiegaci perché.
Il mondo venatorio non sfrutta l’ambiente, il mondo venatorio lo tutela perché senza un ambiente sano non ci potrebbe essere nemmeno la caccia.
Quando vuoi, magari anche in un pubblico dibattito parliamo di ” caccia e ambientalismo”, cos’ potremo toglierci le rispettive curiosità.
Credo che ti stia dimostrando la volontà di dialogare e confrontarmi, come ho sempre fatto quando ero in CRF (A proposito, da giovedì 16 riprenderò ad esserci…) con i Componenti delle associazioni ambientaliste.
Purtroppo si finisce davanti al Tar perché per i Giudici è più facile sospendere che analizzare tutta la documentazione, ma verrà il momento in cui tutto tornerà a posto.
Resto in attesa…
Buona serata,
Marco Efisio Pisanu
Ciao Marco Efisio,
già il tuo “dire e non dire” fa capire l’andazzo che ti piace seguire, per cui, serenamente, possiamo continuare a confrontarci davanti ai Giudici amministrativi, che fanno il loro dovere.
Non so a quale caso ti riferisca e, ancor più serenamente, non me ne frega nulla.
Se nulla abbiamo fatto, vuol dire che non c’erano gli elementi per farlo.
Non abbiamo mai fatto e non facciamo “azioni per conto terzi”. forse a te piace così, ma a noi no.
Se non riteniamo che vi siano aspetti utili per procedere, non lo facciamo.
Se tu ritieni che ci siano gli elementi, procedi con le azioni più opportune.
Esponiti in prima persona, come il GrIG e il sottoscritto fanno da decenni.
Altrimenti il tutto si rivela come patetico.
Buona serata.
Stefano Deliperi
Caro Stefano, se la mia risposta potrebbe sembrare un “dire non dire”, la tua invece è abbastanza chiara anche a chi ci legge…
Buona serata anche a te.
Marco Efisio Pisanu
P.s. prima o poi dagli specchi si scivola!
caro Marco Efisio,
allora attento a non scivolare 😉
Buona serata.
Stefano Deliperi
P.S. davvero curioso, un’associazione ambientalista che riceve un centinaio di segnalazioni/richieste al giorno di ogni genere da tutta Italia e svolge ogni anno centinaia di azioni legali e di sensibilizzazione a difesa di ambiente e salute pubblica dovrebbe giustificare chissà che a un esponente di un’associazione venatoria che – a memoria – non ha mai fatto nulla del genere.
Intanto anche gli “ambientologi da salotto” del TAR Toscana hanno sospeso la caccia alla tortora!!!
Sbaglio o è stata sospesa anche in Calabria e Abbruzzo ?
ops. volevo scrivere Abruzzo
Non riesco a trattenermi dal commentare. Perdonami Deliperi, però hai costruito un siparietto degno di nota. Sembra un classico film italiano dove un’ Associazione ambientalista e un associazione venatoria sono come due comuni vicini di casa. Uno dei due (il GRIG) si affaccia nel cortile di casa dell’altro (ANLC) perché vede degli ospiti in cortile ed è urtato dal menù della festa. Il GRIG dunque denigra l’ ANLC non condividendone le pietanze che serve ai suoi ospiti e il modo con cui ci si diverte nel suo cortile, non ritenendolo corretto o etico. L’ANLC replica al GRIG: “scusami, cosa vuoi? io a casa mia, con i miei ospiti posso fare ciò che voglio o devo rendere conto a te???” oh GRIG sei un terribile vicino di casa!!! 😀 😀 😀
P.S. questa è una prova cinofila con sparo, non è caccia. E’ una prova cinofila dove vengono valutate tutte le fasi dei vari cani da ferma e si premiano i soggetti più dotati e completi: dalla cerca, alla guidata, passando per la ferma fino al riporto (motivo per cui è implicito l’abbattimento). Vi assicuro che se non aveste dei pregiudizi dettati da pseudo moralismi e ideologie varie, dal punto di vista cinofilo è una bellissima manifestazione.
Si, ma queste prove non hanno la finalità di appagare l’istinto venatorio del proprietario del cane, hanno solo lo scopo di valutare l’attitudine di diversi ausiliari che vi partecipano. Tutto qui. Qui al massimo si soddisfa la libidine dei cani e l’ego del conduttore che dimostra le capacità del proprio ausiliare. Cosa c’è di immorale? che due polli travestiti da pernice, nati in cattività e cresciuti in voliere, (che hanno vissuto meglio dei polli in batteria) vengano immessi per poi esser uccisi da una fucilata? Sono nati ed esistono per quello scopo. Cmq giusto per chiarirci, questo è l’anticamera di ciò che sarebbe stato con la nascita degli ATC e l’approvazione di un piano faunistico venatorio che li prevede. Voi, come in questo caso, avreste avuto solo la possibilità di indignarvi. il sistema che prevede di acquistare per immettere pronta caccia, come in questo caso, vi avrebbe tagliato fuori. Sarebbe stato come se si andasse in macelleria per comprare dei polli per consumo umano, ma piuttosto che acquistarli già pronti nella confezione ti vengono consegnati vivi. Il come e quando macellarli è predisposto dal comitato regionale faunistico, e lo scontrino fiscale rilasciato corrisponderebbe al piano di prelievo. Ma il pollo in questione appartiene al cacciatore che l’ha già acquistato, proprio come avviene negli ATC. Lo so che tutti non la pensano come noi, e ci mancherebbe, viva la democrazia! Ma coloro che non la pensano come noi, prima di imporre una loro ideologia sull’immoralità di uccidere un altro animale a fini alimentari, ne dovranno mangiare frutti di bosco e fiori di zucca.
Buona serata.
..tutto questo che cosa avrebbe a che fare con la pretesa “etica” della caccia?
Si tratta di una nuova forma di tiro al Piccione che, alla fine, dopo mille pressioni, è stato abolito.
Stefano Deliperi
Torra con le ideologie!!! E oltre i poveri polli che sparate, dal punto di vista cinofilo appunto che fine fate fare ai cani frilli? dove è come finiscono? sparati? abbandonati e asfaltati dalle auto? le associazioni animaliste che si dedicano al randagismo ne recuperano a decine ogni stagione e non hanno pregiudizi salvano solo cani da morte certa.
comunque si nota un certo nervosismo dei cacciatori….sarà colpa delle ultime raccomandazioni ISPRA in tema di caccia e incendi….🤔
Giratevela come volete ma nella sostanza degli animali vengono allevati. Poi un giorno liberati davanti ad un uomo armato che per addestrare il suo cane gli spara. Questa è caccia ? Questo è divertimento.? A me pare solo il semplice sfogo di chi non avendo altro da fare e da dimostrare vuole apparire virile e forte. Un piattello sarebbe molto pou pratico ma forse troppo difficile.
Pratica che disonora la caccia stessa che nella sua originaria essenza puo anche meritare rispetto. Per non parlare della fine che spesso fanno i cani se non si dimostrano all’altezza. Tutto questo aldilà dei fenicotteri, della poseidonia di fb di Grig e di quant’altro.
Ciao Amico,
premetto che da vice presidente della associazione ANLC ho chiesto di annullare la prova cinofila poiché ritenevo che non fosse il caso di farla, è bene sapere che non è stato possibile rinviarla in quanto si trattava di una selezione inserita nel circuito nazionale.
Ciò premesso, questo tipo di prove si svolgono per selezionare gli ausiliari che hanno maggior attitudine a questo tipo di prove cinofile, la caccia è un’altra cosa. Nello prova di Orani sono stati liberati degli animali allevati che erano stati prenotati dalle aziende che lavorano nel settore, le stesse che poi vendono le quaglie alle Macellerie della Sardegna.
Marco Efisio Pisanu
invece di spennellare di lucido ( come cercate di fare sempre) anche questa pratica agghiacciante di caccia a un pollo osteoporotico, torno a chiedere di dire come gestite i cani scartati dall’ attività venatoria, ve ne fate carico? se si, ci dica come?
Io ho la certezza che risolvete in maniera poco etica la loro gestione, visto che siete una delle prime cause del problema del randagismo, basta entrare in un canile rifugio qualsiasi della Sardegna (per quei cani che sopravvivono).
Signor Pietro Paolo, i cani non sono oggetti da scartare, forse lei è abituato così anche nella vita!
Se è sicuro di quello che dice, perché non presenta una denuncia?
Le sue affermazioni sono molto gravi e se è un uomo, ci metta la faccia come fa il sottoscritto, si presenti con nome, cognome e paese di residenza.
Marco Efisio Pisanu – Ales (OR)
Sarebbe meglio allora che la faccia la mettesse per rispondere a ciò che le ho chiesto senza fare sfoggio di “celodurismo” che ormai è passato di moda. Risponda nel merito cosa fate con i cani che non funzionano o hanno patologie o sono vecchi ???
glielo dico io…
21 GENNAIO 2021 dalla LA NUOVA SARDEGNA
Un cacciatore è stato denunciato dai carabinieri per maltrattamento di animali. I militari di Aglientu hanno salvato un cane da caccia , un segugio maremmano, mentre visibilmente disorientato, tentava di attraversare la strada provinciale 90. I carabinieri hanno messo in sicurezza l’animale e lo hanno fatto visitare dal veterinario di turno dopo aver rintracciato il padrone, un cacciatore che ha confermato l’allontanamento del cane durante una battuta di caccia al cinghiale. Il veterinario, dopo aver visitato l’animale, ha riscontrato diverse patologie, tra cui un avanzato stato di denutrizione, condizioni che non lo rendono idoneo alla caccia ma che al contrario avrebbero reso necessario un periodo di cure e riposo. Il segugio è stato affidato a una idonea struttura e per il proprietario è scattata la denuncia per maltrattamento.
Non preoccupatevi però per questo cacciatore, un avvocato di qualche associazione venatoria lo difenderà e potrà continuare a maltrattare altri cani.
Caro Pietro Paolo, se fossi come lei (vigliacco) le potrei rispondere cosi:
17 agosto 2021a a a
Avrebbe dovuto tutelare e salvaguardare il territorio ma quest’uomo ultra sessantenne di Salvitelle, in provincia di Salerno, volontario ambientalista appunto, ha fatto tutto l’opposto visto che è ritenuto responsabile di un vasto incendio avvenuto a Caggiano, nel salernitano, lo scorso sabato 14 agosto.
I carabinieri della Forestale di Polla (Salerno) hanno deferito per il reato di incendio boschivo l’uomo che fa parte di una nota associazione di volontariato impegnata tra l’altro in servizi antincendio in diversi comuni del salernitano. Insomma, più che una guardia ambientale si trattava di un piromane.
Siccome non sono come lei, ribadisco che i cani non sono oggetti e per me e tanti altri, cacciatori e non, fanno parte della famiglia.
In merito al “celodurissimo” se lo possono permettere solo le persone che ci mettono la faccia, gli invece possono solo fare una cosa: lascio indovinare a lei cose 😉
Marco Efisio Pisanu
P.s. con questa ha finito l’album.
..e allora? Prima di indicare pagliuzze negli occhi altrui, pensa alle travi che avete nei vostri.
Buona serata.
Stefano Deliperi
da Qui Como, 7 febbraio 2020
Incendi dolosi e Carate Urio e Garzeno: condannati un cacciatore e due allevatori.
Avevano appiccato i roghi per poter cacciare meglio e allevare capre (https://www.quicomo.it/cronaca/incendio/incendi-carate-urio-garzeno-condannati.html)
Si sono conclusi nelle scorse settimane i processi a carico di tre uomini accusati di avere appiccato volontariamente due incendi nell’aprile del 2018. Nel primo caso, il processo per l’incendio di Carate Urio, ha visto la condanna di un cacciatore del posto che aveva deciso di mandare a fuoco un terreno di circa 1 ettaro adibito a pascolo cespugliato con giunestre e altre piante. Nel corso del processo è emerso che le motivazioni del gesto fossero connesse con la sua attività di cacciatore e che lo scopo dell’azione fosse quello di ripulire l’area interessata da arbusti, ginestre e cespugli al fine di esercitare in maniera più agevole la propria attività venatoria. Il responsabile, un uomo della zona che è stato condannato, a seguito di giudizio abbreviato, a 2 anni e 8 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali.
Nel secondo caso, il processo per l’incendio di Garzeno appiccato nello stesso mese di aprile 2018, sono state condannate due persone, padre e figlio, sempre a seguito di giudizio abbreviato, a 2 anni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali. In questo caso gli incendi venivano appiccati con l’ausilio di inneschi incendiari realizzati attraverso l’utilizzo di comuni candele bianche in cera. In questa maniera i responsabili dei roghi avevano la possibilità di allontanarsi dalla zona degli eventi in tutta tranquillità prima che si innescasse la combustione. In particolare i due sono stati ritenuti responsabili di un incendio boschivo avvenuto il 27 aprile 2018. In questo caso è stato ritenuto che le motivazioni dei gesti fossero correlate allo svolgimento della loro attività di allevatori di capre, e che l’intento fosse quello di utilizzare il fuoco per procedere alla ripulitura dei pascoli dalla vegetazione spontanea che cresceva nei loro terreni.
Esatto, dillo al tuo amico…
..ma lo dico a te, che pensi di aver fatto chissà che cosa tirando fuori ‘sta storia di un tizio, presunto “ambientalista” (ma anche voi cacciatori non vi definite “ambientalisti”?), termine abusato e utilizzato per tutto quanto fa comodo, quando le cronache riportano di incendi appiccati da cacciatori per propria utilità.
Ma piantala, che è meglio.
Buona serata.
Stefano Deliperi
Le nebbie hanno avvolto il suo neurone, poche idee ma molto confuse, ribadisco i canili sono ricolmi di cani maltrattati o abbandonati dalla sua categoria, può cercare qui i vigliacchi che usano i cani come oggetti. Infatti i rescue che recuperano cani da caccia come Pointer, Segugi vari, Epagneul Breton, Setter vari, Beagle, Bracchi Tedeschi, Bassotti, Spinoni…ecc..ecc.a decine,
li trovano sempre vigliaccamente senza chip.
Se proprio vogliono sparare e sentirsi bravi puntino l’arma verso un bersaglio mobile e di cartone. Povere care e bellissime bestiole…
etica della caccia.
da La Nuova Sardegna, 31 ottobre 2021
Villacidro, fanno una strage di piccioni e si vantano sui social: il video diffuso su whatsapp fa discutere: https://video.lanuovasardegna.it/locale/villacidro-fanno-una-strage-di-piccioni-e-si-vantano-sui-social-il-video-diffuso-su-whatsapp-fa-discutere/135022/135565