Home > biodiversità, coste, difesa del territorio, dissesto idrogeologico, giustizia, paesaggio, società, sostenibilità ambientale > Ordinate il ripristino ambientale della Pineta di Platamona!

Ordinate il ripristino ambientale della Pineta di Platamona!


Sorso, Platamona, taglio boschivo (genn. 2021)

Nelle scorse settimane la Pineta costiera di Platamona, sul litorale di Sorso (SS), è stata teatro di uno scempio ambientale di considerevoli dimensioni.

Come ricostruito dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale, “il progetto complessivo del piano di gestione selvicolturale pluriennale, prevedeva diradamenti finalizzati alla conservazione, manutenzione e miglioramento del popolamento forestale del pino domestico, da attuarsi attraverso il prelievo di una parte minoritaria del soprassuolo forestale. L’attività era stata autorizzata dal Corpo forestale e dal SAVI (Servizio di valutazione ambientale), secondo le previsioni progettuali e prescrizioni ben precise. Prescrizioni, completamente e gravemente disattese dalla ditta esecutrice dei lavori”.

Eppure, “nel corso delle attività di controllo, eseguite nella giornata del 13 c.m, il personale del Corpo forestale ha riscontrato gravissime difformità rispetto a quanto autorizzato. In particolare per quanto attiene al numero delle piante abbattute e ai conseguenti quantitativi di legname.
Secondo una prima stima, rispetto a quanto previsto in progetto, sarebbero state abbattute piante per un equivalente in peso quasi doppio, su una superficie di circa 20 ettari.
Inoltre, non sarebbero state rispettate le linee di indirizzo relative all’accantieramento dei lavori, con l’uso improprio dei mezzi nel sistema dunale per favorire il passaggio e l’esbosco e la mancanza totale di una direzione dei lavori
”.

L’area di Platamona è tutelata con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), mentre la fascia dei mt. 300 dalla battigia marina è tutelata con specifico vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale n. 45/1989 e s.m.i.). Rientra, inoltre, nel sito di importanza comunitaria – SIC ITB010003 “Stagno e ginepreto di Platamona, ai sensi della direttiva n.92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, della fauna e della flora. Nel piano paesaggistico regionale (P.P.R.) – 1° stralcio costiero, promulgato con Decr. Pres. R.A.S. 7 settembre 2006, n. 82 l’area è classificata Sistemi a baie e promontori, falesie e piccole isole”, con previsione di conservazione integrale degli ambienti naturali.

Pettirosso (Erithacus rubecula)

L’area sotto sequestro preventivo risulta estesa circa 20 ettari, entro la proprietà di complessivi 274 ettari della società di gestione immobiliare Accademia SGR (Gruppo Banca del Sempione).

C’è, comunque, qualcosa che le amministrazioni pubbliche competenti (Ministero per i beni e attività culturali e il turismo, Regione autonoma della Sardegna, Comune di Sorso) possono fare fin da subito per cercare di riparare il pesante danno ambientale: ordinare il ripristino ambientale a carico e spese dei trasgressori (art. 167 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.): il GrIG ha, pertanto, inoltrato (26 gennaio 2021) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione dei provvedimenti di ripristino ambientale alle Amministrazioni pubbliche competenti, alla polizia giudiziaria e, per competenza, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari.

Oltre 38 mila cittadini hanno già sottoscritto la petizione per la salvaguardia delle coste sarde,  per il mantenimento dei vincoli di inedificabilità costieri, i vincoli di inedificabilità nella fascia dei 300 metri dalla battigia marina, stabiliti dalle normative vigenti e dalla disciplina del piano paesaggistico regionale (P.P.R.).

Migliaia e migliaia di cittadini chiedono a gran voce una scelta di salvaguardia ambientale, una scelta per preservare il futuro, una scelta di civiltà.

Una scelta di civiltà come il ripristino ambientale da realizzare a Platamona.

Gruppo d’intervento Giuridico odv

Cisto (Cistus)

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

  1. gennaio 26, 2021 alle 3:05 PM

    da Nemesis Magazine, 26 gennaio 2021
    Platamona, disastro in pineta: abbattuti centinaia di alberi. (Francesca Mulas): https://www.nemesismagazine.it/platamona-disastro-in-pineta-abbattuti-centinaia-di-alberi/

    __________________

    da Sardinia Post, 26 gennaio 2021
    Alberi tagliati nella pineta di Platamona. Grig: “Ordinare il ripristino ambientale”: https://www.sardiniapost.it/ambiente/alberi-tagliati-nella-pineta-di-platamona-grig-ordinare-il-ripristino-ambientale/

    _________________

    da Buongiorno Alghero, 26 gennaio 2021
    IL GRUPPO DI INTERVENTO GIURIDICO CHIEDE IL RIPRISTINO AMBIENTALE A PLATAMONA: https://www.buongiornoalghero.it/contenuto/0/11/170925/il-gruppo-di-intervento-giuridico-chiede-il-ripristino-ambientale-a-platamona

    • gennaio 28, 2021 alle 11:04 am

      da La Nuova Sardegna, 28 gennaio 2021
      Istanza del Grig: «A Platamona bisogna ripristinare le dune». (https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2021/01/27/news/istanza-del-grig-a-platamona-bisogna-ripristinare-le-dune-1.39829860)

      SASSARI. Il danno è fatto, ora bisogna almeno riparare il possibile. Il Grig (Gruppo di intervento giuridico) interviene sulla vicenda della deforestazione selvaggia nella pineta dello stagno di Platamona, che ha visto il Corpo forestale mettere sotto sequestro venti ettari di un cantiere cominciato con tutte le autorizzazioni del caso e degenerato poi in un vero e proprio scempio ambientale che ha fatto gridare allo scandalo tantissimi cittadini.

      «L’area sotto sequestro preventivo risulta estesa circa 20 ettari, entro la proprietà di complessivi 274 ettari della società di gestione immobiliare Accademia SGR (Gruppo Banca del Sempione) – dice il Grig, dopo aver ricordato la vicenda –. C’è, comunque, qualcosa che le amministrazioni pubbliche competenti (Ministero per i beni e attività culturali e il turismo, Regione autonoma della Sardegna, Comune di Sorso) possono fare fin da subito per cercare di riparare il pesante danno ambientale: ordinare il ripristino ambientale a carico e spese dei trasgressori (art. 167 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.)». Il Grig ha, pertanto, inoltrato ieri una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione dei provvedimenti di ripristino ambientale alle amministrazioni pubbliche competenti, alla polizia giudiziaria e, per competenza, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari.

      «Oltre 38 mila cittadini hanno già sottoscritto la petizione per la salvaguardia delle coste sarde, per il mantenimento dei vincoli di inedificabilità costieri, i vincoli di inedificabilità nella fascia dei 300 metri dalla battigia marina, stabiliti dalle normative vigenti e dalla disciplina del piano paesaggistico regionale – aggiunge la nota firmata da Stefano Deliperi –. Migliaia e migliaia di cittadini chiedono a gran voce una scelta di salvaguardia ambientale, una scelta per preservare il futuro, una scelta di civiltà. Una scelta di civiltà come il ripristino ambientale da realizzare a Platamona».

  2. Antonio Leone
    gennaio 26, 2021 alle 3:40 PM

    Spero sia anche impedito alla “ditta esecutrice dei lavori” (la cui denominazione esatta non sarebbe male che fosse resa pubblica, precauzionalmente) di appropriarsi del legname frutto degli abbattimenti. Oltre al danno, la beffa…. Lo dico con l’intenzione di prestare aiuto a cittadini e amministratori responsabili, contro le logiche perverse di lavoratori disonesti e nemici dell’ambiente!
    Mi sorprende tantissimo -cito come esempio un caso analogo- che non si facciano mai i nomi e i cognomi dei numerosi incendiari, responsabili di devastazioni ambientali anche cospicue!

  3. Porico
    gennaio 27, 2021 alle 5:18 PM

    La privacy serve a tutelare i lestofanti di ogni specie , mentre per gli altri sanno quanti passi fanno in un giorno e quanti capelli hanno in testa.

  4. giuliana canu
    giugno 21, 2022 alle 7:02 PM

    Nel momento di inizio dei lavori, per il diradamento della pineta , era presente il corpo forestale competente, per indicare, come succede in altre regioni dell’Italia, gli alberi da tagliare? Oppure si potevano segnare evitando cosi danni tanto vergognosi. Gli alberi, se si tagliano, non ricrescono in due giorni. La pubblica amministrazione non può essere complice di questi orrori.

  1. No trackbacks yet.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: