Home > cambiamenti climatici, difesa del territorio, energia, Europa, fondi comunitari, fonti rinnovabili, inquinamento, Italia, società > L’Europa e il progetto per la creazione dell’Unione Energia.

L’Europa e il progetto per la creazione dell’Unione Energia.


l'albero, la collina e la luna

l’albero, la collina e la luna

Federico Esu è un giovane avvocato con un master in diritto internazionale presso l’University College London, una precedente collaborazione con la cattedra di Diritto internazionale dell’Università degli Studi di Cagliari e un attuale dottorato di ricerca presso la Erasmus School of Law, Erasmus University Rotterdam.

L’Unione europea sta varando un sistema energetico comune. Come?

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

 

albero soloLo scorso 4 febbraio la Commissione Europea ha ufficialmente avviato i lavori che porteranno alla creazione della “Unione dell’Energia” (Energy Union).

Data l’attuale presidenza della Lettonia al consiglio dell’Unione Europea, la Conferenza che ha sancito l’inizio della procedura si è tenuta a Riga, il 6 febbraio scorso. La Conferenza, che ha visto la partecipazione di circa 400 tra politici, accademici e professionisti nel settore energetico, si è svolta nella forma di un dibattito circa gli aspetti cruciali dell’Unione dell’Energia le misure da adottare. In questo modo sono state ascoltate le opinioni di vari stakeholders. Opinioni che saranno prese in considerazione e incorporate nel progetto.

Ma qual è la strategia che guiderà la futura Unione dell’Energia?

L’obiettivo dell’Unione dell’Energia è di superare la vulnerabilità delle politiche energetiche attuali e raggiungere gli obiettivi fissati dall’UE in ambito climatico ed energetico. Vista l’eccessiva dipendenza dell’UE dalle importazioni di combustibili fossili e gas, è di vitale importanza ridurre tale dipendenza e allo stesso tempo mantenere il mercato dell’energia aperto a stati terzi. L’Europa ha bisogno di maggiore cooperazione a livello regionale per essere competitiva ed efficiente nello sviluppo delle infrastrutture e dei mercati energetici. La leadership dell’UE nel sviluppare il settore delle energie rinnovabili deve essere collegato all’obiettivo di acquisire nuovamente competitività industriale attraverso innovazione.

I 5 aspetti chiave della strategia Unione dell’Energia saranno i seguenti:

1) Dare maggiore enfasi alla sicurezza delle forniture energetiche, anche attraverso maggiore solidarietà, fiducia e rappresentanza comune;

2) Un mercato dell’energia completo, capace di connettere l’intera Europa,

3) Una misurazione della domanda per questioni di sicurezza energetica e in linea con i principi di competitività;

4) Ridurre la presenza di combustibili fossili nel mix energetico e rendere l’Europa leader globale nel settore delle rinnovabili e delle altre tecnologie a basso uso del carbone;

5) Aumentare gli sforzi nell’ambito della ricerca e dell’innovazione e della “crescita verde”.

Per quanto riguarda infine le tempistiche, nel giugno 2014 il Consiglio Europeo aveva definito gli aspetti sui quali era richiesta maggiore attenzione, in altre parole: energia conveniente per i consumatori; fornitura dell’energia garantita a tutti gli stati membri; ed energie rinnovabili per fronteggiare la minaccia dei cambiamenti climatici.

Come sopra menzionato, la conferenza di Riga della settimana scorsa ha avviato il “Riga Process”, vale a dire la procedura che porterà all’adozione dell’Unione dell’ Energia.

La prima discussione formale a livello Ministeriale è stata fissata per il 5 marzo 2015. Successivamente, sempre in marzo, il Consiglio Europeo adotterà le sue conclusioni, mentre quelle del Consiglio sui trasporti, telecomunicazioni ed energia sono attese per l’8 giugno prossimo.

Vi terremo informati.

Federico Esu

 

albero e neve

albero e neve

Siti web e articoli utili:

http://ec.europa.eu/priorities/energy-union/index_en.htm

http://ec.europa.eu/energy/en/topics/energy-strategy/energy-union

http://www.greenreport.it/news/clima/al-via-lavori-per-lunione-europea-dellenergia/#prettyPhoto

 

(foto E.R., S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di Andrea
    Andrea
    febbraio 20, 2015 alle 4:12 PM

    la sardegna esporta energia ma il prezzo dell’energia al consumo è il più alto d’italia.
    sorgono ogni giorno progetti relativi all'”energia rinnovabile” che sono solo affari per chi costruirà gli impianti. ultimo a san quirico.
    i progetti sono fatti da imprese che vorrebbero campare con gli aiuti statali ed europei. le comunità non ci guadagnano. infatti i sardi, come detto, pagano più di tutti l’energia.
    pigliaru non fa un piano energetico regionale. se fosse per confindustria avremmo tutto il territorio sardo con pale, trivellazioni, specchi. perché danno lavoro, dicono. pigliaru tace. tendas tace. soru tace. il governo tace. l’ue tace.
    con lo sblocca italia le decisioni sul permesso a trivellare passerebbe allo stato, saltando regioni e comunità locali. l’ue tace.
    l’italia aveva accordi con libia e russia, ora si parla di importare gas di scisto dagli usa. che strano, vero? un accordo vantaggiosissimo con la russia è stato annullato, e il southstream non serve più, facile no? e l’italia come si dovrebbe riscaldare? con le pale eoliche e gli specchi? ah, no, col gas americano dal Texas. l’ue tace.
    e in quest’articolo si parla dei 5 punti chiave.
    punti chiave per chi?
    ogni stato ha una sua storia di import ed export.
    l’italia ha sempre importato energia ed esportato di tutto, sempre, in quanto povera di materie prime.
    la russia era un nostro partner strategico.
    tant’è che ora solo tsipras vorrebbe riallacciare rapporti stretti con la russia, subendo però pressioni dagli usa a non procedere su quella via.
    e noi a fare i summit per parlare dei 5 punti chiave.
    la soluzione c’era e c’è sempre stata. sempre. ma a qualcuno non andava.

  2. Avatar di Andrea
    Andrea
    febbraio 20, 2015 alle 5:42 PM

    no

  3. Avatar di Andrea
    Andrea
    febbraio 20, 2015 alle 5:43 PM

    si

  4. Maggio 4, 2015 alle 5:57 PM

    da Il Corriere della Sera, 4 maggio 2015
    LA CONVERSIONE CINESE SUI GAS SERRA ASSICURA LA SUPREMAZIA.
    Rinnovabili: sorpasso storico su carbone e gas-
    Dal 2013 le installazioni globali di energie alternative prevalgono su quelle fossili. Nel 2030 vinceranno 4 a 1. (Elena Comelli): http://www.corriere.it/ambiente/15_maggio_04/energia-rinnovabili-eolico-solare-gas-carbone-sorpasso-eeacc856-f262-11e4-88c6-c1035416d2ba.shtml

  1. No trackbacks yet.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.