Spiagge “privatizzate” a Villasimius!
Ancora una volta è stata riscontrata l’occupazione pressoché integrale della spiaggia di Porto Giunco, a Villasimius (CA) da parte di chi detiene le concessioni demaniali per i servizi balneari (ombrelloni, lettini, natanti, ecc.): la fascia dei 5 metri dalla battigia marina dev’essere sempre lasciata libera, anche per la balneazione (art. 1, comma 251°, della legge n. 296/2006, dove vien fatto “obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione”).
A Porto Giunco se ne fregano e non è un caso isolato.
Infatti, già durante l’estate scorsa le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus avevano inoltrato (15 agosto 2012) una specifica segnalazione alla Guardia costiera per l’occupazione illecita del demanio marittimo e, miracolosamente, dopo qualche giorno le strutture delle concessioni demaniali erano sensibilmente arretrate.
Adesso è il momento di una nuova segnalazione (11 agosto 2013) da parte delle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus alla Guardia costiera.
Forse è anche il momento per effettuare controlli sistematici sul rispetto di limiti e modalità d’esercizio delle concessioni demaniali marittime lungo i litorali e – perché no – revocarne qualcuna in caso di plateale violazione recidiva.
Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto J.I., archivio GrIG)
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queta gente non ha cultura per questo occupa illecitamente il territorio. Perchè dopo le Vostre segnalazioni non vengono poste delle sanzioni ? Arretrare costituisce la prova dell’illecito. Comunque grazie per il Vs impegno.
d CagliariPad, 11 agosto 2013
“A Porto Giunco lettini e ombrelloni fino alla riva”, gli ambientalisti sul piede di guerra.
La denuncia delle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo di intervento giuridico: “Spiaggia occupata quasi integralmente dai possessori delle concessioni demaniali per i servizi balneari: illecito”: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=4331
______________________________
da Sardinia Post, 11 agosto 2013
A Villasimius battigia occupata con lettini e pedalò, ambientalisti infuriati: http://www.sardiniapost.it/cronaca/a-villasimius-battigia-occupata-con-lettini-e-pedalo-ambientalisti-infuriati/
è sempre così, i cittadini non sanno mai quali sono le aree di competenza. Perché non si rende obbligatoria l’esposizione al pubblico della planimetria con i limiti della concessione? in tal modo il controllo sociale scoraggerebbe l’invasione in aree non concesse e ci educherebbe ad essere rispettosi delle regole.
è già obbligatoria.
Davvero? Quale è la legge? Nemmeno io ne sapevo niente, c’è qualcuno che la fa rispettare?
Ma è possibile che così tanti chioschi e stabilimenti siano gestiti da perfetti ignoranti?
Siamo noi che dobbiamo occupare…..in modo particolare i vuoti lasciati dalle istituzioni,complici degli invasori
in Sardegna la c.d. ordinanza balneare, quest’anno la determinazione interdirettoriale n. 817 del 10 maggio 2013, art. 4: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_19_20130514103911.pdf .
da L’Unione Sarda, 12 agosto 2013
Villasimius. Spiagge occupate a Porto Giunco.
Chi nella spiaggia di Porto Giunco, una delle più incantevoli di Villasimius, è titolare delle concessioni demaniali per ombrelloni, lettini e natanti, spesso occupa anche la fascia di cinque metri dalla battigia che deve restare per legge libera. Lo denunciano gli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico.
_________________________
da Sardegna Oggi, 12 agosto 2013
Grig: “A Villasimius lettini sulla battigia. Le spiagge pubbliche sono privatizzate!”: http://www.sardegnaoggi.it/Costume/2013-08-12/22676/Grig_A_Villasimius_lettini_sulla_battigia_Le_spiagge_pubbliche_sono_privatizzate.html
ad Arzachena.
da La Nuova Sardegna, 15 agosto 2013
Sequestro di ombrelloni abusivi. Operazione della polizia locale a Tanca Manna, il lido occupato dalla notte prima con le sedie sdraio.
CANNIGIONE. La spiaggia veniva apparecchiata per la giornata di sole dalla sera prima. Alle 8 del mattino sul lido di Tanca Manna c’erano già una sessantina di ombrelloni e sdraio privati, allineati nelle prime file di fronte al mare, come una concessione demaniale. Ed è quello che gli agenti della polizia locale hanno trovato ieri mattina quando sono arrivati sul litorale. Spiaggia semideserta ma con la distesa di ombrelloni privati già piazzati sulla sabbia. Gli agenti, guidati dal comandante Giovanni Mannoni, dopo aver verificato l’inesistenza di autorizzazioni demaniali hanno proceduto al sequestro. Smantellati anche due campi di beach volley abusivi. A Tanca Manna esiste un solo campetto con regolare autorizzazione. Dalle prime verifiche della polizia locale gli ombrelloni abusivi appartengono ai vicini condomini. I bagnanti, per assicurarsi il posto in prima fila in spiaggia, erano soliti lasciare ombrellone e sdraio già piazzati dalla sera prima. Una procedura illegale che aveva fatto scattare diverse segnalazioni. «Quando la pattuglia è arrivata in spiaggia alle 8 ha trovato già ombrelloni e le sdraio sistemati come una concessione demaniale – spiega il comandante della polizia locale Giovanni Mannoni –. Si trattava invece di occupazione irregolare del demanio. Abbiamo quindi proceduto al sequestro. Abbiamo anche verificato la regolarità dei campi di beach volley. Solo per uno dei tre è stata rilasciata una autorizzazione demaniale. L’accesso agli altri due, abusivi, veniva consentita solo agli ospiti di alcune strutture alberghiere. Li abbiamo smantellati». Una operazione legalità che ha acceso gli animi di alcuni turisti arrivati in spiaggia. Mentre gli agenti della polizia locale procedevano al sequestro degli ombrelloni sono stati raggiunti da insulti e frasi poco educate dirette ai sardi in generale, alla loro capacità di fare turismo. «Gli agenti sono stati assaliti da alcuni vacanzieri mentre non facevano altro che compiere il loro lavoro e ripristinare la legalità sulla spiaggia – conferma Mannoni –. Procederemo alla denuncia nel caso in cui dalle relazioni degli agenti emergessero gli estremi per le vie legali. Purtroppo non è la prima volta che ci troviamo di fronte a situazioni di questo tipo».
Comunque nessuna novità, stasera era ancora tutto come in quella foto.
se ritorni sul “luogo del delitto”, fai un paio di foto e mandacele…
da La Nuova Sardegna, 18 agosto 2013
Arenili privatizzati, denunce e proteste. Associazioni ambientaliste all’attacco su Porto Giunco: i concessionari occupano anche la fascia di rispetto. Demanio, guerra tra Comune e Regione. (Gian Carlo Bulla)
Villasimius. L’esecutivo regionale ha nominato il commissario ad acta per provvedere alla proroga delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreative esistenti nel territorio comunale di Villasimius fino al 31 dicembre del 2020. E’ Giovanni Pilia dirigente dell’assessorato regionale degli enti locali finanze ed urbanistica. La nomina è stata immediatamente impugnata dal comune che ha incaricato il professor Costantino Murgia di presentare ricorso al Tar. Con quest’atto continua il braccio di ferro tra Comune e Regione sui tempi e le caratteristiche delle concessioni demaniali; uno scontro che non si esaurirà in tempi brevi.
VILLASIMIUS. Nella costa sud orientale, ed in modo particolare nei litorali di Villasimius, Castiadas e Costa Rei, alcuni titolari di concessioni demaniali per i servizi balneari disattendono le norme di legge che impongano l’obbligo di consentire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione. Gli Amici della terra e il Gruppo di intervento giuridico hanno segnalato alla capitaneria di porto di Cagliari la violazione delle norme e l’occupazione pressoché integrale della spiaggia di Porto Giunco con ombrelloni lettini e natanti da parte di chi detiene le concessioni demaniali per i servizi balneari. . «La fascia dei 5 metri dalla battigia marina deve essere sempre lasciata libera anche per la balneazione – sottolinea Stefano Deliperi, portavoce delle due associazioni ecologiste – a Porto Giunco questa regola viene calpestata e questo non è, purtroppo, un caso isolato». Gli ambientalisti anche lo scorso anno avevano segnalato alla guardia costiera l’occupazione illecita, sempre a Porto Giunco, del demanio marittimo. «Miracolosamente dopo qualche giorno – afferma Deliperi – le strutture delle concessioni demaniali erano state sensibilmente arretrate». Qualche concessionario oltre che occupare la fascia dei 5 metri dalla battigia marina ha l’abitudine di non rispettare i limiti ed incorpora nei due lati ampi tratti di arenile sottraendoli così alla spiaggia libera. «Forse è anche il momento – sostiene il portavoce delle due associazioni ecologiste – per effettuare controlli sistematici sul rispetto dei limiti e modalità di esercizio delle concessioni demaniali marittime lungo i litorali e, perché no, revocarne qualcuna in caso di plateale violazione recidiva». Controlli e verifiche che sono previste anche dal piano di utilizzo dei litorali (pul) che è stato recentemente adottato a maggioranza dal consiglio comunale di Villasimius che dovrebbe entrare in funzione alla fine dell’iter procedurale previsto entro la fine dell’anno. Il comune di Villasimius ha rinnovato le concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreative esistenti solo fino al 31 dicembre del 2013.
Non ho avuto modo di fare foto, ma da quel che ho visto le attrezzature sono state arretrate. Non credo rispettino i 5 metri nel fondo dell’insenatura (destinata a spiaggia pubblica secondo il PUL), ma sono comunque arretrate qualche metro.
da Casteddu online, 20 agosto 2013
Porto Giunco, i bagnanti: fascia di rispetto violata e rifiuti sulle dune: http://www.castedduonline.it/porto-giunco-bagnanti-fascia-rispetto-violata-rifiuti-dune
a Golfo Aranci.
da La Nuova Sardegna, 25 agosto 2013
Baia Caddinas, sgomberata la spiaggia. Blitz della guardia costiera e della polizia locale per liberare l’arenile occupato da un hotel. I bagnanti festeggiano. (Alessandro Pirina)
GOLFO ARANCI. Il popolo di Baia Caddinas riconquista parte della sua spiaggia. Dopo una settimana di sit in, comunicati e retromarce del Comune, ieri mattina il doppio blitz di polizia locale e guardia costiera ha messo la parola fine sulla guerra degli ombrelloni. Scene di giubilo e applausi scroscianti hanno accolto gli agenti che, armati di metro, hanno preso le dovute misurazioni e hanno constatato la non corrispondenza tra l’estensione della concessione dell’hotel Baia Caddinas e la superficie concessa all’albergo dal comune di Golfo Aranci. 126 metri quadri in più occupati senza permesso che hanno comportato il sequestro di 14 ombrelloni e di 28 lettini. Un epilogo che i bagnanti storici della località balneare hanno accolto come un successo ai mondiali, sventolando i quattro mori in segno di vittoria, anche se, in realtà, i sardi tra loro erano davvero pochi. Ma romani, milanesi, napoletani, toscani, tutti legati a Baia Caddinas chi da 40 chi da 30 anni. E tutti in prima linea dall’inizio della stagione contro quella che ritenevano una concessione spropositata che limitava la spiaggia libera a soli 40 metri lineari su un totale di 90. Una concessione, occorre ribadirlo, che aveva l’autorizzazione del Comune. Ma appunto aveva. Perché giovedì, di fronte ai sit in sulla battigia dei villeggianti, l’amministrazione di Golfo Aranci ha rettificato il provvedimento preso a inizio stagione e ha ridotto la concessione di 126 metri quadri. Ieri, però, i lettini e gli ombrelloni dell’hotel erano ancora tutti lì, su quel tratto di spiaggia che da 48 ore veniva occupato abusivamente. E ancora lì erano i bagnanti storici di Baia Caddinas, con i loro teli da mare stesi a ridosso dei lettini e la bandiera dei quattro mori issata sulla sabbia, in attesa della riconquista della spiaggia. Che, con qualche ora di ritardo sulla tabella di marcia, è avvenuta alle 12.30, quando è arrivata la polizia locale, accolta con applausi e tifo da stadio. Gli agenti hanno preso le misure e non hanno potuto fare altro che constatare l’occupazione non autorizzata di arenile libero. Cosa che poco dopo ha confermato anche la guardia costiera di Golfo Aranci, arrivata sul posto. Immediato è scattato lo sgombero degli ombrelloni, con i clienti dell’hotel costretti a liberare i lettini da asciugami e borse da mare. L’operazione è stata accompagnata dagli applausi dei bagnanti, ma si è registrato anche qualche momento di tensione tra i protestanti e la figlia del titolare dell’hotel, Ilaria Dalle Nogare. «Siamo parzialmente soddisfatti della decisione, giunta comunque quasi al termine della stagione – dice Luigi Negro, presidente del neonato comitato di Baia Caddinas -. Noi, comunque, proseguiremo nella nostra azione per tutelare il libero uso della spiaggia secondo le disposizioni della Regione».
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Beffata l’Alpi Due: «Per il turismo è una sconfitta».
La Alpi Due annuncia ricorso contro il provvedimento che ha ridotto la concessione del suo hotel. «Siamo basiti per quello che è accaduto in piena stagione turistica e con l’albergo al completo – dice la società -. Per poter meglio ospitare la nostra clientela abbiamo ottenuto una concessione, regolarmente esposta, per posizionare ombrelloni aggiuntivi. La concessione è stata ottenuta sulla base di misurazioni effettuate dalle autorità competenti ed è stata oggetto di numerosi controlli durante l’estate, tutti con esito positivo. Questo ha dato fastidio ad alcuni proprietari di ville che hanno utilizzato violenza verbale e minacce per combattere per la “nobile causa” del diritto a posizionare l’ombrellone sotto casa. Il nostro hotel, struttura a 4 stelle, non è il capriccio per le vacanze di qualcuno, ma una solida realtà economica che porta ricchezza, lavoro e prestigio al territorio. Alpi Due, presente in Sardegna dal 1991, ha realizzato una valorizzazione di un immobile decaduto, dando lavoro per più di 7 mesi all’anno a oltre 60 persone. Chi ne esce sconfitto da questa vicenda non è la nostra società, ma il turismo internazionale, che ha assistito a uno sgombero in piena giornata di vacanze, e la volontà imprenditoriale di portare turismo, bellezza e professionalità su un territorio affascinante, ma difficile come quella della Sardegna».
da La Nuova Sardegna, 26 agosto 2013
BAIA CADDINAS. Caccia a ombrellone selvaggio, nuovo blitz in spiaggia. (Alessandro Pirina)
GOLFO ARANCI. La guerra dell’ombrellone non è ancora finita e anche ieri mattina la polizia locale di nuovo sulla spiaggia di Baia Caddinas. A finire nel mirino dei vigili urbani di Golfo Aranci, però, questa volta non è stata la concessione dell’albergo, oggetto 24 ore prima del sequestro di 28 lettini e 14 ombrelloni per occupazione abusiva di spiaggia libera, bensì i cosiddetti “ombrelloni selvaggi” che ogni sera molti villeggianti lasciano sull’arenile per tenersi il posto per l’indomani. Una cattiva abitudine, nonché una violazione delle norme, che caratterizza la spiagge di tutta la Sardegna e che ogni giorno vede in azione guardie costiere e polizie municipali. A Golfo Aranci, per esempio, ieri è stato il turno di Baia Caddinas, l’altro giorno della Terza spiaggia, ma nei prossimi giorni sono previsti interventi su tutti gli arenili del territorio comunale. Intanto, la guerra degli ombrelloni di Baia Caddinas avrà a breve una nuova puntata: la società Alpi Due, della famiglia Dalle Nogare, ha annunciato ricorso contro la decisione dell’amministrazione comunale di «restringere» la concessione della discordia ottenuta pochi mesi prima. Un provvedimento accolto, invece, con applausi scroscianti dai bagnanti storici della borgata, che da una settimana avevano “occupato” la battigia.
Questi non sono ignoranti. Sono furbi. E sono sempre taaanti. Per esempio, andate a vedere alla Tuerredda…