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Ripristinato l’ambiente a Punta Scomunica, sull’Isola dell‘Asinara.


Asinara, asini bianchi e vecchie strutture carcerarie (foto Fiorella Sanna)

Asinara, asini bianchi e vecchie strutture carcerarie (foto Fiorella Sanna)

 

 

Sono stati effettuati da parte della Guardia costiera i lavori di ripristino ambientale del sito di Punta Scomunica, sull’Isola dell’Asinara (Comune di Porto Torres, SS), interessati dal cantiere non autorizzato per l’installazione di un radar VTS (Vessel Traffic Service).

Lo ha certificato il Corpo di Polizia locale – Nucleo Asinara (nota del 4 luglio 2013).

L’operazione di ripristino ambientale era stata preannunciata dal Capitano di vascello Vincenzo Di Marco, comandante della Direzione marittima di Cagliari, nel corso di una riunione (24 aprile 2013) tenuta con le associazioni ecologiste (Amici della Terra, Italia Nostra, Legambiente, WWF, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus) e l’Agenzia della Conservatoria delle coste della Sardegna (fra l’altro titolare di quasi tutta l’Asinara) in merito alle radicali modifiche del programma di radar VTS in siti costieri sardi.

L’ipotesi di Punta Scomunica era stata respinta formalmente dall’Ente Parco nazionale dell’Asinara, oltre che con la netta presa di posizione del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, in seguito ai ricorsi (30 dicembre 2011 e 12 agosto 2011) inoltrati dalle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico, Lega per l’Abolizione della Caccia e Amici della Terra.

Ora un momento positivo per l’ambiente e per la legalità.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Lega per l’Abolizione della Caccia e Amici della Terra

Cagliari, S. Elia, Torre dei Segnali, radar VTS Guardia costiera

Cagliari, S. Elia, Torre dei Segnali, radar VTS Guardia costiera

(foto Fiorella Sanna, S.D., archivio GrIG)

  1. capitonegatto
    luglio 7, 2013 alle 8:58 am

    Ma se non c’era l’autorizzazione perche’ il cantiere e’ stato avviato ? Poi diciamo che occorre sburocratizzare , e questo cos’e’ ? E la guardia costiera cosa ha fatto per bonificare, ha abbattuto il cantiere ? Ecco come si continuano a spendere i soldi del contribuente ,e nessuno paga per questi enormi sbagli !!!!

  2. luglio 7, 2013 alle 10:20 am

    da Sardinia Post, 6 luglio 2013
    Asinara, effettuati i lavori di ripristino ambientale a Punta Scomunica: http://www.sardiniapost.it/cronaca/asinara-effettuati-i-lavori-di-ripristino-ambientale-a-punta-scomunica/

    ______________________________________

    da La Nuova Sardegna, 7 luglio 2013
    No all’ipotesi radar, via il cantiere da Punta Scomunica. (http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2013/07/07/news/no-all-ipotesi-radar-via-il-cantiere-da-punta-scomunica-1.7384624)
    L’apparecchio avrebbe dovuto controllare il traffico navale La decisione dopo l’allarme per l’emissione di microonde. (Gavino Masia)

    PORTO TORRES. La Guardia costiera ha effettuato i lavori di ripristino ambientale del sito di Punta Scomunica, sul Parco nazionale dell’Asinara, che in origine ospitava un cantiere non autorizzato per l’installazione di un radar Vts (Vessel traffic service). La notizia è stata certificata dalla nota del nucleo ambientale di polizia locale, che opera sull’isola-parco, e l’operazione di ripristino ambientale era stata preannunciata dal capitano di vascello Vincenzo Di Marco _ comandante della Direzione marittima di Cagliari _ nel corso della riunione dello scorso aprile con le associazioni ecologiste (Amici della Terra, Italia Nostra, Legambiente, Wwf, Gruppo d’intervento giuridico onlus). L’ipotesi di un radar Punta Scomunica era stata rispedita formalmente al mittente dall’Ente Parco, oltre che con la netta presa di posizione del ministero dell’Ambiente, in seguito ai ricorsi inoltrati proprio dalle associazioni ecologiste. Rimessa a posto la voragine dopo l’abbandono definitivo dei lavori cominciati nel 2010, come assicurato dai vertici della marina, l’argomento radar nel golfo dell’Asinara è ritornato però d’attualità negli ultimi tempi anche se non si conosce ancora il luogo che dovrebbe ospitare l’apparecchio necessario per far navigare in sicurezza le navi. Le caratteristiche dei dispositivi previsti, secondo gli esperti ambientalisti, sono di elevata potenza e grande pericolosità visto le emissioni di microonde: il radar è in qualche modo un male necessario nella navigazione aerea e navale, anche se deve essere obbligatoriamente spento in porto proprio per non irraggiare inutilmente la popolazione residente. Nei mesi scorsi si era svolta una riunione informativa nei locali della Capitaneria di porto, su invito della Guardia costiera, con la partecipazione di amministrazione comunale, Ente Parco, Provincia di Sassari, Regione (Servizio tutela del paesaggio) e demanio. Durante l’incontro è stata illustrata ai presenti la funzionalità e il ruolo del sistema di rilevazione del traffico delle navi, un progetto nazionale di costruzione di una rete per la sicurezza della navigazione già in essere sull’isola della Maddalena, mirato a evitare la collisione delle imbarcazioni. L’ipotesi progettuale non è ancora arrivata all’esame della commissione consiliare, ma il sindaco Scarpa aveva garantito anche un incontro con i cittadini per valutare gli interessi della comunità rispetto a salute, tutela del paesaggio e sicurezza della navigazione. Una posizione di attesa per conoscere nei dettagli il progetto radar, dunque, cercando di coinvolgere tutta la parte politica e la cittadinanza. A tranquillizzare gli animi ci aveva provato il comandante della direzione marittima del Nord Sardegna, capitano di vascello Nunzio Martello, precisando come il progetto non preveda alcun radar militare nè antimigrazione. «Serve esclusivamente per usi civili attinenti alla sicurezza della navigazione _ disse _, ossia rendere ancora più sicura la navigazione delle unità mercantili nelle acque di competenza, e si presenta come strumento a bassissimo impatto elettromagnetico _ in uso anche sulle navi crociera _ con impatto vicino allo zero».

  3. Shardana
    luglio 7, 2013 alle 11:37 am

    Scusami deliperi,ma da chi era gestito il “cantiere non autorizzato”?Sono così amareggiato dalle notizie di queste connivenze- prepotenze ho difficoltà a leggervi.Sempre grande grig

    • luglio 7, 2013 alle 2:28 PM

      i lavori sono stati avviati dalla Guardia costiera, poi sono stati sospesi quasi subito dall’Agenzia della Conservatoria delle coste e dal Comune di Porto Torres.
      Conseguentemente sono stati abbandonati.
      Nei giorni scorsi è avvenuto il ripristino ambientale.

  4. Shardana
    luglio 7, 2013 alle 4:24 PM

    Scusami deliperi,ma forse non ho capito..la guardia costiera ha iniziato i lavori abusivamente ?

  5. Shardana
    luglio 8, 2013 alle 10:40 am

    A questo punto che cosa succede dal punto di vista legale alla guardia costiera incriminata?

  6. luglio 8, 2013 alle 7:52 PM

    da Cagliari Globalist, 8 luglio 2013
    Ripristinato l’ambiente a Punta Scomunica, sull’Isola dell’Asinara.
    “Ora un momento positivo per l’ambiente e per la legalità.”: http://cagliari.globalist.it/Detail_News_Display?ID=80458&typeb=0&Ripristinato-l'ambiente-a-Punta-Scomunica-sull'Isola-dell'Asinara

  7. Shardana
    luglio 9, 2013 alle 9:51 am

    Cari globalist,per mè il momento è un altro, ma sarebbe poco educato scriverlo e poi il GriG mi censurerebbe……..

  8. Redskin
    luglio 9, 2013 alle 4:04 PM

    Cosa dovrebbe succedere alla guardia costiera ? Cosa vuoi che le succeda shardana ……nulla.

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