Aumenta l’anidride carbonica in atmosfera, ritornano in natura i Bisonti europei.
Due notizie così disparate, ma legate da un filo conduttore.
Ritornano liberi in Germania i Bisonti europei (Bison bonasus), a 400 anni dalla loro scomparsa.
D’altro canto, solo l’Europa combatte concretamente l’aumento di CO2, l’anidride carbonica, mentre ormai sta per esser superata la soglia di concentrazione pari a 400 ppm (parti per milione).
Dobbiamo fare ancora molto per difendere la nostra Terra, noi europei. Ma, forse, siamo sulla buona strada.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
da Salva le Foreste, 24 aprile 2013
Torna in Germania il bisonte europeo.
Per la prima volta da 400 anni, è stata liberata nel Bad Berleburg, in Germania una piccola mandria di Bisonti europei. Il branco, composto da un maschio adulto, cinque femmine e due vitelli, occupa una foresta di 10.000 ettari. Trasmettitori radio permetteranno agli scienziati di monitorare e seguire gli animali. L’allevamento è stato tenuto in un recinto di 88 ettari e per gli tre anni monitorato dagli scienziati, che ne hanno studiato il comportamento nell’ecosistema e l’impatto sulla silvicoltura.
Concentrazione CO2 mondiale record, l’Europa è sola contro tutti
Concentrazione mondiale di CO2 in atmosfera mai così elevata, vicina alla soglia dei 400 ppm. Zanoni: “L’Europa è l’unica realtà politica mondiale a cercare di ridurre concretamente le emissioni di CO2. Continuando di questo passo, la prossima crisi mondiale sarà tutta ambientale”
La concentrazione globale di CO2 in atmosfera sta per superare la soglia dei 400 ppm (parti per milione). Lo afferma l’Earth Systems Research Laboratory delle Hawaii, considerato il punto di riferimento per questa misura. Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, ha commentato: “Mentre i governi nazionali d’Europa pensano solo alla crisi economica, tra l’altro con soluzioni che si stanno rivelando tutt’altro che efficaci, all’orizzonte si profila una crisi molto più spaventosa: quella ambientale”.
Dagli Stati Uniti arriva la notizia che per la prima volta nella storia dell’uomo, la concentrazione di gas serra in atmosfera sta per superare le 400 parti per milione (ppm) in gran parte dell’emisfero settentrionale, quello più sviluppato. Secondo i ricercatori dello Scripps Institution of Oceanography di San Diego, California, un livello cosi’ alto di CO2 non si vedeva da oltre 2,5 milioni di anni. I dati provengono dall’osservatorio Mauna Loa, nelle isole Hawaii, la stazione di monitoraggio più importante al mondo.
“L’Europa ha già messo nero su bianco come combattere inquinamento e cambiamento climatico con la sua strategia EU2020 e la più lungimirante Road map 2050. Adesso bisogna passare dalle parole ai fatti. Un primo passo è senza dubbio lo stop ai sussidi alle fonti di energia fossile e maggior finanziamenti a quelle rinnovabili. Poi bisogna aumentare le aree naturali a livello globale”, spiega Zanoni, che ricorda come proprio il 15 marzo 2012 il Parlamento europeo ha approvato l’ambiziosa relazione del collega Alde, Chris Davies, che chiede alla Commissione europea più coraggio per abbattere le emissioni del 90 per cento entro il 2050 rispetto ai valori del 1990. “L’Europa deve dimostrare ancora più coraggio di quanto fatto finora e i suoi Paesi membri, a partire dall’Italia, devono fare il possibile per mettere in pratica politiche virtuose e sostenibili”.
“Per questo ci vuole lungimiranza, bisogna alzare gli occhi da terra e guardare anche al domani, per evitare che un’altra crisi, questa volta tutta ambientale e molto più grande ed ingestibile, ci travolga”, conclude l’eurodeputato.
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bisogna anche fare qualcosa di concreto per scongiurare il grosso problema della sovrappopolazione di esseri umani però
L’ha ribloggato su Il Blog di Fabio Argiolas.