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La Regione Lazio difende il demanio civico di Farnese.


bosco e girasoli

La Regione Lazio – Direzione generale agricoltura (determinazione n. A08934 del 7 settembre 2012) ha in gran parte respinto una lunga serie di atti transattivi fra il Comune di Farnese e Privati che hanno occupato illegittimamente ampie aree appartenenti al demanio civico del piccolo centro della Tuscia.

Queste le disposizioni:

“i seguenti atti sottoscritti tra il Comune di Farnese ed i singoli occupatori non possono essere oggetto di accordi transattivi:

A) Terreni di demanio civico ricadenti all’interno della Riserva Naturale Selva del Lamone:

1. atto transattivo prot. n. 1199 del 25/02/2011 fra il Comune di Farnese ( di seguito Comune) e Fontana Mario, relativo al terreno censito al foglio n. 6, particella n. 33 ( quota n. 37) di ettari 0.91.60;

2. atto transattivo prot. n. 1293 del 02/03/2011 fra il Comune e Mezzabarba Francesco, relativo al terreno censito al foglio n. 34, particelle n. 66,67,68,69,70,261, 73, 74, 263 e 268 ( quote n. 105 e 107) di ettari 3.72.40;

3. atto transattivo del 08/03/2011 fra il Comune e Lieti Antonio, per il terreno censito in Catasto al foglio n. 5, particelle n. 66, 67, 68, 69, 70, 44, 43, 12, 10, 9, 42, 7, 16, 41, 52 ( quote n 47, 46, 45, 44, 59, 58, 57, 56 e 63) di ettari 09.48.60;

4. atto transattivo del 16/03/2011 fra il Comune e Lupi Giancarlo, per il terreno censito al foglio n. 6, particelle n. 48, 66, 79, 80, 65, 64 ( quote n. 2/p, 5, 6, 8 e 9) di ettari 8.15.30;

5. atto transattivo del 09/03/2011 fra il Comune e Rossi Mario e Lieti Maria Grazia, limitatamente ai terreni censiti al foglio n.5, particelle n.73, 76 e 78 ( quote n. 41, 72 e 73) di ettari 03.26.30;

6. atto transattivo prot. n. 1829 del 23/03/2011 fra il Comune e Biagini Sofia, relativo al terreno censito al foglio n. 17, particelle n. 6, 8 e 37 ( quote n. 132 e 134) di ettari 1.98.60;

7. atto transattivo prot. n. 2080 del 01/04/2011 fra il Comune e Bartoccini Liliano, relativo ai terreni censiti al foglio n. 17, part. n. 14 e al foglio n. 24, part. 47 ( quote n. 113 e 136) di ettari 02.10.30;

8. atto transattivo prot. n. 1991 del 30/03/2011 fra il Comune e Narcisi Vincenzo, relativo al terreno censito al foglio n. 34, particelle n. 75, 76, 77, 228 e 230 ( quote n. 108 e 109) di ettari 3.17.70;

9. atto transattivo prot. n. 2552 del 21/04/2011 fra il Comune e Biagini Maurizio, limitatamente ai terreni censiti al foglio n. 5, partt. n. 3, 17, 26, 24 e 25 ( quote n. 65, 69, 70, 71 ) di ettari 03.87.40;

10. atto transattivo del 26/08/2011 fra il Comune e Breheret Paolo, relativo al terreno censito al foglio n. 24, particelle n. 22, 23, 24, 25, 26, 49, 18, 19, 20, 21 ( quote n. 120 e 121) di ettari 03.71.40;

11. atto transattivo del 25/08/2011 fra il Comune e Mezzabarba Pierangelo, limitatamente al terreno censito al foglio n. 17, particelle n.11, 15 e al foglio n. 24, partt. n. 30, 33 e 50 ( quote n. 116/p, 118/p, 119/p, 128 e 130) di ettari 04.39.40;

12. atto transattivo del 02/09/2011 fra il Comune e Mauri Pietro, relativo ai terreni censiti al foglio n. 5 particelle n.6 e 40 e al foglio n. 6, partt. n. 40 e 58( quote n. 55, 90 e 96) di ettari 03.17.70 ;

foglie nel bosco

B) Terreni che superano il concetto di “minima unità colturale”, e comunque superiori ai 12 ettari:

1. atto transattivo prot. n. 3261 del 24/05/2011 fra il Comune e Pacchiarotti Mario, relativo ai terreni censiti in Catasto al foglio n. 13, partt. n. 116, 117, 118, 145, 119, 120, al foglio n. 15, partt. n. 13, 14, 25, 17, 12, 34, 51 e 52, al foglio n. 16, partt. n. 1,2,8,9,10,11, 12 e 13 ( quote n. 427, 428, 443, 440, 438, 437, 402, 403, 432, 433, 434, 436) di ettari 16.44.60 ;

2. atto transattivo del 16/09/2011 fra il Comune e Lupi Andrea, relativo ai terreni censiti al foglio n. 9 particella n. 68 e al foglio n. 13, partt. n. 39, 40, 41, 42, 43, 44, 36, 37, 150, 151, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 121, 129, 130, 14, 15, 127, 128, 13, 125, 126 ( quote n.161, 162, 163, 164, 165, 166) di ettari 16.83.30 ;

3. atto transattivo del 02/09/2011 fra il Comune e Pira Marco, relativo ai terreni censiti al foglio n. 16, partt. n. 20, 21, 22, 23, 24, 109, 110, 111, 34, 56, 29, 30, 31, 32, 33, 35, 37, 38, 49 e 50 ( quote n.448, 449, 463, 470, 473, 474, 475, 476, 477, 479, 481, 482) di ettari 14.27.60 ;

4. atto transattivo del 02/09/2011 fra il Comune e Pira Antonio,relativo ai terreni censiti al foglio n. 16, partt. n. 92, 93, 94, 25, 43, 44, 45, 52, 26, 41, 130, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 107, 108, 106 e 96( quote n. 450, 382, 453, 454, 455, 457, 460, 459, 461 e 462) di ettari 13.81.00;

fiore e insetto

C) Terreni risultati mutati di destinazione, giusta Deliberazione di Giunta Regionale n. 6094 del 17/11/1998, per estrazione di fluorite:

1. atto transattivo prot. n. 1830 del 23/03/2011 fra il Comune e Codeluppi Adolfo, limitatamente al terreno censito al foglio n. 16, particelle n. 75, 76, 77, 78, 131 ( quote n., 464, 468, 466 e 469) di ettari 03.09.90; ;

2. atto transattivo del 19/08/2011 fra il Comune e Ranucci Angelo Antonio, limitatamente al terreno censito al foglio n. 16, particelle n. 47, 57, 58, 132 e 133 ( quote n., 471, 480, 485, 488) di ettari 01.69.55;

3. atto transattivo del 30/08/2011 fra il Comune e Intoppa Claudio, limitatamente al terreno censito al foglio n. 15, particelle n.112, 193, 109/p e 111 ( quote n. 353 e 354) di ettari 0.95.80;

4. atto transattivo del 02/09/2011 fra il Comune e Pira Marco, limitatamente ai terreni censiti al foglio n. 16, partt. n. 22, 24, 34, 56, 29, 30, 31, 32, 33, 35, 37, 38, 49 e 50 ( quote n.448, 449, 470, 473, 474, 475, 476, 477, 479, 481, 482) di ettari 02.93.05;

5. atto transattivo del 02/09/2011 fra il Comune e Pira Antonio, limitatamente ai terreni censiti al foglio n. 16, partt. n. 26, 41, 130, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 107, 108, 106 e 96( quote n.450, 453, 455, 457, 460, 461 e 462) di ettari 02.19.40;

Cisto (Cistus)

D) Terreni oggetto di proposta di reintegra demaniale da parte dello stesso Comune di Farnese, giusta Deliberazione di Consiglio Comunale n. 48 del 29/11/2005 e Deliberazione di Consiglio Comunale n. 23 del 14/06/2008:

1. atto transattivo prot. n. 1199 del 25/02/2011 fra il Comune di Farnese e Fontana Mario, foglio n. 6, particella n. 33 (quota n. 37) di ettari 0.91.60;

2. atto transattivo del 08/03/2011 fra il Comune e Lieti Antonio, per il terreno censito in Catasto al foglio n. 5, particelle n. 66, 67, 68, 43, 70, 69, 44, 43, 12, 10, 9, 42, 7, 16, 41, 52 ( quote n. 46, 45, 44, 59, 47, 58, 57, 56 e 63) di ettari 09.48.60;

3. atto transattivo del 16/03/2011 fra il Comune e Lupi Giancarlo, per il terreno censito al foglio n. 6, particelle n. 48, 66, 79, 80, 65, 64 ( quote n. 2/p, 5, 6, 8 e 9) di ettari 8.15.30;

4. atto transattivo del 09/03/2011 fra il Comune e Rossi Mario e Lieti Maria Grazia, limitatamente ai terreni censiti al foglio n.5, particelle n.73, 76 e 78 ( quote n. 41, 72, 73) , di ettari 03.26.30;

5. atto transattivo prot. n. 1830 del 23/03/2011 fra il Comune e Codeluppi Adolfo, limitatamente al terreno censito al foglio n. 16, particelle n. 75, 76, 77, 78, 131 ( quote n., 466, 468, 464 e 469) di ettari 03.09.90;

6. atto transattivo prot. n. 1829 del 23/03/2011 fra il Comune e Biagini Sofia, relativo al terreno censito al foglio n. 17, particelle n. 6, 8 e 37 (quote n. 132 e 134) di ettari 1.98.60;

7. atto transattivo prot. n. 2552 del 21/04/2011 fra il Comune e Biagini Maurizio, limitatamente ai terreni censiti al foglio n. 5, partt. n. 3, 17, 26, 24 e 25 ( quote n. 65, 69, 70, 71) di ettari 03.87.40;

8. atto transattivo del 26/08/2011 fra il Comune e Breheret Paolo, relativo al terreno censito al foglio n. 24, particelle n. 22, 23, 24, 25, 26, 49, 18, 19, 20, 21 ( quote n., 120 e 121) di ettari 03.71.40;

9. atto transattivo del 30/08/2011 fra il Comune e Intoppa Claudio, limitatamente al terreno censito al foglio n. 15, particelle n.112, 193, 109 e 111 ( quote n. 353 e 354) di ettari 0.95.80 ;

10. atto transattivo del 25/08/2011 fra il Comune e Mezzabarba Pierangelo, limitatamente al terreno censito al foglio n. 17, particelle n.11, 15 e al foglio n. 24, partt. n. 30, 33 e 50 ( quote n. 116/p, 118/p, 119, 128 e 130) di ettari 04.39.40;

11. atto transattivo del 02/09/2011 fra il Comune e Mauri Pietro, relativo ai terreni censiti al foglio n. 5 particelle n.6 e 40 e al foglio n. 6, partt. n. 40 e 58 ( quote n. 55, 90 e 96) di ettari 03.17.70 ;

12. atto transattivo del 02/09/2011 fra il Comune e Pira Marco, relativo ai terreni censiti al foglio n. 16, partt. n. 20, 21, 22, 24, 34, 56, 29, 31, 32, 33, 35, 37, 38, 49 e 50 (quote n.448, 449, 463, 470, 473, 474, 475, 476, 477, 479, 481, 482) di ettari 12.84.00;

13. atto transattivo prot. n. 1294 del 02/03/2011 fra il Comune e Rossi Andrea, limitatamente al terreno censito al foglio n. 15, particella n. 75 (quota n. 394) di ettari 0.94.50;

14. atto transattivo del 02/09/2011 fra il Comune e Pira Antonio, limitatamente ai terreni censiti al foglio n. 16, partt. n. 26, 41, 130, 69, 71, 72, 73, 74, 107, 108, 106 e 96( quote n.450, 453, 455, 457, 460, 461 e 462) di ettari 06.99.00”.

Solo in pochi casi le transazioni sono risultate a norma di legge (“per le Ditte – Apolloni Mario, Castagnini Primo, Lupi Adriano, Nucci Finaldo, Presilli Emanuele – che hanno sottoscritto gli accordi transattivi e che non presentano i motivi di esclusione evidenziati nel punto precedente (lettere da A a D), il Comune di Farnese potrà verificare, con l’ausilio del Perito demaniale, se ricorrono le condizioni per l’adozione di un provvedimento di legittimazione, ex artt. 9 e 10 L. 1766 del 1927”).

branco di Cervi europei (Cervus elaphus)

Il Comune di Farnese dovrà, quindi, esercitare le competenze previste dal quadro normativo vigente (legge n. 1766/1927 e s.m.i.) per la difesa dei diritti di uso civico della popolazione residente.

Si tratta di un importantissimo punto fermo nella più che trentennale travagliata situazione vissuta dal  demanio civico di Farnese (VT) vive vicende piuttosto travagliate.      

Di antichissima origine, deriva dalla fruizione collettiva delle terre del feudo di Farnese, di cui erano titolari prima i Farnese (con certezza dal XII secolo) e successivamente i Chigi (XVII sec.) e i Torlonia (XIX sec.).  I residenti traevano il loro sostentamento per i bisogni fondamentali della vita dalle terre feudali che coltivavano o dove conducevano il bestiame, sempre per conto dei feudatari.

Oltre al rilevante valore economico-sociale del demanio civico sul piano agricolo, c’è quello ambientale: infatti, interessa la Riserva naturale regionale Selva del Lamone.

Tuttavia, la gestione corretta delle terre demaniali civiche finora purtroppo non c’è stata.

Ricordiamo alcuni fondamentali passaggi.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – su segnalazione di residenti – ha inoltrato (21 giugno 2012) una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo una serie di conciliazioni amministrative adottate (marzo – settembre 2011)[1] dalla Giunta comunale di Farnese per l’attribuzione di terre in proprietà privata a occupatori senza titolo di porzioni di demanio civico, nonostante l’espresso avviso contrario della Direzione Agricoltura – Area diritti collettivi della Regione Lazio (nota n. 387796 del 28 luglio 2011).

Interessati il Commissariato per gli usi civici per Lazio, Toscana e Umbria, la Direzione del Dipartimento economico e occupazionale della Regione Lazio, la Direzione regionale dell’Agricoltura della Regione Lazio, il Comune di Farnese, la Riserva naturale regionale “Selva del Lamone” (che si espressa in via interlocutoria) e, per gli eventuali aspetti di competenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo e la Procura regionale della Corte dei conti per il Lazio

Lupo italiano o appenninico (Canis lupus italicus)

Fra le richieste ecologiste (ora indicate dalla Regione Lazio), particolarmente rilevante il recupero dei terreni illecitamente occupati al demanio civico di Farnese: addirittura la Giunta comunale di Farnese, con deliberazione n. 10 del 20 gennaio 2012, ha ritenuto, “quale Ente esponenziale dei titolari dei diritti civici ed in nome e per conto della collettività che rappresenta, di manifestare e di riconoscere tra gli interessi prioritari di quella stessa comunità un pubblico interesse, economico-produttivo, alla privatizzazione dei terreni di uso civico, facendone partecipe la competente struttura della Regione Lazio, pur non avendo l’Organo esecutivo comunale alcuna competenza  in proposito.

Il Comune di Farnese da tempo cerca di regolarizzare la situazione del demanio civico, ma in modo poco lineare, tantomeno legittimo.

Nel 1984 – su incarico della Regione Lazio (decreto 17 marzo 1981) – veniva prodotto da perito demaniale (per. agr. Luigi Ranucci) una proposta di legittimazione (art. 9 della legge n. 1766/1927 e s.m.i.) per n. 375 “quote” di terreni demaniali civici detenute da occupatori sine titulo.   Nel 1988 ne venne disposta la pubblicazione (artt. 15 e 30 del regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.) all’albo pretorio del Comune di Farnese.  In seguito giunsero numerosi atti di opposizione basati sulla carenza dei requisiti per l’ottenimento della legittimazione (es. mancate migliorìe, mancato possesso effettivo dei terreni, ecc.), supportati da perizia giurata di libero professionista (per. agr. Alessandro Alebardi) abilitato incaricato dal Comune di Farnese.      La fondatezza di gran parte dei rilievi diede luogo alla legittimazione di solo n. 18 “quote” (superficie complessiva Ha 20.07.60) con determinazione Direttore Dipartimento economico e occupazionale Regione Lazio n. C698 del 14 giugno 2008.

In seguito, con determinazione Direttore Dipartimento economico e occupazionale Regione Lazio n. C0412 del 26 febbraio 2009 era stata definitivamente respinta la suddetta proposta di legittimazione (art. 9 della legge n. 1766/1927 e s.m.i.) per le restanti “quote” di terreni demaniali civici detenute da occupatori senza titolo, in quanto priva dei requisiti di legge, prevedendo in ogni caso il non accoglimento nel futuro delle “quote” ricadenti all’interno del perimetro della Riserva Naturale Selva del Lamone, per esigenze pubbliche, come rappresentate dal Comune stesso”, e il procedimento di reintegra demanialeper i terreni non ammessi alla legittimazione.   

acqua e gemme

Gli usi civici e gli altri diritti d’uso collettivi sono in generale diritti spettanti ad una collettività, che può essere o meno organizzata in una persona giuridica pubblica (es. università agraria, regole, comunità, ecc.) a sé stante, ma comunque concorrente a formare l’elemento costitutivo di un Comune o di altra persona giuridica pubblica: l’esercizio dei diritti spetta uti cives ai singoli membri che compongono detta collettività.

Gli elementi comuni a tutti i diritti di uso civico sono stati individuati in:

– esercizio di un determinato diritto di godimento su di un bene fondiario;

– titolarità del diritto di godimento per una collettività stanziata su un determinato territorio;

– fruizione dello specifico diritto per soddisfare bisogni essenziali e primari dei singoli componenti della collettività.
L’uso consente, quindi, il soddisfacimento di bisogni essenziali ed elementari in rapporto alle specifiche utilità che la terra gravata dall’uso civico può dare: vi sono, così, i diritti di uso civico di legnatico, di erbatico, di fungatico, di macchiatico, di pesca, di bacchiatico, ecc.      Quindi l’uso civico consiste nel godimento a favore della collettività locale e non di un singolo individuo o di singoli che la compongono, i quali, tuttavia, hanno diritti d’uso in quanto appartenenti alla medesima collettività che ne è titolare.

Dopo la legge n. 431/1985 (la nota Legge Galasso), i demani civici hanno anche acquisito una funzione di tutela ambientale (riconosciuta più volte dalla Corte costituzionale: vds. ad es. sent. n. 345/1997 e n. 46/1995).    Questa funzione è importantissima, basti pensare che i demani civici si estendono su oltre 5 milioni di ettari in tutta Italia (un terzo dei boschi nazionali).

corso d’acqua nel bosco

Molte normative regionali vi hanno aggiunto alcune nuove “fruizioni” (es. turistiche), ma sempre salvaguardando il fondamentale interesse della collettività locale.   In particolare sono rimasti invariate le caratteristiche fondamentali dei diritti di uso civico.                   Essi sono inalienabili (art. 12 della legge n. 1766/1927), inusucapibili ed imprescrittibili (artt. 2 e 9 della legge n. 1766/1927).

Con l’approvazione regionale degli strumenti previsti (regolamento per la gestione, piano di recupero e gestione delle terre civiche) sarà, così, possibile tutelare efficacemente il demanio civico e svolgere tutte quelle operazioni (permute, recuperi, sdemanializzazioni, trasferimenti di diritti, ecc.) finalizzate a ricondurre a corretta e legittima gestione una vera e propria cassaforte di natura della comunità locale (legge n. 1766/1927 e leggi regionali specifiche).

E’ quello che si deve fare, a Farnese come nel resto d’Italia. Ora a Farnese centinaia di ettari dovranno essere recuperati al demanio civico.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

risposta Ente gestore Riserva naturale “Foresta del Lamone” (luglio 2012

(foto S.D., archivio GrIG)


[1]       Detti atti deliberativi appaiono adottati in forza della deliberazioni Consiglio comunale di Farnese nn. 36 e 37 del 10 novembre 2010, con le quali è “stato ritenuto opportuno e necessario addivenire a delle soluzioni transattive” di contenziosi ormai ventennali nei confronti di occupatori sine titulo di terreni appartenenti al demanio civico.

  1. icittadiniprimaditutto
    settembre 23, 2012 alle 9:13 am

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