Home > cambiamenti climatici, difesa del territorio, energia, energia eolica, energia solare, fonti rinnovabili, grandi opere, paesaggio, società, sostenibilità ambientale > Parchi eolici e fotovoltaici. Transizione energetica e sostenibilità ambientale nel territorio.

Parchi eolici e fotovoltaici. Transizione energetica e sostenibilità ambientale nel territorio.


La Coalizione del centrosinistra di Guspini promuove un dibattito su transizione energetica e sostenibilità ambientale nel territorio, con particolare riferimento a centrali eoliche e fotovoltaiche.

L’appuntamento è venerdi 27 ottobre 2023, alle ore 17, presso il Cine Teatro Murgia, Via Pio Piras.

Un argomento di grande interesse per il presente e il futuro della nostra Terra.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

L’Unione Sarda, 28 ottobre 2023
Terna s.p.a., richieste di connessione per impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile in Sardegna (2023)

  1. Avatar di AP
    AP
    ottobre 23, 2023 alle 8:36 am

    Intervento di Legambiente Sardegna <>, ma siamo seri?
    Laboratorio di cosa, esattamente? Parliamo di tecnologie assodate, questioni risolte (nei limiti della tecnologia disponibile ma comunque in costante evoluzione) dal punto di vista energetico, sociale, economico. Ci sono esempi ovunque nel mondo.

    Quando si tratta di Sardegna “partecipe” di interessi “nazionali” (sovranazionali in quanto della nazione ItSardegna.on della nazione Sardegna; Nazione e Stato sono cose ben distinte), ci sono sempre i sottintesi, nella fattispecie <>.

    Così è stato per il legno di regie ferrovie; per l’estrazione mineraria da sciacalli italici, britannici, francesi, australiani; le follie di Rovelli e comunque le peggiori industrie inquinanti in generale; distretti del chimico e petrolchimico; la già esistente sovraproduzione da energie fossili a uso “della penisola” (non dimentichiamo che già paghiamo questo pegno in termini di inquinamento, ambiente, salute e, a prescindere, con bollette storicamente pesanti); la militarizzazione del territorio a pro di dei corpi militari italiani e della Nato&Co., che nella nostra isola provano oggetti di morte, inquinanti e con sostanzialmente solo ricadute negative qui e nel mondo.

    Non dubito della bontà di alcuni degli interventi (e dei relatori) che saranno presenti, ma cosa ci si può aspettare da incontri ed eventi organizzati da gruppi italici (a prescindere da destre e sinistre nelle sfumature che stanno tra nero e rosso), ossia gli stessi gruppi che hanno promosso e mantengono (fingendo però oggi di disconoscere) le dinamiche che hanno portato, stanno portando e (ipotizzo con gran dolore) porteranno avanti.

    Il baricentro psicologico, intellettuale, decisionale deve ritornare qui, in ognuno dei territori della Sardegna.

    Saluti

    AP

    • Avatar di AP
      AP
      ottobre 23, 2023 alle 8:39 am

      Ripropongo il messaggio con integraione di parti mancanti non visibili a causa della formattazione del testo:

      Intervento di Legambiente Sardegna “La Sardegna laboratorio nazionale per le fonti energetiche rinnovabili”, ma siamo seri?
      Laboratorio di cosa, esattamente? Parliamo di tecnologie assodate, questioni risolte (nei limiti della tecnologia disponibile ma comunque in costante evoluzione) dal punto di vista energetico, sociale, economico. Ci sono esempi ovunque nel mondo.

      Quando si tratta di Sardegna “partecipe” di interessi “nazionali” (sovranazionali in quanto della nazione ItSardegna.on della nazione Sardegna; Nazione e Stato sono cose ben distinte), ci sono sempre i sottintesi, nella fattispecie “La Sardegna [cavia da] laboratorio [a uso e consumo] nazionale per le fonti energetiche rinnovabili”.

      Così è stato per il legno di regie ferrovie; per l’estrazione mineraria da sciacalli italici, britannici, francesi, australiani; le follie di Rovelli e comunque le peggiori industrie inquinanti in generale; distretti del chimico e petrolchimico; la già esistente sovraproduzione da energie fossili a uso “della penisola” (non dimentichiamo che già paghiamo questo pegno in termini di inquinamento, ambiente, salute e, a prescindere, con bollette storicamente pesanti); la militarizzazione del territorio a pro di dei corpi militari italiani e della Nato&Co., che nella nostra isola provano oggetti di morte, inquinanti e con sostanzialmente solo ricadute negative qui e nel mondo.

      Non dubito della bontà di alcuni degli interventi (e dei relatori) che saranno presenti, ma cosa ci si può aspettare da incontri ed eventi organizzati da gruppi italici (a prescindere da destre e sinistre nelle sfumature che stanno tra nero e rosso), ossia gli stessi gruppi che hanno promosso e mantengono (fingendo però oggi di disconoscere) le dinamiche che hanno portato, stanno portando e (ipotizzo con gran dolore) porteranno avanti.

      Il baricentro psicologico, intellettuale, decisionale deve ritornare qui, in ognuno dei territori della Sardegna.

      Saluti

      AP

      • Avatar di AP
        AP
        ottobre 23, 2023 alle 8:43 am

        Correzione errori:

        Intervento di Legambiente Sardegna “La Sardegna laboratorio nazionale per le fonti energetiche rinnovabili”, ma siamo seri?
        Laboratorio di cosa, esattamente? Parliamo di tecnologie assodate, questioni risolte (nei limiti della tecnologia disponibile ma comunque in costante evoluzione) dal punto di vista energetico, sociale, economico. Ci sono esempi ovunque nel mondo.

        Quando si tratta di Sardegna “partecipe” di interessi “nazionali” (sovranazionali in quanto della nazione Italia e non della nazione Sardegna; Nazione e Stato sono cose ben distinte), ci sono sempre i sottintesi, nella fattispecie “La Sardegna [cavia da] laboratorio [a uso e consumo] nazionale per le fonti energetiche rinnovabili”.

        Così è stato per il legno di regie ferrovie; per l’estrazione mineraria da sciacalli italici, britannici, francesi, australiani; le follie di Rovelli e comunque le peggiori industrie inquinanti in generale; distretti del chimico e petrolchimico; la già esistente sovraproduzione da energie fossili a uso “della penisola” (non dimentichiamo che già paghiamo questo pegno in termini di inquinamento, ambiente, salute e, a prescindere, con bollette storicamente pesanti); la militarizzazione del territorio a pro di dei corpi militari italiani e della Nato&Co., che nella nostra isola provano oggetti di morte, inquinanti e con sostanzialmente solo ricadute negative qui e nel mondo.

        Non dubito della bontà di alcuni degli interventi (e dei relatori) che saranno presenti, ma cosa ci si può aspettare da incontri ed eventi organizzati da gruppi italici (a prescindere da destre e sinistre nelle sfumature che stanno tra nero e rosso), ossia gli stessi gruppi che hanno promosso e mantengono (fingendo però oggi di disconoscere) le dinamiche che hanno portato, stanno portando e (ipotizzo con gran dolore) porteranno avanti.

        Il baricentro psicologico, intellettuale, decisionale deve ritornare qui, in ognuno dei territori della Sardegna.

        Saluti

        AP

  2. Avatar di sardo
    sardo
    ottobre 23, 2023 alle 10:40 am

    Complimenti AP

  3. Avatar di sardo
    sardo
    ottobre 23, 2023 alle 10:42 am

    Gli unici tra le associazioni cosidette ambientaliste che da subito hanno chiarito la loro posizione sono gli amici del GRIG

    • Avatar di AP
      AP
      ottobre 23, 2023 alle 9:15 PM

      Assolutamente d’accordo.
      Come ho già espresso in altre occasioni il GrIG è tra i rari esempi positivi di divulgazione, consapevolizzazione ed azione civica, insieme ad un certo livello di informazione e formazione giuridica ai lettori, che con serietà ed oggettività affronta tematiche oltre il consueto “ambientalismo” cui siamo abituati, in maniera più trasversale ed inclusiva, agendo nei migliori interessi delle collettività di Sardegna ed allo stesso modo fuori dall’isola.

      Come sempre grazie e complimenti, GrIG!

    • ottobre 23, 2023 alle 9:27 PM

      🦅

  4. ottobre 24, 2023 alle 6:35 PM

    da L’Unione Sarda, 24 ottobre 2023
    Assalto eolico in Sardegna: presentati più di 700 progetti, uffici assediati. «Serve una moratoria».
    L’assessore Porcu: «Pronti a varare un provvedimento che ci consenta di prendere un po’ di fiato e ragionare sulla pianificazione energetica che vogliamo per l’Isola»: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/assalto-eolico-in-sardegna-presentati-piu-di-700-progetti-uffici-assediati-serve-una-moratoria-tm7i4iec

  5. Avatar di Patrizia
    Patrizia
    ottobre 25, 2023 alle 5:11 PM

    Credo che siamo stanchi di essere sfruttati per interessi di pochi e dal momento che nella nostra terra produciamo più energia di quella che consumiamo non vedo la ragione di nuovi impianti che andrebbero ad occupare il Nostro territorio .
    Forza GRIG ! e grazie

  6. novembre 28, 2023 alle 6:43 PM

    da L’Unione Sarda, 28 novembre 2023

    Eolico a mare, nel Sulcis attacco Spagna-Puglia.

    Il progetto della “Alfa Wind”, ancora secretato, prevede 63 aerogeneratori da 300 metri l’uno per 945 megawatt. (Mauro Pili): https://www.unionesarda.it/news-sardegna/eolico-a-mare-nel-sulcis-attacco-spagna-puglia-nl38xix8

  1. No trackbacks yet.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.