Home > aree urbane, coste, demani civici e diritti di uso civico, difesa del territorio, Italia, mare, paesaggio, società, sostenibilità ambientale > Importante operazione a Oristano per i demani civici della Sardegna.

Importante operazione a Oristano per i demani civici della Sardegna.


Oristano, pineta litoranea di Torre Grande

Una nuova buona notizia per i demani civici italiani e della Sardegna in particolare.

Con recentissima determinazione dirigenziale n. 806 del 25 settembre 2023 (+ allegato) l’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale della Regione autonoma della Sardegna ha autorizzato il piano di trasferimento dei diritti di uso civico proposto dal Comune di Oristano con deliberazione Consiglio comunale n. 38 del 28 luglio 2023 nella località costiera di Torre Grande: i diritti di uso civico sono stati trasferiti dall’area compresa fra la Torre spagnola e il porticciolo, ormai irreversibilmente trasformata da circa 300 edifici (più di 15 ettari), alla vicina pineta litoranea (più di 16 ettari).

Così si viene a rintemprare il demanio civico oristanese una pineta di rilevante interesse ambientale e viene avviata la soluzione alle problematiche residenziali per centinaia di cittadini incolpevoli.

Un ulteriore passo in avanti per ripristinare la consistenza dei demani civici e, contemporaneamente, risolvere pluriennali problematiche abitative in favore di persone che incolpevolmente si sono ritrovate “abusive” proprietarie della propria abitazione in quanto edificata su terreni a uso civico decenni prima illegittimamente alienati da amministrazioni comunali.

Giara. Mitza Salamessi

Nei mesi scorsi, in seguito a istanza di accesso civico e informazioni ambientali inoltrata (13 giugno 2023) dal Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), l’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale della Regione autonoma della Sardegna aveva comunicato (nota prot. n. 13558 del 15 giugno 2023) che, dopo l’aggiornamento delle relative procedure, è stata data concreta attuazione alle disposizioni nazionali in materia di usi civici poste dall’art. 63 bis della legge n. 108 del 29 luglio 2021 di conversione con modificazioni e integrazioni del decreto-legge n. 77/2021, il c.d. decreto governance PNRR) che consente il trasferimento dei diritti di uso civico da terreni ormai irrimediabilmente compromessi (es. perché edificati) ad aree provenienti dal patrimonio comunale o regionale di valore ambientale (es. boschi, coste, zone umide, ecc.).

Erano pervenute all’Assessorato regionale dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale – Direzione generale Agricoltura “n° 9 richieste di autorizzazione al trasferimento degli usi civici, presentate dai Comuni di Allai, Oristano, Santa Giusta, Siamaggiore, Benetutti, Borore, Monti, Santu Lussurgiu e Abbasanta, per le quali sono stati avviati altrettanti procedimenti amministrativi. Dei 9 procedimenti avviati 5 sono stati conclusi (rigetto per Allai e autorizzazione per Santa Giusta, Siamaggiore, Monti e Abbasanta), e gli altri 4 sono in corso di svolgimento (Oristano, Benetutti, Borore e Santu Lussurgiu)”.

nevicata nel bosco

Sono stati autorizzati:

*  Siamaggiore, trasferimento dei diritti di uso civico da 505 metri quadrati di area urbana edificata (Via Eleonora d’Arborea) a 730 metri quadrati di terreno agricolo (determinazione dirigenziale n. 555 del 2 agosto 2022);

* Santa Giusta, trasferimento dei diritti di uso civico di 1.060 metri quadrati da area della Caserma dei Carabinieri a terreni agricoli (determinazione dirigenziale n. 609 del 31 agosto 2022);

*  Monti, trasferimento dei diritti di uso civico da 105.836 metri quadrati di area urbana edificata (abitazioni, scuola elementare, cimitero) e viabilità a 131.334 metri quadrati di terreno agricolo, macchia mediterranea, pascolo (determinazione dirigenziale n. 894 del 28 ottobre 2022);

* Abbasanta, trasferimento dei diritti di uso civico da 2.313 metri quadrati di area urbana edificata a 3.155 metri quadrati di area agricola (determinazione dirigenziale n. 419 del 17 maggio 2023).

Ora si aggiunge

* Oristano, trasferimento dei diritti di uso civico sul litorale di Torre Grande da 155.027 metri quadri di area ormai edificata a 160.951 metri quadri di pineta litoranea (determinazione dirigenziale n. 806 del 25 settembre 2023 + allegato).

Non è stato autorizzato il trasferimento dei diritti di uso civico proposto dal Comune di Allai, in quanto fornito di carente documentazione, non formulato con maggioranza dei due terzi del Consiglio comunale e in assenza del previsto regolamento comunale di gestione delle terre civiche (determinazione dirigenziale n. 786 del 10 ottobre 2022).

Il GrIG non può che esprimere grande soddisfazione per vedere i concreti risultati in Sardegna della propria campagna per la difesa e la buona gestione delle terre collettive che da anni conduce in tutta Italia.

bosco e girasoli

Che cosa sono gli usi civici?

Come noto, i terreni a uso civico e i demani civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.legge n. 168/2017regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.) costituiscono un patrimonio di grandissimo rilievo per le Collettività locali, sia sotto il profilo economico-sociale che per gli aspetti di salvaguardia ambientale (valore riconosciuto sistematicamente in giurisprudenza)[1].

I diritti di uso civico sono inalienabili, indivisibili, inusucapibili e imprescrittibili (artt. 3, comma 3°, della legge n. 168/2017 e 2, 9, 12 della legge n. 1766/1927 e s.m.i.). I demani civici sono tutelati ex lege con il vincolo paesaggistico (art. 142, comma 1°, lettera h, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).  Ogni atto di disposizione che comporti ablazione o che comunque incida su diritti di uso civico può essere adottato dalla pubblica amministrazione competente soltanto a particolari condizioni, previa autorizzazione regionale e verso corrispettivo di un indennizzo da corrispondere alla collettività titolare del diritto medesimo e destinato a opere permanenti di interesse pubblico generale (artt. 12 della legge n. 1766/1927 e s.m.i.).

Trino Vercellese, Bosco delle Sorti

La nuova norma per una migliore gestione dei demani civici.

Su proposta dell’on. Alberto Manca (M5S), è stato approvato l’art. 63 bis della legge n. 108 del 29 luglio 2021 di conversione con modificazioni e integrazioni del decreto-legge n. 77/2021, il c.d. decreto governance PNRR) consente alle Regioni e Province autonome di legiferare sul trasferimento dei diritti di uso civico (o la permuta) da terreni ormai irrimediabilmente compromessi (es. perché edificati) ad aree provenienti dal patrimonio comunale o regionale di valore ambientale (es. boschi, coste, zone umide, ecc.).

Così verrebbe preservato il capitale ambientale della collettività e, contemporaneamente, verrebbe offerta una soluzione per le tante famiglie incolpevoli che hanno magari realizzato la propria casa su aree a uso civico.

Legge n. 108 del 29 luglio 2021

omissis

art. 63  bis

Modifiche all’articolo 3 della legge 20 novembre 2017, n. 168, in materia di trasferimenti di diritti di uso civico e permute aventi a oggetto terreni a uso civico

1.All’articolo 3 della legge 20 novembre 2017, n. 168, sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:

«8 -bis. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono autorizzare trasferimenti di diritti di uso civico e permute aventi a oggetto terreni a uso civico appartenenti al demanio civico in caso di accertata e irreversibile trasformazione, a condizione che i predetti terreni:

a) abbiano irreversibilmente perso la conformazione fisica o la destinazione funzionale di terreni agrari, boschivi o pascolativi per oggettiva trasformazione prima della data di entrata in vigore della legge 8 agosto 1985, n. 431, e le eventuali opere realizzate siano state autorizzate dall’amministrazione comunale;

b) siano stati utilizzati in conformità ai vigenti strumenti di pianificazione urbanistica;

c) non siano stati trasformati in assenza dell’autorizzazione paesaggistica o in difformità da essa.

8 -ter  I trasferimenti di diritti di uso civico e le permute di cui al comma 8 -bis hanno a oggetto terreni di superficie e valore ambientale equivalenti che appartengono al patrimonio disponibile dei comuni, delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano. I trasferimenti dei diritti e le permute comportano la demanializzazione dei terreni di cui al periodo precedente e a essi si applica l’articolo 142, comma 1, lettera h) , del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.

8 -quater. I terreni dai quali sono trasferiti i diritti di uso civico ai sensi di quanto disposto dai commi 8 -bis e 8 -ter sono sdemanializzati e su di essi è mantenuto il vincolo paesaggistico».

2. Dall’attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Massiccio dei Sette Fratelli, vette

La disciplina attuativa in Sardegna.

Con la deliberazione del 10 dicembre 2021, n. 48/15 la Giunta regionale sarda ha approvato lo specifico “Atto di indirizzo interpretativo e applicativo per la gestione dei procedimenti amministrativi relativi agli usi civici di cui alla L.R. n. 12/1994, alla L. n. 1766/1927 e alla L. n. 168/2017” anche in attuazione delle disposizioni nazionali in materia di usi civici, comprese quelle sul trasferimento dei diritti di uso civico.

Successivamente sono stati approvati il decreto assessoriale n. 2539 DecA/50 dell’1 agosto 2022 – Aggiornamento delle direttive operative per lo svolgimento dei procedimenti amministrativi in materia di usi civici con il suo Allegato al decreto assessoriale n. 2539 DecA/50 dell’1 agosto 2022 e il decreto assessoriale n. 125 DecA/1 del 16 gennaio 2023 – Aggiornamento delle direttive operative in materia di mutamento di destinazione funzionale alla stipula di convenzioni tra i Comuni e l’Agenzia Forestas.

I vari procedimenti di competenza regionale in materia sono stati raccolti in un unico atto d’indirizzo, dalle procedure di accertamento all’inventario generale, dal recupero dei terreni illegittimamente occupati ai piani di valorizzazione, dai regolamenti comunali di gestione agli atti di disposizione dei terreni a uso civico, dalle competenze sulla vigilanza alle legittimazioni, ai trasferimenti dei diritti di uso civico, alle permute.

Ora, come i primi provvedimenti regionali di autorizzazione al trasferimento di diritti di uso civico testimoniano, molte vicende di riordino dei demani civici potranno essere finalmente affrontate e risolte concretamente con beneficio per le collettività locali, l’ambiente e i cittadini, a iniziare – se le rispettive amministrazioni comunali avessero un sussulto di buon senso – da Orosei e da Villasimius.

Baunei, Baccu Goloritzè

La situazione dei demani civici in Sardegna.

Anche in Sardegna, dopo troppi anni di cattiva gestione, di lassismo e di abusi, il futuro dei diritti di uso civico appare migliore.

Dopo parecchi anni di lavoro e – nel piccolo – tante azioni legali e di sensibilizzazione da parte del GrIG, sta giungendo a positiva conclusione l’operazione di accertamento dei demani civici presenti nel territorio isolano da parte dell’Agenzia Argea Sardegna, già delegata in materia dalla Regione autonoma della Sardegna, e poi dalla Direzione generale dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale.

E’ stato così finalmente reso nuovamente consultabile l’Inventario regionale delle Terre civiche, il documento fondamentale, di natura ricognitiva, per la conoscibilità dei terreni appartenenti ai demani civici in Sardegna.

Secondo quanto oggetto di provvedimenti di accertamento, risultano terreni a uso civico in 340 Comuni sui 369 su cui sono state condotte le operazioni. I Comuni sardi sono 377: mancano ancora le attività di accertamento su 7 Comuni, nei quali si stima, comunque, la presenza di terre collettive.

In 30 Comuni, al termine delle operazioni, non sono risultati terreni a uso civico.

Complessivamente (considerando anche gli ultimi 7 Comuni dove devono esser svolte le operazioni di accertamento, ma dove se ne stima la presenza), dovrebbero essere 348 su 377 i Comuni dove sono presenti i demani civici, ben il 92% dei Comuni sardi.

Sono stati, inoltre, verificati e aggiornati i dati (estensione, catasto, ecc.) relativi ai 340 demani civici accertati (luglio 2021).

L’estensione complessiva delle terre collettive finora accertate è di circa 303.676 ettari, pari al 12,62% dell’Isola.

Tasti dolenti rimangono alcune gravi carenze gestionali: sui 347 Comuni sardi con presenza di demani civici sono soltanto 155 quelli dotati del regolamento comunale di gestione degli usi civici e solo 49 quelli muniti di piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche, mentre migliaia di ettari occupati illecitamente attendono il recupero alla fruizione collettiva.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)


[1] vds. sentenze Corte cost. nn. 345/1997, 46/1995, 210/2014, 103/2017, 178/2018 e ordinanze Corte cost. nn. 71/1999, 316/1998, 158/1998, 133/1993.  Vds.. anche Cass. civ., SS.UU., 12 dicembre 1995, n. 12719; Cass. pen., Sez. III, 29 maggio 1992, n. 6537.

dal sito web istituzionale del Comune di Oristano, 25 settembre 2023

Usi civici – Via libera dalla Regione al trasferimento del vincolo per i terreni di Torre Grande.

Effettivo il piano di trasferimento della terre civiche dall’area tra la torre e il porticciolo alla porzione di pineta tra il tennis club e il campeggio Spinnaker.

Con la firma della determina di autorizzazione da parte del Direttore generale dell’Assessorato regionale all’Agricoltura diventa effettivo il piano di trasferimento della terre civiche di Torre Grande dall’area compresa tra la torre e il porticciolo alla porzione di pineta compresa tra il tennis club e il campeggio Spinnaker.

Questa mattina il provvedimento è stato illustrato a Cagliari, nella sede dell’Assessorato, dall’Assessore regionale all’Agricoltura Valeria Satta, dal Sindaco di Oristano Massimiliano Sanna e dall’Assessore comunale all’Urbanistica e agli usi civici Ivano Cuccu che hanno espresso grande soddisfazione per la soluzione di un problema ultradecennale. Erano presenti anche il Direttore generale dell’Assessorato all’Agricoltura Maria Giuseppina Cireddu e il Dirigente del Settore Programmazione e gestione delle risorse del Comune di Oristano Mariella Chergia.

Oristano, area irreversibilmente trasformata di Torre Grande

“Oggi è una giornata importante per il Comune di Oristano: dopo più di 20 anni si pone fine a un problema annoso, quello degli usi civici, che gravava sul Comune di Oristano – ha detto l’Assessore regionale all’Agricoltura Valeria Satta -. Finalmente la Regione Sardegna, tramite la direzione dell’Assessorato all’Agricoltura, in sinergia con lo stesso Comune di Oristano, ha posto termine eliminando un grande problema per la comunità. Con la stessa volontà vogliamo intervenire a favore di tutti quegli altri comuni sardi che soffrono dello stesso problema”.

La delibera che definiva il piano di trasferimento degli usi civici era stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale alla fine del mese di luglio interessava circa 300 fabbricati nell’area tra la Torre spagnola e il porticciolo. Quei terreni sono sdemanializzati, ma viene mantenuto il vincolo paesaggistico, mentre quelli sui quali viene trasferito l’uso civico (la porzione di pineta di Torre Grande tra il camping Spinnaker e il tennis club) e ad essi si applica la normativa del codice dei beni culturali e del paesaggio.

“Un traguardo straordinario per il Comune che completa un percorso intrapreso da varie amministrazioni, iniziato nel 2009, quando ancora le procedure regionali non erano entrate in contrasto con quelle nazionali, per superare e rimuovere le problematiche insistenti sugli immobili di proprietà di privati che, ignari, si sono trovati a possedere un bene senza poterne disporre in maniera incondizionata” aveva spiegato in quell’occasione il Sindaco Sanna.
“Oggi, l’ultimo passaggio con la firma della determina da parte del Dirigente regionale, sancisce la bontà del percorso intrapreso dal Comune e della collaborazione con gli uffici dell’Assessorato regionale all’Agricoltura – ha detto oggi il Sindaco Sanna -. È un primo passo, che consente a più di 300 famigli di avere la piena proprietà degli immobili acquistati nel corso degli anni, che apre la strada alla definizione della posizione di tanti altri cittadini alle prese con questo problema in altre aree della città e delle frazioni”.

“Da oggi oltre 300 proprietari delle abitazioni di Torre Grande potranno disporre a pieno titolo dei loro beni – ha sottolineato l’Assessore Ivano Cuccu -. Finora questo diritto non era loro riconosciuto. Chi avesse voluto venderlo non avrebbe potuto farlo proprio per la presenza del vincolo di uso civico: nessun notaio avrebbe effettuato il rogito. Oggi, 300 famiglie proprietarie di immobili a Torre Grande hanno finalmente piena disponibilità dei loro beni. SI è compiuto un atto di giustizia, grazie anche allo scrupoloso lavoro e alla collaborazione tra il Comune e la Regione”.

Oristano, Torre Grande, duna sabbiosa

(foto J.I., G.C.F., S.D., archivio GrIG)

  1. M
    settembre 28, 2023 alle 6:37 PM

    Che bel risultato, grande merito sl Grig per le sue battaglie, complimenti anche ai funzionari di Argea che dal 2017 hanno ripreso con gli accertamenti nonostante lo scetticismo dello stesso Grig e di qualche amico del blog rancoroso, e ai funzionari dell’assessorato che si cimentato con coraggio e dedizione in una materia estremamente complessa.

    • settembre 28, 2023 alle 9:53 PM

      veramente nessun “scetticismo” ha accompagnato la dura e incessante “battaglia” del GrIG condotta dagli anni ’90 del secolo scorso per la tutela dei demani civici. Allora imperversavano assessori-notai, amministratori pubblici piazzisti, amministrazioni pubbliche sguarnite, speculatori immobiliari.
      Ci fosse stato “scetticismo”, ci saremmo fermati ben prima.
      Con il passare degli anni la struttura tecnico-amministrativa regionale (Argea + Assessorato) ha compreso la rilevanza del proprio ruolo e delle terre collettive per la Sardegna (circa il 13% del territorio regionale, presenza in oltre il 90% dei Comuni isolani) e ha fatto un gran bel lavoro, nonostante i tentativi di “svendita” condotti in sede legislativa da politici tanto interessati quanto incapaci.
      E un encomio veramente grande si deve alle capacità e alla determinazione dell’on. Alberto Manca che in sede parlamentare ha proposto e sostenuto la normativa integrativa della legge n. 168 del 2017 che oggi consente di ricomporre e ripristinare i demani civici, consentendo contemporaneamente a migliaia di cittadini incolpevoli di “riacquistare” le proprie residenze.
      Forza e coraggio, possiamo migliorare ancora 🙂

      Stefano Deliperi

  2. M
    settembre 29, 2023 alle 3:34 PM

    Grande come sempre, anche nella cortesia delle risposte. E ‘ sicuramente una battaglia che Grig sta vincendo, senza mai abbassare la guardia. Ora si decidesse anche il Comune di Orosei, sarebbe bellissimo. Lo scetticismo iniziale del Grig a cui facevo riferimento riguardava la reale volontà / possibilità di invertire il percorso amministrativo coinvolgendo Argea negli accertamenti, fu effettivamente un tentativo quasi disperato di rimettere in moto il meccanismo, ma è riuscito. Insomma, è importante che ci sia fiducia negli uffici anche da parte vostra, specie quando sono in prima linea in materie così complesse. Ma a tutto ciò lei ha già risposto con “forza e coraggio, possiamo migliorare ancora” !

  1. dicembre 23, 2023 alle 8:16 am

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.