Comunicato stampa dell’Unione Cinghiali Romani.


Cinghiale (Sus scrofa)

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo volentieri il comunicato stampa dell’Unione Cinghiali Romani sull’incresciosa situazione determinatasi riguardo alla presenza del Cinghiale in Italia.

Approfittano della disponibilità del giornalista e scrittore Michele Serra quale portavoce.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Per me è un grande onore essere stato scelto come portavoce dall’Unione Cinghiali Romani, che mi ha affidato una dichiarazione ufficiale.

E’ un momento storico, per la prima volta in televisione non parlano solo cani e porci, ma anche i cinghiali.

Noi cinghiali romani condanniamo con fermezza il comportamento scorretto di una minoranza, che ruba le borse della spesa alle signore anziane. Si tratta di poche mele marce, metafora che usiamo con qualche dubbio perché non avete idea di quanto siano buone le mele marce.

Ma la grande maggioranza dei cinghiali a Roma si comporta con senso civico, dando un contributo decisivo allo smaltimento dei rifiuti.

E sopporta con dignità le manifestazioni ostili e discriminatorie degli umani, che ci fotografano e ci filmano, con urla di raccapriccio in sottofondo, come se fossero arrivati gli zombie. Non siamo mostri, siamo maiali selvatici.

Avete frequentato troppo i social e troppo poco i boschi, per capire come funziona il mondo.

Fino agli anni Novanta in Italia eravamo meno di centomila e vivevamo tranquilli nel bosco e nella macchia.

I.S.P.R.A., diffusione del Cinghiale (Sus scrofa) in Italia

Ogni scrofa partoriva, una sola volta all’anno, tre o quattro porcellini.

Poi qualche genio della caccia ebbe l’idea di incrociarci con il maiale domestico e con i nostri cugini dell’Est Europa, specie molto più prolifiche di noi. Adesso, a causa dell’ibridazione, partoriamo due volte all’anno almeno dieci porcellini per volta.

Noi non sappiamo far di conto, ma evidentemente neanche voi. Perché il risultato del vostro brillante intervento è che in Italia siamo diventati circa un milione e mezzo.

Cinghiali (Sus scrofa)

Poi avete abbandonato i campi. E la selva, che è il nostro habitat, si è estesa.

E avete moltiplicato i vostri rifiuti, tonnellate di proteine, carboidrati, zuccheri parcheggiati in mezzo alla strada.

Chiedetevi come mai preferiamo Roma a Stoccolma.

Ci chiamate specie infestante.

Senti chi parla.

Cinghiale (Sus scrofa)

Parlate tanto di Intelligenza Artificiale ma non siete neanche capaci di regolare le nascite. Presto sarete dieci miliardi.

Per quanto ci riguarda, noi eravamo in quantità ragionevole e stabile, in equilibrio con l’ambiente.

Siete voi che avete forzato la natura per avere più prede da impallinare.

Chissà se la pandemia vi ha insegnato qualcosa.

Se modificate gli equilibri naturali, con la cecità e la fretta degli ingordi, ne pagherete il prezzo.

Se affondate le vostre ruspe nella selva, dalla selva usciranno, in fila indiana, i virus e i piccoli mammiferi che ne sono i vettori.

Se moltiplicate per venti gli esemplari di una specie, come avete fatto con noi cinghiali, la peste suina avrà venti volte più possibilità di diffondersi.

Quando ci vedete comparire sbarrate gli occhi, ma selvatico non vuol dire strano, o alieno.

Selvatico dire che la vita sulla Terra non obbedisce a voi umani.

Obbedisce alle leggi della natura.

Nascere e prosperare è la regola, e vale per tutti gli esseri viventi del mondo, dagli infinitamente piccoli, come i virus, agli infinitamente affamati, come noi cinghiali.

Avete presente il grande cerchio della vita?

A giudicare dalle vostre facce quando ci vedete comparire, si direbbe che no, non lo avete presente. Eppure è facile: tutto è connesso, la vita e la morte, la città e la foresta, la buccia di anguria che tracima dal cassonetto romano e il cinghiale che va a mangiarla.

Solo voi umani, sempre più spesso, ci sembrate sconnessi“.

Michele Serra

Cinghiali (Sus scrofa meridionalis)

(foto L.A.C., S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di Donatella Mercatelli
    Donatella Mercatelli
    settembre 26, 2022 alle 9:22 am

    Grazie infinite Miche Serra di queste parole scritte con vero Amore per la Vita, grazie Grig di esserne il portavoce!

  2. Avatar di giulio
    giulio
    settembre 26, 2022 alle 9:33 am

    bellissimo!

  3. Avatar di Patrizia
    Patrizia
    settembre 26, 2022 alle 10:01 PM

    Grande Michele Serra !

  4. novembre 7, 2022 alle 2:53 PM

    succede…

    da L’Unione Sarda, 6 novembre 2022
    Cacciatore aggredito da un cinghiale nelle campagne di Erula
    L’animale gli si è avventato contro provocandogli lesioni a una gamba. (Mariangela Pala): https://www.unionesarda.it/news-sardegna/sassari-provincia/cacciatore-aggredito-da-un-cinghiale-nelle-campagne-di-erula-c3oefwj6

  5. settembre 1, 2025 alle 2:36 PM

    finalmente un sindaco dice le cose come stanno. Chi sono le vere “bestie”.

    da L’Unione Sarda, 1 settembre 2025

    Invasione di cinghiali a San Giovanni di Sinis, sindaco contro i cittadini: «Siete voi il problema».

    Ungulati attratti dai rifiuti domestici abbandonati nei cestini, l’ira di Andrea Abis.

    Aprono tutte le buste piene dei rifiuti domestici abbandonate nei cestini installati per la carta. In terra si crea una distesa di  immondizia: una brutta sorpresa per i turisti ma anche per gli addetti alla raccolta dei rifiuti che arrivano il giorno dopo. Nella borgata marina di San Giovanni di Sinis non si arresta l’invasione dei cinghiali.

    La notte si dedicano alla spazzatura, durante il giorno invece creano problemi a chi passeggia lungo il litorale, scavano nelle aiuole e danneggiano gli ingressi delle abitazioni. Ma stanno continuando a creare danni anche nelle campagne circostanti: quest’anno non si contano i quintali di angurie e meloni che gli agricoltori hanno dovuto buttare.

    L’azione di contenimento messa in atto dalla provincia di Oristano in collaborazione con Forestas, Corpo Forestale, Asl e Ispra, e cioè l ‘abbattimento controllato, è ormai svanita. Il sindaco di Cabras Andrea Abis è a conoscenza del problema ma interviene in maniera forte contro i residenti della borgata. «Sono loro il vero problema, non i cinghiali. Se chi abita a San Giovanni di Sinis continua a utilizzare le piccole isole ecologiche in maniera sbagliata succede questo scempio. I cinghiali vanno dove c’è abbondanza di cibo, sono metodici, si spostano in gruppo dove sanno che possono mangiare. Perché le persone non rispettano le regole? Perché i rifiuti non vengono differenziati per poi sistemarli fuori delle abitazioni? Sono i residenti che creano questo problema, e che non si dica che il Comune non interviene». 

    Abis poi fa un annuncio: «A questo punto al Comune conviene eliminare le isole ecologiche. Gli operatori del resto non sono autorizzati a toccare i rifiuti con le mani sparsi ovunque. Grazie agli abbattimenti controllati  – prosegue  –  il numero degli esemplari ma era diminuito fortemente ma ora siamo punto e a capo. Ci sono cinghiali che arrivano anche da lontano. In autunno faremo un nuovo monitoraggio per poi intervenire nuovamente. Ora non è possibile per la mole di turisti e residenti ancora in vacanza».

  1. dicembre 23, 2022 alle 8:12 am

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