Il Ponte Torretta (Collesalvetti) è un bene culturale da tutelare.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato (2 agosto 2021) una specifica istanza per lo svolgimento della procedura di verifica dell’interesse culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) finalizzata alla tutela del Ponte Torretta, che da secoli consente di passare da una sponda all’altra del Torrente Morra, nella frazione di Torretta Vecchia, Comune di Collesalvetti (LI).
L’opera di sicuro interesse storico, infatti, è a rischio di radicale demolizione a causa del progetto “Adeguamenti idraulici sul Torrente Morra in loc. Torretta Vecchia – Comuni di Collesalvetti e Fauglia” predisposto dal Settore Genio Civile Valdarno Inferiore e Costa della Regione Toscana, quale soggetto avvalso del Commissario Delegato in base all’ordinanza del Capo del Dipartimento Protezione civile n. 482 del 20 settembre 2017.
Il Ponte Torretta è riportato già nel Catasto Storico del 1826, ma è quasi certamente ben più antico, trovandosi sul tracciato storico della Via Aemilia Scauri (I sec. a. C.). Presso Torretta Vecchia sono i resti archeologici di una mansio (stazione di posta) romana con ambienti termali.
Il Torrente Morra non ha grande portata idrica, visto che gran parte delle sue acque sono captate a monte dall’Acquedotto Leopoldino (o di Colognole), tuttavia viene ritenuto fra i responsabili (minori) della tragica alluvione di Livorno del settembre 2017, in realtà una vera e propria calamità innaturale determinata in massima parte da colpevoli dabbenaggine e incuria umane.
A una precedente istanza ecologista (19 giugno 2019) rispose l’allora Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (nota prot. n. 284386 del 22 luglio 2019), assicurando il proprio interessamento: proprio per assicurare la finalità della tutela storico-culturale, era stata convocata apposita conferenza di servizi, a cui non si era presentata la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Pisa, amministrazione pubblica deputata all’avvio della procedura di verifica dell’interesse culturale.

Solo in seguito la Soprintendenza ha imposto prescrizioni in tema di saggi archeologici preventivi e verifica archeologica in relazione a ogni movimento terra, mentre “non sono riportate indicazioni in merito agli interventi previsti sul ponte”.
In seguito, l’ordinanza commissariale contenente l’approvazione dell’intervento è stata portata a conoscenza dei soggetti pubblici e privati interessati al fine di consentire la presentazione di motivate opposizioni, finora non pervenute.
Ora si attendono risposte precise e puntuali sulla necessaria procedura di verifica dell’interesse culturale dal Ministero della Cultura, dalla Direzione ministeriale e regionale competente in materia e dalla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Pisa (oltre che dal Comune di Collesalvetti), le amministrazioni pubbliche titolari delle competenze in materia storico-culturale.
Un pezzo di storia del paesaggio agrario di quella Toscana ex regno del buon governo del territorio rischia seriamente un’assurda demolizione, mentre sarebbe ben più utile ripulire l’alveo del corso d’acqua da detriti vari, purtroppo presenti.
Demolizione ancor più assurda visto che il tratto del corso d’acqua oggetto di intervento appare di un centinaio di metri e nulla più.
Il GrIG auspica ancora un sussulto di buon senso da parte delle Amministrazioni pubbliche coinvolte.
Gruppo d’Intervento Giuridico odv
(foto M.B., S.D., archivio GrIG)
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