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Tuvixeddu, mandate i Carabinieri a riprendere i soldi pubblici.


Cagliari, Tuvixeddu, area archeologica

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari sta indagando sulla mancata restituzione dei 77,8 milioni di euro più gli interessi (complessivamente oltre 85 milioni di euro) da parte del Gruppo Cualbu alla Regione autonoma della Sardegna in relazione all’annosa vicenda di Tuvixeddu (Cagliari), la più importante area archeologica sepolcrale punico-romana del Mediterraneo, interessata dal noto progetto immobiliare.

L’ingente somma di denaro pubblico era stata versata senza indugio dalla Regione al Gruppo immobiliare per effetto del lodo arbitrale già riformato dalla sentenza Corte App. civile Roma, Sez. II, 9 aprile 2018, n. 2245 e ora definitivamente annullato dalla Corte di cassazione, con la sentenza Sez. I civile, 5 febbraio 2021, n. 2738.

La Nuova Sardegna, 17 febbraio 2021

Finora, dopo tre anni, il Gruppo immobiliare non ha restituito nemmeno un centesimo e sembra che in cassa non abbia le debite somme.

Al di là di quanto possano dottamente argomentare vari smerigliatori di codici, perenni addetti ai lavori e persone dal ricco bagaglio culturale, se il futuro di Tuvixeddu non è ancora stato pienamente definito, una cosa è certa: il Gruppo Cualbu deve restituire milioni di euro di soldi pubblici.

Ora e subito.

Mandate i Carabinieri a prenderli, se necessario.

Gruppo d’Intervento Giuridico odv

Gualtiero Cualbu (gruppo Iniziative Coimpresa) versa lo spumante al neo Presidente della Regione autonoma della Sardegna Ugo Cappellacci il giorno della vittoria elettorale (febb. 2009)

(foto da mailing list sociale, S.D., archivio GrIG)

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  1. febbraio 18, 2021 alle 10:01 am

    A.N.S.A., 18 febbraio 2021
    Tuvixeddu: Procura indaga sugli 85 milioni da restituire.
    Per la Cassazione l’impresa deve ridare i soldi alla Regione. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2021/02/17/tuvixeddu-procura-indaga-sugli-85-milioni-da-restituire_6cce2d09-60fe-48c8-a2bf-a482995726e2.html)

    L’indagine sui soldi non restituiti alla Regione dalla Nuova iniziative coimpresa per Tuvixeddu è aperta da tre anni, da quando cioè il 9 aprile 2018 la Corte d’Appello di Roma aveva dato ragione all’amministrazione regionale riducendo da quasi 80 milioni di euro a un milione e 205mila euro il risarcimento da pagare al costruttore per i vincoli scattati sull’area della necropoli di Cagliari nella quale sarebbe dovuto nascere un quartiere residenziale realizzato dalla società del gruppo Cualbu.
    Il fascicolo, senza ipotesi di reato e senza indagati, è assegnato alla Procuratrice della Repubblica Maria Alessandra Pelagatti, ora è stato rispolverato – come anticipato da La Nuova Sardegna e confermato all’ANSA – dopo la sentenza della Cassazione che ha stabilito che nessun risarcimento sarebbe dovuto essere concesso dal lodo arbitrale, visto che non era quella la sede eventuale per discuterne bensì il Tar.
    L’indagine era stata aperta perché, nonostante la decisione dell’aprile 2018, la società non restituì alla Regione la gran parte dei 78 milioni incassati a seguito della decisione decida dal lodo arbitrario. Ora, comunicata la decisione della Cassazione, il fascicolo è stato ripreso in mano – con una delega assegnata al sostituto procuratore Nicola Giua Marassi – per capire se vi siano dei reati dietro la mancata restituzione del denaro.
    Pochi giorni fa, la Prima sezione civile della Corte di Cassazione aveva annullato il lodo arbitrale che aveva consentito a Coimpresa di incassare i 78 milioni a titolo di risarcimento per i vicoli imposti dall’allora governatore Renato Soru all’area che ospita la più grande necropoli punico-romanica del Mediterraneo. Un annullamento senza rinvio della sentenza della Corte d’Appello che aveva ridimensionato la cifra destinata al costruttore in un milione e 205 mila euro.
    L’ufficio legale della Regione ha già avviato le procedure per il recupero di 85 milioni di euro, ma nel frattempo anche la Procura di Cagliari ha ripreso in mano l’indagine.

    ________________________________

    da La Nuova Sardegna, 18 febbraio 2021
    Tuvixeddu, inchiesta giudiziaria sui soldi versati dalla Regione al costruttore Cualbu. Verifiche della Procura di Cagliari sugli atti esecutivi compiuti per recuperare la somma. Accertamenti sugli 85 milioni che l’imprenditore non ha mai voluto restituire. (Mauro Lissia): https://www.lanuovasardegna.it/regione/2021/02/17/news/un-inchiesta-giudiziaria-sui-soldi-versati-a-cualbu-1.39922468

  2. febbraio 18, 2021 alle 9:07 PM

    Quindi la regione è stata a suo tempo stranamente velocissima a dare la svalangata di milioni ai cualbu e ad oggi i cualbu invece non hanno ancora restituito il dovuto…. O magari tra un po magari ci diranno che non possono perché nullatenenti?… È una strategia che purtroppo nella nostra italietta ha già funzionato diverse volte…. “Avvocato!” “si?! Mi dicccaaa!”

  3. Porico.
    febbraio 19, 2021 alle 2:06 PM

    La Regione Sardegna , la grande madre che dispensa soldi a tutti ,chi più e chi meno.

  4. Phil Collins
    dicembre 22, 2021 alle 6:55 PM

    Ma non ha quella cifra!e inoltre stiamo ancora a parlare dei punici?un conto è la cementificazione selvaggia un conto è fare abitazioni e mettere in moto l’economia..
    a dubai costruiscono anche sul mare e l’impatto ambientale è zero..quindi non è questione di cemento ma di quello che fai col cemento..cmq ripeto i punici non esistono,mentre famiglie che cercano abitazioni ci sono sempre..e sono vive.
    è inutilere continuare a parlare di sardegna mito,atlantide,birra ichnusa buona..cerchiamo di parlare di imprenditoria.
    Il sardo si attacca al punico perche’ non ha nessuna idea sul futuro.

    • dicembre 22, 2021 alle 7:20 PM

      ma lei è davvero un genio!!! Ma come non essersene accorti prima? I punici non esistono, ma i mattoni sì!!!

      Grazie per questo momento di involontario (da parte sua) buonumore e si beva serenamente la birra che preferisce.

      Buona serata.

      Stefano Deliperi

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