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I Piani di Castelluccio di Norcia non sono il parcheggio di un centro commerciale.


Norcia, Piani di Castelluccio, traffico e sosta veicoli (26 giugno 2016)

Norcia, Piani di Castelluccio, traffico e sosta veicoli (26 giugno 2016)

Le associazioni ecologiste Mountain Wilderness Italia e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus hanno inoltrato una nuova richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti (27 giugno 2016) riguardo l’ennesima ordinanza – curiosamente definita “contingibile e urgente” dopo anni di reiterazione estiva – del Comune di Norcia (PG) che prevede aree di sosta diurne e notturne (a pagamento nel fine settimana, dal 25 al 31 luglio 2016) per autoveicoli e camper sui Piani di Castelluccio.

Sono stati coinvolti la Commissione europea, la Commissione petizioni del Parlamento europeo, i Ministeri dell’ambiente e dei beni e attività culturali, l’Ente Parco nazionale dei Monti Sibillini, informati per opportunità la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto e il Commissariato per gli Usi civici per il Lazio, l’Umbria, la Toscana.

L’ordinanza sindacale n. 40 del 22 giugno 2016 costituisce un prodromo di un Piano di azione per la mobilità sostenibile (PAMS), recentemente adottato (20 giugno 2016) dal Consiglio comunale di Norcia, ma di cui si ignora l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni ambientali.   Interessa complessivamente circa due ettari sul Pian Grande e sul Pian Perduto, una buona parte in terreni a uso civico.

Norcia, Piani di Castelluccio

Norcia, Piani di Castelluccio

L’azione ecologista per la salvaguardia dei Piani di Castelluccio.

Piani di Castelluccio sono un altopiano carsico-alluvionale dell’Appennino Umbro-Marchigiano, sui Monti Sibillini, ai piedi del Monte Vettore, nei Comuni di Norcia (PG) e Castelsantangelo sul Nera (MC), nel Parco nazionale dei Monti Sibillini. Sono il fondo di un antico lago appenninico, ora prosciugatosi e noto per i suoi fenomeni carsici.  Estesi circa 15 kmq., sono a un’altezza media di mt. 1.350 e costituiscono un ambiente unico e straordinario: sono tutelati con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), rientrano nel parco nazionale dei Monti Sibillini (legge n. 394/1991 e s.m.i., D.P.R. 6 agosto 1993) e nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Piani di Castelluccio di Norcia (codice IT5210052), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali.  Gran parte dei Piani (1.136 ettari) sono aree a uso civico (legge n. 1766/1927 e s.m.i., regio decreto n. 332/1928, legge regionale Umbria n. 1/1984 e s.m.i.), di cui è titolare la Comunanza Agraria di Castelluccio.

Eppure ogni anno, in occasione della famosa fiorita, una vera e propria esplosione di colori lungo i Piani, fioriscono purtroppo anche centinaia di auto e camper, con degrado del contesto naturalistico e paesaggistico. La Commissione europea ha avviato nel 2014 l’ indagine EU Pilot 6730/14/ENVI “diretta ad accertare se esista in Italia una prassi di sistematica violazione dell’articolo 6 della direttiva Habitat” a causa di svariate attività e progetti realizzati in assenza di adeguata procedura di valutazione di incidenza ambientale (V.INC.A.) in aree rientranti in siti di importanza comunitaria (S.I.C.) e zone di protezione speciale (Z.P.S.) componenti la Rete Natura 2000, individuati rispettivamente in base alla direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli Habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora e la direttiva n. 09/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica. Uno dei fatti contestati è lo svolgimento di gare motociclistiche nel maggio 2014 proprio sui Piani di Castelluccio.

Per questo Mountain Wilderness Italia e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus avevano già inoltrato nell’estate 2015 una specifica richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti (5 agosto 2015), coinvolgendo la Commissione europea, la Commissione petizioni del Parlamento europeo, i Ministeri dell’ambiente e dei beni e attività culturali, l’Ente Parco nazionale dei Monti Sibillini, informati per opportunità la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto e il Commissariato per gli Usi civici per il Lazio, l’Umbria, la Toscana.

Piano di Castelluccio, fioritura

Piano di Castelluccio, fioritura (da Flickr)

Che cosa è emerso.

Quanto emerso è stato poco confortante per la salvaguardia di un ambiente unico e di straordinaria importanza naturalistica.

Come si ricorderà, l’Ente Parco nazionale dei Monti Sibillini si era attivato in tempi rapidi (nota prot. n. 5007 del 24 agosto 2015).    Aveva confermato che “sono stati posti in essere in via d’urgenza e provvisoriamente una serie di misure, nelle more della conclusione e attuazione del PAMS, per regolare i flussi turistici legati alla stagione estiva 2015, anche al fine di sperimentare alcune misure gestionali da proporre nello scenario definitivo di pianificazione”, interventi quindi qualificabili come l’inizio per la realizzazione di un Piano di azione per la mobilità sostenibile (PAMS).

La procedura seguita per realizzare questi interventi appare oggettivamente poco lineare.

Infatti, dopo l’ordinanza sindacale n. 47 del 10 giugno 2015 e l’ordinanza sindacale n. 49 del 16 giugno 2015, che hanno disposto gli interventi in via temporanea per fronteggiare il dichiarato eccessivo traffico veicolare per il periodo estivo (21 giugno 2015 – 13 settembre 2015), l’Ente Parco chiedeva (nota prot. n. 3467 del 18 giugno 2015) al Comune di Norcia lo studio di incidenza ambientale per poter espletare la procedura di valutazione di incidenza ambientale (V.INC.A.).

Nel mentre, però, con la  determinazione n. 117 dell’11 giugno 2015  il Comune di Norcia – Area LL.PP. aveva affidato la realizzazione delle opere (importo complessivo euro 37.210,00), evidenziando che “i lavori di che trattasi dovranno essere immediatamente eseguiti dopo la notifica della presente” alla Ditta affidataria.

Piani di Castelluccio

Piani di Castelluccio

Si ignora se i lavori siano stati avviati immediatamente.

Con provvedimento dirigenziale n. 52 del 2 luglio 2015 l’Ente Parco emanava l’autorizzazione al termine della procedura di V.INC.A. per la nuova viabilità e le aree di sosta camper sul Piano Grande di Castelluccio (località Fontanile e Prete Pala) con una nutrita serie di condizioni per la sola estate 2015, pur affermando testualmente “che la superficie di sosta provvisoria complessiva, pari a 17.000 mq, individuata sul Pian Grande di Castelluccio con l’ordinanza n. 49/2015 potrebbe essere non compatibile, nel medio lungo-periodo, con gli obiettivi di conservazione del SIC-ZPS IT5210071 “Monti Sibillini (versante umbro)” e che, pertanto, la medesima è da considerarsi, oltreché una misura provvisoria, una soluzione assolutamente non più praticabile per le stagioni estive successive a quella in corso. Obiettivo prioritario del Piano di azione per la mobilità sostenibile dovrà, infatti, essere quello di valutare, a prescindere dall’attuale domanda di parcheggio, quale sia per gli ambienti naturali e seminaturali dei piani di Castelluccio, nonché per le finalità di promozione del turismo sostenibile del Parco, il massimo carico sostenibili di veicoli (in sosta e in movimento)”.

In sostanza, l’Ente Parco ricordava che si stava sacrificando il valore naturalistico del Piano Grande di Castelluccio pur di far parcheggiare auto e camper.[1]

Con nota prot. n. 3831 del 7 luglio 2015 l’Ente Parco chiedeva al Comune di Norcia la documentazione inerente la progettazione delle opere e delle lavorazioni da effettuare” riguardo l’intervento di somma· urgenza per la messa in sicurezza della strada comunale delle Cavalle sul Piano Grande di Castelluccio, in quanto le opere, sia quelle dichiarate di somma urgenza che le eventuali opere da eseguire successivamente, dovranno essere autorizzate, sotto il profilo paesaggistico (D.Lgs. 22.01.2004 n.42 e smi) dalla competente autorità, e dovrà essere richiesto ed ottenuto il relativo Nulla Osta a questo Ente, nel rispetto della Legge 394/91 e smi e delle relative misure di salvaguardia vigenti nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.    L’Ente Parco ricordava, quindi, al Comune di Norcia che i lavori stradali devono essere preventivamente autorizzati sotto il profilo paesaggistico e da parte dello stesso Ente Parco (art. 13 della legge n. 394/1991 e s.m.i.).

Si ignora se i lavori siano stati rilasciati l’autorizzazione paesaggistica e il nulla osta dell’Ente Parco.

Si dubita quantomeno riguardo il nulla osta dell’Ente Parco, visto che “il procedimento istruttorio inerente la procedura in questione rimane sospeso in attesa della documentazione sopra richiesta, ai sensi dell’art.2 della Legge 241/90 e smi”.

Norcia, Piani di Castelluccio, traffico veicolare (foto Luca Giorni)

Norcia, Piani di Castelluccio, traffico veicolare (foto Luca Giorni)

Ma non finisce qui.

L’Ente Parco ha reso noto che “con Ordinanza del Comune di Norcia n.54 del 09.07.2015 … veniva allestita un’ulteriore area sosta in loc. Pian Perduto. Si precisa che tale provvedimento non è stato trasmesso a questo Ente Parco e pertanto neanche la richiesta di procedura di V.lnc.A. a cui si fa riferimento nel preambolo dello stesso atto. In tale ordinanza veniva prevista la possibilità di anticipare, posticipare o sospendere l’attivazione di tale provvedimento in base alla necessità, da parte della Polizia Municipale e la Forza Pubblica. In effetti non si è a conoscenza se tale area sia stata realmente utilizzata in alcune circostanze, di fatto non è stata delimitata né tantomeno sfalciata, e in tal senso si chiede al CFS-CTA di notiziare in merito”.   In seguito, con nota prot. n. 5890 dell’1 ottobre 2015, comunicava l’assenza di opere per la realizzazione dell’area sosta in loc. Pian Perduto.

Finalmente giungeva poi un pizzico di buon senso per la tutela dei Piani di Castelluccio e la Provincia di Perugia – con ordinanza Area Viabilità n. 2906 del 17 luglio 2015 – istituiva un divieto di transito agli autobus turistici, caravan e autocaravan in alcuni tratti della strada Provinciale n.477 finalizzata al decongestionamento del traffico per il centro abitato di Castelluccio, eliminando il traffico pesante”.

Bosco, radura

Bosco, radura

E’ emerso sempre più un quadro di interventi scoordinati, pasticciati, irrazionali, con autorizzazioni dubbie e, forse, inesistenti.  Interventi tesi a consentire afflusso e sosta di veicoli pesanti, quali autobus e camper, in ambienti naturali delicatissimi di un’area naturale protetta.

Bene ha fatto il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione generale per la protezione della natura e del mare a chieder conto (nota prot. n. 16232 del 17 agosto 2015) del rilascio o meno delle necessarie valutazioni ambientali.

E poco senso ha la stizzita risposta del Sindaco di Norcia (nota prot. n. 9863 del 12 agosto 2015) alle contestazioni ecologiste.

In precedenza era stato effettuato, senza purtroppo esiti apprezzabili, un appello pubblico alle varie amministrazioni pubbliche competenti per la salvaguardia integrale dei Piani di Castelluccio da parte del prof. Bernadrino Ragni (zoologo di fama internazionale), di Mountain Wilderness Italia, del WWF Marche e Umbria, della Lupus in Fabula, di Pro Natura Marche, del Comitato Acqua Bene Comune – Terni, dell’Associazione Mediterranea per la Natura e del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus.

Roma, Commissariato per gli Usi Civici per Lazio, Umbria, Toscana

Roma, Commissariato per gli Usi Civici per Lazio, Umbria, Toscana

Il procedimento davanti al Commissario per gli Usi Civici.

Il Commissario per gli Usi civici di Lazio, Umbria e Toscana, in accoglimento dell’istanza ecologista, ha aperto il procedimento giurisdizionale R.G. n. 17/2015 per decidere sulla natura dei terreni adibiti a parcheggi e aree sosta camper sul Piano Grande di Castelluccio: nel decreto del 30 novembre 2015 di fissazione dell’udienza, aveva osservato che, in relazione ai fondi suddetti, insorge contestazione circa la natura giuridica, in quanto essi risulterebbe adibiti a ‘parcheggi autoveicoli e aree sosta camper’ in violazione della loro natura. La compressione degli usi civici a tempo indeterminato costituisce contestazione implicita della loro natura demaniale civica”.

La prima udienza si è tenuta lunedi 11 aprile 2016, Presenti davanti al Commissario Antonio Perinelli, il Sindaco di Norcia Nicola Alemanno e suoi collaboratori politici e tecnici, la responsabile umbra di Mountain Wilderness Italia onlus Maria Cristina Garofalo e Stefano Deliperi, presidente del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus. Durante la discussione il Commissario ha più volte sottolineato che i terreni a uso civico non possono esser destinati in alcun modo a parcheggi per autoveicoli e camper, mentre il Sindaco di Norcia ha reso noto che le ordinanze comunali per le aree di sosta sono state determinate da motivi di emergenza in attesa dell’attuazione del P.A.M.S.           Emergenza che dura, però, da ben undici anni, secondo le dichiarazioni dello stesso Sindaco Alemanno.

Una nuova udienza è stata fissata per il 24 ottobre 2016 per integrare il contraddittorio con la Comunanza Agraria di Castelluccio di Norcia, ma ora le Associazioni ecologiste, vista l’ennesima ordinanza, hanno chiesto al Commissario l’adozione di urgenti provvedimenti cautelari.

Una nuova udienza è stata fissata per il 24 ottobre 2016 per integrare il contraddittorio con la Comunanza Agraria di Castelluccio di Norcia.

Lupo italiano o appenninico (Canis lupus italicus)

Lupo italiano o appenninico (Canis lupus italicus)

Le proposte ecologiste.

Le associazioni ecologiste Mountain Wilderness – Umbria e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus esprimono forte contrarietà per l’ennesima ordinanza comunale che punta a trasformare una parte del gioiello naturalistico dei Piani di Castelluccio nel banale parcheggio di un centro commerciale e auspicano un’azione forte da parte delle amministrazioni pubbliche coinvolte, principalmente il Ministero dell’Ambiente e l’Ente Parco nazionale dei Monti Sibillini, nonché del Commissario per gli Usi civici per evitare la perdita di naturalità di quel straordinario bene ambientale rappresentato dai Piani di Castelluccio.

In attesa della predisposizione e approvazione di un Piano di azione per la mobilità sostenibile (PAMS) degno di questo nome, le misure provvisorie per garantire l’accesso ai Piani di Castelluccio possono consistere nella predisposizione di parcheggi provvisori per i veicoli privati ai punti di accesso ai Piani, con un servizio di bus navetta per il piccolo centro di Castelluccio, dove potrebbero accedere con i propri veicoli esclusivamente i residenti, i titolari di attività commerciali e i mezzi di soccorso.

Difendere quel gioiello naturalistico dal degrado è necessario e crediamo che chiunque non possa che esser d’accordo.    E dobbiamo farlo ora.

Mountain Wilderness Italia onlus – Umbria e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

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[1]  Il Piano Grande di Castelluccio ricade nella zona “1” “Ambito interno in cui è prevalente l’interesse di protezione ambientale” di cui al D.M. 3 febbraio 1990 e in zona “B di riserva generale orientata” del Piano per il Parco (approvato con D.C.D. n. 59 del 18  novembre 2002 ed adottato con D.G.R. Marche n. 898 del 31 luglio 2006 e D.G.R. Umbria n. 1384 del 2 agosto 2006.

 

bosco sotto la neve

bosco sotto la neve

(foto Luca Giorni, da Flickr, per conto GrIG, S.L., S.D., archivio GrIG)

  1. gtomei
    luglio 7, 2016 alle 9:20 am

    Una domanda di fondo si natura giuridica: il potere delegato attraverso l’esercizio della sovranità popolare con il voto, non delegano una sovranità assoluta, ma relativa alla buona amministrazione e al bene comune. Da qui, il potere di revisione apporta alla ragione la validità legale di qualsiasi azione, E questo si scontra con l’assetto legislativo del momento, e in nome della legge, tutto è permesso e protetto. La situazione è valida per Castelluccio, come per l’Italicum e per la controriforma costituzionale Renzi-Boschi. Si perpetra un revisionismo senza limiti nell’esercizio di un mandato come espressione di democrazia diretta da parte del popolo, a favore di eletti della democrazia rappresentativa.. Ora, la situazione è così grave che da molti, a cominciare da Paolo Maddalena, indicano nel tempo scaduto l’incapacità di rimediare. E rimediare è questione che appartiene,, finchè democrazia regge,, al popolo. Allora, che serve notare, indignarsi, puntualizzare e non agire? E agire significa stringersi attorno ad un obiettivo unico: la conquista da questo lato del pensiero politico del potere legislativo e dell’esecutivo da cui discende per dare attuazione alla Costituzione. Un valore etico unico che è dal 1948 precede e uniforma alla sua osservanza le leggi a venire, sempre, per volontà dei partiti poltici, in uno stato formale, e mai pienamente attuata. .

  2. luglio 9, 2016 alle 10:13 PM

    da Mount City, 4 luglio 2016
    I Piani di Castelluccio non sono il parcheggio di un centro commerciale!: http://www.mountcity.it/index.php/2016/07/04/i-piani-di-castelluccio-non-sono-il-parcheggio-di-un-centro-commerciale/

  3. luglio 12, 2016 alle 7:27 PM

    l’Ente Parco nazionale dei Monti Sibillini ha comunicato (nota prot. n. 4023 del 12 luglio 2016) che con provvedimento n. 76 dell’1 luglio 2016 è stato autorizzato al termine della procedura di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.) il contenuto dell’ordinanza sindacale contingibile e urgente n. 40 del 21 giugno 2016.
    A parte il fatto che il provvedimento è intervenuto a ordinanza comunale già efficace, l’Ente Parco contraddice il proprio provvedimento dirigenziale n. 52 del 2 luglio 2015, con cui emanava l’autorizzazione al termine della procedura di V.INC.A. per la nuova viabilità e le aree di sosta camper sul Piano Grande di Castelluccio (località Fontanile e Prete Pala) con una nutrita serie di condizioni per la sola estate 2015, affermando testualmente “che … la medesima è da considerarsi, oltreché una misura provvisoria, una soluzione assolutamente non più praticabile per le stagioni estive successive a quella in corso”.

  1. aprile 1, 2021 alle 10:01 am
  2. settembre 22, 2023 alle 8:07 PM

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