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L’ultimo lotto della strada statale Sassari – Alghero può e deve esser modificato.


Alghero, i tracciati della S.S. n. 127 bis e della S.P. dei Due Mari (esistenti) e quello della S.S. n. 291 (in progetto)

Alghero, i tracciati della S.S. n. 127 bis e della S.P. dei Due Mari (esistenti) e quello della S.S. n. 291 (in progetto)

La Commissione tecnica V.I.A. ha emesso il suo parere (il n. 1912 del 6 novembre 2015) recentemente pubblicato nell’ambito della procedura di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) “semplificata”, in quanto ricadente nei programmi di cui alla c.d. Legge Obiettivo n. 443/2001, sul 1° lotto (Alghero – Olmedo, cantoniera Rudas) della nuova strada statale n. 291 “Sassari – Alghero”.

Il parere è negativo, così come negativo è stato il parere endoprocedimentale del Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo (prot. ricez. n. CTVA-2015-3793 del 5 novembre 2015).

Il progetto, infatti, contrasta con il piano paesaggistico regionale (P.P.R.), appare sovradimensionato, comporta una devastazione del contesto naturale (ben 1.835 Olivi verrebbero eliminati, il reticolo idrico sarebbe snaturato), agricolo e socio-economico (varie aziende agricole verrebbero di fatto eliminate) interessato. In poche parole, il progetto “ipotecherebbe irrimediabilmente l’assetto paesaggistico di un territorio particolarmente sensibile e caratterizzato da elementi di grande valore culturale e ambientale difficilmente mitigabili e compensabili”.

macchia meditarranea (ginestre, olivastri, cisto)

macchia meditarranea (ginestre, olivastri, cisto)

Le modifiche di tracciato effettuate (31 agosto e 14 settembre 2015) nel corso delle conferenza di servizi fra Ministeri competenti, Regione autonoma della Sardegna, Comune di Alghero e altre amministrazioni pubbliche per venire incontro alle richieste formulate dal Sindaco di Alghero Mario Bruno sono apparse troppo limitate per modificare il pesante impatto ambientale.

Attualmente non c’è alcun pericolo di perdita dei finanziamenti, visto che con decreto-legge del novembre scorso la data ultima per l’utilizzo dei fondi è slittata al 31 dicembre 2017: è pronto un finanziamento di 81 milioni di euro di fondi statali + 19 milioni di euro derivanti dall’accordo quadro sulle infrastrutture Stato-Regione + altri 25 milioni di euro di fondi regionali.

Complessivamente 125 milioni di euro per un’opera stradale che si collegherà con la circonvallazione di Alghero, da realizzarsi dal Comune di Alghero, grazie a un finanziamento di altri 10,5 milioni di euro.

L’inizio dei lavori era previsto per la primavera del 2016 per una durata di 900 giorni.

campo di grano

campo di grano

Il tracciato della nuova “direttissima” che collega Sassari ad Alghero e all’aeroporto internazionale di Alghero-Fertilia è stato contestato fin dall’originaria presentazione, all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso.

In particolare il lotto n. 3 – che interessa la borgata di Bancali (Comune di Sassari) e la fascia olivetata intorno al capoluogo turritano – ebbe una durissima opposizione anche in sede legale da parte dell’allora Comitato di Bancali e da diverse associazioni ecologiste (fra cui il nascente Gruppo d’Intervento Giuridico onlus).

Il lotto stradale, infatti, avrebbe provocato (e in parte ha provocato) la distruzione di numerosissimi Olivi (Olea europaea) e l’interessamento di molte aziende agricole.

Si deve ricordare, infatti, che la superficie agricola regionale è drasticamente diminuita soprattutto a causa dei fenomeni di urbanizzazione: in dieci anni, dal 1990 al 2000, si è registrato un calo del 24,7% (dati ISTAT, 2005). Emblematico il caso proprio delle aree agricole olivetate del Sassarese: fra il 1977 ed il 1998 Alghero ha perso 474 ettari di oliveti su 2.456 (- 19,3%), Sassari ne ha perso 361 ettari su 4.981 (- 7,2%), Sorso ne ha perso 342 ettari su 1.611 (- 21,2%). Soltanto Sennori e Tissi hanno registrato minimi incrementi, rispettivamente di 16 (+ 3,5%) e di 13 (+ 7,3%) ettari (dati Università degli Studi di Sassari, cattedra di olivicoltura, 2006).

In relazione alla sola Sassari, al 2002 dei 4.620 ettari presenti nel 1977, ne sono risultati “degradati” (“oliveti radi”, con 50-100 alberi per ettaro) ben 562, 27 ettari sono risultati formati da alberi sparsi (meno di 50 olivi per ettaro): grazie a tale indagine condotta con l’ausilio di immagini satellitari si è appurato, quindi, che la perdita complessiva dell’area olivetata fruibile anche a fini economici è stata di ben 926 ettari (-19%).

Oliveto

Oliveto

E tale perdita è dovuta quasi esclusivamente a nuove infrastrutture stradali e alla crescita edilizia incontrollata nell’agro.

Ora, dopo l’ultimazione dei lavori e l’apertura al traffico del lotto 3 (luglio 2013) e del lotto 2 (ottobre 2013), è il momento del tratto fra Olmedo e Alghero: anche in questo caso è previsto l’interessamento di diverse aziende agricole (vigneti, frutteti, seminativi) e di moltissimi Olivi. Interessate anche aree di rilievo archeologico (C. Domenica, Sa Mandra de Sa Lua, La Rucchetta) con ritrovamenti di epoca romana e medievale, nonché la presenza di un nuraghe, tanto da esser classificate nel medesimo studio di impatto ambientale (S.I.A.) come “rischio archeologico alto” e “medio-alto”.

Quest’ultimo tratto appare abbastanza assurdo sotto il profilo ambientale ed economico-sociale, perché a breve distanza dal tracciato previsto vi sono ben due altre strade che potrebbero benissimo essere collegate, ristrutturate e adeguate, oltre tutto con una minor spesa (sono previsti ben 18 milioni di euro per gli espropri, il 14,4% dell’importo complessivo dei fondi disponibili!), la  strada statale n. 127 bis Settentrionale Sarda e la strada provinciale n. 42 dei Due Mari (Alghero – Porto Torres).

L’abbiamo detto e lo ribadiamo: il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, interpretando lo spirito di numerose segnalazioni provenienti da Alghero, chiede ancora con forza che le amministrazioni pubbliche competenti individuino un tracciato che ricalchi per quanto possibile la rete viaria principale già esistente, riducendo al minimo gli impatti ambientali e i danni al contesto economico-scoiale della Nurra algherese.

Anche il procedimento di V.I.A. va a concludersi in questo senso, che si aspetta allora?

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

Alghero, Bastioni e centro storico

Alghero, Bastioni e centro storico

 

da La Nuova Sardegna, 13 dicembre 2015

Strada Sassari-Alghero, il progetto dell’ultimo tratto è da rifare.

Gli ultimi 7 chilometri bocciati da ministero e commissione tecnica per i Via. (Gian Mario Sias)

 

 

Sassari, Cattedrale di San Nicola

Sassari, Cattedrale di San Nicola

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. Maggio 4, 2016 alle 2:50 PM

    da La Nuova Sardegna, 3 maggio 2016
    Scontro fra Mario Bruno e Mauro Pili sui finanziamenti alla Sassari Alghero.
    Per il parlamente di Unidos le risorse sono state tagliate, per il sindaco si tratta di una bufala. (Gian Mario Sias): http://lanuovasardegna.gelocal.it/alghero/cronaca/2016/05/03/news/scontro-fra-mario-bruno-e-mauro-pili-sui-finanziamenti-alla-sassari-alghero-1.13405507?ref=hfnsaler-1

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    da Sassari Notizie, 3 maggio 2016
    Sassari-Alghero, risorse confermate per il progetto dell’ultimo tratto: http://www.sassarinotizie.com/articolo-39656-sassari_alghero_risorse_confermate_per_il_progetto_dell_ultimo_tratto.aspx

  2. gennaio 25, 2018 alle 4:33 PM

    da L’Unione Sarda, 25 gennaio 2018
    Sassari-Alghero, l’ultimo lotto presto in Gazzetta Ufficiale: “Progetto meno impattante”: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2018/01/25/sassari_alghero_l_ultimo_lotto_presto_in_gazzetta_ufficiale_proge-68-690492.html

  3. settembre 11, 2018 alle 2:44 PM

    da La Nuova Sardegna, 9 settembre 2018
    Nuovo “ok” della Regione alla Sassari-Alghero: http://www.lanuovasardegna.it/alghero/cronaca/2018/09/09/news/nuovo-ok-della-regione-alla-sassari-alghero-1.17233407

  4. novembre 16, 2018 alle 2:46 PM

    A.N.S.A., 15 novembre 2018
    Sassari-Alghero: doccia fredda dal Mibac. Insorge il sindaco Bruno e all’assessore regionale Balzarini. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/11/15/sassari-alghero-doccia-fredda-dal-mibac_c842203f-8e50-4922-8154-bcd6f0e0d0f5.html)

    ALGHERO, 15 NOV – La quattro corsie che collega Sassari con Alghero e alla quale si dovrebbe intersecare la nuova strada per l’aeroporto, rischia di rimanere un’incompiuta.
    È quanto emerge al termine della riunione della Commissione di valutazione dell’impatto ambientale che si è tenuta questo pomeriggio a Roma. A lanciare l’allarme è il sindaco di Alghero, Mario Bruno, spiegando che anche l’ultima revisione del progetto presentata dall’Anas è stata bocciata dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali. Da sempre critici rispetto alla realizzazione di un’opera che ritengono incompatibile con i dettami del Piano paesaggistico regionale, i vertici ministeriali avrebbero definitivamente imposto che per l’ultimo tratto, quello che dalla casa cantoniera di Rudas dovrebbe condurre sino al centro abitato di Alghero, si prevedano solo due corsie.
    A dispetto dei dati sui flussi di traffico presentati da Anas il mese scorso, ma anche a dispetto delle attese ultraventennali del territorio e dei suoi rappresentanti istituzionali, oggi a Roma è stata respinta anche l’ultima variante proposta per ridurre al minimo l’impatto ambientale di una costruzione che per larga parte è stata già realizzata e che da anni è percorribile. Tecnicamente la strada a due corsie sarebbe un doppione di quella già esistente, che attraversa Surigheddu, Mamuntanas e Carrabufas e conduce alla zona industriale di Galboneddu, ma secondo l’Anas sarebbe incompatibile perché “non rispetterebbe gli standard di servizio per cui è stata progettata e finanziata”. Ancora non c’è niente di scritto, ma nell’Isola è già scoppiato il caso. Mario Bruno definisce l’out out ministeriale “assurdo e perfino ideologicamente sbagliato”.
    E l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Edorardo Balzarini, ribadisce che anche oggi “la direzione generale della Regione ha ancora una volta giustificato presso i ministeri di questo governo la fattibilità e il rispetto della normativa paesistica del completamento della strada Sassari-Alghero, interamente finanziata e progettata”. “Una nuova incompiuta si realizza nel ridurre il tratto terminale a sole due corsie, non ci resta che l’azione di tutela amministrativa”, annuncia l’assessore.

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    da La Nuova Sardegna, 15 novembre 2018
    Due ministeri vogliono il tratto da concludere della Sassari-Alghero a 2 corsie.
    Due dicasteri a guida pentastellata chiudono alla 4 corsie. Il sindaco Bruno protesta: “Assurdo e ideologicamente sbagliato”: http://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2018/11/15/news/due-ministeri-vogliono-il-tratto-da-concludere-della-sassari-alghero-a-2-corsie-1.17465463?ref=hfnsaler-1

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    da Alguer.it, 15 novembre 2018
    All´orizzonte un referendum popolare in città ad Alghero. Braccio di ferro sul numero delle corsie dell´ultimo lotto della Sassari-Alghero. I pareri dei Ministeri di Ambiente e Beni Culturali prevedono una semplice strada a 2 corsie. Il problema diventa tutto politico.
    Il Governo declassa la 4 corsie. E Alghero annuncia battaglia: http://notizie.alguer.it/n?id=137783

  5. novembre 18, 2018 alle 1:11 PM

    un referendum dentro o contro un procedimento di V.I.A.? Siamo all’assurdo.

    A.N.S.A., 18 novembre 2018
    Sassari-Alghero: Bruno lancia referendum.
    Sindaco chiama raccolta cittadini contro declassamento 2 corsie. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/11/16/sassari-alghero-bruno-lancia-referendum_f9efe3c8-dc20-49f9-abfd-3bd0641c12f3.html)

    “Saranno tutti i cittadini di Alghero ad esprimersi sulla volontà di portare a compimento la quattro corsie tra Sassari e Alghero”. È la dichiarazione di guerra che il sindaco Mario Bruno rivolge al Governo. Parole con cui il primo cittadino ribadisce l’intenzione di promuovere un referendum popolare dopo l’inatteso aut-aut arrivato da Roma.

    Nel corso della riunione della commissione per la Valutazione di impatto ambientale è emersa la volontà degli uffici ministeriali di consentire solo la realizzazione di una strada a due corsie per l’ultimo lotto, quello che va dalla cantoniera di Rudas al centro abitato di Alghero e al quale dovrebbe connettersi la nuova “bretella” per l’aeroporto.

    Per l’Anas l’ipotesi non è percorribile perché due corsie non corrisponderebbero agli standard suggeriti dai dati sui flussi di traffico. Per la Regione l’obiezione secondo cui la quattro corsia è incompatibili col Ppr è infondata. E il Comune insiste: quella strada è fondamentale per lo sviluppo del territorio, non si può tornare indietro.

    “Sembra un’altra Tav, questa volta tutta sarda – attacca il sindaco – Assistiamo al sostanziale declassamento del progetto da parte dei ministeri all’Ambiente e dei Beni Culturali, ma a questo punto sentiamo cosa pensano i cittadini”. Bruno ha in mente un referendum consultivo, “e qualora gli altri territori del Nord Ovest Sardegna lo ritenessero opportuno, potrebbe essere esteso a tutti i cittadini della Rete Metropolitana”, propone. “È chiaro e assodato che l’intervento in oggetto è perfettamente ammissibile rispetto alla disciplina del Ppr ed è compatibile con la normativa paesaggistica del contesto territoriale di riferimento, essendo stato pianificato negli anni ’80 e autorizzato nel 2003 e 2005”, insiste il sindaco di Alghero.

    “È quattro anni che l’Anas corregge e adegua i progetti alle caratteristiche territoriali di riferimento, meno impattanti possibile e meglio inseriti dal punto di vista paesaggistico – precisa Bruno – proprio adesso che il Cipe si accinge all’approvazione definitiva dell’opera si rischia di gravare pesantemente sulle legittime ambizioni di crescita del territorio”.

  6. novembre 21, 2018 alle 2:44 PM

    da La Nuova Sardegna, 20 novembre 2018
    Sassari-Alghero, il sindaco Mario Bruno fa chiarezza.
    Dal primo cittadino è arrivata la richiesta «di unità, per una battaglia che vede fianco a fianco più territori nel nome della sicurezza e della crescita economica»: http://www.lanuovasardegna.it/alghero/cronaca/2018/11/20/news/sassari-alghero-il-sindaco-mario-bruno-fa-chiarezza-1.17481488

  7. novembre 23, 2018 alle 2:44 PM

    A.N.S.A., 22 novembre 2018
    Salvini,4 corsie Sassari-Alghero si farà.
    Tema caldo in Sardegna, aperto confronto con Mit: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/11/22/salvini4-corsie-sassari-alghero-si-fara_bbcbb16b-19d3-4cd4-835a-8a854760a90b.html

  8. dicembre 3, 2018 alle 6:43 PM

    A.N.S.A., 3 dicembre 2018
    Sassati-Alghero, ecco quesito referendum.
    Ma Tedde (Fi) ipotizza soluzione normativa per interpretare Ppr: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/12/03/sassati-alghero-ecco-quesito-referendum_35a70967-cdd6-4a5a-b0eb-2bfecc820154.html

  9. gennaio 10, 2019 alle 2:44 PM

    A.N.S.A., 10 gennaio 2019
    Sassari-Alghero a 4 corsie,fumata grigia.
    Ministero Ambiente mette paletti stretti,sindaco Bruno perplesso: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2019/01/10/sassari-alghero-a-4-corsiefumata-grigia_19a39e8b-8368-4aa2-99a1-1d1be67bc91d.html

  10. gennaio 15, 2019 alle 2:44 PM

    da L’Unione Sarda, 15 gennaio 2019
    SASSARI-ALGHERO. Quattro corsie, parte la mobilitazione: sabato sit in per strada e blocco del traffico.
    Il sit in sullo svincolo di Rudas, e blocco del traffico sulla Statale 291: https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/sassari-provincia/2019/01/14/quattro-corsie-parte-la-mobilitazione-sabato-sit-in-per-strada-e-136-822321.html

  11. gennaio 16, 2019 alle 11:28 am

    da Sardinia Post, 16 gennaio 2019
    Sassari-Alghero, Toninelli: “Si farà”. Giovedì il ministro sarà in Sardegna: https://www.sardiniapost.it/correlati-slider/sassari-alghero-toninelli-si-fara-giovedi-il-ministro-sara-in-sardegna/

  12. luglio 29, 2019 alle 2:48 PM

    da Buongiorno Alghero, 29 luglio 2019
    Alghero-Sassari: Niente 4 corsie per la Commissione VIA, ma cosa è la VIA?
    Salvini e Toninelli qualche mese fa promettevano la 4 corsie: https://www.buongiornoalghero.it/contenuto/0/11/116816/alghero-sassari-niente-4-corsie-per-la-commissione-via-ma-cosa-e-la-via

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    da La Nuova Sardegna, 28 luglio 2019
    Sassari-Alghero, la beffa: no alle quattro corsie.
    L’ex sindaco Bruno: primo lotto dimezzato. Pais: risolveremo il problema. (Gian Mario Sias): http://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2019/07/28/news/sassari-alghero-la-beffa-no-alle-quattro-corsie-1.17858683

  13. gennaio 16, 2020 alle 2:46 PM

    da La Nuova Sardegna, 15 gennaio 2020
    Un altro stop per la 4 corsie Sassari Alghero: il Ministero esprime parere negativo: https://www.lanuovasardegna.it/alghero/cronaca/2020/01/15/news/un-altro-stop-per-la-4-corsie-sassari-alghero-il-ministero-esprime-parere-negativo-1.38333723

  14. marzo 4, 2020 alle 10:26 PM

    da La Nuova Sardegna, 4 marzo 2020
    Quattro corsie Sassari-Alghero “indispensabile”: la Regione ricorre al Tar: https://www.lanuovasardegna.it/alghero/cronaca/2020/03/04/news/la-4-corsie-sassari-alghero-e-indispensabile-la-regione-ricorre-al-tar-contro-il-ministero-1.38549307

  15. aprile 23, 2020 alle 5:03 PM

    A.N.S.A., 23 aprile 2020
    Sassari-Alghero: Tar boccia il ricorso della Regione.
    Ora la parola passa al Cipe, udienza il 16 settembre. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/04/23/sassari-alghero-tar-boccia-il-ricorso-della-regione_2b9048db-d1ca-4855-b091-a70346bd4c98.html)

    SASSARI, 23 APR – “L’atto in contestazione non determina un arresto procedimentale e deve ritenersi privo degli effetti lesivi lamentati dall’amministrazione regionale”. È la motivazione con cui il Tar della Sardegna ha respinto il ricorso promosso dalla Regione Sardegna contro il diniego espresso lo scorso 9 gennaio dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali sul completamento a quattro corsie della statale tra Alghero e Sassari, il cui ultimo tratto – dalla cantoniera per Rudas al centro abitato algherese – è irrealizzato da anni, trasformando in una grande incompiuta un’opera che per tre lotti su quattro è finita da tantissimo tempo.
    Il Tar, “ai fini di una sollecita definizione del giudizio”, ha deciso di fissare una pubblica udienza per il 16 settembre, “anche al fine di verificare l’eventuale adozione delle conclusive determinazioni sul procedimento in questione”. Sarà quella la sede in cui “potranno essere valutati anche eventuali profili riguardanti l’ammissibilità del ricorso”.
    Presidenza della Regione e Assessorato dei Lavori pubblici si erano rivolti ai giudici amministrativi lo scorso 4 marzo, confermando l’opera “di fondamentale importanza per lo sviluppo del Nord Sardegna e per i riflessi sull’intera economia isolana”. Per la sentenza pronunciata oggi dalla prima sezione del Tar Sardegna – presieduta da Dante D’Alessio e composta da Tito Aru e Antonio Plaisant – il ricorso proposto dalla Regione riguarda un parere negativo di compatibilità ambientale reso dal Ministro per i Beni e le Attività culturali, che “non costituisce l’atto finale del procedimento” autorizzativo della quattro corsie. L’ultima parola, dicono i giudici amministrativi, spetta “alla competenza del Cipe”.
    Lo stesso Cipe, “in caso di motivato dissenso del Ministro dell’Ambiente o del Ministro per i Beni e le Attività culturali, demanda al consiglio dei ministri l’adozione del provvedimento di compatibilità ambientale”, è scritto nella sentenza emessa oggi. Ecco perché secondo il Tar l’atto contestato dalla Regione “non determina un arresto procedimentale” ed è “privo degli effetti lesivi lamentati dall’amministrazione regionale”, ed ecco perché “non sussistono i presupposti per la concessione dell’invocata misura cautelare”.

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    Pubblicato il 23/04/2020

    N. 00173/2020 REG.PROV.CAU.

    N. 00146/2020 REG.RIC.

    REPUBBLICA ITALIANA

    Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

    (Sezione Prima)

    ha pronunciato la presente

    ORDINANZA

    sul ricorso numero di registro generale 146 del 2020, proposto dalla

    Regione Sardegna, in persona del Presidente pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Roberto Murroni e Mattia Pani, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

    contro

    Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in persona del Ministro pro tempore,
    Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in persona del Ministro pro tempore,
    rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Cagliari, domiciliati ex lege in Cagliari presso gli uffici della medesima, via Dante n. 23;
    nei confronti

    Anas S.p.A., rappresentata e difesa dagli avvocati Pietro Raniero Allori e Cecilia Ticca, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
    Comune di Alghero, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;
    per l’annullamento,

    previa sospensione dell’efficacia,

    – del parere del MIBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) di cui al prot. n. 399 del 9 gennaio 2020, avente ad oggetto “Alghero (SS) – SS 291 “della Nurra” – Lavori di Costruzione del Lotto 1 da Alghero ad Olmedo, in Località bivio cantoniera di Rudas (completamento collegamento Alghero – Sassari) e del Lotto 4 tra bivio Olmedo e l’Aeroporto di Alghero – Fertilia (bretella per l’aeroporto). Progetto definitivo (CUP n. F11B05000490000)”;

    – del parere tecnico-istruttorio endoprocedimentale espresso dalla Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio, di cui alla nota prot. n. 38084 del 18 dicembre 2019;

    – del parere (non conosciuto) istruttorio interno del MATTM del 5 luglio 2019 (Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare) richiamato nel parere ministeriale di cui al prot. n. 399 del 9.01.2020), nella parte e nella misura in cui dovesse essere inteso in senso contrario alla realizzazione del tracciato a quattro corsie;

    – di ogni ulteriore atto ad essi presupposto, connesso e/o consequenziale, anche non conosciuto, ove ritenuto lesivo per l’Amministrazione regionale.

    Visti il ricorso e i relativi allegati;

    Visti gli atti di costituzione in giudizio di Anas S.p.A. e delle Amministrazioni statali intimate;

    Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

    Visto l’art. 55 cod. proc. amm.;

    Visti tutti gli atti della causa;

    Relatore nella camera di consiglio – convocata con le modalità di cui all’art. 84 del decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 – il giorno 22 aprile 2020, il dott. Tito Aru;

    Considerato:

    – che in attuazione di quanto previsto dalla legge 21 dicembre 2001 n. 443 (cosiddetta Legge Obiettivo), con decreto legislativo n. 190 del 20 agosto 2002 il Governo ha disciplinato la progettazione, l’approvazione dei progetti e la realizzazione delle infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale;

    – che con Delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001 il “Completamento adeguamento SS 291 Sassari – Olmedo – Aeroporto di Alghero e allacci”, ossia il tratto stradale oggetto del presente ricorso, veniva inserito nel programma di “infrastrutture pubbliche e private e degli insediamenti produttivi che, considerati nell’ottica d’integrazione complessiva esposta in premessa e portati a sistema nell’ambito dei settori d’intervento del pari specificati in premessa, assumono carattere strategico e di preminente interesse nazionale per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese”;

    – che il decreto legislativo n. 190 del 20 agosto 2002 è stato abrogato dall’art. 256 del D. Lgvo n. 163 del 12 aprile 2006 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE).

    – che quest’ultimo testo normativo contiene, agli artt. 183 e seguenti, le “Procedure per la valutazione di impatto ambientale delle grandi opere”.

    – che il D. Lgvo n. 163 del 12 aprile 2006 è stato poi abrogato dall’art. 217, comma 1, lett. e), del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (nuovo Codice degli appalti pubblici);

    – che, ai sensi dell’art. 216, comma 1bis, del nuovo Codice degli appalti pubblici tuttavia “Per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture strategiche di cui alla disciplina prevista dall’articolo 163 e seguenti del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, già inseriti negli strumenti di programmazione approvati e per i quali la procedura di valutazione di impatto ambientale sia già stata avviata alla data di entrata in vigore del presente codice, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina previgente…”;

    – che nel caso in esame continua pertanto a trovare applicazione la disciplina di cui ai precitati artt. 183 e seguenti del vecchio Codice dei contratti pubblici, poiché il procedimento era stato avviato prima dell’entrata in vigore del nuovo codice ed era stato oggetto di una richiesta di valutazione di impatto ambientale nel 2015 allorché l’ANAS ha presentato – anche alla luce delle sopravvenute normative in materia di costruzioni stradali – un nuovo progetto riguardante la realizzazione del lotto 1 Alghero – Olmedo (bivio cantoniera Rudas);

    – che, in particolare, il contestato parere del MIBACT è stato emesso a seguito della verifica di compatibilità ambientale che era stata richiesta, in data 8 marzo 2018, dall’ANAS, ai sensi delle citate disposizione del previgente codice dei contratti pubblici, su un progetto riguardante il lotto 1 Alghero – Olmedo, che era stato oggetto di ulteriori modifiche, e il lotto 4 Olmedo – Aeroporto Fertilia (quest’ultimo peraltro estraneo al presente giudizio;

    – che il comma 5 dell’art. 183 citato stabilisce che “Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e, per le opere incidenti su aree sottoposte a vincolo di tutela culturale o paesaggistica, il Ministro per i beni e le attività culturali, decorsi novanta giorni dalla data di presentazione della documentazione da parte del soggetto aggiudicatore o dell’autorità proponente, provvedono ad emettere la valutazione sulla compatibilità ambientale dell’opera, comunicandola alle regioni interessate e al Ministro delle infrastrutture nonché, per le opere di cui all’articolo 179, anche al Ministro delle attività produttive. Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio a tale fine si avvale della commissione prevista dall’articolo 184”;

    – che il l successivo comma 6 della stessa disposizione prevede che “Il provvedimento di compatibilità ambientale è adottato dal CIPE, contestualmente all’approvazione del progetto preliminare. In caso di motivato dissenso del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio o del Ministro per i beni e le attività culturali, l’adozione del provvedimento di compatibilità ambientale è demandata al Consiglio dei Ministri, che vi provvede nella prima riunione utile successiva. Sul progetto definitivo si procede alla verifica di ottemperanza ai sensi dell’articolo 185, comma 4”.

    Rilevato:

    – che il ricorso in esame è stato proposto dall’amministrazione regionale avverso il parere negativo di compatibilità ambientale reso dal Ministro per i beni e le attività culturali che, nel descritto iter procedimentale, non costituisce l’atto finale del procedimento che, come detto, per le opere come quella per cui è causa, è affidato alla competenza del CIPE che, in caso di motivato dissenso del Ministro dell’Ambiente o del Ministro per i beni e le attività culturali, demanda al Consiglio dei Ministri l’adozione del provvedimento di compatibilità ambientale;

    – che per quanto sopra, quindi, l’atto in contestazione, non determina un arresto procedimentale e deve ritenersi privo degli effetti lesivi lamentati dall’amministrazione regionale;

    – che non sussistono dunque i presupposti per la concessione dell’invocata misura cautelare;

    – che ai fini di una sollecita definizione del giudizio può fin d’ora fissarsi la pubblica udienza del 16 settembre 2020, anche al fine di verificare l’eventuale adozione, nelle more, delle conclusive determinazioni sul procedimento in questione;

    – che nell’udienza pubblica, potranno essere valutati anche eventuali profili riguardanti l’ammissibilità del ricorso, in relazione a quanto osservato circa la natura del parere negativo impugnato,

    P.Q.M.

    Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Prima), respinge l’istanza cautelare in epigrafe.

    Fissa per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 16 settembre 2020.

    Compensa le spese della presente fase del giudizio.

    La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

    Così deciso nella camera di consiglio del giorno 22 aprile 2020, tenutasi mediante collegamento da remoto in videoconferenza, secondo quanto disposto dall’art. 84, comma 6, del d.l. 17 marzo 2020, n. 18, con l’intervento dei magistrati:

    Dante D’Alessio, Presidente

    Tito Aru, Consigliere, Estensore

    Antonio Plaisant, Consigliere

    L’ESTENSORE IL PRESIDENTE
    Tito Aru Dante D’Alessio

    IL SEGRETARIO

  1. Maggio 30, 2020 alle 3:04 PM

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