Chi e perché sta tagliando gli alberi della pineta di Nassetta a Carloforte?
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (4 novembre 2014) una specifica richiesta di informazioni ambientali e di adozione degli opportuni provvedimenti riguardo il taglio di diversi alberi nella Pineta di Nassetta, sull’Isola di San Pietro (Comune di Carloforte).
Nessun cartello “inizio lavori” né altre indicazioni sono stati riscontrati da escursionisti che si sono imbattuti nel risultato del lavoro delle motoseghe. Lavoro che non pare concluso, vista la presenza di altri alberi segnati vistosamente.
Sono stati interessati il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, il Comune di Carloforte, il Servizio regionale tutela del paesaggio, la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Cagliari. Informata per gli accertamenti di competenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.
Come noto, l’intera Isola di San Pietro è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), è destinata a riserva naturale regionale (legge regionale n. 31/1989 – allegato “A”) ed è classificata quale sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Isola di San Pietro” (codice ITB040027), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, fauna e flora.
Si auspicano rapidi accertamenti per verificare la liceità o meno dei tagli e il conseguente blocco dei lavori, qualora non autorizzati.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto per conto GrIG)
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- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
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- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
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- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
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Ti auguro di riuscire a fermare questi abbattitori di alberi,stanno veramente esagerando nel farla da padroni.Sono riusciti a far scoppiare un incendio nella stessa pineta perchè bruciavano nonostante il grande vento.Grazie grig
Non è possibile,vogliono distruggere anche la pineta di nassetta.Il tutto per farsi la legna per l’inverno.Già più che pulire avvengono delle devastazioniper accapararsi la legna che poi viene spartita o gestita in maniera allegra tra i vari signorotti.Il mese scorso il bottino consisteva in muggini pescati nelle saline ********* e poi divisi tra *****************. Della moria di pesci nessuno si è preoccupato,giornalisti compresi,attenti solo a scrivere solo cazzate.Picchia duro Grig se non lo fai tu non lo fà nessuno
Ma anche qualora autorizzati di proposito per distruggerla.
buon giorno, scusate se intervengo anche se sono solo un turista che ogni anno viene a Carloforte e se potesse non lascerebbe più l’isola, per me è un luogo meraviglioso.
Voi che l’abitate difendetela dai disgraziati che la rovinano.
Ho trovato l’info sottostante su ecosportello Carloforte, credo non sia inerente il taglio alberi della pineta di Nassetta, mi sembra eccessiva come PULIZIA DEL SOTTOBOSCO, al posto dell’aumento del patrimonio boschivo…. ma senz’altro ne sapete più di me.
Grazie, continuate a difendere la vostra isola, così quando potrò diventerà anche la mia isola e sarà ancora bellissima.
Massimo Bizzozero
————————————-
La Regione Autonoma della Sardegna, con la L.R. n. 1 del 14 maggio 2009 (art. 3 comma 2) nell’ambito degli interventi a favore delle politiche sociali e del lavoro, ha stanziato la somma di € 10.000.000 a favore dei Comuni per l’aumento del patrimonio boschivo su terreni pubblici che insistano in prossimità di aree interessate da forme gravi di deindustrializzazione, di cave dismesse, di impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani o di produzione di energia da fonte fossile. La legge in questione prevede, inoltre, che i Comuni occupino in tali interventi soggetti inoccupati e disoccupati, avuto riguardo a nuclei familiari monoreddito di cassintegrati e lavoratori in mobilità.
Nell’ambito di tale iniziativa, il Comune di Carloforte ha ottenuto la somma di € 400.000 (stanziata con Determinazione della Direzione Generale n. 915 del 4/10/2011, su apposito Capitolo del Bilancio regionale) ed ha, peraltro, richiesto, con nota n° del 14.01.2010 (prot. interno n° 340P del 15.012010) di estendere gli interventi in argomento al MIGLIORAMENTO DELLE AREE BOSCATE ESISTENTI ATTRAVERSO LA PULIZIA DEL SOTTOBOSCO, ricevendo riscontro positivo da parte dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente (nota 24/06/2010 prot. 14971).
Pertanto, con la deliberazione n. 44 del 20 marzo 2012 il Comune di Carloforte ha individuato le aree sulle quali si eseguiranno gli interventi: Loc. “Giunco“, loc. “Saline“, loc. “Ex Ostello della Gioventù“, Loc. “Canale del Geniale“, PINETA DI NASSETTA, loc. “La Punta“, i canali de Reticolo idrografico dell’Isola di San Pietro (Canale del Geniale, Canale Bacciu-Maccione, Canale Bacciu-Malacca, Canale di Carlino); i “Sentieri dell’Isola di San Pietro“, riguardo questi ultimi sono stati individuati venti sentieri che necessitano di una adeguata pulizia per essere resi fruibili per l’intera lunghezza dell’itinerario, perciò L’INTERVENTO CONSISTE NEL RIPRISTINO DI TALI PERCORSI ATTRAVERSO AZIONI DI PULIZIA DOVE LA MACCHIA MEDITERRANEA HA INVASO PARZIALMENTE O COMPLETAMENTE LA SEDE DEL SENTIERO:
1) Canale di Capo Rosso – Punta di Capodoglio
2) Genarbì – Zona Mineraria del Becco – Genarbì;
3) Bricco Patella – Stagno di Calavinagra – Pineta di Calavinagra
4) Bricco Patella – Calavinagra al mare
5) Bottoni – Canale di Piticheddu – Zona Mineraria del Becco – Le Tanche
6) Paradiso – Sepoltura
7) Macchione (Laveria) – Mandria – Bacciu – San Nicolau – Valacca – Macchione (Laveria)
8) Macchione (Laveria) – Bacciu – Macchione (Laveria)
9) Croce – Gasparro – Campeggio – Canuti – Croce
10) Croce – Birincampo – Paradiso – Str. Prov. n° 104 – Valacca – Croce 11) La Caletta – Bricco Napoleone – sepoltura – Bricco del Polpo – La Caletta
12) Canalfondo – Canale dei Gatti – Calalunga – Canalfondo
13) Calalunga – Casa Napoli – Casa Grasso – Calalunga
14) Calalunga – Punta della Regolina
15) Calalunga – Casa Napoli – La Regolina
16) Calalunga – Casa Napoli – Punta Spuntone – Canale di Memerosso – Calalunga
17) Viale Giacomo Parodo – Salita Rombi – Sabino – Stagnetto – Laveria – Ripa del Sardo – Le Fontane
18) Sabino – Canale dell’ Inferno – Gioia – Mandria – Sabino
19) Gabbie – Montagna – Sanino – Gabbie
20) Guardia Mori – Canale di Bacusci – Punta delle Oche – Guardia Mori.
Per ulteriori dettagli, vi consigliamo di consultare la deliberazione della G.C. n. 44 del 20 marzo 2012:
Deliberazione G.C. n. 44 del 20 marzo 2012
buonasera Massimo, conosciamo l’argomento e la notizia l’abbiamo divulgata proprio noi: http://ecosportellocarloforte.wordpress.com/2012/04/02/interventi-di-piantumazione-boschiva-nellisola-di-san-pietro/ .
Ma non sembra che per pulire il sottobosco si debbano tagliare alberi ad alto fusto.
Abbiamo effettuato questa richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti proprio perchè non si sa di che cosa si tratta (non ci è stato segnalato alcun cartello “inizio lavori”, necessario per legge, vds. art. 27, comma 4°, del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.).
Vedremo le risposte che ci perverranno dalle amministrazioni pubbliche richieste e, naturalmente, ne informeremo l’opinione pubblica.
Stefano Deliperi
Guardando le foto mi ha colpito l’orario che le stesse sono state scattate,al buio,come i ladri. Quella pineta è comùnale ed aperta,potete andarci anche mentre ci stanno lavorando e informarvi del perché e del percome quegli alberi vengono abbattuti,ma a voi piace il trafiletto sul giornale. Gli alberi interessati al taglio non sono né monumentali ne protetti,insistono su area comunale,quindi di competenza del comune,nonostante ciò è stato chiesto il parere di un agronomo e le autorizzazioni necessarie. Chiunque conosce quella pineta sa che alcuni alberi erano già caduti naturalmente e che la grandezza di alcuni di loro ostacolava la crescita di alberi minori. Dal 2012 si sono piantumati sull’isola più di 2000 tra arbusti ed alberi a fronte di non più di 30 alberi tagliati e ancora da tagliare. Non sappiamo più dove piantumare,proveremo a farlo a mare,basta andare su Google earth per vedere che la nostra isola è la più verde del mediterraneo e tale rimarrà. Dal 2012 ad oggi sono state rimosse più di 30 tonnellate di eternit dal territorio,mai era stato investito tanto sulla salvaguardia dell’ambiente. Grazie al SIC si è inserita la priorità delle bonifiche ambientali e di una discarica di inerti,attualmente gli impresari affrontano spese esorbitanti per il conferimento di inerti oltre canale,42 euro a metro cubo,contro i 6 euro di chi è in terra ferma,con ricadute enormi sulla nostra economia.
Cesare, dovrebbe esserci un cartello dove viene spiegato “del perché e del percome”, così tutti sanno cosa si sta facendo. Fai riferimento al parere di un agronomo quindi, evidentemente, sei a conoscenza di quello che si sta facendo ma i cittadini, di qualsiasi cosa si tratti, non sono stati informati e vogliono saperne di più. Qual è il tuo problema?
L’intervento potrebbe essere anche perfetto, ma in assenza di cartello vi è una presunzione di abusività. Dolersi delle richieste di chiarimento provocate da un’evidente violazione delle norme in materia di lavori pubblici mi pare davvero eccessivo. Bisognerebbe piuttosto scusarsi per aver costretto altri cittadini a perder tempo ed energie per apprendere informazioni che sarebbe obbligatorio fornire in loco, in modo che tutti possano comprendere seduta stante se si tratta di interventi abusivi oppure no.
Un altro effetto della mancata esposizione dei cartelli è la “copertura” degli interventi abusivi, resi “indistinguibili”, agli occhi del cittadino, da quelli legittimi.
E allora la domanda da porsi è: ci vuole così tanto a rispettare regole così elementari e di ovvio buon senso?
Buongiorno Grig,giustamente oscurate quello che secondo voi è un’offesa alla persona,ma quello che ho scritto è stato fatto sotto la luce del sole,mi correggo,del sale.Perchè non andate su FB a vedere cosa scrivono di voi i ********************a seguito dell’articolo uscito sul taglio dei pini a nassetta.?grazie massimo per le delucidazioni,che devo ammettere non conoscevo.
Buongiorno Carlo Forte, sei libero di fare pubblicamente le dichiarazioni che preferisci, alla luce del sole e del sale, nelle sedi che ritieni migliori, con il tuo nome e cognome e assumendoti la responsabilità di ciò che dici, qui la responsabilità è la nostra anche per quello che scrivono gli altri. Non abbiamo letto cosa scrivono su fb, se vuoi segnalarcelo, scrivici pure e vedremo di cosa si tratta.
Storia vecchia massimo,la pulizia diventa tabula rasa o capitozzatura e la legna”bottino” dei vandali potatori e i loro compagni di merenda,per il freddo inverno ,come giustamente dice carlo forte.Oggi ho visto strane macchine dalla porta del comune…….
Cesare scrive: – / Guardando le foto mi ha colpito l’orario che le stesse sono state scattate,al buio,come i ladri -/ ……. La pineta di Nassetta era talmente fitta di alberi che la luce del sole non filtrava continuando con tutti i tagli distruttivi previsti la luce sarà sicuramente migliore. http://www.sardanews.it/13-blog/64402-chi-e-perché-sta-tagliando-gli-alberi-della-pineta-di-nassetta-a-carloforte
da Alguer.it, 5 novembre 2014
Davanti al taglio di diversi alberi nella Pineta di Nassatta, nel Comune di Carloforte, sottoposta a vincolo paesaggistico, il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha voluto approfondire la questione rivolgendosi agli organi competenti.
Potatura sospetta a San Pietro nel mirino del Grlg: http://notizie.alguer.it/n?id=80246
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da Cagliari Oggi, 5 novembre 2014
Carloforte, sottoposta a vincolo paesaggistico, il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha voluto approfondire la questione rivolgendosi agli organi competenti.
Potatura sospetta a San Pietro nel mirino del Grlg:http://notizie.cagliarioggi.it/n?id=80246
ho capito solo ora chi è Cesare un noto ambientalista/noradarista convertito al marchismo e allo stakanovismo, che difende l’indifendibile!
Vai a Lavorare Fegnan…
Grazie per i complimenti
Mi sfuggono le parole marchismo e fegnan
Tutto quello che scrivi Cesare,cosa c’entra con i tagli degli alberi a nassetta?Il fatto che il comune abbia piantumato 2000 arbusti non gli dà il diritto di tagliarne alberi solo prechè sono in terreno pubblico.Ve li hanno llasciati in eredità i precedenti amministratori?Per la curiosità di pietro Fegnan = fannullone. marchismo,penso sia la linea politica adottata dal sindaco di carloforte marco Simeone.Ambientalista?!?!?!?!?!figuriamoci se non lo era
Carl Fort già il fatto che ti nascondi dietro un nomignolo la dice tutta. Ho scritto alberi e arbusti ,non leggere solo ciò che fa comodo a te. Attaccarmi personalmente dimostra la vostra pochezza e lo stampo di questo gruppo.
Cesare, cerca di capire una cosa semplice: questo è un blog e quanto dicono gli altri commentatori che non hanno a fianco il simboletto del GrIG concerne loro posizioni personali, non quella dell’Associazione.
Stefano Deliperi
Scusami ma io non attacco nessuno, ho risposto alle tue giustificazioni che a torto o ragione sono la risposta ai tagli di nassetta e non solo.Ho risposto a pietro e Mario.Non faccio parte del Grig utilizzo il loro blog per sapere cosa succede in sardegna e nel mio paese.Sei tu che attacchi chi la pensa in modo diverso e dai del ladro a chi ha fatto le foto.Tra l’altro attacchi il Grig che ripeto,niente ha a che fare con il mio scritto.Aspettiamo a giudicare e ,se il taglio è regolare,nulla cambia del mio giudizio sui tagli indiscriminati,effettuati dalle amministrazioni che si sono alternate a carloforte la vostra compresa.
da La Nuova Sardegna, 7 novembre 2014
CARLOFORTE. Taglio di pini messo sotto accusa dagli ambientalisti. Lavori nella pineta di Nassetta, esposto del Gruppo di intervento giuridico a procura e Corpo forestale. (Simone Repetto) (http://lanuovasardegna.gelocal.it/cagliari/cronaca/2014/11/07/news/taglio-di-pini-messo-sotto-accusa-dagli-ambientalisti-1.10264459)
CARLOFORTE. Nuovo taglio di alberi contestato a Carloforte. La denuncia arriva dal Gruppo di Intervento Giuridico, che ha raccolto le segnalazioni fatte da alcuni escursionisti mentre stavano esplorando zone interne dell’isola.
In attesa di chiarimenti ufficiali, pare che l’intervento sia stato eseguito sotto controllo pubblico, ma senza l’esposizione di idonei cartelli esplicativi. Il fatto, è accaduto in località Nassetta, dove le persone hanno notato l’evidente taglio della macchia mediterranea, fatto utilizzando delle motoseghe, e segni rossi alla base di altri alberi, che lasciano presagire ulteriori abbattimenti.
“Non vi era nessun cartello di inizio lavori, ne altre indicazioni a supporto dell’intervento eseguito – ha rimarcato la onlus ambientalista guidata da Stefano Deliperi – Intervento che, vista la presenza di altri alberi segnati vistosamente, non pare neanche concluso”.
Il Gruppo di Intervento giuridico ha denunciato il fatto agli organismi competenti, tra cui il Corpo forestale e la Procura di Cagliari, “auspicando rapidi accertamenti per verificare la liceità o meno dei tagli e il conseguente blocco dei lavori, qualora non autorizzati”.
Pare che il taglio, avvenuto in una pineta pubblica su terreno comunale, sia “controllato” e facente parte di un’operazione di miglioramento delle aree boscate attraverso la pulizia del sottobosco, oltre a piantumazione di nuovi arbusti e pulizia di vecchi sentieri per garantirne la fruizione.
Sull’episodio, non sono mancanti i commenti sul web, dove in molti hanno messo in dubbio l’opportunità di tali azioni. La pineta di Nassetta è solo l’ultimo di una serie di casi che hanno fatto discutere nell’isola di San Pietro (tutelata da vincolo paesaggistico e area Sic – Zps), con tagli radicali di alberi e vegetazione, anche in area urbana, come a Villa Aurora ed accanto al vecchio stadio “Pino Solitario”, il cui nome era dovuto ad un viale di pini decennali tagliati l’anno scorso, durante i lavori di riqualificazione della rete idrica.
Stefano appartenenti o no,io giudico in base a chi scrive. Un gruppo ha dei sostenitori che ne delineano,volenti o nolenti l’indirizzo. Carl Fort,non ho scritto che sono ladri,non mi permetterei,era un eufemismo per definire la modalità. Ritengo le ragioni di fondo di questo gruppo degne di attenzione e da portare avanti. Capisco che prendersela con un comune sia un mezzo per arrivare alle istituzioni più alte che spesso e volentieri con leggi farraginose e libertarie,gestiscono con superficialità il patrimonio pubblico, ma in questo caso,prendersela con un comune che sta investendo sull’ambiente più di ogni altro,mi sembra eccessivo. Leggo che i pini del campo sportivo”il Pino solitario”,davano il nome al campo stesso. Quei pini furono piantumati 50 anni dopo il campo che già si chiamava “Pino solitario” . Furono piantumati su una condotta dell’acqua ed il ripristino della condotta ha necessitato del taglio delle radici. Quando i pini vennero piantumati,sopra il muraglione,sotto di esso non esistevano abitazioni. Un altro vostro intervento,l’irruzione in 15 metri di stagno di una ruspa che avrebbe causato la distruzione di alcuni nidi. Nidi non ve ne era neanche uno. La ruspa stava pulendo il canale del macchione,l’esondazione del quale,provocherebbe nell’abitat delle Saline,la distruzione dell’avifauna e con la scomparsa dell’artemia salina,la scomparsa dei fenicotteri. Quando si interviene nelle zone umide,nei boschi per azioni di potatura o sfoltimento,bisogna soppesare i pro e i contro: cosa succederebbe se non pulissi il canale? Cosa succederebbe se non sfoltissi il bosco?
Cesare, giudichi male, allora.
A Cesare quel che è di Cesare…
In questo blog può commentare chiunque, nel rispetto delle regole.
Anche chi non fa parte del GrIG e non è d’accordo o simpatizza con il GrIG,
Stai commentando anche tu, no? 😉
Parliamo dei “lavori di pulizia” del Canale del Macchione fin dentro le Saline?
Bene. Leggi tutto (es. https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2014/05/19/i-lavori-di-pulizia-che-hanno-interessato-le-saline-di-carloforte-non-sono-stati-autorizzati-sotto-il-profilo-ambientale/), però.
Non si contestano i lavori in se e per se, ma il periodo di effettuazione, ricadente nel periodo di nidificazione dell’avifauna selvatica, quando dovrebbero esser sospesi per evitare ogni disturbo.
Non abbiamo mai parlato di “distruzione di nidi”.
L’Isola di San Pietro ha dei valori naturalistici, paesaggistici, storico-culturali straordinari, come abbiamo sottolineato in ogni occasione.
Vanno curati, ripristinati, gestiti correttamente. Un’attività da svolgere con continuità, buon senso e attenzione. E non sempre è stato così. E’ sotto gli occhi di tutti, basta voler vedere.
Stefano Deliperi
Ps avete notato che le palme di Carloforte sono tutte integre? Sapete perché ? Perché questo comune disboscatore ha fatto un azione di prevenzione contro il punteruolo rosso.
Parli il politichese che fino a poco tempo fà contestavi,di quello che hai scritto non c’è una verità e lo sai bene.Qui la finisco non è il caso di continuare
Stefano ritorniamo al discorso di prima,i lavori di ripristino del reticolo idrico sono in buona parte di competenza della provincia. Ripeto,il comune sta investendo oggi più di qualsiasi altra amministrazione sull’ambiente. Monitoraggi sulle discariche abusive,bonifiche di amianto,estensione dell’apertura dell’ecocentro a 7 gg la settimana(prima erano 3),lo scarrabile degli inerti prima si riempiva in 6 mesi,adesso in 20 gg,maggiori finanziamenti per la LAVOc. Prendetevela con gli enti giusti.
Cesare, rimanendo ai lavori del Canale dei Muggini che hanno “sforato” nelle Saline, mi puoi dire dove abbiamo detto che sono stati fatti dal Comune di Carloforte?
Non parlare per partito preso, noi lo evitiamo sempre 😉
Stefano Deliperi
P.S. apprezzo enormemente il viscerale attaccamento dei Carlofortini a u’ paize, ma talvolta perde di obiettività e scivola in un eccesso di personalismi, vero?
È il comune che ci piace quello che previene………non quello che distrugge.In quanto a gestire con superficialità il patrimonio pubblico,non sarei così a posto con la coscienza..A proposito di patrimonio pubblico,è lecito sapere che fine fanno i quintali di legna derivanti dai tagli o dalle potature radicali effettuate dagli operai del comune?Grazie
Monitorare le discariche non vuol dire risanarle,l’isola è piena di amianto,vero per l’eco centro,prima non costruiva nessuno,adesso tutti.A cesare quel che è di cesare,ma suvvia non ti allargare troppo.
mettere l’obbligatorio cartello “inizio lavori” era troppo faticoso?
da L’Unione Sarda, 13 novembre 2014
CARLOFORTE. Taglio dei pini. (Salvatore Lecca)
Sul recente raglio di pini effettuato in località Nassetta, è intervenuto il neo vice sindaco Battista Rossino. Il gruppo di Intervento giuridico si chiedeva chi, e perchè, stesse tagliando i pini. “La pulizia della pineta, effettuata dal Comune”, spiega Rossino, “è prevista nel progetto del cantiere di forestazione e il taglio si è reso necessario in quanto alcuni pini soffocavano quelli circostanti. Dopo diversi sopralluoghi”, continua Rossino, “é stata la Forestale a indicare gli alberi che potevano essere abbattuti. I lavori, con tutte le autorizzazioni – conclude – avevano autorizzazioni e sono stati eseguiti dopo aver ricevuto il nulla osta dalla Regione”.
Il neo vice sindaco?!?!?!?!WOW …….ma non era cesare l’interlocutore dei tagli al verde?
Possibile che le parole degli amministratori siano vangelo?Non saranno certo loro a dire che è stato commesso un illecito.Chi deve controllare se si sono attenuti alle autorizzazioni che parlano di pulizie,potature o tagli giustificati.Non ho visto il lavoro nella pineta ,ma ne ho visto altri dove con la scusa della pulizia,zone di macchia ad alto fusto sono state tagliate solo per papparsi la legna (tanto ricresce dicono i newgreen)È un pò il discorso della pulizia del canale vicino alle saline fatta dalla provincia,che se ci vai ora è più incasinato dello scorso anno.Le pulizie sommarie sono segno di grande ignoranza nei confronti di ecosistemi già resi fragili da discariche e antropizzazione e pesca abusiva esercitata in maniera illegale(tanto che fastidio dà alla fauna).Questa è la situazione caro Grig,altro che “potevate appendere un cartello di inizio lavori”.Se ci sono delle regole che vengano applicate e non solo per prendere soldi.
stiamo ancora aspettando le risposte formali.
Aspettiamo anche che chi critica faccia qualcosa di concreto, no?
La mia non è una critica è uno sfogo per come si possa trasformare una potatura e una pulizia del sottobosco in u taglio radicale di essenze nobili,senza che nessuno intervenga,anzi il vicesindaco riesce anche a tranquillizzare il Grig con un articolo rassicurante.Sicuramente ci sarà qualche straccio di permesso ma non li autorizza a fare quello che fanno.Dell ‘incendio scoppiato nella pineta durante le pulizie cosa si dice?Tutto in regola tutto in regola
ma chi ti ha detto che ci siamo “tranquillizzati”? Che noia, ‘sti “sfoghi” sterili…..
Rimboccarsi le maniche no?
oh Grig, lascia perdere le provocazioni degli anonimi vigliacchetti, aiò.
Poniamo che sia tutto in regola,ma la legna che fine fà?
In effetti, anche se tutto fosse in regola, bisognerebbe trovare qualcosa..mmhh.. e i funghi dove li lasciamo?
La domanda era rivolta agli assessori Cesare e Rossino che difendono a spada tratta il loro operato elencandone i motivi non certo al Grig,parli sempre a sproposito occhio nudo e c’è sempre dell’ironia stronza nei tuoi scritti quando scrivo.Che ne sai tu di come funziona a carloforte,dove si tagliano alberi storici per marchette,dove con un rifacimento tetto costruisci una casa,dove il capanno attrezzi diventa una villa e un recinto una mega casa,dove si costruisce sul mare,dove la mulattiera di accesso al mare di Calavinagra diventa una colata di cemento,con lo stesso rudere si costruiscono decine di case.carloforte.Basterebbero dei controlli seri ma nessuno li fà perchè verrebbero fuori 30anni di abusi di ogni tipo..Se ci sono i funghi stai tranquillo che qualcuno se li mangerà,come si sono mangiati i muggini pescati nelle saline…….che ne sai tu,che prendi anche per il culo la gente, di come funziona il sistema a carloforte.Tutto sarà in regola stà tranquillo occhio nudo e agli occhi dell’ignoranza sarà anche un bel lavoro,del resto cos’è un ambiente naturale e a parte i pini tutto l’altro ricrescerà.