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Che cos’è quello sbancamento a Tacca Rossa (Carloforte)?


Carloforte, Tacca Rossa, sbancamento

Carloforte, Tacca Rossa, sbancamento

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (18 giugno 2014) una specifica richiesta di informazioni ambientali alle amministrazioni pubbliche competenti riguardo natura e autorizzazioni emanate relativamente a uno sbancamento di notevoli dimensioni sul litorale di Tacca Rossa, in Comune di Carloforte (CI).

L’intera Isola di San Pietro è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., individuazione con D.M. 25 marzo 1966), è destinata a riserva naturale regionale (legge regionale n. 31/1989 – allegato “A”) ed è interamente classificata (escluso il centro urbano) quale sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Isola di San Pietro” (codice ITB040027), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali (esecutiva con D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i. ).

Si attendono ora gli accertamenti richiesti.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

 

mare

mare

 

aggiornamento (19 giugno 2014)

il Comune di Carloforte – Area tecnica ha risposto (nota prot. n. 6876 del 19 giugno 2014) alla richiesta di informazioni ambientali.   Si tratta di “un intervento di demolizione e ricostruzione di un fabbricato residenziale, con relative pertinenze, avente una volumetria complessiva  di mc 804,92”, in zona “F – turistica” del vigente strumento urbanistico comunale, nella fascia fra 150 e 1000 metri dalla battigia marina.  L’intervento è stato autorizzato con incremento volumetrico del 24,5% (volumetria complessiva mc. 991,35) in base al c.d. piano per l’edilizia (art. 5, comma 2°, della legge regionale n. 4/2009 e s.m.i.) con concessione edilizia n. 3 del 23 gennaio 2014, previo nullaosta paesaggistico (art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) emanato con nota Servizio regionale tutela paesaggio CA n. 3275 del 4 ottobre 2013 e parere favorevole Soprintendenza B.A.P.S.A.E. di Cagliari n. 14529 dell’11 settembre 2013. Parere favorevole è stato espresso anche dal Parco geo-minerario, storico-ambientale (deliberazione n. 4 del 28 gennaio 2013) e dal Servizio regionale valutazione impatti S.A.V.I. (nota n. 28586 del 4 dicembre 2012).

 

 

Carloforte, Tacca Rossa, sbancamento

Carloforte, Tacca Rossa, sbancamento

Carloforte, Tacca Rossa, sbancamento

Carloforte, Tacca Rossa, sbancamento

 

Carloforte, Tacca Rossa, sbancamento

Carloforte, Tacca Rossa, sbancamento

 

(foto per conto GrIG)

  1. Shardana
    giugno 18, 2014 alle 8:14 am

    Sarà l’ennesimo abuso edilizio legalizzato,oh nò…..

  2. Shardana
    giugno 18, 2014 alle 8:25 am

    Visto che ci siamo anche a canalfondo un pò prima di tacca rossa una vecchia casa patronale,di fine 800 è stata completamente rasa al suolo è anche lì a pochi metri dal mare c’è uno sbancamento in atto.Operazione totalmente illegale,ma si può fare tutto au paise se sei dalla parte giusta.SHHHHHHHHHHHHHHH,LAVIAMOCI I PANNI SPORCHI IN CASA

  3. giugno 18, 2014 alle 5:26 PM

    sarà forse un un nuovo cantiere nautico che seppellirà la spiaggia?…

  4. shardana
    giugno 18, 2014 alle 9:06 PM

    Lei ci scherza ma due spiagge le hanno fatte sparire in maniera nebulosa per fare spazio a cantieri nautici.Però non si dice perchè a carloforte il motto è “i panni sporchi si lavano in famiglia”

  5. giugno 19, 2014 alle 4:27 PM

    c’è un aggiornamento, con rilevanti informazioni ambientali in proposito

  6. giugno 19, 2014 alle 4:29 PM

    da La Nuova Sardegna, 19 giugno 2014
    Sbancata la collina davanti a Tacca Rossa, mobilitazione ambientalista.
    Carloforte, il Gruppo di intervento giuridico chiede conto dei lavori cominciati sull’altura davanti al litorale. (Simone Repetto): http://lanuovasardegna.gelocal.it/carbonia/cronaca/2014/06/19/news/sbancata-la-collina-davanti-a-tacca-rossa-mobilitazione-ambientalista-1.9452141

  7. paulesante
    giugno 19, 2014 alle 6:01 PM

    Come mai in questi ultimi periodi siete così attenti?
    Negli anni precedenti, quando avevate l’ecosportello; non eravate così.

  8. paulesante
    giugno 19, 2014 alle 6:04 PM

    Shardana! Gli abusi edilizi ci sono sempre stati così come in tutti i paesi del mondo.
    prima di scrivere per quale motivo non ci si informa meglio?

  9. shardana
    giugno 19, 2014 alle 11:54 PM

    Beh in tutti i paesi del mondo non direi……..prova a costruire abusivamente in trentino ,per non andare tanto lontano.In sardegna ha ragione paule sante,l’abusivismo non è un reato è normalità.Per quanto riguarda il Grig,anche se a volte non mi và bene come la pensa non puo’ dire che si muove solo ora,sarebbe ingiusto.Se allude a me sul fatto di informarsi meglio non ho nessun interesse in merito.Ho detto sarà l’ennesimo abuso legalizzato,un pò come succede per la baia d’argento,come è successo al becco e così via,normalità nel nostro paese.

  10. Riccardo Pusceddu
    giugno 20, 2014 alle 4:44 am

    e ti pareva che doveva esserci l’ampliamento volumetrico del 24,5%. Non solo non si migliora ma non si sta nemmeno stazionari. Ma che fine ha fatto la legge che vietava qualsiasi costruzione a meno di 300 metri dalla battigia? O era solo una proposta di legge? E ancora: perché in Sardegna senza incremento demografico si continua ad aumentare le volumetrie?

  11. Carlo Forte
    giugno 20, 2014 alle 9:44 am

    Non mi sembra che a carloforte la situazione sia nella normalità,sempre più spesso autorità comunali,vigili urbani,impiegati dell’ufficio tecnico,sono oggetto di denunce per omissioni o falso in atti di ufficio e rilasci di false licenze edilizie e penso sia solo l’inizio,Grig o non Grig.

  12. shardana
    giugno 20, 2014 alle 10:27 am

    È quello che mi chiedo anch’io Riccardo,come è possibile che si possa ancora costruire sul mare Grig?Mettiamo che ci sia l’autorizzazione edilizia,è possibile effettuare sbancamenti? Grazie grig

    • giugno 20, 2014 alle 1:55 PM

      si tratta, Shardana, di una demolizione di edificio preesistente e successiva ricostruzione con premio volumetrico grazie al c.d. piano per l’edilizia: per questi motivi – con le varie autorizzazioni – possono costruire oltre la fascia dei mt. 150 dalla battigia marina (nelle Isole minori la fascia di inedificabilità è di mt. 150, non di mt. 300 dalla battigia marina).

      Stefano Deliperi

  13. paulesante
    giugno 20, 2014 alle 1:44 PM

    Ho scritto “in questi ultimi periodi” e non da sempre.
    Ho fatto la ricerca ma non ho trovato gli articoli delle ruspe alla spiaggia della caletta o gli incendi di immondezza lungo il canale delle saline.
    Se mi da il link e lo leggo chiedo scusa per aver pensato male.

    • giugno 20, 2014 alle 1:50 PM

      abbi pazienza, non possiamo star dietro a ogni malpensante che circola a Carloforte o in qualsiasi altro luogo: cerca “Carloforte” nella ricerca per “tag” e leggi, se ne hai voglia.
      Poi, già che ci sei, cerca su qualsiasi motore di ricerca le azioni di qualsiasi altra associazione ambientalista o meno su Carloforte, infine, così completi il quadro, cerca quelle che ha fatto “Paulesante”.

      Stefano Deliperi

  14. paulesante
    giugno 20, 2014 alle 2:24 PM

    Senza voler fare polemica, vi faccio una domanda:
    In un terreno privato il proprietario è libero o no (dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie) di buttare giù la sua vecchia casa e rifarla nuova di sana pianta?

    • giugno 20, 2014 alle 3:41 PM

      se ha ottenuto legittimamente le varie autorizzazioni ambientali e urbanistico-edilizie, sì.
      E’ quanto c’è scritto in questo articolo.

      Stefano Deliperi

  15. shardana
    giugno 20, 2014 alle 3:44 PM

    Avevo immaginato che era la demolizione di un edificio preesistente per questo ho chiesto se era possibile effettuare lo sbancamento e radere al suolo il vecchio stabile.Ancora per questo ti richiedo Grig se è legale quello che stanno facendo e se il malpensante sono io smentiscimi. Ma la forestale si è fatta un giro?Come mai certe licenze edilizie trasformano capanni in villette e in altri casi nulla concedono?Sappiamo bene che per anni con lo stesso rudere si sono costruite decine di case,ed è così che si diventa malpensanti Grig. Sai che per mè siete l’unica associazione ambientalista che si muove,le altre sono asservite ai partiti…..se ne hai voglia di rispondermi sulla legalità dello sbancamento e dell’aumento di volume ti ringrazio se nò amici -nemici come prima.Tanto come dice Carlo forte li stanno stanando tutti anche se gli scempi rimangono.

    • giugno 20, 2014 alle 3:55 PM

      “Come mai certe licenze edilizie trasformano capanni in villette e in altri casi nulla concedono?”
      E che ne so io?
      Ho forse la palla di vetro?
      L’aumento di volume, purtroppo, è previsto dal c.d. piano per l’edilizia (legge regionale n. 4/2009 e s.m.i.), fortemente voluto da quell’Ugo Cappellacci allora Presidente della Regione autonoma della Sardegna e, a quanto risulta, molto “di casa” a Carloforte.
      In via generale, esser “malpensanti” a membro di segugio non porta a nulla. In più annoia.
      Porta a qualcosa quello che ho detto e ripetuto mille volte anche a te: prendi la macchina fotografica, fotografa, segna su cartografia, raccogli tutte le informazioni utili e denuncia oppure invia alla nostra casella di posta elettronica (grigsardegna5@gmail.com).

      Stefano Deliperi

      • paulesante
        giugno 20, 2014 alle 7:06 PM

        shardana! Lei è un grande.
        (Non è una presa ingiro! Lo penso veramente!)

  16. shardana
    giugno 20, 2014 alle 4:24 PM

    Scusami non vorrei sembrarti logorroico,ma continui a non rispondere alla mia domanda.Poteva essere effettuato lo sbancamento che si vede in foto e l’edificio esistente essere raso al suolo?Mi basta un semplice sì o nò,grazie

    • giugno 20, 2014 alle 6:13 PM

      caspita, l’articolo è scritto in turco e non me ne sono accorto: con concessione edilizia n. 3 del 23 gennaio 2014, previo nullaosta paesaggistico, parere favorevole espresso dal Parco geo-minerario, storico-ambientale e dal Servizio regionale valutazione impatti S.A.V.I. è stato autorizzato “un intervento di demolizione e ricostruzione di un fabbricato residenziale, con relative pertinenze” con incremento volumetrico del 24,5% (volumetria complessiva mc. 991,35) in base al c.d. piano per l’edilizia.

      Stefano Deliperi

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 20, 2014 alle 10:51 PM

      dai, non mi fare arrabbiare Stefano per favore. E’ vero, sta scritto nell’articolo alla parte “aggiornamento”. Non smetto di stupirmi come la nostra isola e soprattutto le nostre coste possano essere ancora così belle con tutte queste leggi vergognose che peggiorano anziché migliorare la situazione. Solo così si può interpretare la norma permissiva dei 150 metri di distanza dalla battigia nelle piccole isole invece di 300 (anche 300 erano pochi: mi ricordo che 20 anni fa avevo fatto una raccolta di firme per una proposta di legge popolare per portare questo limite a 500 metri, puntualmente ignorata) e soprattutto la norma che permette un premio di quasi il 25% di volumetria in più (anziché in meno). Insomma tutto il contrario di quello che dovrebbe essere. Io sogno del giorno in cui lo Stato espropiera’ finalmente le numerose villette che deturpano il paesaggio e soprattutto gli ecosistemi costieri e le demolirà per restituire alla natura quei siti. Ma temo che non ce la faro in tempo prima di trapassare. Forse i miei figli

      • giugno 20, 2014 alle 11:00 PM

        quella raccolta di firme l’avevano proposta gli Amici della Terra, il Gruppo d’Intervento Giuridico, il Comitato contro il “sacco” delle coste sarde 😀
        Vennero raccolte oltre 35 mila firme complessivamente.
        Oggi viene soppressa quell’Agenzia della Conservatoria delle coste della Sardegna che dovrebbe acquisire e sottrarre alla speculazione immobiliare i “gioielli” costieri isolani.
        Caro Riccardo, teniamo duro 😛

        Stefano Deliperi

        P.S. non m’arrabbio, ma sto lucidando la labrys 😉

      • Riccardo Pusceddu
        giugno 20, 2014 alle 11:31 PM

        ah si! Adesso ricordo! Io la facevo al comune facendo firmare quanta più gente possibile (accompagnandoli di persona dal segretario comunale per l’autenticazione delle firme). Infatti mi ricordo anche una occasione in cui avevo partecipato ad un dibattito tenuto dagli Amici della Terra a Cagliari dove c’eri anche tu. Ma non si può fare qualcosa magari a livello europeo o statale visto che i nostri rappresentanti alla Regione dicono una cosa in linea con la maggioranza dei sardi e poi ne fanno immancabilmente un’altra a favore dei loro “amici”?

  17. giugno 20, 2014 alle 8:17 PM

    da La Nuova Sardegna, 20 giugno 2014
    Sbancamento a Tanca Rossa, la replica del Comune: «Lavori autorizzati».
    Il Gruppo di intervento giuridico aveva chiesto chiarimenti per un cantiere aperto su una collina fronte mare. (Simone Repetto): http://lanuovasardegna.gelocal.it/carbonia/cronaca/2014/06/20/news/sbancamento-a-tanca-rossa-la-replica-del-comune-lavori-autorizzati-1.9458943

  18. shardana
    giugno 20, 2014 alle 9:33 PM

    Io leggo il turco,ma non mi sembra ci siano notizie sullo sbancamento,io penso anche a torto che lo scavo debba essere autorizzato.Il trucco è proprio li……..,come alla baia d’argento.Hanno sbancato una collina senza nessuna autorizzazione.Grig,non prendiamoci in giro,lo stà già facendo paulesante.

    • giugno 20, 2014 alle 10:26 PM

      lo scavo dovrebbe esser connesso alla demolizione e alla riedificazione.

      Stefano Deliperi

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 20, 2014 alle 10:53 PM

      Shardana, ma tu sei del posto? Allora perche’ non fai come ha suggerito Stefano a fare un’ispezione con tanto di macchina fotografica e vedi se lo sbancamento sia eccessivo oppure no?

  19. shardana
    giugno 21, 2014 alle 9:08 am

    Scusami Riccardo,mica posso entrare in casa della gente,che ci vadano la forestale,i vigili urbani oppure i carabinieri,che quando vogliono già si muovono.Dalla foto lo sbancamento non sembra una cosa da poco,basta fare una proporzione con la casa di fianco,tra l’altro a due piani,ed il gioco è fatto.Basterebbe anche vedere la foto della casa che c’era prima dello sbancamento il gioco stà proprio li,cosa che nessuno farà perchè se nò si scoprono gli altarini.Il mercato edilizio va avanti così da sempre,da buchi si tirano fuori villette o ville,è pieno di case fatte in questo modo.Basterebbe fare dei controlli cosa che non avviene……..perchè troppe persone intoccabili si fanno la casa in questo modo.Vai su google l’isola è piena di piscine dichiarate come cisterne per l’acqua,un ambiente strano a carloforte per l’applicazione della legge.

  20. Carlo Forte
    giugno 21, 2014 alle 4:07 PM

    A questo punto per mè è l’ufficio tecnico o la forestale che dovrebbero fare un controllo e vedere se lo scavo è a posto.Ricardo Scusami ma il cittadino mica può sostituirsi alla legge se nò sarebbe l’anarchia più totale.

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 23, 2014 alle 8:03 PM

      ma io non ho mai detto che il cittadino si debba sostituire alla legge ma al contrario, che sia auspicabile che eserciti un controllo, come sta facendo Stefano, un cittadino come gli altri (anche se non comune) su questo blog.

  21. shardana
    giugno 21, 2014 alle 6:51 PM

    E perchè ora che cos’è?ah ah ah ah………..

  22. giugno 21, 2014 alle 11:09 PM

    se volete le foto le ho

  23. giugno 21, 2014 alle 11:21 PM

    comunque la casa era molto più grande di quella a fianco

  24. Carlo Forte
    giugno 22, 2014 alle 5:18 PM

    Scusami vale ma sei sicura che è la casa oggetto della discussione?Sia il paesaggio circostante che la distanza dal mare mi lasciano un pò perplesso.

  25. giugno 22, 2014 alle 10:08 PM

    Certo che sono sicura, la villa è quella, la foto è di qualche anno fa ma è quella.

  26. giugno 22, 2014 alle 11:03 PM
  27. giugno 22, 2014 alle 11:26 PM

    la prima non si riesce a vedere, la seconda si vede bene sullo sfondo dietro al signore in primo piano

  28. giugno 22, 2014 alle 11:32 PM

    Una vera tristezza, era un pezzo di storia di taccarossa, Ma era ormai in condizioni terribili. Da buttare giù sicuramente. Speriamo che ora non facciano uno scempio,

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 23, 2014 alle 7:59 PM

      grazie Vale, la villa e’ sicuramente la stessa. Incredibile cosa si riesce a fare in pochi con internet! Comunque mi pare che lo scempio sia già avvenuto. Mi pare che sia anche stato tagliato un grosso pino sulla destra anche se non sono sicuro. Magari si potrebbe avere una visione più chiara dall’altro, con google map. Qualcuno sa se google aggiorni le foto aeree e la frequenza? Vale o Stefano, mi fareste sapere dove si trova la villa esattamente così controllo su google di persona?

  29. giugno 24, 2014 alle 12:13 am

    Sicuramente alberi ne hanno tagliati tanti. non credo che con google map si riesca a vedere un’immagine aggiornata. Non ci sono nomi di strade in mezzo alla macchia, e se non conosci il posto non è facile.

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 24, 2014 alle 2:04 PM

      ma penso che tu sappia abbastanza bene dove si trovava la villa visto che hai le foto. Mi potresti dire la località almeno così posso fare un controllo con google map? Ci sono (purtroppo) diverse case sparse attorno quindi non dovrebbe essere difficile individuare il posto preciso. Io sono molto bravo in queste cose perché ho lavorato per diversi anni in uno studio edile e le planimetrie erano il mio pane quotidiano anche se non quelle aeree. La speranza e’ che la foto non sia aggiornata così si potrà fare il confronto quando lo verra’

  30. shardana
    giugno 24, 2014 alle 11:28 am

    Mi chiedo,ma in tutta questa storia,l’opposizione,tanto presente nel virtuale ha fatto qualcosa per fare un pò di luce sulla situazione tacca rossa?Perchè si lascia sempre che siano i cittadini a muoversi,anche seabbiamo già visto a carloforte progetti apparentemente in regola che poi alla fine erano carta straccia.Perchè non si interessano loro visto che sono delegati dalla cittadinanza?Le 2 foto principali mi ricordano le parole crociate dove ti invitano a notare la differenza……Infatti se guardate bene anche se apparentemente sembrano viste dallo stesso punto le case in modo particolare in una spariscono.Miracolo della computer grafica o posizione diversa?Alla minoranza l’ardua sentenza

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 24, 2014 alle 2:13 PM

      ma l’opposizione tra partiti non esiste. E’ solo virtuale. C’e’ solo per le elezioni quando si contano i muscoli. Poi quando i nuovi equilibri si sono creati o aggiustati tutto torna alla normalità ovvero partiti contro cittadini. Ecco perché devono fare tutto i cittadini, perché sono i cittadini l’opposizione. Il M5S e Pannella coi suoi Radicali sono gli unici a parer mio che fanno eccezione.
      Le foto sono scattate da angolature molto diverse e alcune hanno un campo molto ridotto, come quella più colorata di tutte che restringe il campo solo alla villa demolita. Non penso che alcune siano state scattate quando c’erano meno o più immobili

  31. Carlo Forte
    giugno 24, 2014 alle 12:19 PM

    Anche io ho notato guardando le foto postate da vale e quelle del Grig che il paesaggio circostante varia e alcune case a volte ci sono altre nò.Sicuramente fatte in tempi diversi quelle di vale ,ma quelle postate dal Grig sono dello stesso periodo,ma forse come dici tù shardana,scattate da posizioni diverse.Un pò deluso anch’io dall’opposizione( che tra l’altro ho votato)battaglieri nel dare notizie su Facebook,poco nella realtà e nell’agire con fatti concreti che riguardano il paese

  32. giugno 24, 2014 alle 4:10 PM
  33. giugno 24, 2014 alle 4:12 PM

  34. giugno 24, 2014 alle 4:14 PM

    sulla destra la casa in alto che non ha altre case davanti. località Taccarossa – Carloforte – Isola di San Pietro – provincia Carbonia/Iglesias

  35. giugno 24, 2014 alle 4:17 PM

    Vicino a quella casa non hanno costruito molte case in questi anni, credo un paio. Sicuramente dipende dall’angolazione dell’inquadratura

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 24, 2014 alle 5:21 PM

      grazie Vale, sei una miniera di informazioni. Ho trovato la casa su google map, non e’ stato difficile. La foto risale a prima dello sbancamento e mostra diversi alberi a nord della casa che adesso non ci sono più. In particolare un grossissimo pino (a giudicare dal fogliame più chiaro degli altri alberi vicini) e’ sparito. Vorrei chiedere a Stefano Deliperi se con la legge attuale (quella con cui e’ stato permesso lo sbancamento e che sono sicuro verra’ usata per legittimare l’aumento volumetrico del 24,9 %) sia permesso abbattere alberi così vetusti e pregiati. Inoltre qualcuno mi sa dire se si possono consultare le concessioni edilizie di Carloforte online? Qui nel Regno Unito e’ possibile vedere tutti gli elaborati e anche tutta la corrispondenza relativa ad ogni singolo progetto, residenziale e non: una vera manna di informazioni

      • giugno 24, 2014 alle 5:55 PM

        come scritto chiaramente in questo articolo, i lavori hanno tutte le autorizzazioni necessarie, poi sono i controlli amministrativi a dover verificare se corrispondono a quanto autorizzato.

        Stefano Deliperi

  36. Riccardo Pusceddu
    giugno 24, 2014 alle 5:24 PM

    Stefano, non avevi pensato ad usare anche google map per confrontare le fotografie aeree del passato con quelle che sicuramente verranno aggiornate in futuro? Magari esiste anche qualche piattaforma dove questo e’ già possibile in tempo reale o comunque a intervalli temporali molto più ravvicinati. Così non si deve aspettare che google aggiorni le foto a chi sa quale frequenza

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 24, 2014 alle 8:32 PM

      scusa Stefano, mi ero dimenticato il testo dell’articolo riguardo alla mia domanda sull’ampliamento di volume (e’ già scritto nell’articolo che verranno ampliati del 24/5%). Pero’ sarebbe possibile sapere se l’abbattimento di alberi per far posto ai lavori e all’ampliamento deve essere autorizzato oppure può essere eseguito dal proprietario del terreno senza l’obbligo di richiedere un autorizzazione? E se l’autorizzazione e’ necessaria allora e’ stata richiesta per gli alberi abbattuti? Qui da me a Londra gli alberi credo non si possano tagliare quando sono di grosse dimensioni, per motivi principalmente di sicurezza ma anche naturalistici, senza le necessarie autorizzazioni

      • giugno 24, 2014 alle 8:37 PM

        Riccardo, l’ho già detto e ripetuto: non esiste per lavori di natura edilizia un’autorizzazione specifica per il taglio della vegetazione, non si emanano autorizzazioni per un “pezzo” del progetto, poi per il resto si vedrà. In questo caso, i lavori hanno tutte le autorizzazioni necessarie, poi sono i controlli amministrativi a dover verificare se corrispondono a quanto autorizzato.

        Stefano Deliperi

  37. Riccardo Pusceddu
    giugno 24, 2014 alle 8:55 PM

    scusa, buttare giù un albero per l’ampliamento, se l’ampliamento e’ stato autorizzato, deve sicuramente avere un’autorizzazione (ammesso che questa sia necessaria), a meno che il proprietario non abbia segnalato la presenza dell’albero in questione.

    • giugno 24, 2014 alle 9:34 PM

      santo Cielo, Riccardo, l’autorizzazione è unica. E’ un unico atto: demolizione + ricostruzione con ampliamento e taglio vegetazione.

      Stefano Deliperi

      • Riccardo Pusceddu
        giugno 25, 2014 alle 5:32 PM

        si, mi ero spiegato male. Volevo dire che t’avevo fatto una domanda senza essermi accorto che la risposta era scontata. Per quello t’avevo chiesto scusa. Ieri ero un po stanco e ho preso un po di granchi in più del solito. Non t’incazzare così subito, dai almeno il beneficio del dubbio, no? A volte ci si spiega male con l’italiano: basta una virgola in meno e può cambiare il senso del discorso, soprattutto se non rileggi quello che scrivi 🙂

  38. shardana
    giugno 24, 2014 alle 10:31 PM

    Riccardo,non ti crucciare:vuolsi così cola dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare.

  39. zizù
    giugno 25, 2014 alle 12:50 am

    se posso aggiungere un commento .naturalmente chi ha fatto lo sbancamento lo ha fatto perchè lo ha potuto fare .coperto da coloro che invece dovevano controllare .la villa in questione è di proprietà di un riccone che è venuto ad investire nell’isola perchè qui si puo fare tutto se si hanno i soldi .infatti ampliamento vuol dire aumento dei volumi certamente .ma non essendoci altro spazio allora cosa fanno ? sbancamento e questo è autorizzato ??? no da nessuno puo essere autorizzato uno sbancamento del genere .domanda .ma se noi abbiamo le foto dove è visibile tale abuso perche non procediamo con un sollecito alle autorità competenti ?

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 25, 2014 alle 5:42 PM

      scusa ma ti rispondo io prima che ti risponda Stefano un po’ bruscamente, dicendoti di rileggerti l’articolo e i commenti (cosi mi sdebito anche con lui visto che ieri ho fatto alcune domande inutili).
      Lo sbancamento e’ stato autorizzato dal comune di Carloforte, così come il taglio della vegetazione e la successiva nuova costruzione ampliata del 24.9%. Tutto in regola quindi a meno che gli elaborati del progetto non abbiano nascosto qualche albero in più (ammesso che sia necessario disegnarli nella planimetria dell’intervento e conoscendo il disinteresse per gli alberi in Italia, ne sarei molto sorpreso). Le foto a cui ti riferisci te infatti sono state usate da Stefano per fare il sollecito alle autorità competenti (comune di Carloforte e forse anche altre), nella fattispecie, una Richiesta di Informazioni Ambientali alle quali il comune di Carloforte ha risposto dicendo che lo sbancamento aveva tutti i crismi della legalità.

  40. zizù
    giugno 25, 2014 alle 12:54 am

    son o venuto a sapere di questo investimento immobiliare in una maniere fortunosa ma vi posso assicurare che lo sbancamento c’è stato eccome .l’aumento dei volumi è stato realizzato grazie a questo sbancamento .questo ha permesso al ricco proprietario di elevare il valore commerciale della villa cosi da poterla poi rivendere ad un prezzo molto piu alto

  41. zizù
    giugno 25, 2014 alle 12:59 am

    se non poniamo dei freni alla speculazione edilizia con la certezza della pena per chi abusa del nostro territorio non potremo mai avere giustizia .

  42. shardana
    giugno 25, 2014 alle 9:20 am

    Come si può mettere un freno alla speculazione se chi dovrebbe controllare è ingranaggio del sistema?Rassegnatevi è una cosa gestita dall’alto,dalle stesse istituzioni…..Basta guardare l’ultima foto di vale(ma hai un archivio)per capire che dove c’erano un pò di case è sorto quasi un paese.Come possono intervenire,dovrebbero abbattere le abitazioni di un’intera isola e mettere le mani in un ginepraio dell’illegalità.Troppepersone importanti o paganti costruiscono dove non si potrebbe toccare una pietra.La calligaris ad esempio,la famosa novella galligaris,per il suo abuso apparso anche sui quotidiani sui quotidiani,è stata premiata diventando reginetta testimonial presentatrice al giro tonno……. un esempio da seguire.Solo la guardia di finanza può mettere fine a questo mercato immobiliare da capogiro con conseguenze degrado ambientale …………….

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 25, 2014 alle 5:50 PM

      shardana, premesso che per me anche una sola casa al mare e’ un crimine (per quanto legalizzato possa essere) contro la bellezza del nostro ineguagliabile paesaggio costiero (per chi mi conosce, forse l’unico posto dove avrei qualche remora ad istallare una pala eolica), sei sicuro sulla storia del paese sorto dove prima c’erano solo poche case? A me mi sembra che le case siano rimaste le stesse. Troppe ma le stesse. Anche guardando su google map non si vedono nuove costruzioni. Potresti circostanziare il tuo rilievo per favore?

    • giugno 25, 2014 alle 7:29 PM

      questa l’ “impresa” di Novella Calligaris a Carloforte, “premiata” con la conduzione di varie iniziative durante il Girotonno 2014 (http://www.girotonno.it/index.php/programma). Quantomeno sarebbe opportuno attendere la conclusione del procedimento penale prima di dare qualsiasi incarico di rilevanza pubblica.

      da Il Gazzettino, 16 aprile 2014
      L’ex campionessa Calligaris nei guai per un abuso edilizio in Sardegna.
      La nuotatrice più volte olimpionica avrebbe trasformato in un locale coperto quella che avrebbe dovuto essere una tettoia. (Paolo Caboni): http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/PADOVA/ex_campionessa_nuoto_padova_novella_calligaris_processo_abuso_edilizio_sardegna/notizie/636485.shtml

  43. giugno 25, 2014 alle 3:47 PM

    Purtroppo hanno una quantità di terreno tale da permettergli, legalmente, di ampliare la volumetria della villa che era comunque da demolire perchè ormai in rovina. Poi sul fatto che con i soldi si riescano ad ottenere più facilmente permessi, è scontato Comunque a Taccarossa ci sono ville sul mare con pontili di cemento che sono veramente brutti e nessuno si lamenta di quello. Una distesa di macerie buttate sulla battigia, ferri arrugginiti di vecchi pontili che nessuno si disturba a eliminare. Per non parlare del mare inquinato dall’industria di Portovesme e dai suoi velenosi fanghi rossi. Insomma terre meravigliose devastate dalla mano dell’uomo!

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 25, 2014 alle 6:00 PM

      vale permettimi di dissentire stavolta. Purtroppo (o per fortuna) bisogna usare le leggi che ci sono fino a quando non se ne farà una che dica che queste costruzioni vadano demolite punto anziché sostituite con altre nuove (col premio dell’aggiunta di volume). I pontili di cemento saranno stati anch’essi costruiti nel pieno rispetto delle permissive leggi edilizie sui litorali. Le macerie sulla battigia e i ferri arrugginiti sono cose gravi ma quasi trascurabili se paragonati con la distruzione apportata al paesaggio e all’ecosistema costiero dalle numerosissime ville e villette che punteggiano la nostra isola meravigliosa! Le macerie si possono rimuovere in un giorno e così pure i ferri arrugginiti. Una villa resta per sempre (con le leggi attuali). E’ un danno permanente fino a quando non venisse demolita e anche allora bisognerebbe aspettare decenni perché la natura ritorni allo stato originario.

  44. shardana
    giugno 25, 2014 alle 4:32 PM

    Comunque vadano le cose,nessuno ha ancora risposto sulla leicità dello sbancamento.Si pure a fare o nò?

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 25, 2014 alle 6:08 PM

      si può fare se e’ vero quello che ha scritto il comune di Carloforte in seguito alla Richiesta di Informazioni ambientali presentata dal GrIG, che l’intervento e’ in possesso di tutte le autorizzazioni di legge (e tra l’altro gode anche del parere favorevole del Parco Geo-minerario e del SAVI. Pero’ c’e’ da chiedersi se il comune di Carloforte abbia rilasciato la concessione rispettando il proprio Piano Urbanistico e se tutti gli altri enti consultati abbiano rispettato i vari regolamenti e effettuato le dovute verifiche. Io naturalmente non mi fido, per quello avevo chiesto in questo blog se qualcuno sapesse se le concessioni edilizie fossero visionabili su internet come accade qui in Inghilterra. Così qualcuno magari avrebbe potuto prendersi la briga di controllare invece di restare col dubbio. Un saluto

  45. zizù
    giugno 25, 2014 alle 7:13 PM

    ciao R
    iccardo ,grazie per le tue giuste precisazioni .rimaniamo ancora tutti con il dubbio e aspettiamo fiduciosi che gli organi competenti facciano un doveroso sopralluogo .

  46. shardana
    giugno 25, 2014 alle 9:31 PM

    Si vede che vivi in Inghilterra Riccardo,dove a tuo dire se c’è un albero importante non puoi costruire.Da noi succede il contrario e se il proprietario è importante butta giù quello che vuole,logicamente anche chi presenta il progetto deve essere uno ammanigliato o affiliato a qualche associazione importante e ben ramificata nel tessuto sociale tabarkino *****************.Mi scappa da ridere quando nomini il parere favorevole del parco geominerario………..Stai parlando di cricche sulcitane,,compagni di merenda che sguazzano nella melma dell’illegalità e che nessuno tocca perchè ne verrebbe fuori uno scandalo di proporzioni gigantesche.Secondo voi non c’è un’autorità che potrebbe intervenire che legge questo blog?AIÒÒÒÒÒÒÒÒOÒÒÒ SCIRARINDI.

  47. giugno 25, 2014 alle 10:02 PM

    mi pare che in tanti, soprattutto carlofortini, critichino giustamente, ma facciano ben poco di concreto per cambiare le cose.

    L’intervento edilizio, piaccia o no, è autorizzato: con concessione edilizia n. 3 del 23 gennaio 2014, previo nullaosta paesaggistico, parere favorevole espresso dal Parco geo-minerario, storico-ambientale e dal Servizio regionale valutazione impatti S.A.V.I. è stato autorizzato “un intervento di demolizione e ricostruzione di un fabbricato residenziale, con relative pertinenze” con incremento volumetrico del 24,5% (volumetria complessiva mc. 991,35) in base al c.d. piano per l’edilizia.

    E’ un intervento in zona “F – turistica” del vigente strumento urbanistico comunale, dove questa tipologia è prevista.

    Naturalmente in corso e al termine dei lavori va verificato se quanto realizzato è corrispondente a quanto autorizzato.

    Volete cambiare questo stato di cose a “u paìze”? Bene, benissimo.

    Allora non rimanete al “mugugno”.

    Iniziate con la raccolta di firme (tante!) per chiedere le dimissioni del Consiglio comunale. Convincete i vostri concittadini, coraggio!

    Stefano Deliperi

  48. shardana
    giugno 26, 2014 alle 12:09 am

    Non capisco perchè mi censuri, *****

    • giugno 26, 2014 alle 3:22 PM

      se ti rendessi conto anche sul piano giuridico di che scrivi certe volte, dovresti farci un monumento per averti evitato eventuali spiacevoli conseguenze. Tutto qui 😉

  49. Domenico Mugugno
    giugno 26, 2014 alle 9:21 am

    Un giudizio un pò severo sui carlofortini che criticano e fanno poco per cambiare le cose.Molti si rivolgono a voi perchè non sanno cosa fare,come agire e seguendo il vostro blog,mi sembrano poche le cose che cambiano anche denunciando alle autorità.Non penso che un nuovo consiglio comunale cambierebbe la situazione che “au pàize” è così da sempre,come del resto in tutti i comuni sardi.

    • giugno 26, 2014 alle 3:19 PM

      no, non è un giudizio “un po’ severo”: a mio parere, i carlofortini da un lato hanno uno straordinario attaccamento “positivo” alla propria Terra, che non manco mai di lodare, d’altro canto, però, talvolta si fanno un po’ troppo condizionare dal passato.
      Carloforte è un’isola splendida, con tante potenzialità inespresse. Dovrebbe provare a voltar pagina.
      E così tanti altri posti, naturalmente 😉

      Stefano Deliperi

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 26, 2014 alle 4:53 PM

      Domenico, con i soliti partiti di finta destra e finta sinistra certo che non cambiera’ niente. E’ per questo che alla fine tutti i problemi sono riconducibili alla politica. Un’albero viene abbattuto. La causa: la politica. Una villa viene estesa anziché demolita punto: sempre la politica. E’ per questo che ci vuole un nuovo modo di fare politica. E’ per questo che io credo nel M5S. Gente onesta e finora coerente che fa quello che dice, gente comune, non professionisti della politica spesso pregiudicati o indagati. Dai un occhiata a cosa sta succedendo ad Assemini dove c’e’ un sindaco grillino. Non dimenticare pero che anche la gente più onesta si trasforma se non la si controlla. Quindi anche il M5S diventerebbe alla lunga come gli altri se non lo si tiene d’occhio, non solo criticandolo quando c’e’ bisogno ma anche supportandolo e dando il proprio contributo concreto alle iniziative che promuove, se esse coincidono con le tue. La democrazia e’ partecipazione. Un po come stiamo facendo noi in questo blog. Partecipiamo ad una discussione e qualcuno arriva anche a fare i controlli sul campo, come Stefano Deliperi e Vale con le sue impagabili foto. Quindi sono d’accordo con Stefano sui carlofortini. Devono partecipare di più alla politica. Attivamente e non solo stando a guardare e a lamentarsi quando le cose inevitabilmente vanno male. Certo ci sono le eccezioni come te, Shardana, e Zizu’ e tutti gli altri che commentano su questo blog ma questo non basta. Siamo quattro gatti. Bisogna coinvolgere molta ma molta più gente. Io non sono di Carloforte ma ogni volta che ci sono stato sono rimasto sconvolto dalla bellezza della vostra piccola isola e al modo in cui questa bellezza resista anche se sottoposta a tutti gli sfregi e agli attacchi che senza sosta continuano ad abbattersi su di essa. Con la disapprovazione dei suoi abitanti ad opera di una piccola parte di essi che ne traggono un vantaggio diretto. Forza, datevi da fare! Se abitassi li lo farei io un bel sopralluogo e un controllino al comune per vedere il progetti presentati e realizzati, tempo permettendo, chiaramente.

  50. shardana
    giugno 26, 2014 alle 5:00 PM

    In una cosa concordo con tè(Scusami Domenico)hai ragione a dire che i carlofortini non fanno nulla per la loro isola.Riadiosu

  51. shardana
    giugno 26, 2014 alle 6:45 PM

    Grig,la censura è un metodo bigotto gestito dal potere……il tempo come sempre sarà giudice.

  52. giugno 26, 2014 alle 7:11 PM

    non c’è proprio alcuna “censura”: c’è la non pubblicazione – come chiaramente scritto nelle regole di questo blog, pubblicate a lato – di una parte di un commento che fa riferimento a persone e fatti precisi in assenza di alcuna comprovazione.
    Nel caso specifico non si tratta della vicenda del complesso di Spagnole, come sai.
    In svariate occasioni ti abbiamo detto che non è possibile fare commenti che siano offensivi o diffamatori.
    Ne risponderebbe chi ha effettuato il commento e il responsabile del blog sul piano giuridico. Sarei io e, se permetti, non ne ho nessuna voglia.

    Stefano Deliperi

  53. giugno 26, 2014 alle 8:55 PM

    aggiornamento: ci sono nuove foto del cantiere.

  54. shardana
    giugno 26, 2014 alle 9:08 PM

    Non c’era nessun commento diffamatorio,l’esempio spagnole lo avevo preso da un tuo post e mostrava in maniera chiara la connivenza di taluni personaggi che gestivano in maniera allegra certi uffici con gli ingegneri di grido e,non è una cosa che succede da oggi.Giustamente il sito è vostro e fate bene a gestirlo come meglio credete,vuol dire che avrò più tempo per la lettura.

    • giugno 26, 2014 alle 9:14 PM

      la vicenda del complesso edilizio di Spagnole può essere un indizio del clima esistente, ma se si tratta di altro lo stabilirà eventualmente la magistratura competente.
      Non tu e nemmeno io, neanche il primo che passa. Molto semplice.

      Stefano Deliperi

  55. giugno 26, 2014 alle 9:29 PM

    Ma di quello che ha combinato il vicino recentemente, ne avete mai parlato? dove ora c’è quella spece di muraglia, fino a un paio di anni fa c’erano alberi e rocce.

    • giugno 26, 2014 alle 9:36 PM

      Vale, se pure tu pensi che siamo onnipresenti, onniscienti, immanenti dietro ogni albero, dietro ogni masso, dietro ogni granello di sabbia……….

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 27, 2014 alle 6:26 PM

      ho guardato su google map e lo sbancamento e’ già li. Sara’ stato autorizzato anche quello? Ci vorrebbe qualcuno che si recasse all’ufficio tecnico e controllasse i progetti e se siano stati approvati con merito oppure oppure se si sia chiuso magari qualche occhio sul rispetto del regolamento edilizio. Pero’ mi rendo conto che ci vorrebbe qualcuno veramente motivato perché la cosa richiederebbe un notevole dispendio di tempo ed energie. Magari se ci fosse ancora la Conservatoria delle Coste potrebbero essere loro a controllare. Ma sappiamo com’e’ andata a finire quella vicenda

  56. giugno 26, 2014 alle 11:46 PM

    Ma no…. era solo una segnalazione…..

  57. Carlo Forte
    giugno 27, 2014 alle 2:27 PM

    Viste le nuove foto sullo sbancamento,anche a mè viene da chiedere:<>

  58. Carlo Forte
    giugno 27, 2014 alle 3:01 PM

    Ma lo sbancamento è in regola con le autorizzazioni?

  59. Occhio nudo
    giugno 27, 2014 alle 3:46 PM

    Scusate ma a me pare di leggere commenti provenienti da dischi rotti. Come si può chiedere diecimila volte “i lavori sono autorizzati?” quando è stata pubblicata la risposta dell’ufficio tecnico del Comune di Carloforte dove si indicano tutte (TUTTE) le autorizzazioni rilasciate? Non può essere un’associazione ambientalista (non ne ha nè i poteri nè i mezzi) a verificare in concreto se ciò che viene fatto corrisponde in concreto a quanto autorizzato. Non siete convinti? Prendete carta e penna e firmate una bella denuncia, con nome e cognome, altrimenti, cambiate disco.

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 27, 2014 alle 6:31 PM

      chiunque credo, anche privati cittadini possono chiedere di esaminare le concessioni edilizie di qualsiasi progetto approvato e non. Quindi “i poteri e i mezzi” ci sono eccome. Forse manca la volontà o forse il tempo. Il GrIG non può essere dappertutto. Spetta anche a noi cittadini vigilare se non ci fidiamo (e io personalmente non mi fido tanto di sta gente: troppi interessi in gioco per non essere tentati di fare qualche irregolarità, tanto più che a parte il GrIG qui mi pare che nessuno controlli più di tanto)

      • Occhio nudo
        giugno 27, 2014 alle 7:25 PM

        Verificare in concreto, Riccardo, significa fare un sopralluogo nell’area in cui si sta realizzando il manufatto, per vedere se corrisponde esattamente a quanto previsto nelle autorizzazioni.

      • Riccardo Pusceddu
        giugno 28, 2014 alle 1:43 am

        metti che l’edificio corrisponda esattamente a quanto autorizzato. Allora possiamo essere sicuri? Non del tutto, perché bisognerebbe vedere se quanto autorizzato sia conforme al piano urbanistico e alle altre disposizioni di legge. Un lavoro molto impegnativo certamente ma l’unico modo di essere sicuro e’ questo. Mi ricordo che al mio paese i personaggi più influenti potevano diciamo così, esercitare pressioni sulla commissione edilizia. Così per esempio ci siamo giocati la più bella casa campidanese del paese, un autentico gioiello architettonico (altro che “sa dom’e farra” in Quartu!) demolito impietosamente per far posto ad un’edificio che non vale neanche un decimo del nuovo fabbricato.

      • Riccardo Pusceddu
        giugno 29, 2014 alle 2:49 am

        volevo dire “del vecchio fabbricato”

  60. Occhio nudo
    giugno 28, 2014 alle 7:55 am

    Riccardo, le autorizzazioni servono a valutare, prima, se un edificio sia conforme o meno al piano urbanistico e a tutte le disposizioni di legge. I controlli successivi, invece, servono a verificare, dopo, se l’edificio corrisponda a quanto autorizzato (ovviamente, il rispetto dell’autorizzazione coincide con il rispetto del regolamento urbanistico comunale e di tutte le altre leggi).

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 29, 2014 alle 3:06 am

      sto realizzando ora che le cose forse sono più complesse di quanto pensavo. A volte prendo un po sottogamba quanto riportato nell’articolo e di questo me ne scuso. Da una lettura più attenta si evince che il progetto e’ stato approvato “previo” Nullaosta Paesaggistico”. Spero perciò che chi abbia emanato detto nullaosta abbia controllato minuziosamente l’area e il rispetto delle disposizioni di legge (se ve sono) che addicono alla tutela della fauna e della flora con particolare riguardo agli esemplari arborei più vetusti. Naturalmente, visti gli antefatti e a seguito anche della chiusura (o commissionamento che dir si voglia) della Conservatoria delle Coste, non mi fido assolutamente.

  61. Carlo Forte.
    giugno 28, 2014 alle 8:26 PM

    Mi dispiace contraddirti occhio nudo,ma un’associazione come il gruppo capisce più di mè leggendo le autorizzazioni rilasciate dal comune se è tutto in regola,se nò non li cercherei.Non è neanche possibile entrare nelle proprietà altrui per controllare i lavori in corso,comunque se tutto è a posto sono felice.Speriamo che anche l’opposizione comunale si sia interessata al fatto,così siamo più sicuri,non si sà mai visto come vanno i tempi.Ciao

    • Riccardo Pusceddu
      giugno 29, 2014 alle 3:18 am

      non conosco le esatte circostanze nelle quali versa il Consiglio Comunale di Carloforte ma spero di sbagliarmi quando dico che quando ci sono di mezzo i soldi e la tutela degli interessi dei “potenti e facoltosi” i confini tra opposizione e maggioranza si fanno quanto mai vaghi e sfumati. Certo non e’ possibile per un comune cittadino di entrare nella proprietà altrui ma si deve comunque tentare di fare delle foto come quelle che sono state aggiunte in seguito all’articolo su qui stiamo commentando che presumo siano state prese senza sconfinare nella proprietà o comunque senza scavalcare mura di cinta o scardinare cancelli o forzare lucchetti o violare altre disposizioni di legge in materia

  62. giugno 29, 2014 alle 1:55 PM

    impossibile fare quelle foto senza entrare nella proprietà, ma siccome il cancello per entrare è in comune con quello del vicino ed è sempre aperto, si riesce ad entrare. Poi credo che essendo una strada che porta dalla collina al mare sia comunque diritto per tutti passare da lì… credo

  63. Carlo Forte
    luglio 2, 2014 alle 10:23 am

    Una informazione Grig se è possibile.Che funzione ha il parco geominerario nel rilascio autorizzazioni e chi è il presidente?Ho sentito voci strane a riguardo

  64. Domenico Mugugno
    luglio 2, 2014 alle 3:25 PM

    Però,108 commenti,non mi sembra che i carlofortini siano disinteressati ai problemi dell’abusivismo.

    • Riccardo Pusceddu
      luglio 2, 2014 alle 5:08 PM

      forse non tutti sono carlofortini. Io per esempio sono originario di Decimoputzu e per giunta sto a Londra. Se li controlli bene poi siamo solo 10 persone a commentare. I soliti quattro gatti che commentano anche in altri articoli di questo blog. Cosa fa la gente a Carloforte? Parla di questo problema o sta semplicemente a guardare al massimo lamentandosi di come tutto va male, di come sia tutto un magna magna senza accorgersi che con cittadini che partecipano i magna magna sono impossibili. Se a qualcuno importa veramente la conservazione di quel paradiso che sono le coste di Carloforte allora che si mobiliti! Ma non c’e’ una pro loco a Carloforte? Un gruppo del movimento 5 stelle? Qualcuno che faccia da convettore al malessere provato da alcuni (o da molti) di fronte a questo inesorabile espansione di cemento che dovrebbe almeno fermarsi se non arretrare con qualche demolizione e ripristino ambientale

  65. romano
    luglio 4, 2014 alle 10:47 am

    tantissimi commenti,spero non dispiaccia se aggiungo il mio.
    Anch’io ho cercato di utilizare la lege regionale per l’ampliamento dei volumi.
    Il mio vicino ci è riuscito: io no perchè mi dicono è cambiato il funzionario che valuta diversamente. Dalle ultime notizie che mi da il mio ingegnere rilascia ampliamenti solo se si hanno più di un ettaro in zona agricola. Non so in Zona F.
    Sarebbe interessante un censimento dei progetti approvati.
    Comunque a me pare evìidenta l’ingiustizia.

  66. romano
    luglio 4, 2014 alle 11:08 am

    Scusate gli errori di ortografia . Vorrei aggiungere una cosa. Un po’ di anni fa a Calalunga era stato fatto un grosso sbancamento ed era intervenuta(credo la Forestale) Blocco dei lavori, cartello che indicava: non ricordo le date,ma non è importante il caso specifico,ma il fatto che attualmente la casa è strarecintata ,non vi è più nessun cartello,ma anzi pare i lavori vadano avanti.Non se hanno avuto un condono,ma il fatto è che se vuoi speculare la fai una cosa ,poi cercherai di renderla legale. Se ti metti a fare la persona scomoda arrivano subito i controlli anche se hai buttato una caramella per terra! Allora molti (quasi tutti) si fermano e lascia che vada come vada.

    • Riccardo Pusceddu
      luglio 4, 2014 alle 2:29 PM

      sarebbe auspicabile per evitare queste ingiustizie che forse sono anche peggio degli ampliamenti con conseguente piccolo danno ambientale, fare come fanno qui in Inghilterra: tutto ma dico tutto in rete. Elaborati grafici (planimetrie, prospetti, sezioni, tabella volumetrica ecc. ecc.), pareri, fotografie, commenti, permessi, nulla osta, corrispondenza varia: tutto in rete consultabile gratuitamente in qualsiasi momento.

  67. Carlo Forte
    luglio 4, 2014 alle 5:54 PM

    Il caso sbancamento a tacca rossa và forte anche su FB mezza popolazione si stà scannando,l’un contro l’altro armati.

  68. Domenico Mugugno
    luglio 4, 2014 alle 7:17 PM

    Si è circolano anche voci su una strada che dal mare sale fin sulla collina.Quindi se non ho capito male a Romano non lo tocca il fatto dell’abuso,ma che non lo abbiano fatto costruire.In effetti non ha tutti i torti.Denunciali alla magistratura

  69. Junio Valerio
    luglio 7, 2014 alle 11:30 am

    Abbiamo capito tutti. Hanno le carte a posto, la coscienza a posto il c… parato a posto…tutto a posto e intanto li ci fanno una villa….che chissà se all’origine era a posto….ma poi lo è diventata a posto….

  70. Domenico Mugugno
    luglio 7, 2014 alle 12:08 PM

    Virtualmente tutto è a posto,ma con reali controlli non sò se reggerebbero.Peccato che non li fanno.

  71. Domenico Mugugno
    luglio 10, 2014 alle 12:09 PM

    Qualche novità sullo sbancamento tacca rossa?Vale qualche altra foto delle tue?

  72. Carlo Forte
    luglio 15, 2014 alle 7:06 PM

    Tutto tace domenico,ma vedrai che…………….prima o poi,qualche notizia arriverà.Eh eh eh eh

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