Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG)

da L’Unione Sarda, 29 ottobre 2013
I dubbi del ministero sul Pps: «Ora rischia l’impugnazione». (Lorenzo Piras): http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/83415_I_dubbi_del_ministero_sul_Pps_Ora_rischia_li.pdf

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da La Nuova Sardegna, 29 ottobre 2013
Il Piano on line a singhiozzo ed è il caos. (Umberto Aime): http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/83434_Il_Piano_on_line_a_singhiozzo_ed_e_il_caos.pdf

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Prime indiscrezioni su vincoli e divieti: http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/83435_Prime_indiscrezioni_su_vincoli_e_divieti.pdf

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Piano del Qatar, l’ok resta congelato. Arzachena, il Comune dubita che la revisione del piano paesaggistico regionale possa sbloccare il progetto di sviluppo. (Serena Lullia)

ARZACHENA. La pubblicazione alla moviola delle carte del nuovo piano paesaggistico non aiuta l’ufficio tecnico comunale a tracciare il quadro chiaro di come cambierà la pianificazione sul territorio. Gli occhi sono puntati sul futuro del progetto di investimenti del Qatar da 1 miliardo di euro e 500 mila metri cubi. Anche se, oltre al progetto sulla Costa Smeralda 2, ad Arzachena ci sono altri piani di sviluppo ibernati dal Ppr. Da una prima analisi delle carte l’automatismo, ripetuto come un mantra dal governatore Ugo Cappellacci nell’ultimo anno, secondo cui la revisione del Ppr avrebbe acceso le ruspe qatarine, potrebbe non esserci. «Dalle prime sommarie informazioni che abbiamo sul Pps – spiega il sindaco Alberto Ragnedda – la modifica del Ppr, che qualcuno ha più volte indicato come propedeutica al piano del Qatar, potrebbe non cambiare l’attuale situazione. Il motivo per cui quell’ipotesi di sviluppo, che ricordo è solo una bozza mai concretizzata in un vero progetto, non è realizzabile per l’80 per cento è semplice. I nuovi insediamenti turistico-ricettivi sono previsti in zone F, turistiche, per cui il Comune di Arzachena ha esaurito tutti i volumi a disposizione. Questo perché in passato si è edificato troppo. È un dato di fatto. Aspettiamo di capire meglio, con i nostri uffici e con i tecnici della Regione con cui avvieremo subito un confronto, le reali conseguenze del Pps sul nostro territorio in cui non esiste solo il Qatar, anche se in questo momento è l’investitore più importante». Nello specifico i tre hotel extra lusso ipotizzati dai qatarini per la Costa Smeralda 2 ricadono in zone F. Quasi tutti i 2mila 300 ettari acquistati dal fondo sovrano sono aree F o H, di tutela integrale. Il Comune potrebbe percorrere strade alternative e autonome per “liberare” nuovi volumi turistici. «Valuteremo con attenzione questa eventualità – aggiunge il primo cittadino –. Ma nel caso in cui si dovessero rendere disponibili nuovi metri cubi nelle zone F, percorso che tra l’altro non è scontato, non saranno esclusivamente per il progetto della Costa Smeralda, ma dovranno essere ripartiti per tutto il territorio di Arzachena. In sede di pianificazione noi ragioniamo prevedendo un piano di sviluppo integrato per tutto il territorio, che non contempla solo il Qatar».

da Il Mondo, 29 ottobre 2013
Mibact: serve accordo su piano paesaggistico Regione SardegnaDopo adozione unilaterale del piano da parte della Regione. (http://www.ilmondo.it/attualita/2013-10-29/mibact-serve-accordo-piano-paesaggistico-regione-sardegna_351005.shtml)

Roma, 29 ott. E’ necessario un accordo tra la Regione e il Mibact per il piano paesaggistico della Sardegna. Lo sottolinea in una nota il ministero spiegando che la direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee e la direzione regionale della Sardegna del Ministero dei Beni, le Attività culturali e il Turismo “apprendono che, a fronte di un accordo procedimentale tra il Mibact e la Regione stessa, diretto all’elaborazione congiunta dell’adeguamento del Piano paesaggistico, lavoro in corso di proficuo svolgimento, la Regione ha anticipato i tempi adottando preliminarmente in modo unilaterale il Piano senza il necessario accordo sui contenuti di questo strumento di pianificazione”. “Ciò con ogni riserva – conclude la nota – da parte del Ministero di valutare la legittimità delle decisioni assunte con la deliberazione 45/2/2013 e di intraprendere le opportune azioni al riguardo”.