La Commissione europea e il Ministero dell‘Ambiente si occupano delle dune di Badesi.
L’on. Andrea Zanoni, deputato europeo ecologista indipendente (gruppo Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa), ha presentato (24 aprile 2013) un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea sui lavori in corso presso le dune di Badesi (OT) in assenza delle valutazioni ambientali, fatto confermato dal Servizio S.A.V.I. dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna (nota prot. n. 7354 del 3 aprile 2013) in seguito a varie richieste di informazione a carattere ambientale inoltrate (16 aprile 2013, 26 dicembre 2012, 25 ottobre 2012, 25 agosto 2011) dalle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra.
Nel mentre anche il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione generale delle Valutazioni ambientali (Divisione II – Sistemi di valutazione ambientale) ha chiesto (nota prot. n. DVA-2013-9507 del 23 aprile 2013) al Servizio regionale S.A.V.I. di fornire rapidamente “informazioni in merito”.
Ripetiamo: sarà possibile, finalmente, sapere se il cantiere incombente sulle dune di Badesi sia stato legittimamente autorizzato o meno?
E, qualora non lo fosse, saranno bloccati i lavori?
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra
Comunicato stampa del 25 aprile 2013
Basta cemento sulle coste della Sardegna.
L’eurodeputato Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere il blocco dei lavori edilizi sul litorale di Badesi in provincia di Olbia.
“Con la scusa del turismo si stanno cementificando le coste più belle d’Italia”.
“L’Ue fermi la cementificazione selvaggia del litorale dunale di Badesi in provincia di Olbia, in Sardegna”. Lo chiede eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, con un’interrogazione alla Commissione europea. “I lavori edilizi in corso riguardano il Sito di importanza comunitaria SIC Foci del Coghinas, un’importante area naturalistica sulla quale non possiamo permettere che venga versato altro cemento”.
Sotto accusa i lavori di natura edilizia in località Baia delle Mimose, nome del contiguo villaggio turistico realizzato nel corso degli anni ’70 e ’80, per i quali le associazioni ambientaliste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico hanno denunciato l’assenza della preventiva procedura di verifica di assoggettabilità. Ecco che in seguito ad alcune azioni legali, il Servizio S.A.V.I. dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Sardegna ha chiesto al Comune di Badesi la documentazione amministrativa e tecnica utile a verificare se le opere in questione devono davvero essere assoggettate alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e di Incidenza Ambientale.
“La realizzazione di villaggi turistici di superficie superiore a 5 ettari, i centri residenziali turistici ed esercizi alberghieri con oltre 300 posti-letto o volume edificato superiore a 25.000 metri cubi o che occupano una superficie superiore ai 20 ettari, esclusi quelli ricadenti all’interno dei centri abitati, deve essere preceduta da positiva conclusione di procedura di verifica di assoggettabilità ai sensi della direttiva 2011/92/UE sulla valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati”, spiega Zanoni. “Tanto più che il litorale in questione costituisce un Sito di interesse comunitario ai sensi della direttiva 92/43/CEE Habitat”.
“Quali iniziative la Commissione europea intende assumere verso questa palese violazione delle direttive Habitat 92/43/CEE e VIA 2011/92/UE e per fermare l’ennesima colata di cemento che con la scusa del turismo viene stesa lungo le coste della bellissima Sardegna?”, chiede l’eurodeputato nella sua interrogazione parlamentare.
Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni
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Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare – D.G. valutazioni ambientali (Div. II – Sistemi di valutazione ambientale) nota prot. n. DVA-2013-9507 del 23 aprile 2013
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)
A.G.I., 26 aprile 2013
CASE SUL MARE VICINO A DUNE BADESI, INTERVENTI UE E MINISTERO. (http://www.agi.it/cagliari/notizie/201304261312-cro-rt10106-case_sul_mare_vicino_a_dune_badesi_interventi_ue_e_ministero)
Cagliari, 26 apr. – Il ministero dell’Ambiente ha chiesto al servizio regionale Savi di fornire al piu’ presto informazioni sui lavori in corso vicino alle dune di Badesi (Olbia-Tempio) in assenza delle valutazioni ambientale. La questione, sollevata dalle associazioni ecologiste Gruppo d’intervento giuridico e Amici della Terra, e’ all’attenzione anche della Commissione europea dopo un’interrogazione presentata dall’europarlamentare Andrea Zanoni (gruppo Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa).
da Sassari Notizie, 26 aprile 2013
Badesi, cantiere edilizio sulle dune. Intervengono Ue e Ministero. (http://www.sassarinotizie.com/articolo-16392-badesi_cantiere_edilizio_sulle_dune_intervengono_ue_e_ministero.aspx)
BADESI. Case sulle dune. Da mesi gli ecologisti del Gruppo di intervento giuridico e Amici della Terra hanno segnalato la situazione chiedendo il rispetto delle norme e denunciando l’assenza della preventiva procedura di assoggettabilità. Ora arriva anche il ministero dell’Ambiente che ha chiesto al servizio regionale del Savi di fornire al più presto tutte le informazioni sui lavori in corso in assenza delle valutazioni ambientali. La vicenda è anche sotto la lente di ingrandimento della Commissione europea dopo un’interrogazione presentata da Andrea Zanoni, europarlamentare del gruppo Alleanza dei democratici e liberali per l’Europa.
«L’Ue fermi la cementificazione selvaggia del litorale dunale di Badesi – ha dichiarato Zanoni – I lavori edilizi in corso riguardano il sito d’importanza comunitaria foci del Coghinas, un’area naturalistica su cui non possiamo permettere che venga versato altro cemento». Le abitazioni in costruzione sono opera della srl “Le case della Sardegna” che ha sede nel Bergamasco. Nel frattempo il Savi dell’assessorato regionale all’Ambiente ha chiesto al comune di Badesi la documentazione amministrativa e tecnica utile per verificare se le opere in questione devono essere sottoposte al Via (valutazione di impatto ambientale).
da Sardegna Oggi, 26 aprile 2013
Ville sulle coste di Badesi. Il caso arriva all’Unione Europea: “Stop alla cementificazione selvaggia”. (http://www.sardegnaoggi.it/Cronaca/2013-04-26/21555/Ville_sulle_coste_di_Badesi_Il_caso_arriva_allUnione_Europea_Stop_alla_cementificazione_selvaggia.html) “Con la scusa del turismo si stanno cementificando le coste più belle d’Italia”. L’eurodeputato Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere il blocco dei lavori edilizi sul litorale di Badesi in provincia di Olbia.
CAGLIARI – “L’Ue fermi la cementificazione selvaggia del litorale dunale di Badesi in provincia di Olbia, in Sardegna”. Lo chiede eurodeputato del gruppo Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa e membro della commissione Envi Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, con un’interrogazione alla Commissione europea. “I lavori edilizi in corso riguardano il Sito di importanza comunitaria Sic Foci del Coghina, un’importante area naturalistica sulla quale non possiamo permettere che venga versato altro cemento”.
Nel mirino i lavori di natura edilizia in località Baia delle Mimose, nome del contiguo villaggio turistico realizzato nel corso degli anni ’70 e ’80, per i quali le associazioni ambientaliste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico hanno denunciato l’assenza della preventiva procedura di verifica di assoggettabilità. Il Servizio S.A.V.I. dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Sardegna ha chiesto al Comune di Badesi la documentazione amministrativa e tecnica utile a verificare se le opere in questione devono davvero essere assoggettate alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e di Incidenza Ambientale.
“La realizzazione di villaggi turistici di superficie superiore a 5 ettari, i centri residenziali turistici ed esercizi alberghieri con oltre 300 posti-letto o volume edificato superiore a 25.000 metri cubi o che occupano una superficie superiore ai 20 ettari, esclusi quelli ricadenti all’interno dei centri abitati, deve essere preceduta da positiva conclusione di procedura di verifica di assoggettabilità ai sensi della direttiva 2011/92/UE sulla valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati”, spiega Zanoni. “Tanto più che il litorale in questione costituisce un Sito di interesse comunitario ai sensi della direttiva 92/43/CEE Habitat”.
“Quali iniziative la Commissione europea intende assumere verso questa palese violazione delle direttive Habitat 92/43/CEE e VIA 2011/92/UE e per fermare l’ennesima colata di cemento che con la scusa del turismo viene stesa lungo le coste della bellissima Sardegna?”, chiede l’eurodeputato nella sua interrogazione parlamentare.
da La Nuova Sardegna, 27 aprile 2013
BADESI, LE COSTRUZIONI A BAIA DELLE MIMOSE. Cemento sulle dune, il caso alla Ue.
Interrogazione dei verdi a Bruxelles. Interviene anche il ministero. (pier Giorgio Pinna)
BADESI. Sviluppi inattesi nel caso del villaggio turistico in costruzione a ridosso delle dune a Baia delle mimose, lungo il litorale tra Castelsardo e l’Isola Rossa. La nuova storia di Coste&Cemento made in Sardinia approda adesso alla Ue. Sì, perché Andrea Zanoni, deputato europeo ecologista indipendente, gruppo Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa, ha già presentato un’interrogazione parlamentare alla Commissione di Bruxelles.Presto ci sarà così un dibattito aperto sulle procedure che hanno consentito il via libera all’operazione in una zona che dista meno di 300 metri dal mare, quindi teoricamente all’interno delle fasce d’inedificabilità assoluta del Piano paesaggistico regionale. Della vicenda intanto comincia a occuparsi, dopo le tante segnalazioni fatte dal Gruppo d’intervento giuridico-Amici della Terra, anche il ministero dell’Ambiente. I lavori finiti sotto i riflettori politici internazionali sono quelli in corso da mesi lungo il litorale di Badesi, non lontano dalla foce del fiume Coghinas. Novanta residence e nove ville in fase di realizzazione a cura di una società lombarda, Casa Bianca Italia Spa. Tutte le costruzioni si trovano in una specie di enclave rimasta finora inedificata che in questo tratto di Baia delle mimose vede tutt’attorno case e stabili risalenti agli anni ’70 e ’80, quando una diversa sensibilità e norme differenti ancora permetteva questo genere di lottizzazioni tanto vicine al mare. Il parlamentare chiede adesso di sapere se i nuovi insediamenti – che il Comune e gli imprenditori sostengono essere state regolarmente autorizzati col rinnovo delle vecchie licenze edilizie – non rappresentino una violazione di precise direttive europee poste a salvaguardia del territorio. Soprattutto – si rileva d’accordo con Stefano Deliperi del Gruppo d’intervento giuridico – in assenza delle valutazioni d’impatto. Circostanza, questa, confermata dal Savi, che di recente ha chiesto spiegazioni al sindaco, Toni Stangoni. II quale ha già inoltrato tutta la documentazione sul progetto alla Regione. E sempre il Servizio vigilanza, da Cagliari, probabilmente dovrà adesso inviarne copia al ministero dell’Ambiente. Dal quale si sollecitano informazioni sulla lottizzazione.
mitico.
da La Nuova Sardegna, 10 maggio 2013
AMBIENTE DA DIFENDERE. Giornata ecologica sul litorale di Badesi.
BADESI. Ritorna, domani, la manifestazione ecologica “Iniziative oceaniche”. Organizza l’amministrazione comunale assieme ai Servizi tecnici, culturali, sociali e alla polizia locale, in collaborazione con la Surfrider Foundation Europe. “Iniziative Oceaniche 2013” è dedicata alla protezione del litorale. L’appuntamento è previsto per le otto e mezzo, nella spiaggia di “Li Junchi” a Badesi-mare. «Si mette in atto un importante programma ambientale relativo alla problematica della mancata gestione dei macrorifiuti e del loro trattamento – spiega il sindaco di Badesi Toni Stangoni -. La manifestazione rappresenta l’occasione per sostenere queste rivendicazioni e sensibilizzare le Comunità ad una più attenta gestione del territorio». Il programma della giornata prevede il recupero del materiale di rifiuto lungo il litorale, la catalogazione e pesatura degli stessi, e la trasmissione dei dati alla Surfrider Foundation Europe. «Sono invitati a partecipare tutti i cittadini di Badesi – dice ancora Stangoni -, l’istituto comprensivo che si mobiliterà con cento alunni, l’Ente Foreste che opererà con uomini e mezzi nella fascia retrodunale, il Corpo Forestale, la Capitaneria di Porto, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, il Consorzio Operatori Turistici Badesi, le associazioni locali e la Gesenu». Sono attesi anche l’assessore regionale all’Ambiente, Andrea Biancareddu; il presidente dell’Ente Foreste, Giorgio Murinu; il vice presidente della Provincia, Pietro Carzedda; il comandante del Corpo Forestale di Tempio, Giancarlo Muntoni e quello della Capitaneria di Porto di Porto Torres, Marco Nobile. (s.d.)