Portoscuso-Cagliari, traffico di rifiuti industriali a giudizio. Sit in!
Continuerà – e, probabilmente, si chiuderà – domani 27 settembre 2011 davanti al G.U.P. del Tribunale di Cagliari Giovanni Massidda il processo con rito abbreviato nei confronti di Maria Vittoria Asara (responsabile della gestione rifiuti dello stabilimento Portovesme s.r.l.) e Aldo Zucca (responsabile del sistema Gestione ambientale della Portovesme s.r.l.) relativamente al traffico di rifiuti altamente pericolosi prodotti dagli impianti della Portovesme s.r.l. smaltiti illecitamente in cave del Cagliaritano e, addirittura, nella realizzazione di riempimenti stradali e piazzali degli ospedali. Avviato con l’udienza di apertura del 20 maggio scorso, ha già visto le dichiarazioni spontanee degli imputati e le richieste del pubblico ministero Daniele Caria (3 anni di reclusione). Ulteriore udienza lo scorso 12 luglio, seguiranno le difese e le conclusioni delle parti.
Si tratta del primo troncone dell’unico procedimento n. 5890/2007 G.I.P. (e R.N.R. 2930/2007) concernente un’importantissima indagine condotta dai Carabinieri del N.O.E. di Cagliari su disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo.
Il prossimo 10 novembre 2011 compariranno davanti al Tribunale di Cagliari, Sez. II, in composizione monocratica gli altri indagati (Massimo Pistoia, amministratore unico della Tecnoscavi; Lamberto Barca, gestore della società Gap service s.r.l.; i dipendenti della Tecnoscavi Stefano Puggioni, Giampaolo Puggioni, Larbi El Oualladi; Danilo Baldini, socio e coordinatore dell’area chimico-analitica del laboratorio di analisi Tecnochem s.r.l.).
Sono tutti stati rinviati a giudizio lo scorso 8 febbraio 2011 dal G.U.P. del Tribunale penale di Cagliari Giovanni Massidda, il quale ha riconosciuto la costituzione quale parte civile delle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra (avv. ti Lia Pacifico e Annalisa Zedde) insieme ad amministrazioni pubbliche (Comuni di Portoscuso, di Serramanna, di Settimo S. Pietro, A.S.L. n. 8 di Cagliari). L’udienza, dopo l’apertura dello scorso 10 dicembre 2010 e dopo alcuni rinvii, era proseguita con l’esame delle singole posizioni degli indagati, al termine del quale ne è stato disposto il giudizio.
Il Comitato popolare Carlofortini preoccupati ha promosso un sit in all’ingresso del Palazzo di Giustizia di Cagliari con le richieste di giustizia, monitoraggi ambientali e sanitari, salute pubblica. Appuntamento davanti al Palazzo di Giustizia alle ore 9.30.
Si ricorda che la Portovesme s.r.l. (gruppo Glencore) è stata ancora recentemente coinvolta nell’arrivo di fumi di acciaieria radioattivi in Sardegna.
Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra sono, naturalmente, dalla parte della giustizia, della salvaguardia ambientale, della tutela della salute pubblica.
Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra
Il 27 Settembre riprende il processo relativo all’attività di smaltimento rifiuti della PORTOVESME SRL, l’ultima udienza a Luglio è saltata perchè alcuni nastri delle intercettazioni si erano, stranamente, smagnetizzati!
Sarà il turno della difesa. Gli indagati sono il responsabile del sistema Gestione ambientale della PORTOVESME SRL Aldo Zucca, 58 anni, di Gonnosfanadiga, e la responsabile della gestione rifiuti dello stesso stabilimento, Maria Vittoria Asara, 39 anni, di Sestu. I due sono accusati di aver sotterrato abusivamente diecimila metri cubi di scarti industriali (15.000 tonellate di rifiuti) tossico nocivi nelle zone di Settimo San Pietro, Serramanna e nei sottofondi stradali dell’ ospedale oncologico Businco di Cagliari. La PORTOVESME SRLavrebbe in questo modo risparmiato dai 600.000 ai TRE milioni e 600.000 euro. E’ notizia recente il trasferimento in Sardegna versola PORTOVESME SRLdei camion carichi di materiale radioattivo (Cesio 137) e provenienti dall’ Alfa Acciai di Brescia. Già l’estate scorsa, e in precedenza nel 2007, alcuni camion carichi di materiale radioattivo, verosimilmente diretti alla Portovesme S.r.l, erano stati bloccati a Genova.
Nel frattempo lo Stato Italiano, la Provincia Carbonia Iglesias e la Regione incentivano la Portovesme srl e si apprestano a dare il via libera all’ampiamento della già colma discarica di rifiuti tossici di Genna Luas a Iglesias che è controllata dalla stessa azienda.
Noi non abbiamo bisogno della prova provata, non ci serve la conferma o l’ammissione di colpa perchè la verità la vediamo, la viviamo ogni giorno sulla nostra pelle e la leggiamo nelle statistiche che parlano di morti e malattie. Il popolo sardo non può e non deve rimanere impassibile di fronte a questo scempio ambientale.
Per far sentire la nostra voce diamoci tutti appuntamento presso:
il Palazzo di Giustizia di Cagliari
Martedì 27 Settembre 2011 dalle 9:30
Carlofortini Preoccupati
(foto T.C., S.D., archivio GrIG)
Se le accuse fossero fondate, mi chiedo: “ma questa gente non ha dei figli, dei nipoti???”
Ma com’è possibile commettere un delitto così grave? E non stiamo parlando di persone ignoranti ed inconsapevoli… eppoi una donna, giovane ed istruita… una donna… grembo fertile della vita…. Se i gravi fatti fossero confermati, spero che altrettanto gravi ed esemplari siano le condanne.
da Radio Press Facebook, 27 settembre 2011
Portovesme s.r.l., riprende oggi il processo per inquinamento. Gli ambientalisti chiedono la riconversione della fabbrica: http://it-it.facebook.com/notes/radio-press/portovesme-srl-riprende-oggi-il-processo-per-inquinamento-gli-ambientalisti-chie/10150326548473670
da Sardegna 24, 27 settembre 2011
Il caso. riprende il processo per gli scarti sotterrati anche di fronte al Businco. Portovesme srl, nuova udienza. Un sit-in davanti al tribunale (Tamara Peddis)
Riprende stamattina al Tribunale di cagliari il processo con rito abbreviato al responsabile del sistema gestionale ambientale della Portovesme srl, Aldo Zucca 58 anni di Gonnosfanadiga, e della responsabile del sistema gestione rifiuti dello stabilimento maria Vittoria Asara, 39 anni di Sestu. L’accusa per i due è quella di aver disposto il sotterramento abusivo di diecimila metri cubi di scarti industriali dell’azienda, si presume nocivi, nelle zone di Settimo San Pietro, Serramanna e sotto il manto stradale dell’ospedale cagliaritano Businco. Oggi, dopo il rinvio dell’udienza di due mesi fa, sarà il turno della difesa. L’inchiesta ha suscitato ancora una volta l’attenzione per i pericoli ambientali legati allo smaltimento di rifiuti pericolosi. per questo oggi dalle 9.30 davanti al Palazzo di giustizia si svolgerà un lungo sit in di manifestanti con striscioni, cartelli per dire no ai possibili pericoli della salute e dell’ambiente. Parteciperanno i rappresentanti di Sardigna natzione, Gruppo di Intervento Giuridico, il comitato carlofortini Preoccupati e diversi gruppi di ambientalisti. “E’ un sit in militante per dire no ai rifiuti speciali che vengono fatti passare per materie prime, per sottolineare la mancanza dei politici su queste questioni. L’ecosistema Sardegna è in pericolo, i responsabili e i loro complici, devono essere fermati e condannati al risarcimento dei danni” fa sapere attraverso un comunicato Sardigna Natzione. “Lo sviluppo deve cambiare, il lavoro deve rispettare l’ambiente, in questo caso per avere le industrie stiamo barattando la salute dei cittadini”, dice Aurora Pigliapochi di Sardigna Natzione. Sarà presente anche Angelo cremone, di Portoscuso, consigliere provinciale Idv della Provincia Carbonia Iglesias. “Questa sarà la quarta manifestazione davanti al Tribunale per questo processo sullo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi”. Dalla Portovesme srl i legali non si sbilanciano per il momento: “intendiamo parlare solo quando si pronuncerà la sentenza”.
Spezzo una lancia in favore di Maria Vittoria, amica carissima fin dai tempi della scuola: è una donna, giovane e istruita, che mai farebbe qualcosa contro la sua terra. Confido nella giustizia. E mi spiace che nel corso dei sit-in si siano aggrediti verbalmente gli imputati in quanto presunti colpevoli.
Barbara, posso dirti che, per quanto ho potuto vedere, nessuno è stato aggredito verbalmente durante i vari sit-in.
Le responsabilità sono personali e c’è la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva.
Che quei rifiuti non siano stati smaltiti correttamente è, però, difficilmente smentibile.
Stefano Deliperi
Spero proprio che sia così, non posso concepire per nulla al mondo il compimento di un reato simile; ancora meno se compiuto da una donna… e non per discriminazione sessuale
il procedimento abbreviato continuerà il prossimo 4 ottobre 2011.
da Sardegna 24 on line, 27 settembre 2011
Rifiuti tossici: sentenza martedì: http://www.sardegna24.net/cagliari-e-provincia/rifiuti-tossici-sentenza-martedi-1.26014
Stefano, so che nel corso di uno dei sit-in l’aggressione verbale c’è stata.
E’ evidente che il reato c’è stato – gravissimo! – e auspico che si arrivi presto alla verità.
Mi irrita che sull’onda dell’emozione (ma non parlo, ovviamente, di te nè del Grig, ma di chi presume affrettatamente) si tenda spesso a precorrere il corso della giustizia.
personalmente non ne so nulla e mi dispiace. Gravissima la vicenda processuale, concordo.
Stefano Deliperi