Corruzione per i lavori di ampliamento degli Hotel in Costa Smeralda in contrasto con il piano paesaggistico regionale?
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania ha avviato un procedimento penale nel quale si ipotizzano fenomeni di corruzione intorno al rilascio delle autorizzazioni amministrative per l’ampliamento degli Hotel della Costa Smeralda, allora di proprietà del gruppo Colony Capital e oggi in mano alla Qatar Holding.
Indagati il progettista ing. Tonino Fadda, il fratello geom. Raimondo Fadda, l’ex dirigente dell’Area tecnica (oggi dei Lavori pubblici) del Comune di Arzachena arch. Antonello Matiz.
Svolte numerose perquisizioni, si attendono sviluppi.
Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra avevano inoltrato (9 settembre 2011 e 31 ottobre 2011) puntuali richieste di informazioni a carattere ambientale e di adozione di opportuni interventi riguardo l’ampliamento dell’Hotel Romazzino (gruppo Colony Capital) nella prestigiosa ed esclusiva loc. Liscia di Vacca, analoghe a quanto in precedenza (2010) effettuato relativamente all’Hotel Pitrizza[1].
Infatti, I lavori dell’intero programma di restyling – dal quadro normativo e giurisprudenziale – emergevano di dubbia liceità: il T.A.R. Sardegna era intervenuto – su ricorso di Privati – con un provvedimento cautelare (ordinanza Sez. II, 18 marzo 2011, n. 135) di blocco dei lavori di ristrutturazione e ampliamento (6 family suites, un parcheggio interrato, una nuova piscina, una nuova area servizi di ristorazione, rimodulazione delle restanti aree esterne e adeguamento/ampliamento del corpo centrale). In seguito – secondo notizie stampa – le parti avrebbero raggiunto un accordo comportante la rinuncia al procedimento giurisdizionale amministrativo.
Ciò non toglie che i lavori non potessero essere autorizzati.
Il Comune di Arzachena, con concessione edilizia n. 131/2010 del 28 maggio 2010, aveva autorizzato i lavori, previo rilascio dell’autorizzazione paesaggistica da parte del Servizio regionale Tutela paesaggistica per la Provincia di Olbia–Tempio con determinazione n. 296/09/OT del 22 luglio 2009 e del successivo provvedimento positivo di controllo emanato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Sardegna con nota n. 9093/SS dell’11 agosto 2009.
Tuttavia, Gli interventi previsti all’Hotel Romazzino non rientrano – a giudizio del T.A.R. Sardegna – fra quelli per cui operano le “deroghe” di cui all’art. 20, comma 1°, delle norme di attuazione del piano paesaggistico regionale – P.P.R. Quindi sono illegittime l’autorizzazione paesaggistica emanata dal Servizio regionale tutela paesaggistica e la successiva presa d’atto positiva da parte della competente Soprintendenza.
Conseguentemente, lo stesso rilascio dei titoli abilitativi risulta in contrasto con le disposizioni del piano paesaggistico regionale – P.P.R. (artt. 19-20 delle norme di attuazione), dove definisce la fascia costiera (spesso ben più ampia di quella dei mt. 300 della battigia marina) “quale ‘bene paesaggistico d’insieme’ e ‘risorsa strategica fondamentale’ (art. 19, comma 1), vietando al suo interno qualunque intervento di trasformazione (art. 20, comma 1), con la sola eccezione degli interventi (per quanto ora di specifico interesse) di ‘a) riqualificazione urbanistica e architettonica degli insediamenti turistici o produttivi esistenti; b) riuso e trasformazione a scopo turistico-ricettivo di edifici esistenti; c) completamento degli insediamenti esistenti’ (art. 20, comma 2, n. 2), tutti attivabili previa intesa di cui all’art. 11, lett. c)”. Sempre secondo il T.A.R. Sardegna, né poteva autorizzare gli interventi previsti il complesso di disposizioni di cui alla legge regionale Sardegna n. 4/2009, il c.d. piano per l’edilizia. Non l’art. 12, applicabile a “interventi di alta qualità paesaggistica” solo se non siano previsti aumenti di volumetrie. Nemmeno l’art. 13 (aumento di cubatura fino ad un massimo del 25% per la riqualificazione di strutture destinate all’esercizio di attività turistico-ricettive): infatti, il relativo impianto delle deroghe “presuppone il preventivo recepimento delle stesse all’interno della pianificazione paesaggistica regionale, mediante modifica del P.P.R. e delle correlative misure di salvaguardia”. Il P.P.R. è investito dal decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. “(espressione della competenza legislativa statale prevista, in subiecta materia, dall’art. 117, comma 2, lett. s, della Costituzione: cfr., ex multis, Corte costituzionale, 29 maggio 2009, n. 164)” del “compito di dettare il regime giuridico concretamente applicabile a quella tipologia di bene, che riveste particolare importanza sotto il profilo paesaggistico e ambientale”. Quindi la stessa legge regionale non può che assegnare al P.P.R. la previsione di eventuali eccezioni al sistema generale di salvaguardia dei beni ambientali e paesaggistici tutelati, in primo luogo la fascia dei mt. 300 dalla battigia marina. Se vi fosse una portata precettiva diretta, la norma sarebbe in conflitto con le competenze statali costituzionalmente garantite
La ripresa dei lavori – nonostante la cessazione del contenzioso amministrativo – è apparsa quindi di dubbia liceità.
Alle istanze ecologiste il Comune di Arzachena – Area tecnica replicava (nota prot. n. 39381 del 20 ottobre 2011) invocando “soluzioni condivise” con il Ministero per i beni e attività culturali e la Regione autonoma della Sardegna.
Ora il procedimento penale della magistratura tempiese apre ulteriori scenari e si attendono i successivi sviluppi.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
da La Nuova Sardegna, 10 settembre 2014
Costa Smeralda, terremoto tangenti sulle licenze edilizie.
Perquisiti l’abitazione e gli studi di Cagliari e di Roma del progettista delle suite a 5 stelle, Tonino Fadda. Indagato anche l’ex capo dell’ufficio urbanistica di Arzachena, Antonello Matiz , l’accusa contestata dal procuratore capo di Tempio Domenico Fiordalisi è di concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. (Mauro Lissia)
CAGLIARI. Un giro sterminato di tangenti, con donazioni milionarie a funzionari e dirigenti che governano le autorizzazioni paesaggistiche e le concessioni edilizie nelle aree di maggior pregio della Costa Smeralda, fino agli ampliamenti degli hotel dorati ex Colony Capital, Romazzino, Cala di Volpe e Pitrizza: rimbalza a Cagliari un’inchiesta della Procura di Tempio che sembra destinata, se le ipotesi accusatorie troveranno conferma, a far tremare ancora una volta la politica sarda.
Perquisizioni. Per adesso gli indagati sono tre: il potentissimo ingegnere cagliaritano Tonino Fadda, ex componente della commissione Urbanistica del Comune di Cagliari e poi collaboratore dell’urbanistica regionale, il fratello geometra Raimondo Fadda e l’ex responsabile dell’ufficio tecnico di Arzachena Antonello Matiz, per anni plenipotenziario e crocevia burocratico di ogni iniziativa che riguardasse il cemento d’alto bordo nella Gallura degli appetiti immobiliari.
L’accusa contestata fino a questo momento dal procuratore capo di Tempio Domenico Fiordalisi è per tutti e tre di concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, ma il materiale acquisito ieri mattina dai carabinieri di Sassari nell’abitazione di Fadda in vico Merello 7 e negli studi professionali di Cagliari e di Roma lascia prevedere per le prossime settimane un’ondata di avvisi di garanzia, mentre si parla di perquisizioni già programmate per questa mattina in diverse località della Gallura.
Terremoto tangenti sulle licenze edilizie (articolo esteso)
da L’Unione Sarda, 10 settembre 2014
Nei guai anche il fratello dell’ingegnere e un dirigente del Comune di Arzachena. Corruzione in Costa Smeralda. Indagato Tonino Fadda, il progettista della Sardegna Resort. (Andrea Busia)
TEMPIO. Le accuse contro il funzionario Antonello Matiz. Hotel da ristrutturare: soldi per le concessioni.
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[1] I suddetti lavori rientrano nel “Programma di riqualificazione del sistema ricettivo alberghiero Costa Smeralda” , oggetto della procedura di verifica di coerenza (aprile 2010) da parte della Regione autonoma della Sardegna e approvati con deliberazione Consiglio comunale Arzachena n. 29 del 27 maggio 2010 e ambito di specifica convenzione tra il Comune di Arzachena e la Sardegna Resorts s.r.l.
(foto per conto GrIG)
Perchè non venite a mettere le mani nell’ecomostro baia d’argento a carloforte alla caletta? Solo lei signor fiordalisi può farlo,dia un pò di speranza alla legalità
la Procura della Repubblica di Tempio Pausania sequestra le “suites”, tre anni dopo i nostri esposti.
A.N.S.A., 10 settembre 2014
Costa Smeralda:sigilli a suite Romazzino. Per magistratura Tempio ville e piscine sono abusive: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2014/09/10/costa-smeraldasigilli-a-suite-romazzino_b8abc803-094a-4d51-9799-0dd212c02019.html
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da La Nuova Sardegna, 10 settembre 2014
Presunti abusi in Costa Smeralda, il pm Fiordalisi sequestra sei ville. Porto Cervo, sigilli agli edifici realizzati intorno all’hotel Romazzino. (http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2014/09/10/news/presunti-abusi-in-costa-smeralda-il-pm-fiordalisi-sequestra-sei-ville-1.9907463)
PORTO CERVO. Il capo della Procura di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, ha disposto il sequestro probatorio di sei ville realizzate attorno all’hotel Romazzino, uno degli alberghi a cinque stelle della Costa Smeralda.
Il provvedimento, autorizzato dal Gip, Marco Contu, è stato eseguito nel pomeriggio dai carabinieri di Sassari e della stazione di Porto Cervo, accompagnati dallo stesso pm.
Insieme alle ville, sono finite sotto sequestro sette piscine, una in dotazione a ogni unità immobiliare e un’altra, più grande, in uso all’hotel.
Secondo il magistrato, si tratterebbe di strutture abusive in quanto realizzate in base a una concessione edilizia del 2010 ritenuta illegittima dal Tar.
Alcuni edifici, peraltro, sono stati realizzati nell’area compresa tra l’albergo e il mare, anzichè verso l’entroterra.
La concessione, secondo quanto si apprende, era stata rilasciata in base all’articolo 13 della legge regionale 4 del 2009 che prevedeva ristrutturazioni e rinnovamenti di edifici già esistenti per finalità paesaggistiche e architettoniche. In realtà le ville e le piscine sono state realizzate – sempre secondo la magistratura tempiese – a scopo turistico e ricettivo, senza peraltro rispettare un’ordinanza del Tar della Sardegna emessa nel marzo del 2011 che dichiarava l’illegittimità della concessione edilizia, sospendendone l’efficacia.
Per la vicenda sono indagate cinque persone tra amministratori vecchi e nuovi della Sardegna Resort, progettisti e coloro che hanno rilasciato le autorizzazioni edilizie.
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da Sardinia Post, 10 settembre 2014
Inchiesta in Costa Smeralda, sequestrate sei ville intorno all’hotel Romazzino: http://www.sardiniapost.it/cronaca/inchiesta-in-costa-smeralda-sequestrate-ville-intorno-allhotel-romazzino/
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da L’Unione Sarda, 10 settembre 2014
Sigilli a 6 suite dell’hotel Romazzino. Porto Cervo: “Ville e piscine abusive”: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/09/10/sigilli_a_6_suite_hotel_romazzino_porto_cervo_ville_e_piscine_abusive-6-385553.html
Hotel baia solo la punta dell’iceberg………..piscine l’isola ne è piena,ville sul mare costruite con permessi degli anni 70,discariche,l’isola ne è piena,nuove costruzioni nel centro storico dove è impossibile costruire,palazzi a pochi metri dalle mura di cinta,alberghi abusivi.A carloforte tutto è in contrasto ma si continua a fare tutto. shhhhhhhh taci il nemico ti ascolta
Ripropongo commento inserito nel novembre 2011.
novembre 1, 2011 alle 1:05 am
Una vicenda ai confini della realtà, questo dell’”ampliamento” (in realtà nuova edificazione a tutti gli effetti come si vede dalle fotografie che molto eloquentemente mostrano l’oltraggio a un’area coperta da macchia a ginepro) già dichiarato abusivo dal TAR con la famosa ordinanza 135-2011, nella quale si dice pure che le autorizzazioni si sono poste fin dall’inizio “in contrasto con il quadro normativo vigente” (cose da poco…)
“…si osserva, in primo luogo, limitando in questa sede l’esame alle censure di carattere più spiccatamente sostanziale, che l’articolato iter amministrativo finalizzato al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica e della concessione edilizia oggetto di causa – avviato ancor prima dell’entrata in vigore della legge Regione Sardegna 23 ottobre 2009, n. 4, e riguardante, peraltro, anche numerose altre strutture alberghiere di zona, nell’ambito di un generale “Programma di riqualificazione” – si è posto fin dall’inizio (e a maggior ragione) in contrasto con il quadro normativo vigente, nella parte in cui ha previsto la realizzazione, in un’area compresa nella fascia di 300 metri dalla linea di battigia, di nuovi fabbricati separati dalla preesistente struttura alberghiera dell’Hotel Romazzino”
O forse è meglio dire che è una vicenda fin troppo dentro a certe realtà imperscrutabili sarde, in cui per qualche misteriosa ragione nessuno degli gli uffici interessati (Regione, Comune, Soprintendenza) si accorge di di illegittimità manifeste che non ci voleva certo la pronuncia del TAR per cogliere.
Così come è un vero mistero il fatto che davanti ad una tale sequenza di autorizzazioni illegittime sembra non essersi mossa foglia a livello di accertamenti di carattere penale.
Scoraggiante.
L’ha ribloggato su IL MONDO DEL BOSCO. Guardalo, sussurra e…pensa.e ha commentato:
😉
da La Nuova Sardegna, 11 settembre 2014
Sequestrate sei suite del Romazzino. (Giampiero Cocco): http://www.consregsardegna.it/rassegnastampa/pdf/99407_Sequestrate_sei_suite_del_Romazzino.pdf
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Il Gruppo di Intervento Giuridico. Già nel 2011 i dubbi sul via libera ai lavori.
Le associazioni ecologiste “Gruppo di intervento giuridico” e “Amici della terra” già nel 2011 avevano inoltrato una richiesta di informazioni a carattere ambientale sulla costruzione delle suites al Romazzino. Gli ambientalisti sostenevano che quel tipo di aumento di volumetrie non potesse esser concesso in un’area sul mare e di pregio ambientale. Ipotesi confermata dall’ordinanza del Tar che aveva sospeso i lavori nel cantiere. “Allora le parti trovarono un accordo privato – commenta il Grig – Ciò non toglie che i lavori non potessero essere autorizzati. La riapertura dei cantieri ci apparve di dubbia liceità. Alle nostre istanze il Comune di Arzachena – area tecnica replicava invocando ‘soluzioni condivise’ con il Ministero per i beni e le attività culturali e la Regione autonoma della Sardegna”.
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Il Qatar ha investito 600 milioni in Costa. (Guido Piga): http://www.consregsardegna.it/rassegnastampa/pdf/99424_Il_Qatar_ha_investito_600_milioni_in_Costa.pdf
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da L’Unione Sarda, 11 settembre 2014
COSTA SMERALDA. Indagati Mariano Pasqualone e Aleksandra Dubrova. Sequestrata la piscina. Sigilli a sei suite del Romazzino. La Procura di Tempio: sono state costruite in violazione del Ppr. (Andrea Busia): http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_231_20140911085404.pdf
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Perquisiti case e uffici. I carabinieri in municipio: http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_231_20140911085518.pdf
Finalmente un po di legalità e giustizia.
Speriamo sia l’inizio di un movimento che interesserà tutta l’isola, Carloforte compreso.
Mi viene però un dubbio: abbiamo abbastanza posti letto nelle carceri?
Magari si possono riconvertire gli abusi, ma con piccole finestre in alto, per precludere la vista mare.
Forza Fiordalisi!
Sempre una gioia immensa vedere che le cose finalmente si muovono, per anni siamo stati nelle sabbie mobili. Ho in fresco una bottiglia per quando daranno una bella ripulita nella mia zona!
Il loro gioco è quello Juri,scoraggiare la gente dal prendere iniziative contro il sistema …….che permette a chi ha soldi di fare quello che vuole(mi sono autocensurato Grig).Se chi deve controllare si accorge di una pianta di maria in un terreno incolto ,mi chiedo come facciano a non accorgersi di ville e piscine…….Il problema che solleva Juri”nessuno degli uffici interessati si accorge di illegittimità manifeste”è una vergogna che non dovrebbe passare inosservata,invece diventa normalità.Chiedo al grig(ditemi che sono logorroico) se è mai possibile che nessuno denunci questa gente per omissione?Possibile che non si riesca a fermare in maniera legale questo scandaloso sistema oramai radicato in tutti gli uffici comunali sardi?Dice bene il Grig quando parla di accesso agli atti,ma sai anche che dopo 30 giorni se non ti rispondono,e possono farlo,se vuoi risposta devi fare ricorso al TAR……Con che soldi può farlo la gente comune?Tutto studiato a tavolino per continuare a lavorare abusivamente.Gli tolga l’aria fiordalisi,stà gente non serve alla sardegna
questa – e altra – gente è stata “denunciata per omissione” dal GrIG nelle vicende in cui c’erano gli estremi.
Un esempio andato a buon fine?Oppure non è possibile citarlo?Grazie
da Sardinia Post, 11 settembre 2014
Costa Smeralda, abusi al Romazzino: Carabinieri al lavoro per foto e misurazioni nell’hotel: http://www.sardiniapost.it/cronaca/costa-smeralda-abusi-romazzino-carabinieri-per-foto-misurazioni-nellhotel/
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da La Nuova Sardegna, 12 settembre 2014
Al setaccio le ville suite del Romazzino.
Costa Smeralda, gli accordi del 2009 tra il Comune e la Sardegna Resort sono al centro delle indagini della procura: http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2014/09/12/news/al-setaccio-le-ville-suite-del-romazzino-1.9920121
il Procuratore generale Ettore Angioni fa bene a seguire con attenzione le indagini delle Procure sarde, è un suo dovere. Ci attendiamo analoga sollecitudine in quei tanti casi di inquinamento ambientale o speculazione immobiliare, in cui l’azione della magistratura inquirente appare fin troppo “prudente” e magari “scivola” nella prescrizione.
Stefano Deliperi
da Sardinia Post, 13 settembre 2014
Costa Smeralda, inchiesta su abusi. Il procuratore Angioni al pm Fiordalisi: “Cautela”: http://www.sardiniapost.it/cronaca/costa-smeralda-inchiesta-abusi-procuratore-angioni-pm-fiordalisi-cautela/
Perchè il procuratore generale Ettore Angioni non si fa un giro nel Sulcis per vedere se le procure fanno il loro lavoro.Cautela……..o cautèlati.Grande fiordalisi vento in poppa a lei e ai suoi collaboratori
da Il Manifesto Sardo, n. 176, 16 settembre 2014
Costa Smeralda e corruzione. (Stefano Deliperi): http://www.manifestosardo.org/costa-smeralda-e-corruzione/
da L’Unione Sarda, 19 settembre 2014
ARZACHENA. Atto scomparso: nuovo blitz dei carabinieri in Comune.
Corruzione in Costa: caccia al Piano regolatore. (Andrea Busia): http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_231_20140919091021.pdf
da La Nuova Sardegna, 1 ottobre 2014
Abusi edilizi al Romazzino, il pm dice no al dissequestro.
Al Tribunale del riesame Fiordalisi chiede che le sei suite restino sotto sigillo fino all’ispezione della Procura già programmata: http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2014/10/01/news/abusi-edilizi-al-romazzino-il-pm-dice-no-al-dissequestro-1.10034596
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da Sardinia Post, 1 ottobre 2014
Presunti abusi edilizi all’hotel Romazzino, Fiordalisi: “No al dissequestro”: http://www.sardiniapost.it/cronaca/presunti-abusi-edilizi-allhotel-romazzino-fiordalisi-dissequestro/
da La Nuova Sardegna, 2 ottobre 2014
Abusi in Costa, dissequestrate le suite del Romazzino.
L’ha disposto il tribunale del Riesame: «Situazione “cristallizzata” e prove già documentate: http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2014/10/02/news/abusi-in-costa-dissequestrate-le-suite-del-romazzino-1.10040372
da Sardinia Post, 10 ottobre 2014
Guerra tra Fiordalisi e il tribunale per il dissequestro delle suite del Romazzino. (Giandomenico Mele): http://www.sardiniapost.it/cronaca/guerra-fiordalisi-tribunale-tempio-per-dissequestro-delle-suite-romazzino/
A.N.S.A., 15 ottobre 2014
Abusi hotel Romazzino, periti al lavoro.
Nuova ispezione a Porto Cervo, misurazioni anche con Gps: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2014/10/15/abusi-hotel-romazzino-periti-al-lavoro_bacec776-55c8-4192-ac4a-4c515e747912.html
A.N.S.A., 13 novembre 2014
Abusi in Costa Smeralda: tre arresti.
In manette dirigente Comune Arzachena, geometra e imprenditore: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2014/11/13/abusi-in-costa-smeralda-tre-arresti_7deb73b2-f59b-4445-b2e5-f1ce0dbddaac.html
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da La Nuova Sardegna, 13 novembre 2014
ARZACHENA. Abusi in Costa Smeralda, tre arresti per corruzione.
Fermati un ex dirigente del Comune, un geometra e il titolare di una società che gestisce ville: http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2014/11/13/news/abusi-in-costa-smeralda-tre-arresti-per-corruzione-1.10302858
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da L’Unione Sarda, 13 novembre 2014
Costa Smeralda, corruzione per ampliare ville. Tre arresti: c’è anche un dirigente comunale.
Ai domiciliari anche un geometra e il titolare di una società immobiliare. Le indagini sono state portate avanti dalla Guardia di Finanza: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/11/13/costa_smeralda_corruzione_per_ampliare_ville_tre_arresti_c_anche-6-395598.html
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Il pm Fiordalisi: “Abbiamo fatto piccola breccia su un sistema diffuso”: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/11/13/il_pm_fiordalisi_abbiamo_fatto_piccola_breccia_su_un_sistema_diff-6-395604.html
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da Sardinia Post, 13 novembre 2014
Abusi in Costa Smeralda: tre arresti: http://www.sardiniapost.it/cronaca/abusi-in-costa-smeralda-arresti/
da La Nuova Sardegna, 14 novembre 2014
Tre arresti per corruzione ad Arzachena. (Giampiero Cocco): http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/103065_Tre_arresti_per_corruzione_ad_Arzachena.pdf
A.N.S.A., 18 febbraio 2015
Cessione Costa Smeralda,sequestro 132 mln.
Operazione Guardia di Finanza, inchiesta Procura Tempio Pausania. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2015/02/18/cessione-costa-smeraldasequestro-132mln_27ef1aef-c6be-4229-b670-c81fcf2dd63b.html)
OLBIA, 18 FEB – La Guardia di Finanza sta eseguendo un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Tempio Pausania per un valore complessivo di oltre 132 milioni di euro, nell’ambito dell’inchiesta sulla vendita della Costa Smeralda nel 2012 alla Qatar Holding Investments. L’indagine ha consentito di ricondurre a tassazione in Italia due società con sede in Lussemburgo che attraverso l’operazione di cessione delle quote ha generato una plusvalenza non dichiarata al fisco di oltre 482 milioni.
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da La Nuova Sardegna, 18 febbraio 2015
Vendita della Costa Smeralda, Fiordalisi sequestra 132 milioni di euro.
Secondo la procura, che ha affidato il provvedimento alla guardia di finanza, nella cessione la Qatar Holding Investments avrebbe procurato una plusvalenza non dichiarata al fisco di 483 milioni: http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2015/02/18/news/vendita-della-costa-smeralda-fiordalisi-sequestra-132-milioni-di-euro-1.10890322
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da L’Unione Sarda, 18 febbraio 2015
Inchiesta su cessione quote Costa Smeralda. La Finanza sequestra 132 milioni di euro: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2015/02/18/inchiesta_su_cessione_quote_costa_smeralda_la_finanza_sequestra_1-6-408314.html