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Ricorso avverso la saturazione edilizia di Porto Rotondo e la variante del vecchio programma di fabbricazione di Olbia.


Gallura, cantiere edile sulla costa

Il borgo di Porto Rotondo forse rappresenta l’unico caso di insediamento turistico realizzato in Sardegna con una forma identitaria iniziale su iniziativa (1964) dei veneziani Luigi e Nicolò Donà dalle Rose, ispirata a Venezia (Piazzetta San Marco, nucleo urbano del borgo, chiesa di San Lorenzo, realizzata dagli artisti Andrea Cascella e Mario Ceroli, con affresco rappresentante il Giudizio universale).  La richiesta è quella dell’individuazione di una zona “A – centro matrice” da pianificare dettagliatamente con un piano particolareggiato che consenta il mantenimento delle caratteristiche urbanistico-architettoniche.

Tuttavia, l’Amministrazione comunale olbiese guidata dal sindaco Settimo Nizzi, con la deliberazione Consiglio comunale n. 59 del 30 luglio 2025, ha approvato ha approvato il “Progetto di completamento del piano particolareggiato di Porto Rotondo e contestuale variante al programma di fabbricazione vigente”, comprendente nuove edificazioni per circa 20 mila metri cubi di volumetrie.

Vivaci sono state le polemiche fra progettisti dell’originario borgo e lo stesso sindaco Nizzi, però – al di là di opinioni soggettive differenti – restano fermi principi e norme giuridiche sulla pianificazione.

Gallura, costa

Il piano particolareggiato di Porto Rotondo, convenzionato nel 1988, ha visto da tempo scadere il termine decennale convenzionale (art. 28 della legge n. 1150/1942 e s.m.i.) per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (vds. Cons. Stato, Sez. VI, 5 luglio 2013, n. 5807).

Il Comune di Olbia tuttora non ha provveduto all’acquisizione e alla presa in carico previo collaudo delle opere di urbanizzazione realizzate nonchè delle aree standard di servizi di legge, come accertato e riconosciuto dalla sentenza T.A.R. Sardegna, Sez. II, 13 novembre 2024, n. 798 (passata in giudicato), che ha ordinato al Comune medesimo di provvedere al “collaudo con cui accertare che le opere di urbanizzazione si trovano in condizioni accettabili, ma senza che ciò si traduca in un rinvio sine die dell’attuazione”.

Insomma, “il Comune deve procedere senza indugio”, ma finora ha tergiversato.

In più, l’art. 20 bis della legge regionale Sardegna n. 45/1989 e s.m.i. prevede che (comma 2) “sino all’adeguamento del proprio strumento urbanistico generale al PPR, i comuni tenuti all’adeguamento non possono adottare e approvare qualsiasi variante agli strumenti generali vigenti“, salvi alcuni casi che pare proprio non rientrino nell’ipotesi olbiese. infatti, la citata deliberazione C.C. Olbia n. 59 del 2025 costituisce, per dichiarazione esplicita dell’Ente locale, sia completamento dell’attuazione del piano particolareggiato con convenzione di lottizzazione scaduta e in assenza di presa in carico previo collaudo delle opere di urbanizzazione realizzate e delle aree standard, sia variante al risalente programma di fabbricazione (PdF) olbiese.

Come ben noto, il P.U.C. adottato dall’Amministrazione Nizzi (2020) è stato ampiamente “bocciato” dalle verifiche regionali (2021) ed è ancora fermo.   Così sono stati rispediti al mittente, proprio su istanza GrIG, i progetti immobiliari di modifica territoriale nel promontorio di Sa Testa (2021).

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha, quindi, provveduto a inoltrare un’istanza per la dichiarazione di incongruità delle varianti al piano particolareggiato di Porto Rotondo e al vecchio programma di fabbricazione (PdF) di Olbia nell’ambito della procedura regionale di verifica di coerenza e di copianificazione (art. 20, commi 12 e ss. della legge regionale Sardegna n. 45/1989 e s.m.i.), coinvolgendo il Ministero della Cultura, la Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza per Archeologia, belle Arti e Paesaggio di Sassari, il Comune di Olbia.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

L’Unione Sarda, 7 settembre 2025
Gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis)

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

  1. settembre 15, 2025 alle 3:05 PM

    da La Nuova Sardegna, 14 settembre 2025

    Turismo e mattoni. Nasce Porto Rotondo 2, ecco come sarà il borgo turistico.

    Nasce Porto Rotondo 2, ecco come sarà il borgo turistico

    Appelli e ricorsi contro il piano particolareggiato. Primi rendering delle nuove case. (Marco Bittau)

    Olbia Un mese e mezzo dopo l’approvazione del progetto da 20 mila metri cubi per completare il piano particolareggiato, a Porto Rotondo la polemica ancora cova sotto la cenere. Sul tavolo lettere aperte e appelli rivolti da gruppi di residenti storici al sindaco di Olbia, Settimo Nizzi. E poi il ricorso presentato dagli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico

    L’iter del progetto Buonomo (dal nome dell’imprenditore Robert Galper Buonomo, titolare della maggior quota di volumetrie disponibili) procede spedito e intanto a Olbia e Porto Rotondo circolano le prime simulazioni delle nuove costruzioni. Sono rendering ufficiali, allegati alle carte del progetto presentato al Comune di Olbia dalle società Prn srl, Bfs srl ed Eledia srl, oltre la Marina di Porto Rotondo della famiglia Molinas, titolare del porto turistico e di alberghi di lusso. Le immagini mostrano ville con tetti-giardino e complessi residenziali con decine di unità abitative.

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