Cari Italiani, vi spareranno dentro casa. A norma di legge.
La V Commissione permanente “Bilancio, Tesoro e Programmazione” della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame del disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025” (C. 643-bis), ha accolto un emendamento – il n. 78.015 – che, in buona sostanza, consente la possibilità di aprire la caccia tutto l’anno, qualsiasi giorno, anche entro le aree naturali protette e i centri urbani.
I presentatori sono gli on.li Tommaso Foti, capogruppo F.d.I., e altri (Angelo Rossi, Marco Cerreto, Maria Cristina Caretta, Cristina Almici, Monica Ciaburro, Chiara La Porta, Giandonato La Salandra, Mauro Malaguti, Marina Marchetto Aliprandi, Giovanni Luca Cannata, Carmen Letizia Giorgianni, Ylenja Lucaselli, Andrea Mascaretti, Andrea Tremaglia), tutti del gruppo FdI nonchè Maria Chiara Gadda, del gruppo Azione – Italia Viva.
Costoro non chiamano caccia quella che di fatto è caccia, ma utilizzano il termine pudico di attività di contenimento della fauna selvatica.
Sappiano i cittadini italiani che se si inizierà a sparacchiare nei nostri parchi naturali, nelle nostre strade e fra le nostre case sarà grazie a questa geniale proposta.
Se gli incidenti di caccia avverranno anche fra le nostre case e dentro le nostre case sarà grazie a questa geniale proposta.
Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) chiede a gran voce al Parlamento e al Governo di respingere nettamente una proposta che non risolve nulla (soprattutto i pasticci umani), ma crea gravissimi problemi di ordine pubblico, ambientali e di convivenza civile.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
Ecco il testo dell’emendamento accolto.
1. L’articolo 19 della legge 11 febbraio 1992, n. 157 è sostituito dai seguenti:
«Art. 19.
(Controllo della fauna selvatica)
1. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica di cui all’articolo 18, per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità.
2. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, per la tutela della biodiversità, per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche e per la tutela della pubblica incolumità e della sicurezza stradale provvedono al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto. Le attività di contenimento di cui al primo periodo non costituiscono esercizio di attività venatoria. Qualora i predetti metodi si rivelino inefficaci, le regioni e le province autonome possono autorizzare, sentito l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, piani di controllo numerico mediante abbattimento o cattura.
3. I piani di cui al comma 2 sono attuati dai cacciatori iscritti agli ambiti territoriali di caccia o nei comprensori alpini delle aree interessate, previa frequenza di corsi di formazione autorizzati dagli organi competenti a livello regionale e sono coordinati dagli agenti delle Polizie provinciali o regionali. Le autorità deputate al coordinamento dei piani di abbattimento possono altresì avvalersi dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi, purché muniti di licenza per l’esercizio venatorio, delle guardie venatorie, degli agenti delle polizie locali, nonché del personale del comando unità per la tutela forestale ambientale e agroalimentare dell’arma dei carabinieri.
4. Gli animali abbattuti durante le attività dei controlli sono sottoposti all’analisi igienico sanitaria e in caso negativo, sono destinati al consumo alimentare.
Art. 19-bis.
(Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica)
Con decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e sentito, per quanto di competenza, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e previa intesa in sede di conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano è adottato entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge il piano straordinario per la gestione ed il contenimento della fauna selvatica, di durata quinquennale e adottato.
2. Il Piano costituisce lo strumento programmatico, di coordinamento e di attuazione dell’attività di gestione e contenimento numerico della presenza della fauna selvatica sul territorio nazionale mediante abbattimento e cattura.
3. Le attività di contenimento disposte nell’ambito del Piano non costituiscono esercizio di attività venatoria e sono attuate anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto.
4. Il Piano è attuato e coordinato dal Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri, il quale può avvalersi dei cacciatori iscritti agli ambiti territoriali di caccia o nei comprensori alpini, delle guardie venatorie, degli agenti delle Polizie locali e provinciali munite di licenza per l’esercizio venatorio, nonché dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali il Piano trova attuazione, purché muniti di licenza per l’esercizio venatorio».
78.015. Foti, Angelo Rossi, Cerreto, Caretta, Almici, Ciaburro, La Porta, La Salandra, Malaguti, Marchetto Aliprandi, Cannata, Giorgianni, Lucaselli, Mascaretti, Tremaglia, Gadda.
(foto L.A.C., S.D., archivio GrIG)
Il fatale avvento del Far West in Italia? Occorre subito una raccolta di firme che non dia futuro a questa retrograda proposta di legge.
Proposta assurda e preoccupante, ma per niente sorprendente vista l’origine.
Un dettaglio che trovo ancora più triste e indicativo del “peso morale e cognitivo” dei proponenti è che, nei commi, viene riportata solo la formula “….abbattimento o cattura.” Prima abbattimento, in alternativa cattura.
Avessero almeno avuto il minimo di sensibilità e intelletto per esprimere un concetto ben diverso (visto che si tratta di controllo ai fini di “sicurezza” e non attività venatoria), come ad esempio: “….cattura o, in estrema e giustificata ragione, abbattimento”.
Spero anch’io che sia presto attivata una raccolta di firme contro tale proposta.
hai ragione, assolutamente indicativo del retropensiero che hanno
Allora proponiamo un ulteriore emendamento che permetta a tutti i cittadini di armarsi per proteggersi dai cacciatori.
Siamo alla follia più totale. Povera Italia.
….dai cacciassessori ai cacciaparlamentari.
Scusate, non ho capito bene. L’emendamento riguarda la caccia all’onorevole?
da RAI News, 21 dicembre 2022
La legge di Bilancio. Manovra: sì alla caccia ai cinghiali anche in città. Potranno essere mangiati se le analisi sono ok.
L’emendamento alla Manovra apre alla possibilità di abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città: https://www.rainews.it/articoli/2022/12/manovra-s-alla-caccia-ai-cinghiali-anche-in-citt-potranno-essere-mangiati-se-analisi-sono-ok-9fa11258-eb3c-4252-bbe9-595a4bd42486.html
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A.G.I., 21 dicembre 2022
Cinghiali nel mirino: via libera alla caccia in città.
Semaforo verde della Commissione bilancio all’emendamento della manovra economica che riguarda il controllo della fauna selvatica nei centri urbani : https://www.agi.it/cronaca/news/2022-12-21/cinghiali-manovra-caccia-emendamento-citta-19319187/
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da Il Fatto Quotidiano, 21 dicembre 2022
Manovra, passa l’emendamento che consente la caccia nelle aree protette e in città. Bonelli: “Vergognoso, pronto un esposto all’Ue”.
La norma, a prima firma del capogruppo di FdI a Montecitorio, dà il via a una totale deregulation dei piani regionali di abbattimento di animali, permettendo ai cacciatori – con l’ok delle Regioni – di sparare persino nelle aree urbane. Lollobrigida: “Permetterà di contrastare seriamente la peste suina”. A contraddirlo la capogruppo verde Luana Zanella: “La peste aumenta naturalmente con la pressione venatoria, è un regalo alle lobby venatorie e delle armi”. (Paolo Frosina): https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/21/manovra-passa-lemendamento-che-consente-la-caccia-nelle-aree-protette-e-in-citta-bonelli-vergognoso-pronto-un-esposto-allue/6913541/
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A.N.S.A., 22 dicembre 2022
Manovra: ok alla caccia ai cinghiali in città, si potranno mangiare
Se le analisi igienico-sanitarie lo consentiranno: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/12/21/manovra-ok-allemendamento-su-caccia-a-cinghiali-in-citta_71029962-906d-40ce-b108-efc9d3a0106c.html
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da La Repubblica, 22 dicembre 2022
La caccia ai cinghiali in città cancella un secolo di conservazione italiana. Così si annullano gli sforzi di tanti scienziati, politici e cittadini italiani che hanno creduto in un Paese in cui l’uomo e la natura potessero convivere, diventando un esempio per il resto del mondo”. (Roberto Cazzola Gatti): https://www.repubblica.it/green-and-blue/2022/12/22/news/caccia_cinghiali_biologia_conservazione-380210513/
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da La Stampa, 22 dicembre 2022
Cinghiali, caccia in città.
Polemiche sulla norma che permette safari urbani: si potrà sparare anche nei parchi e per strada. Serve l’autorizzazione da parte della Regione, ma così la nostra sicurezza è a rischio. (Flavia Perina): https://www.lastampa.it/politica/2022/12/22/news/cinghiali_caccia_in_citta-12426969/
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da Wired, 22 dicembre 2022
Il surreale emendamento che autorizza la caccia in città. E a mangiare gli animali uccisi.
Consente sempre la caccia per “motivi di sicurezza stradale” ed è passato al vaglio della Commissione bilancio della Camera. Un rischio per la tutela dell’ambiente: https://www.wired.it/article/caccia-citta-aree-protette-emendamento-fratelli-italia/
da Gazzetta Sarda, 22 dicembre 2022
GrIG: Cari Italiani, vi spareranno dentro casa. A norma di legge: https://www.gazzettasarda.com/contenuto/0/11/246528/grig-cari-italiani-vi-spareranno-dentro-casa-a-norma-di-legge
da La Nuova Sardegna, 23 dicembre 2022
Manovra. Caccia ai cinghiali anche dentro le città: gli ambientalisti contro il Governo. (Claudio Zoccheddu): https://www.lanuovasardegna.it/regione/2022/12/22/news/caccia-ai-cinghiali-anche-dentro-le-citta-gli-ambientalisti-contro-il-governo-1.100207955
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da Alghero Live, 23 dicembre 2022
Emendamento in Commissione, caccia aperta tutto l’anno, anche dentro le aree naturali e i centri urbani. Sono definite “attività di contenimento”: https://algherolive.it/2022/12/23/emendamento-in-commissione-caccia-aperta-tutto-lanno-anche-dentro-le-aree-naturali-e-i-centri-urbani-sono-definite-attivita-di-contenumento/
Oltre alle premesse dell’art. 19, mi preoccupa ancor più il 19 bis, Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica da farsi entro 120 giorni.
Solo chi non ha assoluta competenza può pensare che certe cose si possano decidere in quarro mesi.
A quando il ricorso ? Spero di avere risposte da Grig che attendo sempre anche per altri quesiti …
..prima dev’essere approvata la legge, così si vede il testo approvato e si valuta che cosa è più opportuno fare. Di sicuro non ci limiteremo a un ricorso.
Buona giornata e buon Natale!
Stefano Deliperi
🐾👼 Auguri anche a voi 🙏
A.N.S.A., 22 dicembre 2022
I cacciatori abbatteranno i cinghiali, serve l’ok delle Regioni.
Respinta la richiesta di stralciare la norma. Per le opposizioni l’emendamento non era ammissibile in manovra. (https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/12/22/i-cacciatori-abbatteranno-i-cinghiali-serve-lok-delle-regioni_8d92d952-9f61-4ce6-8aba-b5b46412d667.html)
È stata respinta in Aula alla Camera la richiesta delle opposizioni di stralciare dalla manovra i commi del maxiemendamento relativi alla norma che consente la caccia in città.
M5s, Pd e Avs sono intervenuti sostenendo che la misura sia stata introdotta da un emendamento inammissibile perché non pertinente con la materia della legge di Bilancio.
Il presidente di turno della Camera, Fabio Rampelli, ha replicato che “non ci sono i presupposti per la convocazione della Giunta per il Regolamento” e quindi la norma va considerata ammissibile.
IL PODCAST
Cacciatori formati abbatteranno i cinghiali, serve l’ok delle Regioni.
Saranno cacciatori ma “previa frequenza di corsi di formazione” coordinati dagli agenti dei corpi di polizia regionale o provinciale a partecipare ai piani di controllo del numero dei cinghiali che prevedono l’abbattimento e cattura degli animali anche in città. Piani che vengono autorizzati dalle Regioni, sentito l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, qualora altre misure di controllo si siano rivelati inefficaci. E’ quanto prevede l’emendamento in materia approvato alla manovra. Oltre ai cacciatori formati le autorità deputate al coordinamento dei piani possono avvalersi dei proprietari o gli affittuari dei fondi nei quali si attuano i piani, purchè muniti di licenza per l’esercizio venatorio, e anche nel loro caso, dopo la frequenza di corsi di formazione.
Possono essere coinvolti, infine, le guardie venatorie, agenti dei corpi di polizia locale, con l’eventuale supporto, ma in termini tecnici e di coordinamento, del personale del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei carabinieri.
Bonelli: “Irresponsabile”.
“L’emendamento che apre la caccia nei parchi e nelle aree urbane noi lo riteniamo irresponsabile, come si può pensare di wsparare nelle aree urbane qualcuno ce lo deve spiegare e qualcuno ci deve anche spiegare la ragione per la quale si dice che possono essere avviati gli abbattimenti selettivi in maniera generale sulla fauna selvatica. Quindi nel Trentino il presidente Fugatti potrà dire che ci sono orsi in soprannumero, i lupi in altre parti, mentre io ricordo a questa maggioranza che il lupo è l’unico predatore rimasto sui cinghiali, contestualmente migliaia di cinghiali vengono immessi nei territori per consentire l’attività venatoria come accade nel sud. Siamo a una situazione di totale irresponsabilità e francamente ci potrebbero essere provvedimenti diversi perchè già la legge prevede degli abbattimenti selettivi, ma la cosa certa è che questa è una norma che è assolutamente incompatibile, non solo per la nostra costituzione e l’articolo 9, ma anche con la direttiva habitat e conservazione natura dell’Unione Europea”. A dirlo è Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra davanti a palazzo Montecitorio.
Manovra, Lollobrigida: ‘Norma cinghiali chiara, non c’entra caccia’.
Federparchi: “Servono specialisti”.
“C’è ampia discussione e confusione sulla norma per il controllo della fauna selvatica. Non viene aperta la caccia in nessuna zona dove oggi è vietata, né in città né tantomeno nelle aree naturali protette. Già con le leggi vigenti è possibile svolgere attività di controllo in tali aree, nei soli parchi nazionali e regionali nel 2021 sono stati abbattuti oltre 16.000 cinghiali”. Lo afferma Federparchi commentando in una nota la misura inserita in manovra e spiegando in particolare che “la norma va a modificare la legge 157/92 (che riguarda la fauna selvatica) e non la 394/91, che riguarda le aree protette”. L’emendamento, prosegue la federazione, “contiene aspetti positivi e criticità. È stata tolta la dicitura ambigua che richiedeva ‘metodi ecologici’ prima di usare catture e abbattimenti. Il legislatore forse pensava a ‘metodi non cruenti’, ma per come era scritta non voleva dire nulla. E’ anche positivo che fra le motivazioni degli interventi sia stata inserita la ‘sicurezza stradale’.
Troppi gli incidenti, anche gravi, causati soprattutto dai cinghiali. E’ invece inutile e dannoso – prosegue Federparchi – limitare la possibilità degli interventi di controllo ai soli cacciatori per due motivi. Il provvedimento riguarda tutta la fauna selvatica, non solo quella oggetto di caccia, e se un cacciatore può possedere il know how per le operazioni di controllo che riguardano specie cacciabili (cinghiali, cervi, daini, mufloni etc.), nulla sa di come si deve intervenire su altre specie, soprattutto aliene (scoiattolo grigio, procione, parrocchetto etc.). Occorre l’ausilio di specialisti per la buona riuscita delle azioni. Stante il crescente problema delle specie invasive/aliene si stanno formando sempre più imprese specializzate nel loro controllo. Questa sarebbe la soluzione migliore, molti parchi hanno già stipulato contratti a tale scopo”. Altra criticità, secondo la federazione, sta nel fatto che non sia previsto un corso per abilitare i cacciatori: “caccia e controllo sono cose diverse, anche se lo strumento può essere sempre l’arma da fuoco, ma il controllo presuppone la conoscenza di problematiche più ampie”.
Follia pura permettere la caccia ovunque tutto l’anno con la scusa dei cinghiali.
Sicuro che si limiteranno ai cinghiali?
E’ solo una pagliacciata, per dire ai loro amici “vedete che manteniamo le promesse”, ma molto
pericolosa, perche’ i cacciatori non solo riescono a spararsi tra di loro ma riescono anche a sparare a passanti, escursionisti, bambini in braccio al papa’, gatti cani asini maiali ecc. ecc. in campagne deserte, immaginate in parchi e aree urbane abitati…
Sono proprio dei folli, e subito i cacciatori ci raccontano che per loro sarà un “servizio ai cittadini” voglio vedere dopo la prima vittima umana come glielo spiegano che i pallettoni erano solo per “spirito di servizio”…
E i caccatori “svegli” ci hanno detto di mettere in giro “feic nius”, di fare procurato allarme e becera ideologia…. dicevano “non ci sarà nessun Far West”…le ultime parole famose dei gringos.. gli daranno pure la stella e gli faranno fare pure gli sceriffi…
https://www.lav.it/news/far-west-a-roma-tre-cacciatori-sparano-ai-cinghiali-vicino-alle-case
Si sentono già padroni di fare ciò che gli pare i cacciatori visto il messaggio dato dal governo.