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Isola di San Pietro, Canale Pitticheddu, un cantiere edilizio da verificare.


Carloforte, Canale Pitticheddu, cantiere edilizio (giugno 2022)

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato (24 giugno 2022) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo un cantiere edilizio in corso nell’area di grande interesse paesaggistico di Canale Pitticheddu, sull’Isola di San Pietro, in Comune di Carloforte (SU).

Coinvolti i Ministeri della Cultura e della Transizione Ecologica, la Regione autonoma della Sardegna (Direzione generale pianificazione territoriale e vigilanza edilizia; Servizio valutazioni ambientali), la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, il Comune di Carloforte, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale.

Carloforte, Mezzaluna e Capo Sandalo

Informata per opportuna conoscenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.

Secondo quanto riportato nel cartello “inizio lavori” presente sul posto, la relativa denuncia inizio attività dovrebbe riguardare lavori di “manutenzione ordinaria con recupero fabbricato rurale”.

Si rammenta che, secondo l’orientamento giurisprudenziale (vds. Cass. pen., Sez. III, 3 febbraio 2022, n. 3763), per la ricostruzione di un rudere in area tutelata con vincoli ambientali sono necessari il permesso di costruire e l’autorizzazione paesaggistica.

L’area in argomento è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.; piano paesaggistico regionale – P.P.R.) e rientra nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.) Isola di San Pietro (codice ITB040027), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e seminaturali, la fauna e la flora.

Il GrIG auspica un rapido accertamento sulla legittimità o meno dell’intervento edilizio da parte delle amministrazioni pubbliche coinvolte.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Gheppio (Falco tinnunculus)

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

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  1. Raffaella Venturi
    giugno 25, 2022 alle 11:32 am

    Grazie alla vostra sempre vigile attenzione, Carloforte rappresenta un far west dal punto di vista degli abusi edilizi, frequentandola assiduamente da tempo ho visto baracche diventare ville, vasche per il deposito dell’acqua piovana diventare piscine, magazzini sul mare per ricovero barche diventare case da affittare d’estate (rigorosamente in nero)! E che dire di una certa proprietaria di mega villa nell’area mineraria del Becco, che ha chiuso, con un’indicibile recinzione di muro e rete da pollaio, l’accesso al mare? Le è stata fatta una causa da un privato vicino e la signora ha messo un cancello pacchiano riservandosi di dare la chiave solo ai vicini proprietari (che non l’hanno mai vista)! Il rudere che ha ristrutturato, ex laverai della miniera, in prima istanza era stato demolito per aumento spropositato di cubatura… Ma dove ci sono soldi e alte conoscenze si sorpassano questi contrattempi con qualche telefonata, quindi è stato rifatto tal quale: un pugno nell’occhio, che si può ammirare anche dal faro di Capo Sandalo. Grazie ancora, Stefano Deliperi, la vostra vigilanza è importantissima, troppi sono gli scempi che offendono la nostra Isola, con le sue isolette.

  2. giugno 30, 2022 alle 11:49 PM

    da L’Unione Sarda, 25 giugno 2022
    Carloforte. Le chiede il Gruppo di intervento giuridico. “Informazioni su Canale Pitticheddu”.

    “Un cantiere edilizio da verificare a Canale Pitticheddu, sull’Isola di San Pietro”. Il Gruppo di intervento giuridico (Grig) ha presentato un’istanza di accesso civico e informazioni ambientali sui lavori in corso in una zona di Carloforte. “Secondo quanto riportato nel cartello ‘inizio lavori’ presente sul posto – scrive in un comunicato il Grig – la relativa denuncia di inizio attività dovrebbe riguardare lavori di ‘manutenzione ordinaria con recupero di fabbricato rurale’. Secondo l’orientamento giurisprudenziale per la ricostruzione di un rudere in area tutelata con vincoli ambientali sono necessari il permesso di costruire e l’autorizzazione paesaggistica. Auspichiamo al più presto un rapido accertamento sulla legittimità o meno dell’intervento edilizio da parte delle amministrazioni pubbliche coinvolte”. Fra gli enti a cui il Grig ha presentato la richiesta di accesso civico c’è il Comune di Carloforte. “Ovviamente metteremo a disposizione i documenti richiesti”, dice il sindaco Stefano Rombi.. Le altre amministrazioni a cui si è rivolto il Grig sono il Ministero della Cultura e della Transizione Ecologica, la Regione, la Soprintendenza, il Corpo Forestale, il Noe e, per conoscenza, la Procura della Repubblica.

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