Capo Ferrato, un parcheggio sul mare?

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (19 agosto 2019) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo un cantiere edilizio a ridotta distanza dal mare per la probabile realizzazione di un parcheggio per autoveicoli sulla costa di Capo Ferrato, in Comune di Muravera (SU).
A quanto pare, nessun cartello “inizio lavori” indica la finalità dei lavori e, soprattutto, gli estremi delle necessarie autorizzazioni amministrative.
Coinvolti il Ministero per i beni e attività culturali, la Direzione generale pianificazione territoriale e vigilanza edilizia della Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari, il Servizio tutela paesaggio e vigilanza edilizia di Cagliari della Regione autonoma della Sardegna, il Comune di Muravera, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, i Carabinieri del Nucleo tutela beni culturali, informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.

L’intera costa di Muravera è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), la fascia costiere dei 300 metri dalla battigia marina anche con vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale n. 45/1989 e s.m.i.), conseguentemente così classificata nel piano paesaggistico regionale (P.P.R. – 1° stralcio costiero).
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspica un rapido intervento delle amministrazioni pubbliche competenti per appurare la legittimità o meno dei lavori in corso, che comunque costituiscono l’ennesimo consumo di territorio costiero.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)
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- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
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- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
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- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
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- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
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Ahi…
(…)”L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (19 agosto 2019) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo un cantiere edilizio a ridotta distanza dal mare per la probabile realizzazione di un parcheggio per autoveicoli sulla costa di Capo Ferrato, in Comune di Muravera (SU).
A quanto pare, nessun cartello “inizio lavori” indica la finalità dei lavori e, soprattutto, gli estremi delle necessarie autorizzazioni amministrative.”
Questo particolare dettaglio di nessun cartello che indichi “inizio lavori” la dice lunga…
Ora, per dire, in territorio di Castiadas, (ancorché i parcheggi sottraggano spazio “al suolo costiero”), in Loc “MONTE TURNU” dove sono stata alcune settimane fa, il parcheggio, ampio e sterrato ma ordinato e a PAGAMENTO, è a debita distanza dalla costa e per arrivare al mare…”toccada camminai…ma camminai”, cun sa basca e cun is peis chi fainti …ahi… ahi…ahi” (trad. “è necessario camminare, camminare assai, con l’afa e con i (poveri ) piedi che si lamentano con un “ahi, ahi, ahi”…). Si pensi al rientro dal mare, per comprendere meglio la fatica del raggiungimento del parcheggio.
Ho citato questo esempio, perché, anche se in molti non saranno d’accordo con me, mi sembra lodevole e per quanto non gradito il pagamento dello stesso, chi lo utilizza, sa almeno di accedere ad uno spazio legittimo, scelta concreta dell’amministrazione locale.
Spero, come scrivono gli attenti Dottori che con “un rapido intervento, le amministrazioni pubbliche competenti dimostrino la legittimità o meno dei lavori in corso, che comunque costituiscono l’ennesimo consumo di territorio costiero”
Buona giornata a tutti gentili lettori.
Camminare fa bene allo spirito e al corpo, se uno non vuole camminare ci sono tantissimi luoghi accessibili con le auto, perché invece tutti vogliono arrivare là dove è più “isolato” “selvaggio” “incontaminato” e così diventa cemento e allora si va ancora più in là e poi ancora a distruggere quello che si cercava perché più bello?
è esattamente così…..se si vuole arrivare in spiagge incontaminate bisogna camminare un pò….non si può pensare di distruggere tutto, per poi lamentarsi che è tutto costruito….in toscana molti parcheggi sono lontani dalle spiagge con macchia mediterranea,sono collegati con piccole navette alla spiaggia, si prosegue in bici o a piedi…e non è necessario che ci siano lettini, musica a palla e chioschetti ovunque….è giusto che una parte di costa abbia i servizi, per chi li vuole, e una parte sia lasciata respirare. E, soprattutto, se un terreno è protetto,va protetto, non distrutto
Da “L’Espresso” N° 34, Anno LXV, 18.08.2019, pagg. 64-67: Idee, Pensare con i piedi, “La bellezza di CAMMINARE” di Donatella Di Cesare., con Illustrazione di Irene Rinaldi.
( Fa bene parlarne; è sempre utile, anche se si parla di parcheggi e di spiagge da raggiungere)
…(…) “Il senso irresistibile della marcia: non arrendersi, resistere, camminare…”
Buona lettura ( per chi gradisce)
No ai parcheggi cementati ( e particolarmente a quelli privi di cartello inizio lavori e indicazioni su chi ordina i lavori, chi li esegue, e chi e’ il responsabile lavori ). Cio’ non toglie che si possano fare parcheggi in terra battuta e drenante ( fatti bene ).
Se a pagamento ok , ma a prezzo accettabile ( da 2 a 4 e. )
Gentile Dott.ssa,stia tranquilla, io sono una persona che cammina, che cammina assai: “A marolla mi toccada” ( trad. Devo farlo mio malgrado). Nella mia splendida costa, ci sono scarse possibilità che si possa cementificare; e per chi vuol farlo, cementifichi in “conca sua” ( trad. sopra la sua testa).
Di luoghi selvaggi ed incontaminati, ce ne sono diversi, anche nel mio territorio che è di vera e, spero mi consentirà, rara bellezza. Chi va, come me, in luoghi liberi da un’umanità un poco invadente, fa qualcosa che aiuta lo spirito a rilassarsi, oltre che il corpo e di ciò ne beneficia.
Lasciamo che chi vuol raggiungere in auto le spiagge lo faccia, con educazione e con rispetto dell’ambiente e dei luoghi e dei cittadini degli stessi che a volte vivono una vita un po’ più complessa rispetto ad altri cittadini, per i sacrifici che devono essere fatti e per le distanze che separano gli esseri umani; ma lasciamo soprattutto che chi vuol stare in pace, perché ne ha facoltà e perché lo spazio c’è, possa farlo in egual modo.
Quanto alla cementificazione: “s’iddongu eu su ciumentu” ( trad. “glielo do io il cemento”)
Che ci provino…
Grazie per il suo affetto per l’Isola.
Cordialità
A.N.S.A., 20 agosto 2019
Ambiente: lavori sospetti a Capo Ferrato.
Associazione chiede lumi a Comune e Regione e segnala a Procura: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2019/08/20/ambiente-lavori-sospetti-a-capo-ferrato_fbcd4d93-7763-4139-a855-b5db2c2c93e3.html
________
da Cagliari online, 20 agosto 2019
“Un parcheggio sul mare a Capo Ferrato?” Il Grig vuole vederci chiaro: https://www.castedduonline.it/un-parcheggio-sul-mare-a-capo-ferrato-il-grig-vuole-vederci-chiaro/
______________
da Sardinia Post, 20 agosto 2019
Muravera, cantiere edilizio sulla costa. Grig: “L’area ha il vincolo paesaggistico”: https://www.sardiniapost.it/ambiente/muravera-cantiere-edilizio-sulla-costa-grig-larea-ha-il-vincolo-paesaggistico/
________________
da Il Sarrabus News, 20 agosto 2019
MURAVERA, Parcheggi sul mare a Capo Ferrato? I dubbi degli ambientalisti: https://ilsarrabus.news/muravera-parcheggi-sul-mare-a-capo-ferrato-i-dubbi-degli-ambientalisti/
Sembra una bella localita’ va sicuramente preservata.. qualcuno sa dirmi se e’ possibile soggiornare in una abitazione della zona?
Certo che si può; prenda contatto con le strutture ricettive locali, alcune semplici ma ben organizzate, altre un po’ più complesse, anche eleganti e costose; persino civili abitazioni, ma tutte gentili e disponibili; da contattare non a luglio o ad agosto, nemmeno a giugno…ahahahah; insomma, anzitempo. Sperimenterà l’accoglienza e la cortesia gentile delle comunità sarde.
🙂
Tutto in favore delle auto, ma la Sardegna e il suo mare è bello così, è bello raggiungere un bel tratto di costa selvaggia anche con un pò di fatica, del resto ci sono varie spiagge più comode . Lasciamo in pace le coste per favore .
Che vuol dire:” Tutto in favore delle auto”?
Non è vero che tutto è in favore delle auto. Di certo NON per assecondare un desiderio diffuso, secondo il quale con l’auto si dovrebbe arrivare fino ad un metro dalla spiaggia.
Si deve camminare, pazientemente, come è stato anche affermato qui, in molti commenti, per poter poi ammirare…”la bellezza”.
Ma non bisogna esagerare perché le coste sono lì, per chi vuole goderne, in modo civile e rispettoso perché sono bene prezioso e naturale da preservare e da conservare. Privilegio sicuramente prezioso ma anche DONO.
Per quel che mi riguarda, e visto che vivo in una sorta di Paradiso, dico che le coste , al di là del fatto che possano essere o no comode, possono e DEVONO essere godute, libere, senza ombra di cemento inutile e pulite, dove ci siano cestini per i rifiuti, parcheggi organizzati, accessibili e …soprattutto utenti civili che rispettino l’ambiente e le bellezze naturali come siti archeologici e dune e quanto altro vada preservato.
Io non demonizzo l’auto e non perché può condurmi al mare, mon amour; perché l’auto mi consente una vita autonoma e dignitosa; io devo usare l’auto anche per andare a comprare il pane e per prendere un libro in prestito in biblioteca e per andare in farmacia e presso il mio medico di base; anche per andare a protestare presso gli amministratori se non gradisco alcune loro scelte, ancorché io non li abbia nemmeno espressi.
Non è una vita facile…no…no.
Cordialmente
Per quanto mi è dato sapere i parcheggi ridosso spiagge sono un importante ” business ” che vede sempre coinvolti gli amministratori locali. In un Comune vicino ,tempo fa, il sindaco ne fece la sua unica attività. Nel mio invece ,dopo singolari e comici accaparramenti degli incassi, si ricorse alle così dette “cooperative sociali ” .Ottimo scudo per giustificare voto di scambio con le assunzioni degli addetti e con l’elusione delle tasse sui redditi. Si rilasciava una ricevuta di un carnet stampato dai gestori .Capitava pure all’utente abituale , di averne due con lo stesso numero di serie. Segno evidente che esistevano tanti carnet clonati con gli stessi numeri , Una mia documentata denuncia sulle buste paga ” pro forma” rilasciate agli addetti non ebbe alcun seguito . (Doc. a disposizione ,naturalmente.)
Sono un turista, vengo qui a Capo Ferrato da più di 20 anni perché uno dei pochi posti ancora incontaminati. Sono rimasto esterrefatto quando ho visto lo scempio perpetrato da qualche incivile per realizzare un “parcheggio“ ovvero un profitto ai danni dell’ambiente. Assurdo. Aggiungo che oltre allo scempio i fautori di tutto ciò hanno anche pensato di chiudere l’accesso al mare che passava al limitare del loro terreno. Accesso che negli ultimi vent’anni è sempre stato garantito dai precedenti proprietari. Spero che i responsabili di tutto ciò siano perseguiti e chiamati a rispondere delle proprie azioni.
Gentile Alessandro, non demorda; continui a frequentare quel paradiso che è Capoferrato e se conosce i proprietari del podere confinante con l’accesso al mare, NON comprendente anche l’accesso, chieda che venga lasciato LIBERO. L’accesso dico. Perché nei vari poderi ex ETFAS, specie all’interno dell’area già interessata alla riforma fondiaria degli anni ’50, tra un podere ed un altro, c’è sempre una stradina che consente agli uni ed agli altri proprietari di transitare da una parte all’altra della borgata per esempio, se di borgata si tratta, per risparmiare km e spazio.
Altrimenti si rivolga agli amministratori ed in subordine ai Carabinieri.
Grazie del suo affetto per il Sarrabus.