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In galera (magari) il delinquente che ha ucciso il rarissimo Ibis eremita!


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Ci risiamo, nei giorni scorsi vicino Thiene (VI) un altro esemplare di fauna selvatica particolarmente protetta abbattuto da un cacciatore (pallini usati nell’attività venatoria sono stati rinvenuti nel corpo dell’animale), un atto compiuto con piena consapevolezza dato che è praticamente impossibile per chi ha conoscenza degli uccelli confondere un Ibis eremita (Geronticus eremita) con una specie cacciabile.

Un delinquente della peggiore specie, con il più totale disprezzo nei confronti di un patrimonio di tutti e del duro lavoro svolto da chi la natura la rispetta e la protegge.

Già in precedenza altri due esemplari, appartenenti allo stesso stormo, erano stati abbattuti (ottobre 2012) da un cacciatore-bracconiere in Toscana, poi individuato e condannato (settembre 2016), ancora un altro esemplare era stato abbattuto all’apertura della stagione di caccia 2016 sempre in Toscana, ora la sorte è toccata ad un esemplare che aveva scelto il vicentino per fermarsi a riposare prima di riprendere la migrazione.

Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e la L.A.C (Lega per l’Abolizione della Caccia) hanno fatto una denuncia (13 ottobre 2016) alle amministrazioni pubbliche e alla Procura della Repubblica competenti con la richiesta di procedere penalmente nei confronti dei responsabili.

Ci auguriamo che il seminatore di morte che ha abbattuto questo splendido e rarissimo animale venga presto identificato e punito in modo fermo e deciso per il gesto compiuto, per aver privato la collettività di un bene prezioso e per il disprezzo dimostrato nei confronti della legge.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus                     Lega per l’Abolizione della Caccia

 

 

 

(foto da Wikipedia)

  1. Carlo Forte
    ottobre 15, 2016 alle 10:20 am

    Senza parole…

  2. Terrae
    ottobre 15, 2016 alle 11:48 am

    Che venga “depallinato” … e lo scroto appeso al chiodo a futura memoria:

    OH CALLONIIII !

  3. Mara
    ottobre 16, 2016 alle 8:17 am

    Questo ennesimo deprimente episodio di imbecillità rafforza sempre più il disprezzo verso la caccia. Sono troppi gli idioti, armati, in circolazione. Concordo con Terrae e mi raccomando: “senza anestesia”.

  4. M.A.
    ottobre 17, 2016 alle 1:47 PM

    Non si può parlare di caccia. Il tizio che ha commesso il reato, titolare di licenza o meno, è semplicemente un CALLONI, condivido con Terrae! Qualsiasi uccisione di specie non cacciabili, destinati alla nutrizione umana, sono frutto della perversione umana!

    • Mara
      ottobre 17, 2016 alle 6:58 PM

      M.A.. “Tu provochi e io me te magno” Non so perché ogni volta che ti leggo mi viene in mente questa battuta.. 🙂
      p.s. non apro un’alta polemica, ma ad esempio io ammazzo (volentieri) le zanzare e le mosche e trovo perverso aggirarsi per i boschi armati di fucile anzichè di voglia di ammirare il mondo.

      • M.A.
        ottobre 17, 2016 alle 11:16 PM

        So benissimo quale sia il tuo punto di vista e lo rispetto! 🙂 Io sono cresciuto con la consapevolezza che tutti i “frutti” della natura come gli animali di terra, di mare o vegetali siano delle risorse fruibili all’uomo a fine alimentare. Tutto ciò che mi procuro con le mie mani, con il mio lavoro e con la mia abilità è incredibilmente più buono e gustoso di tutti i prodotti analoghi reperibili in un comune supermarket. È questa la mia più grande soddisfazione. Ho costruito le mie più grandi passioni: la caccia, la pesca e la raccolta. Riesco a distribuirle duante tutto l’anno in base ai periodi consentiti e alla ciclicità delle stagioni, permettemdomi di viverle come delle piacevoli interruzioni tra una routine settimanale e l’alta settimana successiva. Quel giorno, la domenica, per chi è come me, viene vissuto come un momento privato, senza mogli, madri, fidanzate e figli. 8 ore di relax mentale e quando sei fortunato e torni a casa ti godi a tavola quel che trovi. Se non esistesse il nesso con l’alimentazione non esisterebbero, per quanto mi riguarda, queste passioni. Mi piace tantissimo ammirare il mondo, giro e viaggio tanto. Ma in natura non limito solo a quello, mi spingo oltre e la vivo fino in fondo così come la mia natura umana permette. Io sono molto geloso della mia terra. Raccolgo decine di bossoli sparati da altri ogni giorno di caccia, a volte se capita la carta del panino buttata in mezzo al bosco dal cercatore di funghi occasionale o al mare se in spiaggia vedo matasse di lenza sputate dopo una mareggiata, raccolgo tutto e butto nel secco a casa mia. Non mi costa nulla. Quando per esempio vedo un campo di ferula trattato con glli erbicidi dove per 20 anni ho tagliato “s’antunna” oppurequando vedo l’agricoltore che bonifica la macchia mediterranea per arare, o ancora che elimina i rovi dove ho cacciato i conigli, mi tocca l’anima ( non lo stomaco 😀 ) perchè distruggono una risorsa che non sarà più fruibile per le altre generazioni.

      • Mara
        ottobre 19, 2016 alle 9:19 PM

        Devo dire, caro M.A. che anche io ti rispetto. E se non fossi un cacciatore saresti perfetto! 🙂 🙂 🙂

  5. novembre 7, 2016 alle 2:52 PM

    ancora!

    da La Repubblica, 6 novembre 2016
    Brescia, l’ibis eremita protetto dalla missione Ue morto impallinato dai bracconieri: http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/11/06/news/caccia_ibis_bracconaggio-151432928/

  6. novembre 17, 2016 alle 2:56 PM

    A.N.S.A., 16 novembre 2016
    Ibis eremita minacciati da caccia, impallinato uno su 4.
    Colpiti esemplari adulti che hanno ‘imparato’ la migrazione: http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2016/11/16/ibis-eremita-minacciati-da-caccia-impallinato-uno-su-4_65a30673-8e48-4673-ba28-02d524beb492.html

    • Mara
      novembre 17, 2016 alle 6:22 PM

      E un esame oculistico e uno psichiatrico OBBLIGATORI per chi detiene la licenza di caccia?

  7. luglio 10, 2017 alle 2:44 PM

    condannato definitivamente il cacciatore che uccise due esemplari di Ibis eremita presso LIvorno.

    da La Repubblica, 5 giugno 2017
    Due rarissimi Ibis uccisi a Livorno, Cassazione conferma condanna per un cacciatore.
    La specie è sotto tutela mondiale. Nel 2016 abbattuti altri 3 uccelli. (Gerardo Adinolfi): http://firenze.repubblica.it/cronaca/2017/06/05/news/due_ibis_uccisi_a_livorno_cassazione_conferma_condanna_per_un_cacciatore-167319779/

  8. gennaio 15, 2019 alle 2:46 PM

    da Il Fatto Quotidiano, 14 gennaio 2019
    Toscana, ucciso raro ibis eremita. Wwf: “Impallinato dai bracconieri”. Era in Italia per rimparare a migrare.
    L’esemplare era arrivato all’Oasi della laguna di Orbetello, a Grosseto, a settembre seguendo un aereo ultraleggero dal lago di Costanza in Germania. Non è il primo episodio in regione secondo l’associazione ambientalista: “A dicembre sempre colpiti mentre volavano assieme Theo e Frieda. Altri due, Flaps e Don Muggele, sono scomparsi in circostanze sospette”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/14/toscana-ucciso-raro-ibis-eremita-wwf-impallinato-dai-bracconieri-era-in-italia-per-rimparare-a-migrare/4896114/

  9. aprile 30, 2021 alle 10:38 am

    incredibile!

    A.N.S,A., 30 aprile 2021
    Due Ibis eremiti nidificano sul tetto di un’azienda a Roma.
    Hanno deposto le uova, vigilati da Enpa e WWF. Al mondo solo 500. (https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2021/04/29/due-ibis-eremiti-nidificano-sul-tetto-di-unazienda-a-roma_d096c3a7-bd52-486b-80f0-3f5a8d6b375a.html)

    ROMA, 29 APR – Due rarissimi Ibis eremiti, una specie quasi estinta e minacciata secondo la lista Rossa dell’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura), hanno deposto delle uova a Roma, su un tetto di una nota azienda. L’Enpa, insieme ad altri volontari del WWF, ha raccolto la segnalazione e si è recata sul posto per monitorare la situazione in piena sicurezza per gli animali.

    L’ibis eremita, infatti, è una specie classificata “in pericolo di estinzione” ed oggetto di un importante progetto di reintroduzione finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Life+ e che coinvolge Austria, Germania e Italia. Per questo motivo, gli operatori Enpa hanno prontamente allertato il personale del Progetto Waldrapp.

    I due esemplari di Ibis eremita (Geronticus eremita), battezzati Hannibal e Smudo, hanno deciso di sostare e nidificare sul terrazzo, una cavità artificiale creata ai piani alti, corrispondente al balcone dell’area di svago del personale. Accompagnati dal personale dell’azienda, e con tutte le dovute cautele e discrezione, è stato possibile identificarli con certezza, e grazie ai trasmettitori Gps di cui sono stati dotati gli uccelli per il loro live tracking, sarà possibile risalire anche alle tappe del loro viaggio.

    I volontari hanno raccomandato al personale aziendale di non avvicinarsi ai volatili né di dar loro da mangiare, al fine di evitare ogni forma di disturbo, per garantire il benessere degli animali nonché il rispetto delle normative vigenti.

    L’ibis eremita (geronticus eremita) è un uccello che un tempo era diffuso in tutto il bacino mediterraneo, dall’Europa meridionale al nord Africa al Medio Oriente. Attualmente, a causa del bracconaggio, delle modifiche degli habitat e dell’uso dei fitofarmaci in agricoltura, questa specie è in grave pericolo di estinzione: ne rimangono circa cinquecento esemplari localizzati prevalentemente in Marocco.

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