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L’asfalto abusivo delle stradine rurali di Carloforte finisce davanti alla Magistratura ordinaria ed erariale.


Carloforte, lavori di asfaltatura in loc. Sabino (aprile 2015)

Carloforte, lavori di asfaltatura in loc. Sabino (aprile 2015)

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha chiesto (8 marzo 2016) al Ministero per i Beni e Attività Culturali, alla Soprintendenza cagliaritana per le Belle Arti e il Paesaggio e al Servizio regionale Tutela paesaggistica il ripristino ambientale coattivo a spese dei trasgressori riguardo la bitumatura abusiva (mq. 2.040) della viabilità rurale in loc. Sabino, in Comune di Carloforte (CI).

Sono state coinvolte per gli aspetti di competenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari e la Procura regionale della Corte dei conti per la Sardegna.

Come si ricorderà, nel giugno 2015 il Servizio regionale Tutela del paesaggio di Cagliari aveva risposto (nota prot. n. 22636/TP/CA-CI del 19 maggio 2015) alla richiesta di informazioni ambientali inoltrata (29 aprile 2015) in proposito dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus: aveva reso noto trattarsi di opere per le quali non è stata richiesta l’autorizzazione ai sensi dell’art. 146 del D. Lgs. 42 del 22.01.2004 ovvero eseguite in difformità alla stessa, visto che sono state effettuate in località Sabinopavimentazione stradale in bitume, contravvenendo alla prescrizione indicata nella Determina di Autorizzazione 468 del 17/02/2014 di provvedere alla riparazione della strada esistente nei tratti ammalorati con operazioni di pulizia, chiusura delle buche e stesura di un manto stradale analogo all’esistente, costituito da calcestruzzo cementizio, in modo da non modificare di fatto il grado di compatibilità paesaggistica attuale dell’infrastruttura esistente” e, nel contempo, il Comune di Carloforte aveva ricevuto l’intimazione al ripristino ambientale: “ai sensi dell’art. 167, comma 1, del D.Lgs. 42/04, l’Amministrazione in indirizzo è tenuta, entro 90 (novanta) giorni dalla ricezione della presente, a procedere, a proprie spese, alla rimessione in pristino dei luoghi, fatta salva la possibilità di attivare, nello stesso termine, la procedura di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi del comma 4. A tal fine si precisa che … nel caso dell’intervento di bitumatura, si anticipa che la proposta di questo ufficio non sarà favorevole, stante l’espressa prescrizione”.

Carloforte, Sabino, strada bitumata (feb. 2016)

Carloforte, Sabino, strada bitumata (febbraio 2016)

Il Servizio regionale Tutela del paesaggio di Cagliari aveva, inoltre, provveduto a informare la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari delle opere abusive riscontrate.

Con ordinanza dirigenziale n. 41/2015 del 14 dicembre 2015 il Responsabile dell’Area tecnica del Comune di Carloforte arch. Domenico Mario Canu aveva disposto “la dovuta rimozione dello strato bituminoso e la rimessa in pristino dello stato dei luoghi.

Obbligata a effettuare le operazioni la società romana Professionisti del Paesaggio s.r.l., individuata quale autrice dei lavori realizzati in insanabile contrasto con i pareri e le autorizzazioni paesaggistiche emanate dalla Soprintendenza per le Belle Arti e il Paesaggio di Cagliari (nota prot. 1643 del 30 gennaio 2014) e dal Servizio regionale Tutela paesaggistica di Cagliari (determinazione n.469/TP CA-CI del 17 febbraio 2014).

Carloforte, edificio storico sul lungomare

Carloforte, edificio storico sul lungomare

Secondo il provvedimento comunale, i lavori inerenti il “Progetto di manutenzione, messa in sicurezza e valorizzazione delle strade comunali extra urbane – strada comunale loc. Sabino” risultano essere stati eseguiti in assenza di progetto e direzione lavori” e preventivamente “avrebbero dovuto essere valutate anche dal Savi in quanto ricadenti in area SIC”. Non solo: l’intervento attuato sulla viabilità in località Sabino non è stato realizzato a seguito di ordinanza sindacali per motivi di urgenza, indifferibilità, sicurezza e pubblica incolumità”.

Carloforte, centro storico visto dal mare

Carloforte, centro storico visto dal mare

In poche parole, la società romana, titolare di altri lavori pubblici nella zona urbana di Carloforte, avrebbe eseguito i lavori senza alcun incarico formale per la messa in sicurezza della strada a motivo della rilevata presenza di diverse buche esistenti ed in seguito altresì a numerosi solleciti da parte dei cittadini che la percorrevano quotidianamente … stante l’indisponibilità ad eseguirli da parte di altre ditte locali”, come scritto nella determinazione dirigenziale della medesima Area tecnica del Comune di Carloforte n. 528/2015 del 24 luglio 2015, con cui si affida (importo complessivo euro 1.903,20) il servizio per la redazione della perizia tecnica inerente i lavori di manutenzione straordinaria sul manto stradale della strada extraurbana in località Sabino all’Ing Antonio Tiragallo”.

Ciò nonostante, con determinazione di liquidazione del Responsabile dell’Area servizi del Comune di Carloforte n. 124/2016 del 24 febbraio 2016 è stato liquidato l’importo complessivo di euro 35.014,75 in favore della Professionisti del paesaggio s.r.l. per i lavori di bitumazione stradale abusivi e oggetto del provvedimento di ripristino ambientale a spese del trasgressore.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspica che in tempi brevi siano le Amministrazioni statali e regionali preposte alla tutela del paesaggio a effettuare il prescritto ripristino ambientale (art. 167 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) a spese di chi ha realizzato le opere abusive, così come siano la Magistratura ordinaria e la Magistratura erariale a far chiarezza sulle responsabilità di quanto accaduto.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

Carloforte, barometro comunale

Carloforte, barometro comunale

 

L'Unione Sarda, 10 marzo 2016

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

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  1. max
    marzo 9, 2016 alle 7:30 am

    NON SAPEVO CHE ASFALTARE UNA STRADINA STERRATA E POLVEROSA ANZICHE’COSTITUIRE UN FATTO ENCOMIABILE FOSSE UN REATO; NON SI FINISCE MAI D’IMPARARE…

  2. Danny
    marzo 9, 2016 alle 8:08 am

    Chissà se avete mai visto la stradina in quali condizioni era e chiesto agli abitanti se erano contenti di spendere soldi per gomme squarciate, ammortizzatori rotti, cadute in scooter, ecc. ecc. ma si sà che, da un pò di tempo, qualunque cosa si faccia a Carloforte tutto è reato mentre prima tutti con il paraocchi.
    Io la stradina l’avrei asfaltata tutta, dall’inizio alla fine…

  3. Mauro Mudadu
    marzo 9, 2016 alle 9:07 am

    Complimenti alla scelta del nome, Professionisti per l’ambiente srl, per chi si occupa di appalti pubblici e non verifica le compatibilità ambientali è una scelta scellerata che giustamente graverá sui loro bilanci societari. Spero che abbiano capitali adeguati per la bonibica e il ripristino del territorio e che siano controllati a vista giornalmente dalle pattuglie della guardia forestale e dalle varie associazioni che gravitano sulla zona, buon lavoro a tutti.

  4. max
    marzo 9, 2016 alle 9:13 am

    non volevo essere esplicito come Danny ma mi pare che abbia reso bene il concetto; tra i mille problemi che attanagliano l’ialia mi pare che questo NON sia un problema. e’ un illecito o peggio?ma chi se ne frega ( scusate l’educato francesismo). abbiamo magistrati che penalizzano vittime di gravi reati e magistrati che non vedono reati; io darei il premio nobel x l’iniziativa privata a chi ha asfaltato di tasca sua magari.

    • Fabrizio De Andrè
      marzo 10, 2016 alle 10:57 am

      L’evoluzione della specie

  5. Carlo Forte
    marzo 9, 2016 alle 11:40 am

    Certo che la strada si doveva fare,anzi era doveroso farla a norma di legge però.Non mi sembra giusto che si asfalti la strada del Sabino e altre in condizioni peggiori non vengono sistemate,dicono in comune che “la legge non permette l’uso di asfalto”AIÓ ce ne sono di strade da sistemare,la provinciale per il Faro davanti alla laverai,ad esempio,dove prima o poi si ripeterà la tragedia della caletta dell’estate scorsa

    • max
      marzo 9, 2016 alle 11:51 am

      SE ASPETTIAMO SEMPRE LA P.A.E LE AUTORIZZAZIONI IN ITALIA X LAVORI DI PICCOLA ENTITA’ SIAMO MESSI MALE.

      • Fabrizio De Andrè
        marzo 10, 2016 alle 11:00 am

        Facciamo i piccoli lavori per i quali non danno risposta,ma a norma,voglio vedere cosa succede.Questo è ribellarsi al sistema,io lo faccio

  6. marzo 9, 2016 alle 3:01 PM

    da La Nuova Sardegna, 9 marzo 2016
    Carloforte, asfalto sulla strada rurale: esposto ecologista contro il Comune.
    Gruppo di intervento giuridico punta l’indice sulla decisione dell’ente di pagare i lavori che sarebbero stati compiuti senza le necessarie autorizzazioni. (Simone Repetto): http://lanuovasardegna.gelocal.it/cagliari/cronaca/2016/03/09/news/carloforte-asfalto-sulla-strada-rurale-esposto-ecologista-contro-il-comune-1.13096152?ref=hfnscaer-3

    _____________________________________________

    da Cagliari Globalist, 9 marzo 2016
    L’asfalto abusivo delle stradine rurali di Carloforte finisce davanti alla Magistratura.
    Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus chiede il ripristino ambientale coattivo a spese dei trasgressori: http://cagliari.globalist.it/Detail_News_Display?ID=125481&typeb=0&l-asfalto-abusivo-delle-stradine-rurali-di-carloforte-finisce-davanti-alla-magistratura

  7. marzo 9, 2016 alle 3:11 PM

    per Max e per Danny: certo, la strada doveva esser riparata. Chi lo nega? Le autorizzazioni conseguite avevano delle precise prescrizioni, bellamente ignorate. Non solo, dopo un’ordinanza di ripristino non eseguita sono state pagati dal Comune i lavori eseguiti in violazione delle autorizzazioni. Pessimo esempio su cui faranno luce le Magistrature (ordinaria ed erariale) competenti. Intanto si facciano il ripristino ambientale e la riparazione della strada come autorizzata.

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