Annullato “8° Trofeo Colli Euganei”: 25 anni dopo i cacciatori accettino il Parco protetto.

Parco naturale regionale dei Colli Euganei (da http://www.parks.it)
Avrebbe dovuto tenersi domenica 3 agosto 2014 la “prova di lavoro su Lepre per cani da seguita valevole per il Trofeo Colli Euganei” giunto ormai alla sua 8a edizione, organizzato da Prosegugio Veneto in collaborazione con le sezioni Provinciali di Federcaccia ed Enalcaccia.
Ma quest’anno qualcosa è andato storto.
Le associazioni protezioniste si sono messe di traverso all’ennesimo proposito di sconvolgimento del territorio, voluto dai cacciatori con il placet delle Istituzioni che quello stesso territorio dovrebbero tutelare.
E’ quindi stata sospesa la gara cani prevista all’interno del Parco naturale regionale dei Colli Euganei in contemporanea in queste località: Ca’ Barbaro, Valle Lispida, Valli di Torreglia, Val Calaona, Valli di Galzignano, Zona sostegno lato tiro a segno (Este) e Zona Montecchia, l’unica ai confini della Z.P.S. (zona di protezione speciale) “Colli Euganei – Monte Lozzo – Monte Riccio” (codice IT3260017), tutte le altre ricadenti al loro interno.
LAV, Lega Anti Vivisezione, coordinandosi con LIPU, ENPA e Gruppo d’Intervento Giuridico, ha inoltrato una diffida di immediata sospensione della gara all’Ente Parco Colli Euganei ed al Comando Polizia provinciale di Padova in ottemperanza alla normativa vigente sui diritti degli animali: legge 157 del 1992, legge 189 del 2004 e legge 394 del 1991, al fine di evitare lesioni fisiche e psicofisiche e morti illegittime agli animali.
Massimo Vitturi, Responsabile naz. le settore caccia – fauna selvatica della LAV, spiega:
“La Legge 189 del 2004 ha introdotto nel codice penale gli art 544 bis e ter c.p. per reprimere
condotte integranti uccisioni e maltrattamenti ingiustificati di animali. La gara avrebbe previsto lo stanamento delle Lepri da parte dei Cani, modalità che comporta grave danno fisico e psicofisico delle Lepri stesse e, nel caso di piccoli ancora dipendenti dalle cure parentali, avrebbe potuto determinare finanche la morte dei cuccioli potendo così integrare i delitti di cui agli art.li 544 ter e bis c.p.”. L’art.11, comma 3 della legge 394/91 – continua Vitturi – statuisce, tra le altre cose, che nei Parchi sia vietato il disturbo delle specie animali”.
Gli fa eco Manuel Zanella, Coordinatore della sede regionale veneta del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus: “Con la sentenza n°303 del 2013 la Corte costituzionale ha ribadito che l’attività di addestramento dei cani da caccia interagisca con l’habitat naturale (sentenza n. 44 del 2011), rientrando altresì indubbiamente nel concetto di attività venatoria, in quanto strumentale all’esercizio della caccia (sentenza n. 350 del 1991, nonché, più di recente, sentenza n. 165 del 2009). Pertanto ciò che intendevano fare per l’ottavo anno consecutivo nel Parco dei Colli Euganei è difforme dalla regola legislativa oltre a non convenire ad un Parco protetto. Cosa dire poi dei pick-up utilizzati gli scorsi anni dai cacciatori nonostante il divieto del Parco di transitare con mezzi motorizzati nei percorsi fuori strada?”.
Conclude infine Helga Vincenti, Responsabile della sede territoriale della LAV: “Dopo 25 anni dalla sua istituzione, il 10 ottobre 1989, i cacciatori si rassegnino all’esistenza del Parco protetto e riconoscano la sua importanza. Sono davvero troppi gli appetiti che gravitano attorno al Parco Colli Euganei e che lo minacciano di continuo. Non capiamo poi perché l’Amministrazione Comunale di Galzignano Terme continui ad offrire premiazioni e dare il proprio patrocinio a questa manifestazione che, oltre ad essere in contrasto con un Parco protetto, è legata ad un mondo distruttivo e prepotente come è quello dei cacciatori. Impieghi lo stesso tempo per rispondere alla nostra richiesta accesso atti riguardo alle misure volte alla preservazione dei Rospi in località Valsanzibio, a cui il Comune non ha mai risposto.
Quanto alla prova per Cani da seguita, il nostro pensiero va anche ai Cani utilizzati nella caccia, costretti a vivere relegati in freddi box e recinti spesso angusti e in mezzo alle loro deiezioni, ed estratti all’occorrenza, per pochi giorni all’anno, quasi fossero dei meri attrezzi da lavoro.
Coordinamento Protezionista Padovano
(foto da http://www.parks.it, S.D., archivio GrIG)

Che serva da esempio!
Basta l’arroganza di chi nel territorio vuol fare quello che vuole, ignorando normative comunitarie, nazionali, regionali, provinciali e ….. il buon senso.
Forza GrIG.
cito: “Quanto alla prova per Cani da seguita, il nostro pensiero va anche ai Cani utilizzati nella caccia, costretti a vivere relegati in freddi box e recinti spesso angusti e in mezzo alle loro deiezioni, ed estratti all’occorrenza, per pochi giorni all’anno, quasi fossero dei meri attrezzi da lavoro.”
Perchè non si consente l’allenamento (sgambata) dei cani in periodi di caccia chiusa, magari dal 1 febbraio al 31 marzo e dal 1 agosto, in zone normalmente aperte alla caccia nel periodo previsto dal calendario?
La 157 lo prevede individuando delle zone in ogni provincia, ma si tende invece, da parte delle amministrazioni Provinciali e Regionali a voler autorizzare nuove Zone Addestramento Cani e Aziende Agrituristico Venatorie per diffondere il “TURISMO VENATORIO” e contestualmente favorire allevamenti di pollame detto volgarmente “pronta caccia” 😦
Troppo semplice invece, buttare m—a sui cacciatori e sui chi alleva amorevolmente i propri cani, per un’attività, quella venatoria a cui il cane è legato in modo ancestrale!
Se questa Signora è abituata a far dormire i suoi cani a casa, sopportare le loro deiezioni e/o consentire vari comportamenti che non verrebbero consentiti ad un bambino, contenta Lei.
Gli animali, vanno amati, rispettati, curati…..ma sempre di animali si tratta e non devono essere paragonati al ben volere che si ha, ( o si dovrebbe avere) delle persone!
Purtroppo vedo spesso persone che non capiscono questo limite!
Discorso invece, legato al titolo dell’articolo sul permettere attività di allenamento in un parco nazionale/regionale:
Contrarissimo!!! Ci sono le leggi e vanno rispettate. STOP
Pietro, purtroppo cacciatori, allevatori di cani e tutto il mondo venatorio non sono più credibili. http://www.faunalibera.it/index.php?id=comunicati/2013/2013_01_12
http://www.faunalibera.it/index.php?id=comunicati/2013/2013_03_20
Che alcuni animalisti (così categorizzati) scambino gli animali come peluche è a volte (a volte) vero. Ma i cacciatori, o comunque tutte le persone che sono legate a quel mondo, mi dispiace ma non sono nelle condizioni di poter parlare.
Pietro, purtroppo i cacciatori, gli allevatori di cani a loro connessi e tutto il mondo venatorio non sono più credibili. http://www.faunalibera.it/index.php?id=comunicati/2013/2013_01_12
http://www.faunalibera.it/index.php?id=comunicati/2013/2013_03_20
http://www.faunalibera.it/index.php?id=comunicati/2010/2010_11_26
Che ci siano alcuni animalisti (così categorizzati) che si approcciano agli animali come se questi fossero dei peluche è a volte (a volte) vero. Dopodichè i cacciatori, e tutte le persone legate al mondo venatorio, mi dispiace ma non sono nelle condizioni di poter fare le pulci a nessuno. Non parlate di amore, quella dei cacciatori è una mania. E un cacciatore serio è quello che, di fronte all’ambiente sfigurato dall’uomo che ci ritroviamo, appende la doppietta al chiodo e va a farsi una passeggiata riflettendo anche sul fatto che ha concorso a distruggerlo, banalmente seminando piombo in giro.
Ma cosa dici, se nell’ambiente c’è distruzione non è certo colpa dei cacciatori.
Ti auguro di rinascere cane da caccia, con la consapevolezza da umano… Forse ti ricrederai…. Gli esseri umani non sono superiori a nessuno… E che mollino le armi tutte!
Ottimo articolo, se puo’ interessare su questo sito: http://www.euganei.net potete scaricare gratuitamente l’applicazione turistica “Colli Euganei & Terme”.