Continuano a costruire a ridosso delle dune di Badesi.
Comprensibili i martellanti messaggi pubblicitari, anche sui più frequentati siti web nazionali. Bisogna proprio affrettarsi: “una casa davvero sulla spiaggia” è praticamente impossibile da realizzare, oggi, in Sardegna.
Non a Badesi (OT), però, dove i cantieri a ridosso delle dune vedono ancora colare cemento e mattoni.
Negli ultimi mesi è comparso un nuovo cantiere fra i ginepri, a ridosso delle dune.
Esposti, istanze, ricorsi, interrogazioni parlamentari, azioni di associazioni ecologiste, deputati europei, senatori, consiglieri regionali, deputati nazionali verso Commissione europea, Ministero dell’ambiente, Regione autonoma della Sardegna e qualsiasi altra amministrazione pubblica competente: ma quei cantieri che incombe sulle dune di Badesi sono legittimamente autorizzati o no?
Di sicuro non è stata svolta la preventiva e vincolante procedura di verifica di assoggettabilità, ma il competente Servizio regionale S.A.V.I., dopo quasi due anni dall’averlo accertato, nulla risulta aver fatto di risolutivo.
E nemmeno il Ministero dell’ambiente in via sostitutiva.
E’ solo una delle tante speculazioni immobiliari lungo le coste sarde, uno dei tanti pezzi di Sardegna in svendita nella grande macelleria edilizia, ma difficilmente si vedono sferragliare le ruspe sulla sabbia e, curiosamente, non si riesce proprio a sapere se quei cantieri siano stati autorizzati legittimamente o no.

Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare – D.G. valutazioni ambientali (Div. II – Sistemi di valutazione ambientale) nota prot. n. DVA-2013-9507 del 23 aprile 2013
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha, quindi, inoltrato (3 marzo 2014) una nuova richiesta di informazioni ambientali e di opportuni interventi al Ministero dell’ambiente, al Ministero per i beni e le attività culturali, alla Direzione regionale per i beni culturali e il paesaggio, alla Direzione regionale della pianificazione urbanistica e della vigilanza edilizia, al Servizio regionale tutela paesaggistica, alla Soprintendenza per i beni ambientali di Sassari, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, informando, per gli aspetti di competenza, la Commissione europea e le Procure della Repubblica presso i Tribunali di Tempio Pausania e di Cagliari.
Le ruspe avanzano, dune e ginepri non possono più aspettare.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(immagini pubblicitarie da http://www.centroturisticoitalia.com, foto per conto GrIG)
E’ il solito connubio tra la politica e gli speculatori! Per guadagnarci entrambi, naturalmente!
Bisognerebbe avere i soldi per fare una contro-pubblicità che spieghi che le case – molto probabilmente – verranno demolite. Ma è un sogno. Incredibile l’immobilità delle istituzioni pubbliche.
Il ministero chiede spiegazioni alla regione, che poi chiede spiegazioni al comune , ma poi la regione chiude la sua richiesta con la ” disponibilita’ a dare lei chiarimenti “.
Ecco in sintesi il perche’ continuano a costruire, in un paese Italia alla Fantozzi.
Tra l’altro non capisce del perché questo tipo di lavori non vengano bloccati già nella carta.
(Ma si sa perchè Osvaldo sinteticamente ha già dato risposta ed io la condivido).
Perché il problema non è tanto demolire il costruito, il vero problema è che comunque si è creato un grosso danno all’ambiente e il ripristino non è mai compiuto, niente è, e sarà, some prima…
Sarà sempre più difficile cambiare certe “teste”.
Ammiro e mi congratulo sempre per il vostro impegno come Gruppo.
grazie
.marta
da Sardinia Post, 4 marzo 2014
La denuncia di Grig: “Continuano a costruire a ridosso delle dune di Badesi”: http://www.sardiniapost.it/cronaca/la-denuncia-di-grig-continuano-costruire-ridosso-delle-dune-di-badesi/
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da Sassari Notizie, 4 marzo 2014
Badesi,cantiere edile su dune e ginepri Denuncia. di associazione ecologista. (Antonella Brianda): http://www.sassarinotizie.com/mobile/articolo.aspx?id=23084#.UxbamdLNms0
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da Olbia Notizie, 4 marzo 2014
Badesi,cantiere edile su dune e ginepri. Denuncia di associazione ecologista. (Antonella Brianda): http://www.olbianotizie.it/articolo-23084-badesicantiere_edile_su_dune_e_ginepri_denuncia_di_associazione_ecologista.aspx
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da Hinterland Cagliari, 4 marzo 2014
LA DENUNCIA DI DELIPERI: CONTINUANO A COSTRUIRE A RIDOSSO DELLE DUNE DI BADESI: http://www.hinterlandcagliari.it/cronaca-categorie/32-regione/1193-la-denuncia-di-deliperi-continuano-a-costruire-a-ridosso-delle-dune-di-badesi.html
si alle ruspe, ma per demolire tutto!!! e poi ginepri a volontà
Ah che pena vivere in questa nazione,dove i gruppi di potere sono lo stato…….
Caro Shardana, tu hai perfettamente ragione, ma ricorda che oltre a loro ci siamo NOI e molti altri. La sensibilità pubblica sta cambiando, ricordi gli anni ’70? Quasi nessuno sapeva il significato di “Ecologia” !
da La Nuova Sardegna, 6 marzo 2014
BADESI. Un nuovo cantiere a ridosso delle dune allarme del Grig.
BADESI. «Si continua a costruire a ridosso delle dune di Badesi»: il Grig (Gruppo d’intervento giuridico) lancia un nuovo allarme con una nota nella quale afferma che se in Italia, oggi, costruire “una casa davvero sulla spiaggia” è praticamente impossibile, Badesi fa eccezione dato che «i cantieri a ridosso delle dune vedono ancora colare cemento e mattoni» afferma il responsabile dell’associazione ecologista, Stefano Deliperi. Che spiega: «Negli ultimi mesi è comparso un nuovo cantiere fra i ginepri, a ridosso delle dune». Dice che sono stati inutili tutti gli esposti e segnalazioni e la domanda resta: «Ma quei cantieri che incombe sulle dune di Badesi sono legittimamente autorizzati o no? Di sicuro non è stata svolta la preventiva e vincolante procedura di verifica di assoggettabilità, ma il competente servizio regionale Savi, dopo quasi due anni dall’accertamento, nulla risulta aver fatto di risolutivo. E nemmeno il ministero dell’ambiente in via sostitutiva». Per il Grig «è solo una delle tante speculazioni immobiliari lungo le coste sarde, uno dei tanti pezzi di Sardegna in svendita nella grande macelleria edilizia, ma difficilmente si vedono sferragliare le ruspe sulla sabbia». E ha quindi, inoltrato (in data 3 marzo) una nuova richiesta di informazioni ambientali e di opportuni interventi ai ministeri dell’ambiente e dei beni culturali, alle direzioni regionali per i beni culturali e il paesaggio e per la pianificazione urbanistica e della vigilanza edilizia, al servizio regionale tutela paesaggistica, alla soprintendenza di Sassari, al Corpo forestale, informando, per gli aspetti di competenza, la Commissione europea e le Procure di Tempio e Cagliari.
Inviato da iPad
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Cara Mara,non pensare che io sia un pessimista,ma vivere in Italia oggi è non avere futuro,te lo dimostra il caso dei seminatori di morte di porto torres rimasti impuniti.Tu parli di quando negli anni 70 la gente non conosceva il significato di ecologia,non mi posso ricordare,ma ora a distanza di quasi 50 anni che tutti sanno cosa succede, nulla è cambiato anzi penso la situazione in Italia sia notevolmente peggiorata.Guardati intorno con occhi non velati dal lavaggio del cervello dei mass media ,la sensibilità pubblica nei confronti dell’ambiente(parola riduttiva)oggi si limita ad un mi piace,non mi piace su F.B.Le battaglie si vincono con una presenza costante sul campo,ma da noi non funziona neanche più quello tanto è lo stato di corruzione instaurato nelle istituzioni,che ci si muove solo a disastro compiuto favorendo il criminale di turno per poi fare cadere tutto in prescrizione. Guarda vendola,doveva cambiare il mondo ed oggi è inquisito come l’ultimo dei democristiani,per la sua complicità nei silenzi sull’inquinamento il a e relativi casi di aumento di tumori.Da noi è lo stesso,i partiti che abbiamo votato complici delle multinazionali killer che per anni hanno smaltito rifiuti radioattivi a portovesme Per questo ho smesso da un pezzo di credere in questi loschi figuri e in parte delle istituzioni.Noi ci meritiamo di più del meno peggio e senza piegare la testa al sistema ho iniziato da tempo il mio percorso di decrescita con grande entusiasmo e nel rispetto degli altri……..cordiali saluti
Caro Shardana, in effetti non sei TU pessimista, sono io ancora troppo ottimista, nonostante tutto. Il tuo ragionamento è corretto, ma io rifiuto di arrendermi e condivido con te, felicemente, il percorso di decrescita serena. Molti altri arriveranno, vi saranno costretti anche se non ne sono convinti..
Grazie Mara
con nota prot. n. 11375 dell’11 marzo 2014 il Servizio Tutela paesaggistica per la Provincia di Olbia Tempio della Regione autonoma della Sardegna ha reso noto che “non risulta, allo stato attuale, che si siano verificati dei nuovi fatti che siano stati emessi dei nuovi atti” rispetto a quanto già comunicato.
Resta il fatto che, ancor oggi, nessuna amministrazione pubblica affermi la legittimità dei lavori in corso.
in data 1 luglio 2014 è stato formalizzato un nuovo esposto da parte del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus in merito all’attività edilizia alla magistratura e alle amministrazioni pubbliche competenti con ulteriori elementi.
Si ha qualche notizia più recente? Fiordalisi ha già iniziato a chiedere le carte in Comune e in Regione?