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Il giorno del ricordo.


Fiume, Torre civica (foto anni '20 del '900)

Fiume, Torre civica (foto anni ’30 del ‘900)

In Italia dal 2005 (legge n. 92/2004) il 10 febbraio si celebra il giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’ esodo giuliano-dalmata negli anni ‘40 del secolo scorso.

Oltre 350 mila nostri connazionali furono costretti in un clima di violenza a lasciare le loro terre.

Una pesantissima e crudele pulizia etnica.  

Anche Trieste e il suo territorio furono interessati dal pesante clima di violenza.  E al clima di violenza, in precedenza, contribuirono anche gli italiani.

Ricordare è importante e fondamentale, per comprendere ed evitare che queste vicende si ripetano.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

P.S.   che vi sia ancora qualche branco di ignoranti che tuttora nega foibe e vittime è solo motivo di pena nei loro confronti.     Leggere qualche libro sull’argomento farebbe loro solo bene[1].

 

 

 

Cagliari, volantino sulle foibe (2013)

Cagliari, volantino sulle foibe (2013)

 

 

La storia di un ebreo italiano, di Fiume.

Angelo Adam era un italiano, ebreo, nato e vissuto a Fiume.     Era antifascista ed era stato al confino a Ventotene.   Il 28 luglio 1943 costituì insieme ad altri antifascisti il Comitato politico cittadino.

Con l’arrivo dei tedeschi in seguito alle tragiche vicende dell’armistizio dell’8 settembre 1943, venne deportato il 2 dicembre 1943 al campo di sterminio di Dachau.  Matricola 59001.   Riuscì a scampare alle camere a gas e alle privazioni.

Ritornò a Fiume, dove la comunità ebraica era stata distrutta, nonostante l’opera straordinaria del Questore f.f. Giovanni Palatucci.

La città era stata occupata il 3 maggio 1945 dai partigiani jugoslavi di Tito e fin da subito era iniziata la caccia all’italiano. Nella sola città ne vennero uccisi almeno 652 (qui un elenco parziale).

Angelo Adam si prodigò, con altri autonomisti fiumani, per difendere l’appena nata democrazia, visto che a Fiume la grande maggioranza della popolazione non voleva l’annessione alla Jugoslavia.

esodo giuliano-dalmata

esodo giuliano-dalmata

Venne eletto nei comitati sindacali aziendali, che nel periodo luglio – dicembre 1945 coinvolsero le intere maestranze cittadine, su impulso del Partito Comunista Croato. Però, le elezioni videro trionfare gli autonomisti con oltre il 70% dei seggi.  Stava per partire per Milano, dove avrebbe incontrato i massimi esponenti del Comitato di liberazione nazionale per l’Alta Italia (C.L.N.A.I.), quando venne arrestato dai partigiani slavi comunisti.

Nei giorni successivi venne arrestata anche la moglie Ernesta Stefancich, mentre il giorno dopo anche la figlia diciassettenne Zulema Adam, che si era recata presso le autorità cittadine per chiedere informazioni sulla sorte dei genitori.

Non si è avuta alcuna notizia sulla loro sorte.

Istria, Foiba di Terli, corpi estratti (Albina, Fosca, Caterina Radecchi, Amalia Ardossi)

Istria, Foiba di Terli, corpi estratti (Albina, Fosca, Caterina Radecchi, Amalia Ardossi)

Qui la storia di tre sorelle: Fosca (17 anni), Caterina (19 anni) e Albina Radecchi (21 anni).

Qui la storia di Norma Cossetto (24 anni) e di Giovanni Radeticchio (sopravvissuto all’infoibamento).

Qui la storia di un prete di campagna (don Francesco Bonifacio, 34 anni)

esodo da Pola

(foto da mailing list sociale, )


  • [1]  una bibliografia, per chi volesse approfondire:
  • AA.VV., “Istria nel tempo: manuale di storia regionale dell’Istria con riferimenti alla città di Fiume”, Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, 2006
  • Claudia Cernigoi, Operazione Foibe – Tra storia e mito, Edizioni Kappa Vu, Udine, 2005
  • Mafalda Codan, Diario di Mafalda Codan in: Mario Dassovich, Sopravvissuti alle deportazioni in Jugoslavia, Istituto Regionale per la Cultura Istriana – Unione degli Istriani – Bruno Fachin Editore – Trieste 1997 ISBN 8885289541
  • Paolo De Franceschi Foibe, prefazione di Umberto Nani, Centro Studi Adriatici, Udine 1949
  • Federico Goglio: “Foibe : inferno a nord-est”, Editore Baranzate di Bollate Cidal, 2001
  • Alessandra Kersevan, Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943, Kappa VU, Udine, 2003
  • Patrick Karlsen, Frontiera rossa. Il Pci, il confine orientale e il contesto internazionale 1941-1955, LEG, Gorizia, 2010
  • Jožko Kragelj, Pobitim v spomin: žrtve komunističnega nasilja na Goriškem 1943-1948, Goriška Mohorjeva, Gorizia 2005
  • Giancarlo Marinaldi (vero nome Carlo Gonan), La morte è nelle foibe, Cappelli, Bologna 1949
  • Adamo Mastrangelo, Foibe, ciò che non si dice, Calendario del Popolo, Luglio 2008, Nicola Teti Editore
  • Luciano Monzali, Italiani di Dalmazia. Dal Risorgimento alla Grande Guerra vol 1. Le Lettere. Firenze, 2004
  • Luciano Monzali, Italiani di Dalmazia. 1914-1924 vol 2. Le Lettere. Firenze, 2007
  • Gianni Oliva, Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria, Mondadori, Milano 2003, ISBN 88-0448978-2
  • Frank Perme e altri, Slovenia, 1941, 1948, 1952: Anche noi siamo morti per la patria, Milano 2000.
  • Luigi Papo, L’Istria e le sue foibe, Settimo sigillo, Roma, 1999
  • Luigi Papo, L’ultima bandiera. Storia del reggimento Istria, L’Arena di Pola, Gorizia 1986
  • Eno Pascoli, Foibe: cinquant’anni di silenzio. La frontiera orientale, Aretusa, Gorizia 1993
  • Pierluigi Pallante, La tragedia delle foibe, Editori Riuniti, Roma 2006
  • Arrigo PetaccoL’esodo. La tragedia negata degli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, Mondadori, Milano 1999
  • Raoul Pupo (aprile 1996). Le foibe giuliane 1943-45 .
  • Raoul Pupo, Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l’esilio, Milano, Rizzoli, 2005. ISBN88-17-00562-2
  • Raoul Pupo, Roberto Spazzali, Foibe, Bruno Mondadori, 2003. ISBN 88-424-9015-6
  • Raoul Pupo, Trieste ’45, Laterza, Roma-Bari 2010 ISBN 978-88-420-9263-6
  • Leonardo Raito, Il PCI e la resistenza ai confini orientali d’Italia, Temi, Trento, 2006
  • Franco Razzi, Lager e foibe in Slovenia, E.VI, Vicenza 1992
  • Guido Rumici, Infoibati. I nomi, i luoghi, i testimoni, i documenti, Mursia, Milano 2002
  • Giorgio Rustia, Contro operazione foibe a Trieste a cura dell’Associazione famiglie e congiunti dei deportati italiani in Jugoslavia e infoibati, 2000
  • Fulvio Salimbeni, Le foibe, un problema storico, Unione degli istriani, Trieste 1998
  • Cesare Salmaggi-Alfredo Pallavicini, La seconda guerra mondiale, Mondadori, 1989 ISBN 88-04-39248-7
  • Giacomo Scotti, Dossier Foibe, Manni, San Cesario (Le), 2005
  • Frediano Sessi, Foibe rosse. Vita di Norma Cossetto uccisa in Istria nel ’43, Marsilio, Venezia 2007.
  • Giovanna Solari, Il dramma delle foibe, 1943-1945: studi, interpretazioni e tendenze, Stella, Trieste 2002
  • Roberto Spazzali, Foibe: un dibattito ancora aperto. Tesi politica e storiografica giuliana tra scontro e confronto, Lega Nazionale, Trieste 1990
  • Roberto Spazzali, Tragedia delle foibe: contributo alla verità, Grafica goriziana, Gorizia 1993
  • Giampaolo Valdevit (cur.), Foibe, il peso del passato. Venezia Giulia 1943-1945Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli-Venezia Giulia, Trieste 1997

Qui il video della manifestazione fiorentina:

http://www.livestream.com/peacelinkonair/video?clipId=flv_49d85178-0c17-4f02-a537-d3972c597132&utm_source=lslibrary&utm_medium=ui-thumb

Giorno del Ricordo 2013 all'ISIS L. da Vinci di Firenze, 20.2.'13, locandina

  1. marcello giappichelli
    febbraio 10, 2013 alle 9:12 am

    I tedeschi dell’est europeo (Polonia, Cecoslovacchia, ecc.) eliminati in un modo o in un altro alla fine del secondo macello mondiale furono (dati alla mano) due o tre milioni. Ma in Germania (a parte i neo-nazisti) nessuno chiede l’istituzione di una Giornata del ricordo.
    Perché ?
    1) Volkwagen e Mercedes .hanno troppo a cuore quei mercati ..
    2) Si è abbastanza convinti che si trattò di inevitabili ritorsioni contro “invasori” più o meno recenti, a seguito della loro sconfitta.
    Non è il caso di mettere sul piatto anche “cosucce” come queste se si affronta con serietà l’argomento ??

    • febbraio 10, 2013 alle 1:42 PM

      infatti c’è scritto testualmente: “E al clima di violenza, in precedenza, contribuirono anche gli italiani”.
      Tuttavia, il semplice pescatore italiano di Parenzo, giusto per fare un esempio, non andò a infoibare nessun contadino slavo di Villa Andossi.
      Giusto per capire: «Nel 1945 io e Kardelj fummo mandati da Tito in Istria a organizzare la propaganda antitaliana. Si trattava di dimostrare alle autorità alleate che quelle terre erano jugoslave e non italiane. Certo che non era vero. O meglio lo era solo in parte, perché in realtà gli italiani erano la maggioranza nei centri abitati, anche se non nei villaggi. Ma bisognava indurre tutti gli italiani ad andar via con pressioni di ogni tipo. E così fu fatto». (Milovan Gilas, antifascista partigiano e militante comunista jugoslavo, braccio destro di Tito, testimonianza raccolta da Arrigo Petacco, L’esodo. La tragedia negata degli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1999).

  2. febbraio 10, 2013 alle 12:52 PM

    Reblogged this on Il blog di Fabio Argiolas.

  3. febbraio 10, 2013 alle 5:19 PM

    a Cagliari.

  4. Paolo Fiori
    febbraio 10, 2013 alle 6:14 PM

    DA SARDINIAPOST 10 FEBBRAIO 2013(http://www.sardiniapost.it/senza-categoria/foibe-a-cagliari-doppia-manifestazione-in-mattinata-lestrema-destra-nel-pomeriggio-gli-antifascisti/):
    Circa un centinaio gli antifascisti presenti oggi in piazza Repubblica al sit-in promosso dal Coordinamento antifascista cagliaritano per opporsi alla giornata in ricordo delle foibe istituita nel 2004.

    Nella mattinata di oggi, invece, si è tenuto al Parco dei martiri delle foibe il presidio per commemorare gli infoibati. Presenti i rappresentanti delle istituzioni, le Associazioni dei profughi, quelle dell’Arma e diversi aderenti a movimenti di estrema destra. In totale circa sessanta persone.

    Per Enrico Puddu, portavoce del Coordinamento antifascista, “l’iniziativa di oggi si oppone all’incessante opera di revisionismo storico che porta oggi a riscrivere in maniera scorretta la storia, a istituire giornate della memoria su dati falsi e a intitolare piazze e vie a fascisti di ogni risma. Parlo di dati falsi e, aggiungo, di una cattiva e interessata interpretazione dei fatti storici – prosegue il portavoce del coordinamento antifascista – perché più volte la storiografia ha ridimensionato il numero delle vittime: si trattò di qualche centinaio di infoibati e non di diverse migliaia come si dice, in massima parte fascisti, che vennero gettati nelle cavità carsiche in seguito a vent’anni di occupazione militare, di italianizzazione forzata delle terre di confine, di una dura pulizia etnica e di una forte repressione contro gli antifascisti, slavi e non. Stesso discorso per il cosiddetto esodo: oggi si parla solo dell’esodo degli italiani d’Istria, ma non si parla di quello che cinvolse circa 100.000 sloveni croati della Venezia – Giulia che furono costretti ad andare via dalle loro terre a causa della politica razzista del fascismo”.

    “Qui a Cagliari – fa eco Mauro Aresu- il problema del revisionismo è, come si sa, particolarmente stringente, visto che ogni 25 Aprile prefetto e questura autorizzano con puntualità la commemorazione dei repubblichini e i saluti romani. Bisognerà dunque vedere che cosa deciderà di fare il nuovo prefetto. Come coordinamento antifascista ribadiamo che nessun fascista può essere autorizzato a scendere in piazza, né il 25 aprile né mai”.

    Intorno alle 17, dopo un’ora di presidio, i manifestanti si sono spostati di fronte al tribunale per un’assemblea pubblica.

    • febbraio 10, 2013 alle 7:00 PM

      consiglio a Enrico Puddu di leggersi qualche libro sull’argomento, poi se ne potrà riparlare.
      L’antagonismo politico è proprio nemico della realtà storica.

      Stefano Deliperi

  5. Nicola
    febbraio 11, 2013 alle 10:52 PM

    Complimenti per l’articolo…..”che vi sia ancora qualche branco di ignoranti che tuttora nega foibe e vittime è solo motivo di pena nei loro confronti. Leggere qualche libro sull’argomento farebbe loro solo bene[1].”……. abbiamo letto bene gli articoli e i libri della Kersevan, della Cernigoi e di Sandi Vok, che voi avete pure citato….e mi sembra che l’opinione distorta sia la vostra….nessuno ha mai detto che le foibe non siano mai esistite..si contesta l’utilizzo strumentale di esse e del 10 febbraio….prima di scrivere offese gratuite informatevi!

    • febbraio 11, 2013 alle 11:20 PM

      dire che non ci siano stati eccidi, sminuire la triste pulizia etnica effettuata è una falsità storica, affermare che si trattava solo di “fascisti” è una falsità storica e una vergogna nei confronti di tante persone uccise o cacciate via dalla loro terra senza alcuna altra colpa di essere italiani.
      Quale utilizzo strumentale?
      Qualsiasi storico degno di questo nome, compresi quelli di origine slava, lo riconosce.
      Prendete atto di una tristissima pagina della storia, come tutti.
      Cerchiamo di imparare tutti perchè queste cose non avvengano più.

      Stefano Deliperi

  6. Nicola
    febbraio 12, 2013 alle 1:37 am

    gli eccidi ci sono stati per un vent’ennio e sono stati verso gli slavi (migliaia e migliaia), voler ricordare solo una piccola cornice che va dal 45 al 47 decreta l’esistenza di morti di serie a e di serie b, nonchè sminuisce la guerra partigiana condotta dagli slavi e dagli italiani. Chi vuole creare memorie divise e nascondere crimini non siamo di certo noi, ma le istituzioni che dal giorno dopo la guerra e per decenni, fino a oggi (infatti il 10 febbraio è stato istituito come data del ricordo dal camerata fini con la legge 92 del 2004) sono state democristiane revisioniste e allineate a un blocco occidentale che di sicuro non aveva che da perdere a raccontare la verità!

    • febbraio 12, 2013 alle 3:03 PM

      Nicola, riconoscere che ci siano state foibe, migliaia di morti solo perchè italiani, pulizia etnica ai danni di 350 mila italiani non “sminuisce la guerra partigiana condotta dagli slavi e dagli italiani”: è storia e come tale va ricordata.
      Non è “solo una piccola cornice che va dal 45 al 47”.
      Se poi a te questo non piace, è un altro discorso.
      Non vuol nemmeno dire dimenticare l’italianizzazione forzata in Istria e Dalmazia nè i crimini di guerra delle truppe italiane del gen. Roatta (http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Roatta).
      Significa conoscere la storia, ricordarla, cercare di trarne qualche insegnamento per il presente e per il futuro.
      L’interpretazione faziosa della storia è uno dei servizi peggiori che si possano fare alla società.
      E le foibe, le migliaia di morti soltanto perchè italiani, la pulizia etnica nei confronti di 350 mila italiani (altro che “piccola cornice”) sono realtà storica, come riconosciuto da chi l’ha fatto: «Nel 1945 io e Kardelj fummo mandati da Tito in Istria a organizzare la propaganda antitaliana. Si trattava di dimostrare alle autorità alleate che quelle terre erano jugoslave e non italiane. Certo che non era vero. O meglio lo era solo in parte, perché in realtà gli italiani erano la maggioranza nei centri abitati, anche se non nei villaggi. Ma bisognava indurre tutti gli italiani ad andar via con pressioni di ogni tipo. E così fu fatto» (Milovan Gilas, antifascista partigiano e militante comunista jugoslavo, braccio destro di Tito, testimonianza raccolta da Arrigo Petacco in “L’esodo. La tragedia negata degli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia”, A. Mondadori Editore, Milano, 1999).

      Stefano Deliperi

      P.S. qui la nascita della comunità di esuli di Fertilia: http://www.storiaefuturo.com/it/numero_23/articoli/1_emigrazione-profughi-giuliani~1331.html#2

  7. nicola
    febbraio 12, 2013 alle 10:28 am

    Ti confondi massimo 350.000 sono gli esuli (cifra ipotetica)…non quelli che hanno subito la pulizia etnica…invece 2000 circa (di cui la quasi totalità militari, gerarchi e amministratori fascisti) sono stati ammazzati o finiti nelle foibe….

    • febbraio 12, 2013 alle 3:09 PM

      non mi confondo per niente.
      nell’articolo è testualmente scritto: “oltre 350 mila nostri connazionali furono costretti in un clima di violenza a lasciare le loro terre” e sono i dati su cui ormai la storiografia sostanzialmente concorda.
      “L’espressione pulizia etnica denota una varietà di azioni atte a rimuovere forzosamente da un territorio la popolazione di un dato gruppo o sottogruppo etnico-culturale. Le azioni di pulizia etnica sono il risultato di precise scelte politiche di governi e autorità, sulla base di discriminazioni etniche, religiose e ideologiche e su considerazioni di ordine politico e strategico” (http://it.wikipedia.org/wiki/Pulizia_etnica): nell’uso comune non significa soltanto “ammazzati”, come dovresti sapere.
      Quanto alla tua affermazione secondo cui “2000 circa (di cui la quasi totalità militari, gerarchi e amministratori fascisti) sono stati ammazzati o finiti nelle foibe” è una pura falsità (offensiva per chi è morto e per chi è sopravvissuto), secondo quanto ormai appurato da storici di varie nazionalità.
      Il numero delle vittime italiane, secondo le stime più accreditate, varia da un minimo di 4.500-5000 a un massimo di 15.000, il C.L.N. (certo non espressione del fascismo…) segnalò 12.000 italiani assassinati (http://it.wikipedia.org/wiki/Esodo_istriano) e la maggior parte erano “semplici” italiani.
      Continuando ad affermare falsità non si va da nessuna parte, Nicola.
      Leggiti un buon libro sull’argomento.

      Stefano Deliperi

  8. Mauro
    febbraio 12, 2013 alle 11:57 am

    Voi del gruppo di intervento giuridico con i vostri articoli andate a dare adito ad azioni squadriste come quelle di questi giorni riportate nell’articolo di contropiano (allegato al fondo del commento).
    La giornata del ricordo non l’avete isituita per le migliaia di slavi e non avete speso se non una virgola per loro (andando bene), siete quindi complici di sciovinismo e nazionalismo becero nonche bieco e farlocco patriotismo. Da voi non prendiamo nessuna lezione di storia… provate a chiedere cosa ne pensano gli slavi della giornata della memoria, ora che non c’e’ nemmeno Tito a giustificare le vostre posizioni razziste.

    http://www.contropiano.org/it/archivio-news/documenti/item/14475-giorno-del-ricordo-e-della-disinformazione-il-caso-montebelluna?fromfbpage=1

    • febbraio 12, 2013 alle 3:07 PM

      Mauro, pubblichiamo il tuo commento proprio perchè indice di quanto un’ottusa faziosità sia nemica della verità.
      Leggiti se non un libro almeno quest’articolo di Claudio Magris e prova a ragionare.

      Stefano Deliperi

      da Il Corriere della Sera, 1 febbraio 2005
      LE FOIBE SILENZIO E CHIASSO. (http://archiviostorico.corriere.it/2005/febbraio/01/FOIBE_SILENZIO_CHIASSO_co_8_050201001.shtml)

      La verità, diceva Gramsci, è sempre rivoluzionaria; tenerla nascosta non è solo un inganno e una truffa, ma un inquinamento che avvelena e tarpa la vita di tutti, anche di chi la reprime e prima o dopo ne paga il fio.
      La verità può essere soffocata in tanti modi: tacendola, alterandola, isolandola dalla vita e dalla storia in cui s’ inserisce; la verità sul nazismo, ad esempio, comprende anzitutto le sue atrocità, che niente può sminuire, ma anche ciò che ha aiutato il nazismo a prosperare, come l’iniqua umiliazione imposta alla Germania dalla pace di Versailles.
      Un altro modo di stravolgere la verità, di profanarla, è strumentalizzarla, usarla per fini che non hanno niente a che vedere con essa.
      È dunque quanto meno curioso che un ministro della Repubblica – cui Enzo Biagi tempo fa consigliava sul Corriere di far ginnastica, in omaggio al detto mens sana in corpore sano – dia dell’infoibatore, come riferisce Il Piccolo del 30 gennaio, a chi critica la strumentalizzazione politica dei crimini compiuti più di mezzo secolo fa dai partigiani titoisti assassinando (gettandoli nelle foibe del Carso) tanti avversari politici o presunti tali, non solo italiani ma soprattutto italiani, in nome dell’odio ideologico e soprattutto nazionalista. Ho scritto più volte dei crimini delle foibe (e dell’ esodo istriano, fiumano e dalmata, che ha coinvolto pure persone della mia famiglia); ne ho scritto già in anni lontani, quando tanti che ora se ne sciacquano la bocca se ne infischiavano altamente.
      Ne ho scritto sul Corriere della Sera, giornale di una certa diffusione, e ne hanno scritto, con ben maggiore autorità, storici e studiosi, le cui opere rigorose e precise erano e sono accessibili a chiunque desideri conoscere questa verità.
      In quegli articoli denunciavo, come altri ben più autorevoli di me, l’ oblio di quella tragedia e di quei crimini, l’indifferenza, il cinismo e l’ignoranza nei loro confronti.
      Sottolineavo la viltà e il calcolo opportunista di tanta sinistra italiana, che in nome di un machiavellismo da quattro soldi, destinato a ritorcersi contro se stesso, cercava di ignorare, dimenticare e far dimenticare il dramma dell’ esodo istriano, fiumano e dalmata e gli eccidi delle foibe, affinché non si parlasse di crimini commessi dal comunismo o in nome del comunismo (in quel caso, di un nazionalcomunismo). Sottolineavo altresì la pavida pigrizia diffusa a questo proposito nella classe intellettuale, ignara di quei capitoli di storia e soddisfatta della propria ignoranza.
      Mettevo in evidenza – come hanno fatto molti altri molto meglio di me e altrettanto ignorati – la cecità e il regressivo abuso dell’ estrema destra, che coltivava il ricordo di quelle tragedie e di quei crimini non tanto per ricordare le vittime e condannare i precisi colpevoli e complici, bensì per rinfocolare inumani e generici rancori razzisti antislavi, quegli ottusi odi antislavi che sono stati in parte all’origine di quella tragedia patita dall’Italia ai suoi confini orientali, che sono in parte responsabili della perdita di quelle nostre terre, che non avremmo mai perduto se il fascismo non avesse fatto la sua guerra.
      Il bestiale odio anti-italiano che si è espresso nelle foibe non è certo giustificato dal bestiale odio antislavo che si era scatenato a lungo su persone colpevoli solo di essere slave, così come la stragrande maggioranza delle vittime delle foibe era solo colpevole di essere italiana.
      Perché, sino a pochi anni fa, il dibattito politico e il battage mediatico ignoravano il dramma dei nostri confini orientali, perché, tranne che in pochi ambienti circoscritti, non si parlava delle foibe? Se i comunisti non ne parlavano per le ragioni che si è detto e se i fascisti ne parlavano solo nel loro ghetto, perché la stragrande maggioranza moderata, che oggi se ne riempie la bocca, taceva?
      I grandi giornali di informazione non erano alle dipendenze di Mosca, il potere economico e politico non era nelle mani di Tito o di Stalin; non tutti gli attuali esponenti di centrodestra sono ex estremisti di sinistra convertiti o rinnegati, ma la maggior parte di loro militava già allora in formazioni politiche moderate; erano già in età più che scolare, sapevano leggere e scrivere e avrebbero potuto, dovuto, conoscere quella pagina atroce e parlarne.
      Anche di Goli Otok, dei gulag titoisti, ho scritto sul Corriere ormai molto tempo fa, ma né allora né quando uscì il ben altrimenti importante e fondamentale libro di Giacomo Scotti, ciò divenne di interesse nazionale.
      I grandi italiani, quelli democratici, campioni di libertà e di resistenza, ne hanno sempre parlato, come ad esempio Leo Valiani, che, condannato dal tribunale speciale fascista anche per aver dichiarato di voler continuare a battersi per i conculcati diritti degli slavi, aveva votato più tardi contro il Trattato di pace, per protesta contro l’ingiustizia subita dall’Italia ai confini orientali, ingiustizia che il trattato sanciva.
      Ma nessuno li ascoltava, perché quell’Italia libera e civile, patriottica ossia non nazionalista, non interessava a nessuno, era solo una nostra esigenza, diceva Biagio Marin.
      Fino a pochi anni fa parlare delle foibe non «serviva» alla lotta politica e dunque non se ne parlava. Oggi quei morti servono e dunque se ne parla, ma per usarli quali strumenti di una lotta politica che non ha nulla a che vedere con la storia di quelle tragedie, di quei crimini, di quegli anni.
      Comunque sia, ben venga ogni occasione di ricordare le vittime; è bene che si parli di quella pagina terribile, che si conosca e si sappia la storia delle foibe. Ma che oggi la destra al potere – erede di quella colpevole della nostra catastrofe nella Seconda guerra mondiale e della mutilazione dell’ Istria – usi le foibe per difendere il proprio potere è una bestemmia.
      Usare oggi le foibe contro la sinistra italiana di oggi è indegno, come sarebbe indegno usare le leggi razziali fasciste contro Berlusconi o contro Fini, che avranno molte colpe ma non certo quelle delle leggi antisemite del ’38.
      Usare i morti come un manganello è sacrilego e blasfemo nei loro confronti; i morti vanno tenuti sempre presenti nel nostro ricordo, accanto a noi, non dissepolti per manipolarli. Chi ha da sempre succhiato col latte la verità di quella storia e ha sofferto di vederla ignorata, rimossa o coltivata faziosamente e dunque falsificata, non può non provare un invincibile moto peristaltico dinanzi a questa becera empietà. È forte la pericolosa tentazione di pensare non tanto secondo categorie politiche, quanto secondo più profonde e immodificabili categorie umane; di pensare che, prima di dividersi in sinistra e in destra, l’umanità si divide, come scriveva Sciascia, in uomini e in quaquaraquà, e in varie sottocategorie intermedie tra queste.
      Quaquaraquà, come è noto, è un modo di essere, ma fa pensare pure a uno starnazzare come quello che sentiamo ogni giorno sempre di più.

      Claudio Magris

      • nicola
        febbraio 12, 2013 alle 1:29 PM

        “quegli ottusi odi antislavi che sono stati in parte all’origine di quella tragedia patita dall’Italia ai suoi confini orientali, che sono in parte responsabili della perdita di quelle nostre terre, che non avremmo mai perduto se il fascismo non avesse fatto la sua guerra.”

        “Il bestiale odio anti-italiano che si è espresso nelle foibe non è certo giustificato dal bestiale odio antislavo che si era scatenato a lungo su persone colpevoli solo di essere slave, così come la stragrande maggioranza delle vittime delle foibe era solo colpevole di essere italiana.”….
        Questo spiega tutto…potete postare anche articoli di Gesù con la verità in mano, ma questa visione è proprio ciò che combattiamo. Tra queste parole si denota il revisionismo razzista(quegli ottusi odi antislavi che sono stati in parte all’origine di quella tragedia patita dall’Italia) ottusi odi antislavi stanno per i gravi crimini subiti dagli slavi dopo 20 anni di occupazione ingiusta e italianizzazione forzata, assassinio indiscriminato in nome della razza….nazionalista nel rivendicare le “nostre terre” di fronte allo sterminio commesso, non comprendendo un rigetto delle popolazioni che 20 anni di vessazioni avevano subito… Poi potete togliere numeri o definizioni da wikipedia (a me hanno insegnato a non usarlo all’università perchè spesso è privo di fonti attendibili) ma il risultato non cambia…. Io personalmente ho rispetto per tutti i morti (innocenti), però ho imparato a storicizzare gli avvenimenti (origine, azione, conseguenza,fine), cercare di capirne le dinamica e per quanto possibile immedesimarmi nelle diverse parti…. il 10 febbraio rimane una data politica e particolare che crea delle memorie divise, una data piatta senza spessore critico, in cui una verità abilmente maneggiata non fà che aumentare la confusione sulla resistenza e la guerra partigiana, pensa più ai morti (la quasi totalità appartenenti al vecchio regime) o esuli (tanti occupavano terre non loro), dimenticando cosa era successo prima, foraggiando l’ignoranza che revisionisti e negazionisti di estrema destra portano in piazza il 10 febbraio e il 25 aprile.
        Detto questo mi sembra offensivo dare del branco di ignoranti, negazionisti e che fanno pena ai compagni del Coordinamento.
        Grazie Nicola Piras!

  9. febbraio 12, 2013 alle 4:55 PM

    nicola :

    “quegli ottusi odi antislavi che sono stati in parte all’origine di quella tragedia patita dall’Italia ai suoi confini orientali, che sono in parte responsabili della perdita di quelle nostre terre, che non avremmo mai perduto se il fascismo non avesse fatto la sua guerra.”

    “Il bestiale odio anti-italiano che si è espresso nelle foibe non è certo giustificato dal bestiale odio antislavo che si era scatenato a lungo su persone colpevoli solo di essere slave, così come la stragrande maggioranza delle vittime delle foibe era solo colpevole di essere italiana.”….
    Questo spiega tutto…potete postare anche articoli di Gesù con la verità in mano, ma questa visione è proprio ciò che combattiamo. Tra queste parole si denota il revisionismo razzista(quegli ottusi odi antislavi che sono stati in parte all’origine di quella tragedia patita dall’Italia) ottusi odi antislavi stanno per i gravi crimini subiti dagli slavi dopo 20 anni di occupazione ingiusta e italianizzazione forzata, assassinio indiscriminato in nome della razza….nazionalista nel rivendicare le “nostre terre” di fronte allo sterminio commesso, non comprendendo un rigetto delle popolazioni che 20 anni di vessazioni avevano subito… Poi potete togliere numeri o definizioni da wikipedia (a me hanno insegnato a non usarlo all’università perchè spesso è privo di fonti attendibili) ma il risultato non cambia…. Io personalmente ho rispetto per tutti i morti (innocenti), però ho imparato a storicizzare gli avvenimenti (origine, azione, conseguenza,fine), cercare di capirne le dinamica e per quanto possibile immedesimarmi nelle diverse parti…. il 10 febbraio rimane una data politica e particolare che crea delle memorie divise, una data piatta senza spessore critico, in cui una verità abilmente maneggiata non fà che aumentare la confusione sulla resistenza e la guerra partigiana, pensa più ai morti (la quasi totalità appartenenti al vecchio regime) o esuli (tanti occupavano terre non loro), dimenticando cosa era successo prima, foraggiando l’ignoranza che revisionisti e negazionisti di estrema destra portano in piazza il 10 febbraio e il 25 aprile.
    Detto questo mi sembra offensivo dare del branco di ignoranti, negazionisti e che fanno pena ai compagni del Coordinamento.
    Grazie Nicola Piras!

    Nicola, mi dici dove nell’articolo trovi anche una sola parola “anti-slava”?
    Nel volantino “anti-fascista” c’è scritto: “In questa giornata viene sostenuta un falsità, cioè una presunta pulizia etnica ad opera di partigiani slavi e partigiani comunisti che avrebbero buttato nelle foibe, cavità carsiche tipiche della Dalmazia, migliaia e migliaia
    di uomini e donne e bambini in quanto italiani. Quello che accadde veramente fu ben diverso. Nella maggior parte dei casi si trattò di atti di giustizia popolare in risposta ad un ventennio di arresti, torture, soprusi sfociati nel genocidio degli slavi voluto da Hitler e Mussolini”.
    Sono falsità.
    Angelo Adam era un “fascista”?
    La figlia diciassettenne era una “fascista”?
    Fosca Radecchi, altra diciassettenne, era “fascista”?
    Domenico Depase, pescatore di Parenzo, era “fascista”?
    Renato Verzini, operaio diciottenne di San Vincenti, era “fascista”?
    Sono solo alcuni di “normali” italiani infoibati.
    Istriani, di famiglie istriane.
    Sono d’accordo con te, bisogna “storicizzare gli avvenimenti (origine, azione, conseguenza,fine), cercare di capirne le dinamica”.
    Proprio per questo sono inaccettabili le frasi di quel volantino, frutto di “ignoranza”, nel senso etimologico di “non conoscenza”.
    “Ignoranza” però offensiva nei confronti di tanti morti innocenti, accusati di prevaricazioni, fascismo e di quant’altro passa per la testa.
    La faziosità è nemica della storia e – se permetti – anche della riconciliazione.
    Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo, del quale nessuna parte politica, nessuna faziosità, deve appropriarsi.

    Stefano Deliperi

    • nicola
      febbraio 12, 2013 alle 6:18 PM

      Ma quali falsità??”Nella maggior parte dei casi si trattò di atti di giustizia popolare in risposta ad un ventennio di arresti, torture, soprusi sfociati nel genocidio degli slavi voluto da Hitler e Mussolini”.” Vogliamo dire che non è così?? ti ripeto rispetto per i morti innocenti, ma purtroppo in un vent’ennio ce ne sono stati tanti ma tanti (soprattutto in quell’inverno del 43 dove i repubblichini con le ss ne hanno assassinato 13 mila di slavi nella sola Istria) e sfortunatamente odio crea odio ma non voglio giustificare l’uccisione di innocenti anzi voglio darti due dati….. di 6000 arresti (molti soldati, gerachi fascisti, amministratori, e pure innocenti) fatti durante le operazioni di liberazione in Istria e Venezia Giulia da partigiani titini e italiani con gli alleati, morirono 600 provenienti da Trieste,550 da Gorizia, 570 dall’Istria, 280 da Fiume, in una regione in cui vi erano più di 250 000 italiani….allora di cosa stiamo parlando di pulizia etnica?? Non mi sembra poi che stai dando un contributo alla discussione storica portando episodi particolari.(http://www.archivioantifa.com/index.php?option=com_k2&view=item&id=125%3Afoibe-il-confine-orientale-tra-vendetta-ed-utopia-di-pierpaolo-de-iulis&Itemid=127&lang=it)…. L’ignoranza sta nella piattezza di raccontare un fatto solo perchè riguarda noi anzi preferisco dire voi come italiani, a me interessa raccontare un contesto nella sua interezza e non nascondermi dietro giudizi sommari. Se un volantino sembra impreciso o incompleto o non veritiero ne parlo con i diretti interessati, non sto a parlare al vento dietro un blog. A ognuno piace raccontare una storia partigiana, lo stato lo ha fatto descrivendo la piccola parte e lasciando all’oblio il resto, di un tutto che preso in piccola porzione risulta politico e controproducente. La verità è rivoluzionaria e crea memorie condivise, la faziosità di chi rivisita i fatti storici perchè il centro è l’obbiettivo, dare una descrizione bipartisan(ne destra ne sinistra, ne rossi ne neri) crea solo scompiglio, contraddizione e spaesamento per chi a quei fatti non si è mai approcciato nemmeno con un libro. Il fatto che non se ne sia quasi parlato delle manifestazioni del 10 febbraio e che la partecipazione a quelle commemorazioni sia in totale declino dimostra il fatto che veramente per poche persone nel nostro territorio ci si immedesimino in quella causa (La destra, forza nuova, casapound e pochi altri) e che sia una non condivisa, fazioso infine è chi la ha istituita (l’ex missino Gianfranco Fini)!

      • febbraio 12, 2013 alle 8:27 PM

        «nello scatenarsi della prima ondata di cieca violenza in quelle terre, nell’autunno del 1943, si intrecciarono “giustizialismo sommario e tumultuoso, parossismo nazionalista, rivalse sociali e un disegno di sradicamento” della presenza italiana da quella che era, e cessò di essere, la Venezia Giulia. Vi fu dunque un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una “pulizia etnica”».
        Parole di Giorgio Napolitano (10 febbraio 2007), difficile da definire “fascista”.
        Se le tue fonti di informazione sono un sito web che si definisce “antifascista” non mi pare che possa essere definito “storico”.
        Il numero delle vittime italiane, secondo le stime più accreditate, varia da un minimo di 4.500-5000 a un massimo di 15.000, il C.L.N. (certo non espressione del fascismo…) segnalò 12.000 italiani assassinati (http://it.wikipedia.org/wiki/Esodo_istriano) e la maggior parte erano “semplici” italiani.
        Altro che “atti di giustizia popolare”, altro che “2000 circa (di cui la quasi totalità militari, gerarchi e amministratori fascisti) sono stati ammazzati o finiti nelle foibe”, come hai detto prima.
        Solo a Fiume ne furono uccisi almeno 652, non “280”, come sostieni.
        L’esodo forzato – pulizia etnica – ha riguardato fra il 1945 e il 1960, secondo storici italiani (es. Pupo, Cattaruzza, Miletto) fra i 250 e più di 350 mila italiani, secondo il demografo croato Vladimir Žerjavić 191.421 italiani dal solo territorio successivamente croato, secondo il Ministero degli esteri (stime prudenziali) 270 mila.
        Continui a non accettare il termine “pulizia etnica”, che riguarda non solo le uccisioni, ma una serie coordinata di azioni finalizzate a rimuovere forzosamente da un territorio la popolazione di un dato gruppo o sottogruppo etnico-culturale, come più recentemente avvenuto nell’ex Jugoslavia reciprocamente fra Serbi, Croati, Bosniaci.
        E’ un problema tuo.
        Informati, se vuoi.
        A me della faziosità di destra e di sinistra non me ne frega proprio niente.
        Credo che sia una pagina tristissima di storia che ha riguardato centinaia di migliaia di persone, una pagina di storia che deve essere ricordata con obiettività senza farne stupido motivo di scontro politico.
        Una pagina di storia che deve servire per vivere meglio il presente e il futuro.

        Stefano Deliperi

  10. vincenzo pillai
    febbraio 16, 2013 alle 8:35 PM

    Al gruppo di intervento giuridico
    Il livore con cui definite “branco” un coordinamento antifascista, fatto da persone che non vogliono dimenticare qual è stata la causa prima della guerra e di tutte le sue conseguenze, non vi fa onore anche se siete un’associazione ecologista con molti meriti.
    Quanto all’ignoranza penso, da professore di storia, che vi sfuggano due punti importanti:
    1 il coordinamento antifascista ha messo in luce il nesso fascismo-guerra come dato fondamentale da tenere presente nella ricostruzione dei fatti di quei terribili anni. L’imperialismo straccione dell’Italia che voleva fare dell’Adriatico un mare italiano è all’origine della catena di stragi che hanno caratterizzato la guerra in quella regione, e non solo.
    2 il coordinamento antifascista ha messo in luce come la pietà che si deve alle vittime della guerra sia utilizzata nella commemorazione della giornata per i morti delle foibe per nascondere la responsabilità del fascismo nella dinamica di azioni e reazioni.
    Non è un caso che siano le organizzazioni neofasciste a esaltare quei fatti riprendendo gli slogan sull’italianità di quelle terre. Ed è grave che i rappresentanti delle istituzioni nel deplorare quanto è avvenuto non abbiano messo adeguatamente in luce le responsabilità del fascismo. In questo modo né le istituzioni e tanto meno i neofascisti, presenti in modo organizzato, rendono vera giustizia a quei morti, fossero anche due soltanto.
    Di questo si dovrebbe preoccupare anche il gruppo di intervento giuridico.
    L’invito a studiare è buona cosa , soprattutto fatti sui quali vi è un dibattito ancora aperto, ma non basta.
    In presenza di un neofascismo strisciante dai colletti bianchi, occorre denunciare all’opinione pubblica ogni tentativo, seppur piccolo , di riconoscere valore all’esperienza fascista.
    Questo è il senso della militanza antifascista in questa fase.
    Ma non è per questo che vi scrivo.
    Mi permetto di invitarvi ad essere più rispettosi verso chi si impegna a combattere il fascismo oggi per non dovere subire domani gli orrori della dittatura e della guerra; questo dovrebbero avervi insegnato i molti libri che avete letto su come si è affermato il nazifascismo o avete letto invano e,soprattutto, mostrate di non saper interpretare né i manifesti affissi in alcuni muri di Cagliari né come mai questa sia l’unica città, che io sappia, dove ai fascisti viene concessa una manifestazione, in onore dei repubblichini, il 25 aprile.
    Buon lavoro
    Vincenzo pillai

  11. Supresidenti
    febbraio 16, 2013 alle 10:06 PM

    Caro Stefano, forse non ho mai avuto occasione di dirti che sono tra i tanti che ti sono grati per il lavoro che tu e il gruppo di intervento giuridico fate da tanti anni. Pero in questa occasione, al di la della questione “giornata del ricordo”, e non sono per niente d’accordo con te sappilo, mi sembra che, senza alimentare polemiche, bene avresti fatto a correggere il tiro. definire “branco” che “nega” le foibe i ragazzi del coordinamento antifascista (sai, spesso si riuniscono alla sede don chisciotte, io sarei il gestore del canile?)stravolge a tal punto la realtà che da aggiungere ci sarebbero soltanto le scuse, le tue ovviamente.
    te lo dico perche a molte altre persone, per una cosa simile, non avrei trovato altro da dirgli che “bai a ti fai coddai”. Ma nonostante lo scivolone, non credo che tu lo meriti.
    a si biri
    Matteo Murgia

  12. febbraio 16, 2013 alle 10:36 PM

    caro Matteo, caro Vincenzo,
    nessun “livore”, molte tristezza, invece.
    Con tutto il rispetto, lo “scivolone” è di chi butta ancora una volta, tristemente, in una foiba migliaia di morti qualificandoli quali “fascisti” solo perchè erano “semplici” italiani.
    Non mi riconosco in un antifascismo che per combattere il fascismo deve arrivare a questo.
    In questo articolo cito il caso di Angelo Adam, ebreo, antifascista, confinato a Ventotene dal regime fascista, deportato a Dachau, prelevato dai partigiani slavi comunisti e fatto “sparire”.
    Così la moglie e così la figlia di 17 anni.
    Non avete un briciolo di tempo per ragionare su queste cose?
    E non avete un briciolo di senso storico per riconoscere quanto è stato fatto?
    Mi dispiace, parecchio.
    Di destra e sinistra, come ho già detto, non me ne importa nulla.
    Non sono motivazioni politiche – o, peggio, faziose – che devono entrare in un campo come questo.
    Non mi piacciono le mistificazioni e le strumentalizzazioni da qualsiasi parte vengano.
    Dire che gli infoibati, le vittime di una “pulizia etnica”, erano solo pochi “fascisti” è una falsità, è un nuovo “infoibamento” morale nei confronti di migliaia di persone che avevano la sola “colpa” di essere italiani nelle terre dove avevano vissuto da sempre.
    E’ un doppio “infoibamento” morale per chi era antifascista e ne aveva pagato le conseguenze, come Angelo Adam e tanti altri.
    Forse un paio di parole obiettive dovreste dirle su queste “persone”.
    Perchè non posso e non voglio pensare che le posizioni politiche possano farvi dimenticare che erano “persone”.
    Questo non vuol dire – come ho già detto – non ricordare violenze e crimini di guerra compiuti da italiani, tutt’altro.
    Vuol dire ricordare con obiettività proprio perchè queste cose non accadano più.

    Stefano Deliperi

  13. Mauro
    febbraio 18, 2013 alle 12:39 PM

    Io te lo ripeto Stefano,
    ma tu, Napolitano (che in gioventu non era comunista bensì fascista e ora e’ sicuramente tra i piu a destra del panorama politico, cosiccome durante il periodo nel PCI), i neofascisti italiani, e tutti i partiti che hanno isituito il giorno del ricordo, avete mai proferito parole altrettanto pesanti sull’odio anti-slavo e sulla pulizia etnica praticata dagli italiani?
    Ti rispondo io: NO.
    Questo mi basta per non prenderti come una persona super partes come vorresti definirti e anzi inserirti nella categoria dei nazionalisti sciovinisti per cui gli italiani sono brava gente e gli slavi cattivoni.

    Sarai bene accetto negli ambienti della destra neofascista insieme a Pansa e a gente di quella risma, quindi il mio saluto e’ un:

    Salvarì.

    • febbraio 18, 2013 alle 4:58 PM

      meno male che esisti, Mauro, così ci spieghi chi è “fascista” e chi è “antifascista” con così tanto tatto e tolleranza,
      meno male che ci ricordi di quanto sia stato “fascista” Giorgio Napolitano,
      meno male che ci ricordi come sia stato finalmente smascherato Angelo Adam, ebreo che addirittura s’è fatto perseguitare fra confino e campi di sterminio da fascisti e nazisti pur di celare la sua natura di “fascista”,
      meno male che – a guerra abbondantemente finita – non si son fatti fregare i partigiani comunisti slavi e una buona volta l’hanno fatto sparire,
      meno male che mi hai aperto gli occhi, altrimenti continuavo a scrivere dei bombardamenti alleati su Cagliari senza fare un bell’articolo sull’uso dell’iprite da parte italiana in Etiopia oppure – forse peggio – continuavo a parlare della Shoah senza prima tirar giù almeno un paio di articoli sulle persecuzioni israeliane ai danni dei palestinesi, mischiando religioni e Stati,
      meno male, così non utilizzerò più gli argomenti di un certo Leo Valiani per parlare delle foibe e dell’esodo “spintaneo” di istriani e dalmati di lingua italiana,
      meno male, così eviterò di prestar fede a questa “cricca” denominata C.L.N. che ha parlato di addirittura 12 mila italiani infoibati.
      Meno male, Mauro, che ci sei e usi questi argomenti, perchè mi conforti: se l’antifascismo è ormai un valore condiviso in Italia nonostante persone come te si dichiarino “antifascisti”, vuol dire che è un valore ormai stabile e sicuro.
      Spassiarì.

      Stefano Deliperi

  14. Occhio nudo
    febbraio 18, 2013 alle 10:24 PM

    Non conoscevo i signori del gruppo antifascista, ma devo ammettere che qualcuno di loro in questa occasione ha mostrato il meglio di sè.

  15. Esuli volontari
    settembre 26, 2015 alle 9:48 PM

    Città che hanno onorato i Martiri delle Foibe o altrimenti massacrati nella propria Toponomastica e nella memorialistica istituzionale.
    Un sentito ringraziamento a tutte le Amministrazioni per la lodevole iniziativa in Memoria
    ABBIATEGRASSO (Milano) Parco Martiri delle Foibe
    ABETONE (Pistoia) Scuola Norma Cossetto
    ACQUAVIVA DELLE FONTI (Bari) Via Martiri delle Foibe
    ACQUI TERME (Alessandria) P.zza Martiri delle Foibe
    ACQUI TERME (Alessandria) Fraz. Mombarone Via Martiri delle Foibe
    ADRANO (Catania) Lapide in Memoria Martiri delle Foibe
    ADRANO (Catania) Parco in Memoria delle Vittime dell Foibe
    AGNADELLO (Cremona) Memorial Martiri delle Foibe
    ALBA (Cuneo) Giardini Vittime delle Foiba
    ALBANO SANT’ALESSADRO (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
    ALBIGNASEGO (Padova) Viale Martiri delle Foibe
    ALESSANDRIA Via Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati
    ALESSANDRIA Via Vittime delle Foibe
    ALGHERO fraz. Fertilia (Sassari) Via Martiri delle Foibe
    ALLERONA scalo (Terni) Largo Martiri delle Foibe
    ALTAMURA (Bari) Via Caduti delle Foibe
    ALTAVILLA VICENTINA fraz. Tavernelle (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    ALTOPASCIO (Lucca) Via Martiri delle Foibe
    ANCONA Scalinata Italiani di Istria Fiume e Dalmazia
    ANCONA (Chiesa di S. Francesco alle Scale) Altare in onore dei Martiri Fiumani
    ANDRIA (Barletta/Andria/Trani) Memorial ai Martiri delle Foibe ed agli Esuli
    ANTRODOCO (Rieti) Giardino Martiri delle Foibe
    Aosta
    AREZZO Largo Martiri delle Foibe
    ARI (Chieti) Memorial ai Martiri delle Foibe
    ARONA (Novara) Largo Martiri delle Foibe
    ARONA (Novara) Memorial A Perenne Ricordo delle Vittime delle Foibe
    ASCOLI PICENO Largo Martiri delle Foibe
    ASSISI – S.Maria degli Angeli (Perugia) Via Martiri delle Foibe
    ATESSA (Chieti) Via Martiri delle Foibe
    AVEZZANO (L’Aquila) Via Martiri delle Foibe
    AZZANO DECIMO (Pordenone) proposta attesa di delibera
    BADIA POLESINE (Rovigo) Via Martiri delle Foibe
    BARANZATE (Milano) Giardino Martiri delle Foibe
    BARI Via Martiri delle Foibe
    BARLETTA Accoglienza profughi dell’esodo Giuliano – Dalmata
    BASCHI (Terni) P.zza Martiri delle Foibe
    BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    BAUCINA (Palermo) Via Martiri delle Foibe
    BELLUNO P.zzale Vittime delle Foibe
    BELLUNO (Pian del Cansiglio) .- Foiba Bus de la Lum 1943 – 1945 – Ai Caduti senza Nome
    BENEVENTO P.zzale Martiri delle Foibe
    BERGAMO Memo ai Martiri delle Foibe
    BETTOLA (Piacenza) Scalinata Martiri delle Foibe
    BETTONA (Perugia) Via Martiri delle Foibe
    BIASSONO (Monza-Brianza) Via Martiri delle Foibe – Istria (1943 – 47)
    BIBIONE (San Michele al Tagliamento) Memorial ai Martiri delle Foibe
    BISCEGLIE (Barletta – Andria – Trani) Proposta Memorial in onore del Martire delle Foibe Antonio Papagni – Agricoltore poi Aviatore scelto
    BOLOGNA Giard. Martiri d’Istria, V.G. e Dalmazia
    BOLOGNA Rotonda Martiri delle Foibe
    BOLOGNA (Stazione) Memo x accoglienza Esuli alla Stazione di Bologna 1945-1947
    BOLTIERE (Bergamo) Proposta – attesa di delibera
    BOLZANO In Ricordo degli Esuli
    BOLZANO P.zza Martiri delle Foibe
    BOLZANO Memorial in onore di Norma Cossetto
    BONATE SOPRA (Bergamo) Parco Martiri delle foibe
    BORGO SAN DALMAZZO (Cuneo) P.zza Vittime delle Foibe
    BOVA MARINA (Reggio Calabria) Carabiniere Giuseppe Arconti
    BRA’ (Cuneo) P.zza Martiri delle Foibe – Esuli in Istria, Fiume e Dalmazia
    BRA’ (Cuneo) Memorial per gli Italiani Martiri delle Foibe o costretti all’Esodo
    BRESCIA Via Martiri delle Foibe
    BRESCIA via vittime d’istria, fiume, dalmazia
    BRINDISI Via Martiri delle Foibe
    BRONI (Pavia) Via Martiri delle Foibe
    BRUGHERIO (Monza-Brianza) Parco Martiri delle Foibe
    BUDRIO fraz. di Cento (Bologna) Via Vittime delle Foibe
    BUSSOLENGO (Verona) Viale Martiri delle Foibe
    BUSTO ARSIZIO(Varese) Via dei Giuliani e Dalmati
    CAGLIARI Parco dei Martiri delle Foibe
    CAGLIARI (Cimitero di San Michele) In memoria dei Martiri Italiani trucidati nelle Foibe
    CALALZO (Belluno) Sala Consiliare in onore di Norma Cossetto
    CALCINAIA fraz. Fornacette (Pisa) Via Vittime delle Foibe
    CALCINATO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
    CALENDASCO (Piacenza) Proposta – attesa delibera
    CALOLZIOCORTE (Lecco) Parco Martiri delle Foibe
    CALTANISSETTA Via Luigi Bruno – Guardia Scelta di Pubblica Sicurezza – Martire delle Foibe
    CALTANISSETTA Memorial in onore dei Martiri delle Foibe
    CAMAIORE (Lucca) Via Martiri delle Foibe
    CAMOGLI (Genova) Scalinata Martiri delle Foibe
    CAMPAGNATICO (Grosseto) Via Martiri d’Istria
    CAMPELLO SUL CLITUNNO fraz. di Pettino (Perugia) Via Norma Cossetto
    CAMPI BISENZIO (Firenze) Proposta – attesa delibera
    CAMPIGLIA MARITTIMA fraz. Venturina (Livorno) via martiri delle foibe
    CAMPOBASSO
    CAMPOSAMPIERO (Padova) Corso Martiri delle Foibe
    CANICATTI (Agrigento) Via Angelo Garlisi – Agente scelto di Pubblica Sicurezza
    CANICATTI (Agrigento) Via Antonio Di Gioia – Carabiniere
    CANNARA (Perugia) P.zza Martiri delle Foibe
    CANOSA DI PUGLIA (Bari) Proposta – attesa delibera
    CAORLE fraz. Ottava Presa (Venezia) Via Martiri delle Foibe
    CARAPELLE (Foggia) Via Martiri delle Foibe
    CARATE BRIANZA (Monza e Brianza) P.zzale Martiri delle Foibe
    CARBONIA (Carbonia-Iglesias) Sezione ANFI in Ricordo del Finanziere Orazio Lai scomparso in Dalmazia dopo l’otto settembre
    CARBONIA (Carbonia-Iglesias) Parco ai Martiri delle Foibe
    CARDITO (Napoli) Via Martiri delle Foibe
    CARINI (Palermo) Via Martiri delle Foibe
    CARPANETO Piacentino (Piacenza) Proposta – attesa delibera
    CARPENETO (Alessandria) Proposta – attesa delibera
    CARPI (Fossoli) (Modena) Memorial in ricordo degli Esuli Istriani e Dalmati
    CARPI (Fossoli) (Modena) Parco Martiri delle Foibe
    CARRARA, fraz. Marina di Carrara Memorial Ricordo degli Esuli Giuliano-Dalmati e tutti gli infoibati
    CASACALENDA (Campobasso) Largo Martiri delle Foibe
    CASALBORDINO (Chieti) Largo Vittime delle Foibe
    CASALE MONFERRATO (Alessandria) Via Vittime delle Foibe
    CASALECCHIO DI RENO (Bologna) Proposta – attesa delibera
    CASALVECCHIO SICULO (Messina) Via Carmelo Principato – S. Tenente dei Bersaglieri – 1940 – 1945 (infoibato)
    CASERTA fraz. Tuoro Via Martiri delle Foibe
    CASPERIA (Rieti) P.zza Martiri delle Foibe
    CASSANO DELLE MURGE (Bari) Parco Martiri delle Foibe -‘Esodo Istriano-giuliano-dalmata
    CASTEL MAGGIORE (Bologna) Rotonda Martiri delle Foibe
    CASTELFIDARDO (Ancona) P.zzale Martiri delle Foibe
    CASTELFRANCO EMILIA, fraz, Recovato (Modena) Via Martiri delle Foibe
    CASTELL’AZZARA (Grosseto) Via Martiri d’Istria
    CASTELLABATE fraz. Lago di Castellabate (Salerno) Via Martiri delle Foibe
    CASTELLABATE fraz.. San Marco (Salerno) Via Giovanni Romito – Militare di Leva – Vittima delle Foibe
    CASTELLABATE fraz.. San Marco (Salerno) Via Norma Cossetto
    CASTELLAMONTE (Torino) Via Martiri delle Foibe
    CASTELLANA GROTTE (Bari) Proposta – attesa delibera
    CASTELLANETA (Taranto) Via Martiri delle Foibe
    CASTELNUOVO DEL GARDA (Verona) Via Martiri delle Foibe
    CASTELVETRANO SELINUNTE (TRAPANI) Proposta – attesa delibera
    CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (Mantova) Via Martiri delle Foibe
    CATANIA Via Martiri delle Foibe
    Catanzaro
    CECINA (Livorno) P.zza Martiri delle Foibe
    CEGLIE MESSAPICA (Brindisi) Via Martiri delle Foibe
    CERESARA (Mantova) Via Martiri delle Foibe
    CERIANO LAGHETTO (Milano) P.zzale Martiri delle Foibe
    CERIGNOLA (Foggia) Proposta – attesa di delibera
    CERVETERI (Roma) Via Martiri delle Foibe
    CERVIA (Ravenna) Parco Martiri delle Foibe
    CERVIGNANO (Udine) P.zza dell’esodo istriano, Giuliano e Dalmata
    CESENA (S. Mauro in Valle)(Forlì-Cesena) Giardino Vittime delle Foibe
    CETRARO (Cosenza) proposta attesa di delibera
    CEVA (Cuneo) Parco Martiri delle Foibe
    CHATHAM (Ontario) Memorial in onore degli Esuli Fiumani, Istriani e Dalmati
    CHERASCO (Cuneo) P.zza Martiri delle Foibe
    CHIARI (Brescia) Piazzetta Martiri delle Foibe
    CHIARI (Brescia) Memorial Unica colpa fu quella d’esser Figli d’Italia
    CHIARI (Brescia) Dal 1950 al 1967 trovarono ricovero centinaia di Esuli istriani, fiumani e dalmati, che avevano abbandonato le loro terre occupate dallo straniero per rimanere italiani
    CHIOGGIA (Venezia) Giardini all’Esule istriano, giuliano e dalmata
    CHIOGGIA (Venezia) P.zzale Martiri delle Foibe
    CHIUPPANO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    CHIVASSO (Torino) Via Martiri d’Istria e Dalmazia
    CINISELLO BALSAMO (Milano) Proposta Via Norma Cossetto – Martire delle Foibe
    CINISI (Palermo) Piazza Carabiniere Salvatore Leone
    CIRIE’ (Torino) Via Vittime delle Foibe (D. 195 del 3.11.2010)
    CISTERNA DI LATINA (Latina) P.zza Martiri delle Foibe – esuli di Istria, Fiume e Dalmazia
    CITTA’ DI CASTELLO (Perugia) Via Martiri delle Foibe
    CIVIDALE (Udine) Via Martiri delle Foibe
    CIVITANOVA MARCHE (Macerata) via martiri delle foibe
    CIVITAVECCHIA (Roma) Parco Martiri delle Foibe – Parco Uliveto
    COGGIOLA (Biella) Largo Vittime delle Foibe
    COGOLETO (Genova) P.zza Martiri delle Foibe
    COLLEFERRO (Roma) P.zzale Martiri delle Foibe
    COLLEGNO (Torino) Giardino in onore degli Esuli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia
    COMACCHIO (Ferrara) Memorial Giorno del Ricordo Foibe – Esodo
    COMACCHIO (Ferrara) Largo Vittime delle Foibe
    COMO P.zza Martiri Foibe Istriane
    COMO Rondello Don Angelo Tarticchio
    COMO fraz. Albate Giardini Martiri italiani delle Foibe istriane
    CONEGLIANO fraz. Scomigo (Treviso) Via Martiri delle Foibe
    COPERTINO (Lecce) Via Martiri delle Foibe
    CORNAREDO (Milano) Via Vittime delle Foibe
    CORNATE D’ADDA (Monza/Brianza) Via Martiri delle Foibe
    CORROPOLI (Teramo) Piazza martiri delle foibe
    CORTEMAGGIORE (Piacenza) Via Martiri delle Foibe
    COSTA VOLPINO (Bergamo) Parco Martiri delle Foibe
    COSTABISSARA (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    CREAZZO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    CREMA (Cremona) Memorial in onore dei Martiri delle Foibe
    CREMA (Cremona) P.zza Istria e Dalmazia
    CRESCENTINO (Vercelli) Via Martiri delle Foibe
    CROTONE
    DANTA DI CADORE (Belluno) Via Vittime delle Foibe
    DESENZANO DEL GARDA (Brescia) Via Martiri Italiani delle Foibe
    DESIO (Monza e Brianza) Via Martiri delle Foibe
    DOMODOSSOLA (Verbano-Cusio-Ossola) P.zzale Vittime delle Foibe Istriane
    DUE CARRARE (Padova) piazza norma cossetto – martiri delle foibe
    FABRIANO (Ancona) Via dei Martiri delle Foibe Istriane
    FAENZA (Ravenna) P.zza Vittime delle Foibe
    FANO (Pesaro Urbino) Via Norma Cossetto-Martire delle Foibe (1920-1943)
    FARRA DI SOLIGO (Treviso) Via Martiri delle Foibe
    FASANO fraz. Montalbano (Brindisi) Via Guarini Pasquale – Carabiniere – Martiri delle Foibe
    FELTRE (Belluno) Proposta – attesa delibera
    FERMO Largo Vittime delle Foibe
    FERRARA Via Martiri delle Foibe
    FERRARA Rotonda Martiri delle Foibe
    FERRARA Dal 1945 al 1949 vennero acolti italiani che furono costretti ad abbandonare le loro case in Istria, Fiume e Dalmazia
    FERTILIA (Sassari) Via Martiri delle Foibe
    FIDENZA (Parma) Via Martiri delle Foibe
    FILOTTRANO (Ancona) P.zza Martiri delle Foibe
    FIRENZE Largo Martiri delle Foibe
    FIRENZE fraz. Trespiano Memorial in ricordo Martiri Caduti ed Esuli delle terre giuliano-dalmate ieri e sempre italiane (ANVGD)
    FOGGIA P.zza dei Martiri Triestini
    FOGGIA Memorial ai Martiri delle Foibe barbaramente assassinati
    FOLIGNO (Perugia) P.zzale Martiri delle Foibe
    FONDI (Latina) P.zza Martiri delle Foibe/Eroi Caduti per la Patria
    FONTANIVA (Padova) Via Martiri delle Foibe
    FORLI’ (Forlì-Cesena) Via Martiri delle Foibe
    FORMIA (Latina) Proposta – attesa delibera
    FORTE DEI MARMI (Lucca) Memorial alle Vittime delle Foibe – Preghiera
    FORZA d’AGR0′ (Messina) Proposta – attesa delibera
    FOSSANO (Cuneo) P. Norma Cossetto – Vittima delle Foibe (1920-1943)
    FOSSO’ (Venezia) Via Martiri Giuliani e Dalmati
    FRANCAVILLA AL MARE (Chieti) Via Martiri delle Foibe
    FROSINONE P.zza Martiri delle Foibe
    FURCI SICULO (Messina) Proposta – attesa delibera
    GAETA (Latina) Memorial in onore degli Esuli Fiumani, Istriani e Dalmati
    GALATINA (Lecce) P.zza Vittime delle Foibe
    GALATONE (Lecce) Via Martiri delle Foibe (attesa aut. Pref.)
    GALLIATE (Novara) Via 10 febbraio 1947 – Vittime delle Foibe
    GATTINARA (Vercelli) P.zza Martiri delle Foibe
    GAVIRATE (Varese) P.zza Martiri delle Foibe 1943 – 1945
    GAVORRANO (Grosseto) Via Martiri d’Istria
    GEMONIO (Varese) Memorial Esodo e Foibe
    GENOVA Passo Vittime delle Foibe
    GHEDI (Brescia) Via Martiri delle Foibe
    GHEMME (Novara) Parco Norma Cossetto
    GIULIANOVA (Teramo) Via Martire delle Foibe
    GORIZIA Largo Martiri delle Foibe
    GORIZIA Via Norma Cossetto – Martire infoibata (1920-1943)
    GORIZIA Memorial in Ricordo dei 665 Fratelli deportati a guerra finita in Jugoslavia
    GORIZIA Memorial deportati in Jugoslavia a guerra finita
    GOSSOLENGO (Piacenza) Proposta – attesa delibera
    GOZZANO (Novara) Via Vittime delle Foibe
    GRADO (Gorizia) P.zza Martiri delle Foibe (pass. a mare)
    GRAGNANO TREBBIENSE (Piacenza) Via Martiri delle Foibe – delibera ……
    GRAVINA DI CATANIA (Catania) Via Vittime delle Foibe
    GROSSETO P.zza Martiri delle Foibe Istriane
    GRUGLIASCO (Torino) Giardino Vittime delle Foibe
    GRUMOLO DELLE ABBADESSE (Vicenza) P.zza Norma Cossetto
    GUAGNANO (Lecce) Via Martiri delle Foibe (aut.Pref. 29548 del 24.06.2009)
    GUIDONIA MONTECELIO – Villalba (Roma) P.zza Martiri delle Foibe
    IMOLA (Bologna) Giardini Martiri delle Foibe
    IMPERIA Giardini Martiri delle Foibe
    JESI (Ancona) P.zza Martiri delle Foibe
    JESI (Ancona) Via Martiri delle Foibe
    JESOLO (Venezia) Memorial in onore dell’Ultimo Prefetto di Zara Vincenzo Serrentino
    JESOLO (Venezia) Viale Martiri delle Foibe
    LA SPEZIA Piazzetta Martiri delle Foibe
    LAMEZIA TERME (Catanzaro) Via Martiri delle Foibe
    LANCIANO (Chieti) Largo Martiri delle Foibe
    LANDIONA (Novara) Via Martiri delle Foibe
    LANZO TORINESE (Torino) Memorial all’Esodo ed ai Martiri delle Foibe
    L’AQUILA (fraz. Cansatessa) Via Norma Cossetto
    LARIANO (Roma) Proposta – attesa delibera
    LATERZA (Taranto) Via Martiri delle Foibe
    LATINA P.zzale Martiri delle Foibe
    LATINA Viale Martiri di Dalmazia
    LATISANA (Udine) Via Martiri delle Foibe
    LAVAGNO fraz. San Pietro (Verona) Via Martiri delle Foibe
    LAZZATE (Monza-Brianza) Largo Martiri delle Foibe
    LECCE Via Martiri delle Foibe
    LECCO riva martiri delle foibe
    LEGNAGO (Verona) via norma cossetto
    LEINI’ (Torino) Via Martiri delle Foibe
    LEONESSA (Rieti) Largo dei Martiri delle Foibe Istriane
    LESINA (Foggia) P.zza Vincenzo De Ninno finanziere – Martire delle Foibe
    LESMO (Monza/Brianza) Via Martiri delle Foibe
    LICATA (Agrigento) P.zzale Martiri delle Foibe
    LIMBIATE (Monza-Brianza) P.zza Martiri delle Foibe
    LIMENA (Padova) Biblioteca Norma Cossetto
    LISSONE (Monza-Brianza) P.zza Martiri delle Foibe
    LIVORNO (fraz. Antignano) Largo Vittime delle Foibe
    LOANO (Savona) Via Martiri delle Foibe
    LOCRI (Reggio Calabria) Via Martiri delle Foibe
    LONIGO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    LUCCA Via Martiri delle Foibe
    MACERATA via vittime delle foibe
    MAGENTA (Milano) Parco ai Martiri delle Foibe
    MAIOLATI SPONTINI (Ancona) Largo Martiri delle Foibe
    MANDANICI (Messina) Memorial per Domenico Bruno – Carabiniere – Martire delle Foibe
    MANFREDONIA (Foggia) Via Martiri delle Foibe (1943 – 1947)
    MANTOVA Giardini Vittime delle Foibe e profughi giuliani, istriani e dalmati
    MAPELLO (Bergamo) Via Esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia
    MAPELLO (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
    MARCELLINA (Roma) P.zza Martiri delle Foibe
    MARINO (Roma) P.zzale Caduti delle Foibe
    MAROSTICA (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    MARSALA (Trapani) Via Francesco Angileri – Martire delle Foibe
    MARSALA (Trapani) Via Gaspare Stassi – Finanziere
    MARTIGNACCO (Udine) P.zzale Martiri delle Foibe
    MASSA (Massa-Carrara) Parco del ricordo ai Martiri delle Foibe.
    MASSA COZZILE (Pistoia) P.zza Martiri delle Foibe
    MATERA Memorial in onore dei Martiri delle Foibe – Testimonianza Udovisi
    MAZARA DEL VALLO (Trapani) Via Martiri delle Foibe
    MAZZANO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
    MELISSANO (Lecce) P. Martiri delle Foibe
    MERGOZZO (Verbanio-Cusio-Ossola) Piazza Vittime delle Foibe Istriane
    MESENZANA (Varese) Largo Martiri delle Foibe
    MESSINA P.zza Martiri delle Foibe, Esuli di Istria Fiume Dalmazia
    MESSINA Memorial Caduti Concittadini scomparsi o uccisi nella ex Jugoslavia
    MEZZOCORONA (Trento) Proposta – attesa delibera
    MEZZOLOMBARDO (Trento) Proposta – attesa delibera
    MILANO Largo Martiri delle Foibe
    MILANO Via Martiri Triestini
    MINERVINO MURGE (Barletta-Andria-Trani) A perenne ricordo di Fusano Mario (Carabiniere) e Paradiso (Civile) Venturino Martiri delle Foibe
    MIRANDOLA (Modena) Via Martiri delle Foibe
    MIRANO (Venezia) P.zza Martiri delle Foibe
    MODENA Via Martiri delle Foibe
    MODENA (Piazza Cesare Bruni) Memorial ai Martiri delle Foibe ed agli Esuli
    MODUGNO (Bari) Parco del Ricordo delle Foibe
    MOGLIANO VENETO (Treviso) Via Martiri delle Foibe
    MONCALIERI (Torino) Via Vittime delle Foibe
    MONDOVI’ (Cuneo) Giardini Martiri delle Foibe
    MONFALCONE (Gorizia) Proposta Memo ai Martiri delle Foibe
    MONSELICE (Padova) Via Martiri delle Foibe
    MONTALE (Pistoia) Via Vittime delle Foibe
    MONTE PORZIO (Pesaro) Via Martiri delle Foibe
    MONTE SAN GIUSTO (Macerata) P.zzale Martiri delle Foibe
    MONTEBELLUNA (Treviso) Vicolo Martiri Giuliani e Dalmati
    MONTECASSIANO (Macerata) P.zzale Martiri delle Foibe
    MONTECATINI TERME (Pistoia) In ricordo degli Italiani uccisi nelle Foibe e degli Esuli istriani, fiumani e dalmati
    MONTECCHIO MAGGIORE (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    MONTECOMPATRI (Roma) Via dieci Febbraio
    MONTEFANO (Macerata) Proposta – attesa delibera
    MONTEFIORINO fraz. Casola (Modena) P.zza Lindo Bertogli (carabiniere Martire del massacro di Malga Bala)
    MONTELUPONE (Macerata) Via Martiri delle Foibe
    MONTEMURLO (Prato) Via Martiri delle Foibe (sottopasso)
    MONTEROTONDO (Roma) Largo Martiri delle Foibe
    MONTESILVANO (Pescara) via martiri delle foibe
    MONTESILVANO (Pescara) via Antonio Pieramico – martire delle Foibe – finanziere
    MONTEVARCHI (Arezzo) Giardino martiri dell’Istria
    MONTIGNOSO (Massa Carrara) P.zza Mario Buffoni – Guardia di P.S. – Martire delle Foibe
    MONZA Via Martiri delle Foibe
    MORTARA (Pavia) Via Martiri delle Foibe
    MOZZECANE (Verona) Via Martiri delle Foibe
    MUGGIA (Trieste) Rotonda in ricordo del popolo Esule
    MUGGIO’ (Monza e Brianza) P.zza Norma Cossetto
    MUGNANO DI NAPOLI (Napoli) Via Vittime delle foibe
    NANTO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    Napoli
    NARDO’ (Lecce) piazzale martiri delle foibe
    NARNI (Terni) Via Norma Cossetto – Martire delle Foibe (1920-1943)
    NEPI (Viterbo) Parco Martiri delle Foibe
    NERVIANO (Milano) Via Martiri delle Foibe
    NETTUNO (Roma) Proposta – attesa delibera
    NISCEMI (Caltanissetta) P.za Martiri delle Foibe di Istria, Dalmazia e V.G.
    NIZZA DI SICILIA (Messina) Proposta – attesa delibera
    NOCERA UMBRA (Perugia) Via Martiri delle Foibe
    NOCETO (Parma) Via Martiri delle Foibe
    NOVARA Via Vittime delle Foibe
    NOVARA Memorial in onore di Norma Cossetto Vittima delle Foibe 1920 – 1943 Medaglia d’Oro al Merito Civile
    NOVATE MILANESE Giardino Martiri delle Foibe
    NOVENTA VICENTINA (Vicenza) Via Vittime delle Foibe
    NOVENTA VICENTINA (Vicenza) Memorial per i Fratelli Giuliani, Fiumani e Dalmati, Martiri delle Foibe
    NOVOLI (Lecce) Via Martiri delle Foibe (aut. Pref. 38522 del 25.5.2010)
    OLBIA (Tempio) P.zza Ennio Roych – Capitano dei Bersaglieri – Martire delle Foibe
    ORIA (Brindisi) Via Martiri delle Foibe
    ORIOLO ROMANO (Viterbo) Proposta – attesa delibera
    ORISTANO P.zza Martiri delle Foibe
    ORTONA (Chieti) Via Martiri delle Foibe
    ORVIETO (Terni) Proposta per l’intitolazione in onore dei Martiri delle Foibe
    OSPITALETTO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
    OSTRA VETERE (Ancona) Giardino Martiri delle Foibe
    OSTUNI (Brindisi) Via Caduti delle Foibe
    OZIERI (Sassari) Via Martiri delle Foibe
    PADOVA passaggio martiri delle foibe
    PADOVA via martiri giuliani e dalmati
    PADOVA Via Pietro e Nicolò Luxardo
    PADOVA Via Riccardo Gigante
    PADOVA (Comune – Palazzo “Moroni”) Memorial – 1943-1947 – In ricordo dei Martiri delle Foibe di Trieste, Gorizia, Istria, Fiume e mare della Dalmazia
    PADOVA (Sacrario Nazionale del’Internato Ignoto) Memorial dei Giuliano-Dalmati Vittime delle Foibe e delle deportazioni Jugoslave 1943 – 1947
    PADOVA (Università) Memorial Ricordo degli Esuli e di Norma Cossetto
    PADOVA (Università) Lapide in Memoria di Norma Cossetto e di tutti gli studenti dell’Ateneo patavino Caduti per la Libertà
    PAGLIARA (Messina) Proposta – attesa delibera
    PAGNACCO (Udine) P.zzale Martiri delle Foibe (Istria 1943 -47)
    PALAZZOLO SULL’OGLIO (Brescia) P.zza Martiri delle Foibe Istriane
    PALERMO Villa Martiri delle Foibe
    PALMANOVA (Udine) proposta intitolazione Biblioteca ai Martiri dlle Foibe
    PALOMBARA SABINA (Roma) P.zza Martiri delle Foibe
    PARMA Via Martiri delle Foibe (d. 1173 – 11.9.2009)
    PASIAN DI PRATO (Udine) Via Martiri delle Foibe
    PASIAN DI PRATO fraz. Passons (Udine) Via Carino Querini Agente P.S. Martire delle Foibe
    PAVIA Proposta – attesa delibera
    PERUGIA Via Vittime delle Foibe (Parco)
    PESARO (Pesaro-Urbino) Parco Esuli Giuliano-Dalmati
    PESCARA P.zza Martiri Dalmati e Giuliani
    PESCHIERA DEL GARDA (Verona) Via Caduti delle Foibe
    PIACENZA Giardino del Ricordo ai Martiri delle foibe
    PIEDIMONTE MATESE (Caserta) Proposta – attesa delibera
    PIETRASANTA (Lucca) P.zza Martiri delle Foibe
    PIGNATARO MAGGIORE (Caserta) Via caduti delle Foibe
    PIOMBINO (Livorno) Proposta – attesa delibera
    PIOVE DI SACCO (Padova) Via Martiri delle Foibe
    PISA Rotonda Martiri delle Foibe
    PISOGNE (Brescia) Via Martiri delle Foibe
    PISTOIA Via Vittime delle Foibe
    POGGIARDO (Lecce) Via Martiri delle Foibe (1943 – 1945)
    POGGIBONSI (Siena) Via X febbraio
    POGGIORSINI (Bari) Via Martiri delle Foibe
    POMEZIA (Roma) Via Martiri delle Foibe
    PONCARALE (Brescia) Via Martiri delle Foibe
    PONTE DELL’OLIO (Piacenza) Via Martiri delle Foibe – delibera?
    PONTE SAN PIETRO (Bergamo) P.zza Martiri delle Foibe
    PONTEDERA (Pisa) Via Caduti delle Foibe
    PONTENURE (Piacenza) Proposta – attesa delibera
    PONTREMOLI (Massa – Carrara) P.zza Martiri delle Foibe
    PORRETTA TERME (Bologna) P.zza Martiri delle Foibe
    PORTO SANT’ELPIDIO (Fermo) Memorial ai Martiri delle Foibe
    PORTOFERRAIO (Livorno) Via Martiri delle Foibe
    PORTOGRUARO (Venezia) Via Vittime delle Foibe
    PORTOMAGGIORE (Ferrara) via martiri delle foibe
    Potenza
    POVOLETTO (Udine) Ponte Martiri delle Foibe
    PRATO Via Martiri delle Foibe
    PRESSANA (Verona) Via Martiri delle Foibe
    PRIVERNO (Latina) Giardino Martiri delle Foibe
    PUTIGNANO (Bari) Via Martiri delle Foibe
    RACCONIGI (Cuneo) Via Martiri delle Foibe
    RAGUSA Memorial – Gli istriani, fiumani e dalmati ai loro Caduti
    RAPALLO (Genova) P.zzale Martiri delle Foibe
    RAVENNA fraz. Porto Corsini Parco Martiri delle Foibe
    RECANATI (Macerata) Via Martiri delle Foibe
    RECETTO (Novara) Via Vittime delle Foibe
    REGGELLO (Firenze) Via Caduti delle Foibe
    REGGIO CALABRIA Parco Norma Cossetto
    REGGIO EMILIA via martiri delle foibe
    REGGIO EMILIA fraz. Coviolo Viale Martiri delle Foibe
    RESCALDINA (Milano) 10 Febbraio – Giornata Nazionale del Ricordo 1943 – 1945
    REVERE (Mantova) Via Martiri delle Foibe
    RICCIONE (Rimini) P.zzale Martiri delle Foibe
    RIMINI Memorial ai Martiri delle Foibe ed all’Esodo (lungomare)
    RIMINI Piazzale ai Martiri delle Foibe
    RIVA DEL GARDA (Trento) Largo Martiri delle Foibe
    RIVAROLO CANAVESE (Torino) Via Martiri delle Foibe
    RIVERGARO (Piacenza) Proposta – attesa delibera
    ROBECCO SUL NAVIGLIO, fraz. Cascinazza (Milano) Memorial in ricordo dei Martiri delle Foibe
    ROCCA D’ARCE (Frosinone) Memorial in ricordo dei martiri (“m”! minuscola) “italiani”! uccisi nelle foibe
    ROCCALUMERA (Messina) Piazzetta Vittime delle Foibe
    ROCCARASO, Monte Zurrone (L’Aquila) Memorial in onore degli Esuli Fiumani, Istriani e Dalmati
    ROCCARASO, Monte Zurrone (L’Aquila) Memorial – Zara, che l’italica fede votò al martirio con i suoi morti ricordo i Caduti senza croce
    ROCCARASO, Monte Zurrone (L’Aquila) Memorial – Trieste ai Caduti senza croce
    ROMA 21 febbraio 2010 – Mozione x Scuola Norma Cossetto
    Roma (Mun. XII – Quartiere XXXI) Via Stefano Petris – Martire delle Foibe (1919 – 1943)
    Roma (Mun. XII – Quartiere XXXI) Largo eccidio di Malga Bala – marzo 1944
    Roma (Mun. XII – Quartiere XXXI) Via Norma Cossetto – Martire delle Foibe (1919 – 1943)
    ROMA Memorial a Giuseppe Tosi Martire istriano
    ROMA P.zza Dalmazia – Martiri delle Foibe
    ROMA Via Icilio Bacci – Martire massacrato dagli slavi
    ROMA Via Riccardo Gigante – Martire massacrato dagli slavi
    ROMA (Casa della Banbina) Memo in ricordo delle Terre strappate agli Esuli
    ROMA (Fondovalle) Proposta – attesa delibera
    ROMA (Laurentina) Largo Vittime delle Foibe istriane
    ROMA (Montesacro) – Municipio IV Memo in ricordo dei Martiri delle Foibe e dell’Esodo
    RONCADE (Treviso) Parco Martiri delle Foibe
    RONCHI DEI LEGIONARI (Gorizia) P.zzale Martiri delle Foibe
    RONCO ALL’ADIGE (Verona) Via Martiri delle Foibe
    ROSA’ (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    ROSOLINI (Siracusa) Memorial in onore dell’Ultimo Prefetto di Zara Vincenzo Serrentino
    ROTTOFRENO (Piacenza) Proposta – attesa delibera
    ROVATO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
    ROVERETO (Trento) Largo Vittime delle Foibe 1943 – 1947
    ROVIGO quart. Tassina via cossetto n.!!!
    RUVO DI PUGLIA (Bari) Via Martiri delle Foibe
    SABAUDIA (Latina) Largo dei Martiri delle Foibe
    SACROFANO (Roma) P.zza Martiri delle Foibe
    SALO’ (Brescia) Galleria Martiri delle Foibe
    SALO’ (Brescia) Via Martiri delle Foibe
    SAN BONIFACIO (Verona) P.zza Martiri delle Foibe
    SAN DANIELE DEL FRIULI (Udine) Parco Martiri delle Foibe
    SAN DANIELE DEL FRIULI (Udine) Via Luxardo – Martire annegato
    SAN DONA’ DI PIAVE -Calvecchia (Venezia) Via Martiri delle Foibe
    SAN FILIPPO DEL MELA (Messina) Memo in onore del Finanziere Tommaso Laspada – Martire delle Foibe
    SAN GIORGIO IN BOSCO (Padova) Atrio di Villa Bembo – Norma Cossetto
    SAN GIORGIO PIACENTINO (Piacenza) Proposta – attesa delibera
    SAN GIOVANNI ILARIONE (Verona) Via Martiri delle foibe
    SAN GIOVANNI LUPATOTO (Verona) Parco Martiri delle Foibe
    SAN LAZZARO DI SAVENA (Bologna) Via Martiri delle Foibe
    SAN MARCO ARGENTANO (Cosenza) Proposta – Attesa delibera
    SAN MAURO TORINESE (Torino) P.zzale Martiri Italiani delle Foibe
    SAN MAURO TORINESE (Torino) Largo Martiri delle Foibe
    SAN MINIATO (Pisa) Proposta Via Norma Cossetto – Martire delle Foibe
    SAN MINIATO fraz. Ponte a Egola (Pisa) Via Vittime delle Foibe
    SAN PIETRO IN CERRO (Piacenza) Proposta – attesa delibera
    SAN SEVERINO MARCHE (Macerata) Via Martiri delle Foibe
    SAN SEVERO (Foggia) Largo Vittime delle Foibe
    SANREMO (Imperia) via martiri delle foibe
    SANTA MARGHERITA LIGURE (Genova) Giardini alle Vittime delle Foibe
    SANTA MARINELLA (Roma) Parco Martiri delle Foibe
    SANTA TERESA DI RIVA (Messina) Via Martiri delle Foibe
    SANT’AGATA SUL SANTERNO (Ravenna) Via Martiri delle Foibe
    SANT’AMBROGIO SUL GARIGLIANO (Frosinone) In memoria dei Finanzieri trucidati nella Foiba di Basovizza
    SANT’ANGELO LODIGIANO (Lodi) Via Martiri delle Foibe
    SANT’ANTIOCO (Carbonia/Iglesias) Via Norma Cossetto
    SANTENA (Torino) Memorial Martiri delle Foibe
    SANTO STEFANO DI MAGRA (La Spezia) proposta Via Martiri delle Foibe
    SAONARA (Padova) Via Martiri Giuliani e Dalmati
    SARMATO (Piacenza) Proposta – attesa delibera
    SARONNO (Varese) Memorial in onore dei Martiri delle Foibe e degli Esuli
    SASSARI Via Martiri delle Foibe
    SASSO MARCONI -Borgonuovo (Bologna) P.zzale Vittime delle Foibe
    SASSUOLO (Modena) Via Martiri delle Foibe
    SASSUOLO (Modena) Cippo ai Martiri delle foibe
    SAVIGLIANO (Cuneo) Via Martiri delle Foibe
    SAVOCA (Messina) Proposta – attesa delibera
    SAVONA Comune espresso parere negativo
    SCAFATI (Salerno) Via Martiri delle Foibe (Via delle Foibe)
    SCARLINO (Grosseto) Via Martiri d’Istria
    SCARPERIA E SAN PIERO (Firenze) Giardini Vittime delle Foibe
    SCORZE’ (Venezia) Parco Martiri delle Foibe
    SEDICO (Belluno) Via Martiri delle Foibe
    SEGRATE (Milano) Parco Martiri delle Foibe
    SELCI SABINO (Rieti) P.zza Martiri delle Foibe
    SERAVEZZA (Lucca) attesa delibera
    SEREGNO (Monza e Brianza) Memorial in onore di Norma Cossetto – Medaglia d’Oro al V. Civile
    SEREN DEL GRAPPA (Belluno) Via Vittime delle Foibe
    SERIATE (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
    SERVIGLIANO (Fermo) Via Martiri delle Foibe
    SESTO SAN GIOVANNI (Milano) Largo Martiri delle Foibe
    SETTIMO TORINESE (Torino) Via Vittime delle Foibe
    SICULIANA (Agrigento) Biblioteca Comunale Vasile Gerlando – Civile presso la Questura di Fiume – Martire delle Foibe
    SIMERI CRICHI (Catanzaro) P.zza Vittime delle Foibe
    SINALUNGA (Siena) Piazzale Martiri delle Foibe
    SORI (Genova) Ponte Martiri delle Foibe
    SOVIZZO loc. Tavernelle (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    SPILIMBERGO (Pordenone) Memorial ai Martiri delle Foibe
    SULMONA (L’Aquila) Via Martiri Istriani Delle Foibe
    SURBO (Lecce) Largo Vittime delle Foibe
    TARANTO P.zzale Vittime delle Foibe
    TEMPIO PAUSANIA (Olbia-Tempio) Via Martiri delle Foibe Istriane
    TEOLO (Padova) Via Martiri delle Foibe
    TERAMO Via Martiri delle Foibe
    TERAMO fraz. Piano d’Accio Via Norma Cossetto
    TERMINI IMERESE (Palermo) Largo Martiri delle Foibe
    TERMOLI (Campobasso) Largo Martiri delle Foibe
    TERNI via vittime delle foibe (Vittime e Foibe si scrivono maniuscole)
    TERRACINA (Latina) Largo Martiri delle Foibe
    TERRALBA (Oristano) P.zza Martiri delle Foibe
    THIENE (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    THIESI (Sassari) V.Vittime delle Foibe (finanzieri A. Serra e G.Peralta)
    TODI loc. Ponterio (Perugia) Via Martiri delle Foibe
    TOLENTINO (Macerata) Campo Vittime delle Foibe
    TOLMEZZO (Udine) Memorial alle Vittime delle Foibe ed Esuli di Istria, Fiume, Dalmazia
    TOMBOLO fraz. Onara (Padova) Via Martiri delle Foibe
    TORINO Giardini Vittime delle Foibe
    TORINO Memorial Ricordo degli Esuli istriani, fiumani e dalmati
    TORRE MAGGIORE (Foggia) Via Martiri delle Foibe
    TORTONA (Alessandria) Giardini Esuli Istriani, Fiumani, Dalmati e Rimpatriati
    TRANI (Barletta – Andria – Trani) Memorial Alla Gente Giulia, alle Vittime delle Foibe d’Istria e di Dalmazia
    TRAPANI
    TRENTO Via Vittime delle Foibe
    TRENTO Memorial alle Vittime delle Foibe
    TREVI (Borgo Trevi) Perugia P.zza Martiri delle Foibe
    TREVI (Perugia) Via Istriani
    TREVISO Via Esuli Giuliano-Dalmati
    TREVISO Piazza Pola
    TREVISO Memo – A perenne ricordo di quanti subirono l’orrendo martirio delle Foibe
    TREVISO fraz. Santa Bona P.zza Martiri delle Foibe
    TREZZO SULL’ADDA (Milano) Parco Martiri delle Foibe
    TRICASE (Lecce) Via Martiri delle Foibe
    TRIESTE Largo don Francesco Bonifacio
    TRIESTE Via Norma Cossetto
    TRIESTE Memo a Norma Cossetto
    TRIESTE Viale Martiri delle Foibe
    TRIESTE Memorial dei Fratelli Italiani Esuli accolti nel Silos di Trieste nel 1947
    TRIESTE In ricordo dei trecentocinquantamila Esuli Italiani dall’Istria/Fiume/Dalmazia
    TRIESTE Memo Vittime di Vergarolla – ultima strage prima dell’Esodo da Pola
    TROFARELLO (Torino) Via Martiri delle Foibe
    TUGLIE (Lecce) Via Martiri delle Foibe
    TUORO (Caserta) Via Martiri delle Foibe
    TURATE (Como) Memorial Ricordo degli Esuli Giuliano-Dalmati e tutti gli infoibati
    UDINE Memorial in Memoria delle Vittime delle Foibe
    UDINE (fraz. di Passons) Via Martiri delle Foibe
    UGGIATE TREVANO (Como) Piazzetta 10 febbraio – Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo
    URGNANO (Bergamo) P.zza Martiri delle Foibe
    USINI (Sassari) P.zza Giovanni Solinas – Martire delle Foibe
    VAIANO CREMASCO (Cremona) Via Martiri delle Foibe
    VALDOBBIADENE (Treviso) Parco Martiri delle Foibe
    VALEGGIO SUL MINCIO (Verona) Via Martiri delle Foibe
    VARESE Via Istria – Martiri delle Foibe
    VASTO MARINA (Chieti) via martiri istriani
    VEDELAGO fraz. Casacorba (Treviso) P.zza Martiri delle Foibe
    VELLETRI (Roma) Via Martiri delle Foibe
    VENEZIA fraz. Marghera (Venezia) Memorial alle Vittime delle Foibe
    VENEZIA fraz. Marghera (Venezia) P.zzale Martiri Giuliano-Dalmati delle Foibe
    VENTIMIGLIA (Imperia) Giardini Martiri delle Foibe
    VERBANIA (Verbano-Cusio-Ossola) Parco Norma Cossetto (Medaglia d’Oro al Merito Civile)
    VERCELLI Via Martiri delle Foibe
    VERNIO (Prato) proposta attesa delibera
    VERONA Fraz. Santa Lucia Golosine P.zza Martiri d’ Istria e Dalmazia
    VERONA – IV Circoscrizione Santa Lucia Memorial alle Vittime delle Foibe ed agli Esuli
    VETRALLA (Viterbo) Proposta – attesa delibera
    VIAREGGIO (Lucca) Via Martiri delle Foibe
    VICENZA Largo Martiri delle Foibe
    VIENNA (Congregazione Italiana Madonna della Neve) Memorial a perenne ricordo dei Fratelli Istriani – Fiumani e Dalmati trucidati nelle Foibe
    VIESTE (Foggia) Memorial nuova Pola
    VIGEVANO (Pavia) Via Martiri delle Foibe
    VIGONZA (Padova) Via Martiri delle Foibe
    VIGUZZOLO (Alessandria) P.zza Vittime delle Foibe
    VILLA SANT’ANGELO (L’Aquila) Vicolo Norma Cossetto
    VILLAFRANCA IN LUNIGIANA (Massa Carrara) P.zza Martiri delle Foibe
    VILLANOVA SULL’ARDA (Piacenza) Via Martiri delle Foibe
    VILLASANTA (Monza e Brianza) Via Norma Cossetto
    VILLONGO (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
    VITERBO Largo Martiri delle Foibe Istriane
    VITTORIA fraz. Scoglitti (Ragusa) Via Martiri delle Foibe
    VITTORIO VENETO (Treviso) Via Martiri delle Foibe
    VOGHERA (Pavia) Via Martiri delle Foibe
    VOLPIANO (Torino) Via Vittime delle Foibe
    ZOAGLI (Genova) Scalinata Martiri delle Foibe
    Il Passato vive sempre, purchè anche uno solo lo ricordi
    Le radici profonde non gelano – J.R.R. Tolkien

    “Solo i Morti hanno il diritto di perdonare.
    I vivi hanno il dovere di non dimenticare”
    (David Ben Gurion)

    “M’hanno chiesto: perchè piangi?
    Poichè non avrebbero compreso il mio pianto,
    ho risposto: nessuno piange. L’Esule è ovunque solo”.
    (Lamennais)

    Da: la piccola “Vedetta d’Italia” del 1950
    “le idee non si strozzano ed anzi dal patibolo risorgono, terribilmente feconde”.

    Non dimentichiamo le centinaia di Caduti al Bus de la Lum (Belluno)

    Nessuno muore mai del tutto finchè ne viene onorato il Ricordo

    LA VERITA’ E’ TANTO PIU’ DIFFICILE DA SENTIRE QUANTO PIU’ A LUNGO LA SI E’ TACIUTA.
    ANNA FRANK

    “Han ballato sui loro corpi, han sputato sul loro nome,
    han nascosto le loro tombe, ma non li possono cancellare”

    On doit des égards aux vivants; on doit aux morts que la verité.
    Ai vivi si devono dei riguardi, ai morti si deve soltanto la verità.
    Voltaire, “Lettere scritte nel 1819”

    Dilexi Justitiam, odivi iniquitatem, propterea morior in exilio
    Ho amato la Giustizia, ho odiato l’iniquità, perciò muoio in Esilio
    Papa Gregorio VII (Ildebrando di Sovana)

    Guai a seppellire la storia, perché prima o poi schizza fuori come un cane rabbioso” (Hegel)

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