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Chiesta la procedura di verifica dell’interesse culturale per le alberature storiche delle Vie Mazzini e Appia Monterosso, ad Abano Terme.


Abano Terme, Villa comunale Bassi Rathgeb, mappa storica (in "Il Palazzo dominicale in Abbano - tra terme e campagna: la villa comunale Bassi Rathgeb ex Zasio, già Dondi Orologio e Secco", Museo Civico di Abano Terme)

Abano Terme, Villa comunale Bassi Rathgeb, mappa storica (in “Il Palazzo dominicale in Abbano – tra terme e campagna: la villa comunale Bassi Rathgeb ex Zasio, già Dondi Orologio e Secco”, Museo Civico di Abano Terme)

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (6 ottobre 2014) una specifica istanza per l’avvio della procedura di verifica dell’interesse culturale (art. 12 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) riguardo le alberature storiche di Via Appia Monterosso e di Via Mazzini, ad Abano Terme (PD), la principale via d’accesso alla  Villa comunale Bassi Rathgeb, di peculiare pregio paesaggistico, storico, monumentale e naturalistico.

Interessati il Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo, la Direzione generale per i Beni Culturali e Paesaggistici per il Veneto, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici veneziana e il Comune di Abano Terme.

Nel caso specifico, all’interno del più ampio e fortemente contestato progetto comunale dei “lavori di manutenzione straordinaria, riqualificazione e rinnovo del patrimonio arboreo e dell’arredo urbano” comportanti il taglio complessivo di 117 alberi (diversi dei quali secolari) in varie strade cittadine, appare previsto l’abbattimento di ben 54 alberi sui 71 presenti, a fronte dell’individuazione di soli 11 esemplari arborei definiti “sotto stress” nella perizia allegata al progetto, con un palese e contraddittorio sovradimensionamento progettuale.

La stessa Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso appare consapevole del grave rischio per la salvaguardia del patrimonio arboreo e il contesto storico-culturale, avendo richiesto all’Amministrazione comunale una revisione progettuale (nota prot. n. 21746 del 16 settembre 2014).

Ma non basta, visto che i tagli proseguono senza sosta.

Abano Terme, manifestazione per il verde pubblico (30 agosto 2014)

Abano Terme, manifestazione per il verde pubblico (30 agosto 2014)

Infatti, l’art. 10, comma 4°, lettera g, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. prescrive che “le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico” che siano “appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro” (art. 10, comma 1°, decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) devono essere sottoposte alla verifica dell’interesse culturale, ai sensi dell’art. 12 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.              Fino al completamento della procedura di verifica dell’interesse culturale i beni sono sottoposti alla disciplina della parte II (Beni culturali) del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., in particolare con divieto di distruzione o danneggiamento (art. 20).

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha quindi chiesto anche – nelle more dell’avvio del procedimento di verifica dell’interesse culturale – l’adozione degli opportuni provvedimenti cautelari e sospensivi delle operazioni di taglio arboreo (art. 28 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), al fine di evitare il danneggiamento o la distruzione delle alberature storiche di accesso alla Villa comunale Bassi Rathgeb.     Auspica, inoltre, che un po’ di sano buon senso raggiunga finalmente l’Amministrazione comunale di Abano Terme e la spinga a rivedere profondamente un’operazione di tagli arborei tanto contestata quanto priva di logica e anti-economica.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

 

Abano Terme, Via Mazzini, Via Mazzini, storico stradone di accesso alla Villa comunale Bassi Rathgeb

Abano Terme, Via Mazzini, Via Mazzini, storico stradone di accesso alla Villa comunale Bassi Rathgeb

 

Il Mattino di Padova, 22 ottobre 2014

Il Mattino di Padova, 22 ottobre 2014

 

Il Gazzettino di Padova, 15 novembre 2014

Il Gazzettino di Padova, 15 novembre 2014

 

Il Mattino di Padova, 20 novembre 2014

Il Mattino di Padova, 20 novembre 2014

 

(foto M.F., archivio GrIG)

  1. ottobre 8, 2014 alle 2:54 PM

  2. novembre 3, 2014 alle 3:03 PM

    da Il Mattino di padova, 2 novembre 2014
    Alberi storici, la trincea ambientalista.
    «C’è il veto della Soprintendenza, quei 75 non si tagliano». Ma il Comune vuole andare avanti. La Procura osserva. (Cristiano Cadoni) (http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/11/02/news/alberi-storici-la-trincea-ambientalista-1.10233154)

    ABANO TERME. Il destino dei settantuno alberi di via Mazzini e dei quattro di via Appia Monterosso – ma probabilmente anche quello delle altre piante scampate al piano di riqualificazione del Comune, e quindi alle motoseghe – è finito in fondo a un labirinto di norme e veti incrociati dal quale non sembra esserci via d’uscita. Il sindaco Luca Claudio annuncia l’intenzione di andare avanti con gli abbattimenti, «perché la perizia che ho in mano dice che sono pericolosi e io non voglio guai». Ma gli ambientalisti gli ricordano che non può. C’è un decreto legislativo del 2004 – fanno notare quelli del Gruppo di Intervento Giuridico – in base al quale «fino al completamento della procedura di verifica dell’interesse culturale, sui beni c’è un esplicito divieto di distruzione o di danneggiamento». Sarebbe il caso degli alberi di via Mazzini e di via Appia Monterosso, che la Soprintendenza ha riconosciuto essere di antico impianto e, in quanto vicini a Villa Bassi, «assoggettabili alle tutele delle cose di interesse culturale». Fino a quando il Comune non avrà dimostrato che sono effettivamente malati e pericolosi, dunque, difficilmente saranno abbattuti. E per stabilirlo probabilmente non basterà la seconda perizia commissionata dal sindaco a Paolo Pietrobon.
    «Il nostro timore è che a distanza di tre anni ora si certifichi che gli alberi sono in categoria D ed E e non più B», proseguono gli ambientalisti del GriG. «Vorrebbe dire che sono compromessi definitivamente e che i leggeri difetti riscontrati tre anni fa si sono aggravati». In questo caso gli alberi sarebbero condannati al taglio, a meno di ulteriori ricorsi.
    Di sicuro c’è che per adesso tutte le richieste di sequestro penale degli alberi inoltrate dalle associazioni e dai comitati alla Procura sono cadute nel vuoto. Ma questo non significa che sull’operazione non sia stata fatta una prima verifica. In questo senso è preziosa la testimonianza del presidente dell’Ordine degli agronomi della provincia di Padova, Giacomo Gazzin. Che ammette: «Mi è stata chiesta una valutazione sull’appalto, ma non posso dire di più in questo momento». Il fatto è che le due perizie sullo stato di salute degli alberi – quella del Comune firmata da Pietrobon e quella degli ambientalisti firmata da Giulini e Pezzani – portano a risultati clamorosamente discrepanti. «Gli alberi sani sono 112 su 117», insistono gli ambientalisti. Che alla Procura hanno inviato anche le foto dei tronchi di tutti i nove pini tagliati in via Petrarca. «Sani, anzi sanissimi, senza ombra di carie». Tagliati, anche quelli, per essere poi sostituiti. La domanda che spinge ad insistere è sempre la stessa: «Si poteva evitare?».

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    da Il Mattino di Padova, 1 novembre 2014
    La guerra “infinita” sugli alberi a Abano: la verità in tribunale.
    Prima gli esposti degli ambientalisti, ora il Comune si rivolge alla Procura: tre anni di proteste, duecento piante abbattute. E la città ha cambiato volto. (Cristiano Cadoni): http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/11/01/news/alberi-guerra-infinita-la-verita-in-tribunale-1.10224842

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    LE TAPPE: http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/11/01/news/le-tappe-1.10227241

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    «Mi attaccano? Non ho deciso io».
    La difesa del perito Pietrobon: «Io provo più gusto a piantare che ad abbattere»: http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/11/01/news/mi-attaccano-non-ho-deciso-io-1.10227246

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    Al Parco Urbano arrivano le palme Il Pd: devastazione.
    Ci sono alberi condannati a morte perché cresciuti troppo. E altri condannati perché non cresceranno mai. Nel Parco urbano termale – si è scoperto di recente – tutte le piante non hanno un futuro: http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/11/01/news/al-parco-urbano-arrivano-le-palme-il-pd-devastazione-1.10227243

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    Ma Claudio non si ferma «Io ho paura che cadano».
    Il sindaco risponde alle accuse: «Faccio quello che mi suggeriscono gli esperti». Scontro aperto con la Soprintendenza. E sui soldi spesi: «Li avrei usati per altro»: http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2014/11/01/news/ma-claudio-non-si-ferma-io-ho-paura-che-cadano-1.10224850

  3. Shardana
    novembre 3, 2014 alle 6:24 PM

    …….a carloforte si continuano a tagliare pini.In questi ultimi anni è stato un vero massacro. Ma sembra che la cosa non interessa nessuno,opposizione e ambientalisti compresi.

    • novembre 3, 2014 alle 8:10 PM

      ma va a quel paese, Shardana. Da parte di ecologisti che per Carloforte han fatto molto più di tanti carlofortini 😉

  4. Shardana
    novembre 4, 2014 alle 10:41 am

    Mandami pure a quel paese,ma la situazione a carloforte non è delle migliori e nessuno ripeto tra gli ecologisti e l’opposizione muove un dito.Sicuramente a quanto dici è stato fatto molto,ma ora la situazione è molto cambiata e il continuo taglio di alberi storici,sacrificati da una classe politica ignorante e obsoleta tra l’indifferenza generale e la paura di ritorsioni dimostra che nessuno si muove,forestale compresa.I detriti della baia d’argento soffocano ancora la pineta dell’ex campeggio.Ciao Grig,quando arrivo ti mando una cartolina

  5. Shardana
    novembre 4, 2014 alle 8:23 PM

    Se servisse lo farei volentieri Grig,ma il muro non è di gomma,non c’è proprio tanto possono fare quello che vogliono.Èun banchetto al quale sono tutti invitati e quando si mangia bere l’acqua della mola è naturale.Facci vedere tu,che ne hai la possibilità,hai solo l’imbarazzo della scelta o ti hanno fatto bere l’acqua della mola?Io non posso fare niente per il mio paese, i poteri sono troppo forti,basta guardare i risultati di quelli che cercano di fare qualcosa e ti rendi conto che sono battaglie perse.”Au pàize”va tutto bene.Hasta Grig

    • novembre 4, 2014 alle 9:00 PM

      arrendersi non è mai la scelta migliore e se esistono “battaglie perse”, esistono soprattutto “guerre da vincere”.

  1. aprile 19, 2015 alle 3:20 PM

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