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La Corte costituzionale deciderà sulla legge regionale sarda di integrazione del c.d. piano per l’edilizia.


Ginepro (Juniperus communis) sul mare

Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra e Lega per l’Abolizione della Caccia esprimono forte soddisfazione per la decisione del Consiglio dei Ministri (deliberazione del 20 gennaio 2012) di proporre ricorso davanti alla Corte costituzionale avverso la recente legge regionale di modifica e integrazione del c.d. piano per l’edilizia (legge regionale Sardegna n. 21/2011).

Accolti i numerosi motivi relativi alle evidenti illegittimità costituzionali contenuti nella specifica segnalazione ecologista (27 dicembre 2011) al Ministro per i rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale Piero Gnudi e al relativo dirigente dell’Ufficio attività giuridiche e politiche regionali Saverio Lo Russo.

Era stato informato anche il Ministro per i beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi.

Numerosi i motivi di ricorso per violazione delle competenze statali costituzionalmente garantite in materia paesaggistica e urbanistica.

Si ricorda che – sempre su segnalazione ecologista – il Consiglio dei Ministri aveva già deciso, nella seduta del 21 novembre 2011, di impugnare la legge regionale sarda di sostegno al golf n. 19/2011 davanti alla Corte costituzionale per palesi lesioni delle competenze statali in materia di pianificazione paesaggistica e di tutela ambientale.

L’attuale sgangherata maggioranza consiliare che sostiene la Giunta Cappellacci si rivela tenuta insieme soltanto dal cemento e continua a prendere pesanti batoste per le tante illegittimità in materia di tutela ambientale.

Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra e Lega per l’Abolizione della Caccia

 

acqua e gemme

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. Juri
    gennaio 24, 2012 alle 3:14 PM

    Ottima notizia!

  2. gennaio 24, 2012 alle 5:03 PM

    da Sardegna Quotidiano, 24 gennaio 2012
    REGIONE. «Paesaggio a rischio», il governo impugna il Piano casa: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20120124085406.pdf

    da La Nuova Sardegna on line, 24 gennaio 2012
    Il governo impugna il “Piano casa 2” approvato dalla Regione. Il governo ha impugnato davanti alla Corte costituzionale il cosiddetto “Piano casa 2” della Regione Sardegna. La legge regionale secondo l’esecutivo nazionale presenta, infatti, “diversi profili di illegittimità costituzionale”: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2012/01/24/news/il-governo-impugna-il-piano-casa-2-approvato-dalla-regione-5565434

    da L’Unione Sarda on line, 24 gennaio 2012
    Il Governo impugna il Piano casa sardo. “C’è eccesso competenze della Regione”: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/251166

  3. Anna
    gennaio 24, 2012 alle 11:38 PM

    Juri :
    Ottima notizia!

    Notizia meravigliosa!!!!!!!

  4. gennaio 25, 2012 alle 12:35 am

    fiad’ora una bella noa 🙂

  5. mara
    gennaio 25, 2012 alle 10:39 am

    GRAZIE GRIG!!!!

  6. gennaio 25, 2012 alle 3:00 PM

    da Sardegna 24, 25 gennaio 2012 (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20120125085128.pdf)
    Il governo impugna il Piano casa. Il Consiglio dei ministri presenta ricorso davanti alla Corte Costituzionale. Rassu: «Tutto secondo le norme, legge in vigore».

    CAGLIARI. «Statene certi: il governo impugnerà il vostro “Piano casa” perché è manifestamente incostituzionale». Detto (dal consigliere regionale del Pd Gianvalerio Sanna qualche mese fa) e puntualmente fatto(dal consiglio dei ministri presieduto da Mario Monti). Che pochi giorni orsono ha impugnato di fronte alla Corte Costituzionale il provvedimento licenziato dalla maggioranza di centrodestra in consiglio regionale. Per un semplicissimo motivo: non prevede alcuna partecipazione dello Stato nella pianificazione urbanistica e, dunque, viola l’articolo 143 del Codice per i beni culturali ed il paesaggio.
    Per il centrosinistra, niente di nuovo: solo l’ennesimo tentativo (probabilmente a vuoto) di aggirare le norme contenute nel Piano paesaggistico regionale. Peraltro, i precedenti non mancano. Basti pensare al “Piano golf”, ugualmente impugnato dal governo nazionale con la stessa motivazione ora addotta avverso il “Piano casa”: incostituzionale. Insomma: repetita non sempre juvant. «La giunta Cappellacci – ha subito attaccato Gianvalerio Sanna, padre del vigente Ppr – metta nel rendiconto della sua esperienza l’ennesimo scivolone e la sonora sconfitta nel confronto con le opposizioni su queste materie che puntualmente sono state contestate spiegando le ragioni delle possibili impugnazioni. A questo punto quel Piano è carta straccia e sarebbe giusto, così come il governo sembra fare ora nei confronti di coloro che hanno violato le leggi fiscali, che anche la magistratura si interessi delle concessioni che nel frattempo sono state rilasciate in attesa di una approvazione delle norme che difficilmente arriverà». Stappano la bottiglia di champagne anche gli ecologisti. «L’attuale sgangherata maggioranza consiliare che sostiene la giunta Cappellacci – spiega Stefano Deliperi, portavoce del Gruppo di intervento giuridico, Amici della terra e Lega per l’abolizione della caccia – si rivela tenuta insieme soltanto dal cemento e continua a prendere pesanti batoste per le tante illegittimità in materia di tutela ambientale». Secondo le associazioni sono stati accolti «i numerosi motivi relativi alle evidenti illegittimità costituzionali contenuti nella specifica segnalazione ecologista del 27 dicembre 2011 al ministro per i rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale, Piero Gnudi e al dirigente dell’Ufficio attività giuridiche Saverio Lo Russo».
    Getta acqua sul fuoco, al contrario, l’assessore regionale all’Urbanistica Nicolò Rassu. «Siamo certi che la Corte non potrà fare a meno di confermare l’orientamento ripetutamente espresso e ribadito anche nel 2011, in relazione alla legittimità costituzionale di una legge della Regione Lombardia, secondo cui ‘La deroga dei parametri e indici urbanistici ed edilizi di cui al regolamento locale ovvero al piano regolatore comunale, sono legittime a condizione che si rispetti la disciplina delle distanze tra fabbricati, essendo quest’ultima materia inerente all’ordinamento civile e rientrante nella competenza legislativa esclusiva dello Stato’». Di certo, se la Suprema Corte dovesse cassare il “Piano casa”, per Cappellacci sarebbe uno smacco pesante. Perché si parla del Cappellacci che in piena campagna elettorale, avvicinato da un affranto signore che non riusciva a tirar su una casetta per “colpa” delle norme urbanistiche, chiosava sicuro: «Non si preoccupi, lei prepari cemento e cazzuola». E aspetti tempi migliori.

  7. gennaio 25, 2012 alle 3:01 PM

    da L’Unione Sarda, 25 gennaio 2012 (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_82_20120125084919.pdf)
    «Il Piano casa è incostituzionale». Il Governo ricorre alla Consulta contro la legge sull’edilizia. (Giuseppe Meloni)

    Cambiano i governi, ma per le leggi regionali tira sempre brutta aria: secondo il Consiglio dei ministri, il piano casa sardo è incostituzionale. Almeno in alcune delle sue parti principali. Perché prevede eccezioni alle norme generali di tutela ambientale, che sono di competenza esclusiva dello Stato. E così, su proposta del ministero per gli Affari regionali, il governo ha fatto ricorso alla Corte costituzionale contro la legge votata nel novembre scorso dal Consiglio regionale. È la seconda bocciatura pesante in due mesi, da parte di Palazzo Chigi, dopo quella del provvedimento sul turismo golfistico. Quest’ultimo testo, tra l’altro, stabilisce il curioso record di una doppia impugnazione in pochi giorni, dato che il ricorso contro il piano casa colpisce anche un articolo che modifica la legge sul golf.
    LE DEROGHE. I principali motivi di incostituzionalità, secondo la delibera pubblicata sul sito del ministero delle Regioni, stanno nell’articolo 7 della legge. Il comma 1, lettera f, fa riferimento agli interventi di ampliamento, demolizione o ricostruzione degli edifici esistenti (compresi quelli pubblici, quelli in zona agricola e quelli a finalità turistica), già ammessi dal primo piano casa sardo, del 2009. La nuova norma sancisce che quegli interventi sono realizzati «in deroga alle previsioni dei regolamenti edilizi e degli strumenti urbanistici comunali vigenti, e in deroga alle vigenti disposizioni normative regionali». Questo, afferma il Governo, rappresenta «un’incostituzionale riduzione della tutela paesaggistica», perché consente deroghe generiche che non tengono conto del cosiddetto Codice Urbani: cioè l’insieme di norme per la tutela del paesaggio che sono considerate «diretta attuazione» della Costituzione, la quale lascia al legislatore statale la potestà esclusiva in materia di tutela ambientale. Un altro motivo di illegittimità nasce dal fatto che quelle deroghe non contemplano il rispetto delle regole su altezze e distanze degli edifici, considerate «principio inderogabile». Andrebbe oltre la competenza regionale anche l’articolo 18 del piano casa, che autorizza la Giunta a individuare «ulteriori forme di semplificazione del procedimento di autorizzazione paesaggistica».
    CASE MOBILI. Terzo articolo contestato dal Governo, il 20: che di fatto esclude la necessità di autorizzazione paesaggistica per gli «allestimenti mobili di pernottamento», come tende, roulotte, caravan, case mobili e così via. «Non spetta alla normativa regionale qualificare alcuni interventi come paesaggisticamente irrilevanti», scrivono i tecnici ministeriali: anche perché quegli insediamenti riguardano zone di pregio turistico, e quindi comportano «seri problemi di impatto paesaggistico». Sul punto la Consulta si sarebbe dovuta pronunciare comunque, dopo che un giudice oristanese ha sospeso – in attesa del parere di costituzionalità sulla norma – il procedimento per il presunto abuso edilizio relativo alle case mobili di Is Arutas. L’ultimo rilievo del Governo riguarda appunto l’articolo 23, sul golf: che autorizza la Giunta ad adeguare il Ppr per consentire «nuove strutture ricettive connesse ai campi» nella fascia costiera, entro i mille metri dal mare. Anche in questo caso, non essendo previsto alcun intervento dell’amministrazione statale nella procedura, si viola il Codice Urbani.
    REAZIONI. «È l’ennesimo scivolone della Giunta Cappellacci, a questo punto il piano casa è carta straccia», attacca Gianvalerio Sanna (Pd), assessore all’Urbanistica ai tempi del Ppr soriano. Durante la discussione in aula della legge, Sanna e il resto dell’opposizione avevano sollevato molti dubbi di costituzionalità del testo. «Forte soddisfazione» per il ricorso esprimono le associazioni ecologiste Gruppo d’intervento giuridico, Amici della terra e Lega per l’abolizione della caccia. «Il piano casa è pienamente operativo», ribatte l’assessore all’Urbanistica Nicola Rassu: «Siamo convinti del corretto operare della Giunta e del Consiglio regionale, e aspettiamo con serenità la decisione della Corte costituzionale».

  8. Nora Gugume
    gennaio 25, 2012 alle 6:17 PM

    Un salto epocale. Lo stato non più in mano ad avventurieri e facendieri mafiosi. Non più la corsa al sacco del territorio ma un’edilizia più responsabile e rispettosa del bene comune.
    Potrebbe succedere che la ciurma che occupa i nostri Comuni e le nostre istituzioni ,vista l’impossibilità dei facili arrichimenti con l’oro grigio,abbandoni il campo e consenta alle persone responsabili di occuparsi della vita politico-amministrativa.

  9. frnoli
    gennaio 26, 2012 alle 3:08 PM

    siete stati bravissimi!

  10. Giovanni
    marzo 27, 2012 alle 6:19 PM

    E V V I V A

  11. marzo 29, 2012 alle 3:00 PM

    da L’Unione Sarda, 29 marzo 2012
    Olbia. In questa categoria rientrano 50 investimenti presentati nella fascia costiera dell’agro. Piano casa, la Regione risponde. Via libera ai progetti che hanno già il nullaosta paesaggistico. (Alessandra Carta): http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_82_20120329083852.pdf

    A giorni il provvedimento. Nuova circolare: fare l’intesa a 3 non servirà più? (Alessandra Carta):

    Fai clic per accedere a 1_82_20120329084947.pdf

  12. marzo 30, 2012 alle 2:57 PM

    da Sardegna Quotidiano, 30 marzo 2012
    PIANO CASA. Rassu scrive ai Comuni: le deroghe sono sospese: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_56_20120330083603.pdf

  13. novembre 21, 2012 alle 6:39 PM

    che buffonata.

    da L’Unione Sarda on line, 21 novembre 2012
    L’Aula proroga il Piano casa per dodici mesi. L’opposizione: “Sarà nuova cementificazione”. Il Piano Casa è stato prorogato in Sardegna per ulteriori 12 mesi per quanto riguarda la presentazione delle richieste, mentre le opere dovranno essere eseguite entro due anni. La leggina approvata a maggioranza nel pomeriggio in Consiglio regionale con 39 voti favorevoli, 22 contrari e tre astenuti, modifica il comma 2 dell’articolo 8 della legge regionale 21 del 2011: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/295685

    da Sardinia Post, 21 novembre 2012
    CONSIGLIO REGIONALE, PROROGATO IL PIANO CASA. L’ASSESSORE RASSU: “SETTEMILA PRATICHE DA SMALTIRE”. URAS (SEL): “PROVVEDIMENTO ILLEGALE”: http://www.sardiniapost.it/politica/1629-piano-casa-battaglia-in-consiglio-regionale-l-assessore-rassu-settemila-pratiche-da-smaltire-uras-sel-provvedimento-illegale

    • novembre 22, 2012 alle 5:11 PM

      da La Nuova Sardegna, 22 novembre 2012
      Piano Casa, terza proroga tra nuovi scontri politici. Opposizione all’attacco: «Ancora speculazioni e uso scorretto dell’ambiente» Giunta e maggioranza: «Possibili solo ampliamenti, si risparmia territorio». (Filippo Peretti)

      CAGLIARI. E tre. Una nuova proroga del Piano Casa varato nel 2010 è stata approvata ieri dal Consiglio regionale con i soli voti del centrodestra. Nell’aula di via Roma lo scontro sulla «politica del cemento» è stato molto duro, tanto che i capigruppo della maggioranza hanno preferito non prendere la parola. Sarà un caso, ma quando si parla di questioni immobiliari i partiti che sostengono la giunta di Ugo Cappellacci si ritrovano d’accordo in maniera convinta e compatta. Le regole regionali sulle volumetrie premiali (ampliamenti, non nuove costruzioni) resteranno quindi in vigore sino al 29 novembre 2013. Tre anni fa la legge era stata presentata come «intervento straordinario», sta invece diventando ordinaria amministrazione. «La proroga – hanno detto l’assessore Nicola Rassu e il presidente della commissione Urbanistica Matteo Sanna (Udc-Fli) – l’hanno chiesta i sindaci anche del centrosinistra, le associazioni del settore edili, i cittadini». In due anni sono state presentate diciannove mila domande, ha affermato Rassu, a dimostrazione che la richiesta c’è. «Perché chi ha oggettive esigenze familiari e non può acquistare una casa più grande non dovrebbe poter realizzare una stanza in più per un figlio? Non c’è nessuna aggressione al territorio, anzi gli ampliamenti e i rifacimenti delle strutture esistenti risparmiano territorio». L’opposizione – soprattutto con Valerio Meloni, Gian Valerio Sanna e Luigi Lotto (Pd), Luciano Uras e Carlo Sechi (Sel), Claudia Zuncheddu (Sl) e Adriano Salis (Idv) – ha denunciato il pericolo delle deroghe permanenti, l’impossibilità dei Comuni di dettare regole certe e uguali per tutti. Severe le critiche sul fatto che questo sistema «favorisce le speculazioni immobiliari, anche in riferimento alle trattative con il fondo del Qatar che ha acquistato la Costa Smeralda. «Il Piano Casa ha regole uguali per tutti – ha reagito il capogruppo del Pdl, Pietro Pittalis – a differenza dell’istituto dell’Intesa che nella scorsa legislatura è stato usato con discrezionalità». La legge di proroga prevede quindi la possibilità di presentare le domande (ampliamenti, demolizioni-ricostruzioni, tutto con materiali che garantiscono risparmio energetico) per altri dodici mesi, mentre i lavori dovranno essere conclusi entro due anni.

  14. gennaio 2, 2013 alle 11:08 PM

    Reblogged this on Il blog di Fabio Argiolas.

  15. ottobre 2, 2013 alle 2:54 PM

    pagliacciata.

    da La Nuova Sardegna, 2 ottobre 2013
    Terza proroga per il Piano casa.
    A maggioranza il consiglio regionale concede un altro anno. Scontro fra Pdl e Pd. (Umberto Aime)

    CAGLIARI. Terza proroga di fila per il Piano casa. Ieri la maggioranza di centrodestra del Consiglio regionale ha dato il via libera ad altri dodici mesi (nuova scadenza, 29 novembre 2014) per i progetti straordinari ribattezzati ampliamento edilizio: dalla stanza da letto in più all’aumento delle volumetrie per gli alberghi anche nella fascia super protetta entro i 300 metri dalla battigia. Che il provvedimento passasse era scontato nei numeri, ma è stato il dibattito ad accendere, ancora volta, lo scontro fra Pdl e Pd sull’urbanistica e soprattutto sul Piano paesaggistico regionale ancora in cantiere. Sono stati Gian Valerio Sanna, già assessore all’urbanistica della giunta Soru e padre del primo Ppr, e il relatore di minoranza Luigi Lotto, entrambi del Pd, a mettersi di traverso fino a denunciare: «L’ennesimo fallimento della giunta. Invece di affrontare il caos con una legge chiara e definitiva, il centrodestra scelto di allungare la vita a un piano fasullo e illegittimo». Gian Valerio Sanna ha affondato i colpi con ben 130 emendamenti (saranno tutti respinti) e un attacco diretto: «Assessore – è stata la domanda che ha rivolto a Nicola Rassu del Pdl – voglio sapere cosa avete combinato con gli altri due Piani, perché è ancora così prezioso, perché volete la terza proroga, perché per un altro anno bloccate la pianificazione urbanistica comunale? Con questo altro rinvio, continuerete a sospendere le regole per dare sfogo non alle esigenze dei cittadini ma alle voglie dei costruttori. Noi – ha continuato Sanna – vi avevamo offerto la possibilità di affrontare per davvero la legge urbanistica, e invece dal cilindro è saltata fuori la terza proroga consecutiva che continuerà a generare il caos e a dare ancor più spazio al libero arbitrio della burocrazia». Alle accuse di Sanna e Lotto («La giunta continua ad aggirare i problemi») hanno risposto il relatore di maggioranza Gianfranco Bardanzellu e l’assessore Rassu. Il primo ha ribadito «la bontà di un provvedimento che, rimessa in moto l’edilizia in crisi, ha generato sviluppo con il 99 per cento delle domande presentate da privati e non da costruttori, con il 70 per cento delle richieste destinati ad ampliamenti nelle aree urbane e non nelle zone turistiche». In altre parole, Bardanzellu ha difeso «l’anima popolare del Piano casa» e respinto tutti gli altri sospetti sollevati dal Pd, a cominciare da quello di un’apertura ai costruttori: «Gli aumenti di volumetrie nelle zone costiere sono minimi ed entro i 300 metri non possono superare il 10 per cento delle strutture esistenti». Concetti ribaditi dall’assessore Rassu (38 mila domande, 600 milioni di fatturato, decine di migliaia di posti di lavoro) che ha aggiunto: «Ogni intervento è stato massimo dai 60 ai 100 metri cubi e dunque mai mega costruzioni e villaggi vacanze, ma sono stati soprattutto lavori che potrei definire casalinghi». Il muro contro muro – nel dibattito sono intervenuti anche Chicco Porcu del Pd, Claudia Zuncheddu di Sardigna Libera e Giorgio Cugusi di Sel, Nanni Campus di Sgd, Matteo Sanna di Fdi – è andato avanti fino al voto finale col centrodestra che ha votato compatto a favore della proroga, il centrosinistra contro e i sardisti si dono astenuti. Al di là del voto, Rassu ha annunciato che «la revisione del Piano paesaggistico, in corso da 4 anni, ormai è stata conclusa dalla commissione mista Regione, ministero e soprintendenza, e quindi entro la fine dell’anno la giunta lo presenterà in aula insieme alla legge urbanistica». E in quell’occasione, la previsione è facile, lo scontro fra maggioranza e opposizione sarà ancora più duro.

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    Campus (ex Pdl): accuse al vetriolo per Cappellacci: http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/82225_Campus_(ex_Pdl)_accuse_al_vetriolo_per_Cappe.pdf

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    da L’Unione Sarda, 2 ottobre 2013
    Prorogato il Piano casa. (Matteo Sau): http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/82216_Prorogato_il_Piano_casa.pdf

  16. aprile 8, 2014 alle 2:54 PM

    è la sentenza Corte cost. n. 46 del 13 marzo 2014, su un caso specifico del primo piano per l’edilizia (l.r. n. 4/2009): http://www.cortecostituzionale.it/actionPronuncia.do.

    da La Nuova Sardegna, 8 aprile 2014
    La Consulta: valide per il Piano casa le norme regionali. (Pier Giorgio Pinna): http://www.consregsardegna.it/rassegnastampa/pdf/91333_La_Consulta_valide_per_il_Piano_casa_le_norm.pdf

  17. giugno 11, 2015 alle 5:52 PM

    con la deliberazione Consiglio dei Ministri dell’8 maggio 2015 è stata decisa la parziale rinuncia al ricorso per alcune modifiche intervenute al quadro normativo regionale in materia di pianificazione: http://www.affariregionali.it/banche-dati/dettaglioleggeregionale/?id=7387

  1. giugno 16, 2013 alle 2:34 PM

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