Pessima pagina per la Conservatoria delle Coste.
E’ stato fatto tutt’altro rispetto a quanto era ed è nelle finalità dell’ Agenzia della Conservatoria delle coste della Sardegna.
Le indagini avviate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari sull’operato della precedente dirigenza dell’Agenzia han portato a clamorosi quanto tristi sviluppi.
L’Agenzia della Conservatoria delle Coste è nata con l’obiettivo di gestire i gioielli naturalistici delle coste sarde, venne narcotizzata dall’Amministrazione regionale Pigliaru (2014-2016), poi, dopo anni di commissariamento, con l’Amministrazione regionale Solinas giunse la direzione di Gianpiero Sanna (2020).
Oggi le tristi novità, non inaspettate.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
A.N.S.A., 13 novembre 2025
Sottratti 2 mln destinati a coste sarde, arrestato ex direttore.
Precedente titolare Conservatoria indagato con altre 4 persone.
L’ex direttore dell’Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna, Giovanni Piero Sanna, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Cagliari, insieme ad altre due persone, con l’accusa di aver sottratto circa 2 milioni di euro, dal 2020 al 2024, destinati alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio costiero dell’Isola.
I tre si trovano ai domiciliari ma sono cinque in tutto gli indagati accusati a vario titolo di associazione per delinquere, peculato, sostituzione di persona, falsità materiale e autoriciclaggio. Sequestrati anche tre milioni di euro a titolo preventivo.
L’inchiesta della Procura è partita da un esposto presentato dall’attuale direttrice dell’Agenzia, Maria Elena Dessì, nominata dalla Giunta Todde e che ha sostituito Sanna, indicato dall’esecutivo Solinas e dall’agosto 2024 direttore dell’Ufficio dirigenziale non generale RU I – Benessere organizzativo del personale – Affari generali della Direzione generale delle risorse umane (RU) del dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica del ministero dell’Agricoltura (incarico triennale).
Secondo i baschi verdi, che hanno dato esecuzione nelle province di Cagliari, Roma, Firenze, a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal Gip del Tribunale di Cagliari, su richiesta della procura, i tre arrestati, con l’aiuto degli altri due indagati e avvalendosi di parenti e conoscenti, attraverso 13 fittizie associazioni culturali no profit rappresentate da diversi prestanome – “persone totalmente ignare”, fa sapere la Gdf in una nota – nonché una società di capitali (“riconducibile allo stesso direttore”), avrebbe drenato soldi pubblici per viaggi e trasferte private, la locazione di una villa sull’isola di Capri, l’acquisto di beni mobili, abbigliamento ed altri oggetti personali, nonché 4 immobili tra i quali due ville con giardino in provincia di Cagliari.
“Le attività investigative hanno consentito di ricostruire le articolate dissimulazioni messe in atto per giustificare la fuoriuscita di denaro pubblico avvenuta sotto forma di contributi alle associazioni per la realizzazione di progetti e conferenze, di fatto mai realizzati – spiegano dalla Guardia di Finanza – per la promozione della cultura, della storia e del territorio della Sardegna”, come volumi, produzioni video e collane fotografiche, mai pubblicate.
Viaggi in giro per mondo con i soldi della Conservatoria delle coste.
Viaggi in giro per il mondo per far conoscere le bellezze della Sardegna attraverso convegni ed eventi che, secondo le ipotesi di reato, non si sarebbero mai tenuti, ma anche soldi ad associazioni intestate a ignari anziani ma riconducibili agli indagati per attività di promozione mai effettuate. Sono solo alcune delle irregolarità che le fiamme gialle hanno portato alla luce indagando su cosa accadeva alla Conservatoria delle Coste della Sardegna.
Insieme all’ex direttore dell’Agenzia e attuale direttore di un servizio del personale del ministero dell’Agricoltura, Giovanni Piero Sanna, 64 anni di Sorgono, sono finiti ai domiciliari anche la sorella Maria Grazia Sanna Cabras, 59 anni, e un amico dell’ex direttore, Tiago Geissler Queiroz, 44 anni, brasiliano.
Proprio su quest’ultimo si sarebbero concentrate le indagini della Guardia di finanza di Cagliari che avrebbe ricostruito i legami con Giovanni Piero Sanna, i rapporti che teneva con lui e soprattutto le trasferte in giro per il mondo, pagate – questa l’accusa – con i soldi della Conservatoria per promuovere la Sardegna. Nell’inchiesta risultano altre due persone indagate, ma ci sono anche i nomi di ignari prestanome utilizzati per far confluire il denaro attraverso associazioni culturali no profit.
da L’Unione Sarda, 13 novembre 2025
Ai domiciliari anche Maria Grazia Sanna Cabras e il brasiliano Tiago Geissler Queiroz. L’accusa è di avere sottratto circa 2 milioni di euro, dal 2020 al 2024, destinati alla tutela del patrimonio costiero dell’Isola.
L’ex direttore dell’Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna, Giovanni Piero Sanna, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Cagliari, insieme a Maria Grazia Sanna Cabras e al brasiliano Tiago Geissler Queiroz, con l’accusa di avere sottratto circa 2 milioni di euro, dal 2020 al 2024, destinati alla valorizzazione ed alla conservazione del patrimonio costiero dell’Isola.
I tre si trovano ai domiciliari ma sono cinque in tutto gli indagati accusati a vario titolo di associazione per delinquere, peculato, sostituzione di persona, falsità materiale e autoriciclaggio. Sequestrati anche tre milioni di euro a titolo preventivo.
L’inchiesta della procura è partita da un esposto presentato dall’attuale direttrice dell’Agenzia, Maria Elena Dessì, nominata dall’attuale Giunta Todde e che ha sostituito Sanna, indicato dall’esecutivo Solinas e dall’agosto 2024 direttore dell’Ufficio dirigenziale non generale RU I – Benessere organizzativo del personale – Affari generali della Direzione generale delle risorse umane (RU) del dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica del ministero dell’Agricoltura (incarico triennale).
Secondo i baschi verdi, che hanno dato esecuzione, nelle province di Cagliari, Roma, Firenze, a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal Gip del Tribunale di Cagliari, su richiesta della procura cagliaritana, i tre arrestati, con l’aiuto degli altri due indagati e avvalendosi di parenti e conoscenti, attraverso 13 fittizie associazioni culturali no profit rappresentate da diversi prestanome – “persone totalmente ignare”, fa sapere la Gdf in una nota – nonché una società di capitali (“riconducibile allo stesso direttore”), avrebbero drenato soldi pubblici per viaggi e trasferte private, la locazione di una villa sull’isola di Capri, l’acquisto di beni mobili, abbigliamento ed altri oggetti personali, nonché di 4 immobili tra i quali due ville con giardino in provincia di Cagliari.
La fuoriuscita di denaro pubblica veniva giustificata sotto forma di contributi alle associazioni per la realizzazione di progetti e conferenze, di fatto mai realizzati, per la promozione della cultura, della storia e del territorio della Sardegna.
Fondi alla Conservatoria delle Coste usati per pagare viaggi e ville: tre arresti.
L’indagine partita dall’esposto della nuova direttrice. La fuoriuscita del denaro pubblico attraverso contributi a 13 associazioni no profit per la realizzazione di progetti e conferenze mai realizzati.
Blitz dei Finanzieri del Comando provinciale di Cagliari che hanno dato esecuzione, nelle province di Cagliari, Roma e e Firenze, a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 3 persone. Disposto anche il sequestro preventivo di circa 3 milioni di euro.
Le accuse per gli indagati, cinque in totale, sono di associazione a delinquere, peculato, sostituzione di persona, falsità materiale e autoriciclaggio.
Le indagini, condotte dagli investigatori del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Cagliari, hanno permesso di svelare l’esistenza di un’associazione a delinquere formata dai tre destinatari della misura cautelare personale che, insieme ad altre due persone, dal 2020 al 2024, avrebbero sottratto circa 2 milioni di euro destinati alla valorizzazione ed alla conservazione del patrimonio costiero della Sardegna di particolare rilevanza paesaggistica ed ambientale.
Le indagini, partite dall’esposto della nuova direttrice, spiegano i finanzieri nel comunicato «hanno evidenziato come il promotore dell’associazione, direttore pro tempore dell’Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna, avvalendosi di parenti e persone a lui vicine, attraverso 13 fittizie associazioni no profit rappresentate da diversi prestanome, nonché una società di capitali (riconducibile allo stesso direttore), avrebbe drenato soldi pubblici per viaggi e trasferte private, la locazione di una villa sull’isola di Capri, l’acquisto di beni mobili, abbigliamento ed altri oggetti personali, nonché di 4 immobili tra i quali due ville con giardino in provincia di Cagliari».
La fuoriuscita di denaro pubblica veniva giustificata sotto forma di contributi alle associazioni per la realizzazione di progetti e conferenze, di fatto mai realizzati, per la promozione della cultura, della storia e del territorio della Sardegna.
Rilevate anche condotte di autoriciclaggio per circa 500mila euro.
da La Nuova Sardegna, 13 novembre 2025
Secondo l’indagine sarebbe il promotore di un’associazione per delinquere: con l’aiuto di parenti e amici e attraverso 13 fittizie associazioni no profit avrebbe usato milioni di euro pubblici per interessi privati.
Cagliari. Giovanni Piero Sanna, noto Giampiero, nato a Sorgono nel 1961 e laureato in Giurisprudenza all’università di Cagliari era stato nominato direttore della Conservatoria delle Coste nel 2020, dopo una lunga esperienza al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali a Roma. Nell’ambito dell’indagine della Guardia di finanza è stato arrestato con l’accusa di essere il promotore di un’associazione per delinquere: con l’aiuto di parenti e amici e attraverso13 fittizie associazioni no profit avrebbe usato milioni di euro pubblici per interessi privati: acquisto di ville a Cagliari e a Capri, viaggi, trasferte private.
Nella capitale Sanna era stato, tra le altre cose, Direttore generale della Direzione generale dello sviluppo agroalimentare e della qualità, capo ufficio dei Rapporti internazionali, Capo del cerimoniale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e direttore dell’Ufficio dirigenziale di dipartimento.
Prima di attraversare il Tirreno aveva ricoperto diversi incarichi anche in Sardegna. Ad esempio, tra il 1990 e il 1994 era stato assessore del Turismo, dello Sport, dello Spettacolo e delle Attività Culturali nel comune di Cagliari.
Lungo l’elenco dei riconoscimenti nazionali di Sanna: Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Cavaliere di Merito con placca d’argento del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Ufficiale dell’Ordine dei Grimaldi — Principato di Monaco. Ufficiale dell’Ordine dei Grimaldi — Principato di Monaco. Cavaliere dell’Ordine Equestre dei Santi Maurizio e Lazzaro. Commendatore al Merito della Repubblica Italiana.
(foto S.D., archivio GrIG)







Che vergogna, per l’isola dell’Asinara e che tristezza per tutti coloro che lavorano per la sua “rinascita”
Carlo Hendel
🔥 SANNA ARRESTATO… MA IL VERO SCANDALO È MOLTO PIÙ GRANDE
💥 E riguarda l’intera Regione Sardegna.
L’arresto dell’ex direttore della Conservatoria delle Coste non è la storia di “una mela marcia”.
È la prova che il sistema degli enti regionali — 120 tra agenzie, consorzi, fondazioni e organismi vari — è un terreno fertile per sprechi, clientele e soldi bruciati in silenzio.
Ecco i punti esplosivi che nessuno vuole dire:
🚨 1) La Corte dei Conti non si è accorta di niente
Se la nuova curatrice non avesse denunciato tutto, gli “esperti contabili dello Stato” non avrebbero visto nulla.
Perché?
Perché le carte erano formalmente perfette.
Ed è qui la vera bomba:
👉 in Italia basta che una fattura sembri normale, e puoi bruciare milioni senza che nessuno dica nulla.
🚨 2) 120 enti regionali: 80% inutili, tutti costosi
La Regione Sardegna mantiene un esercito di enti che servono per:
✔️ sistemare politici trombati,
✔️ accontentare galoppini,
✔️ distribuire stipendi e incarichi.
Costo?
💸 Centinaia di milioni di euro ogni anno di soldi pubblici.
Per far cosa?
Spesso per zero risultati.
🚨 3) Gli enti finanziati sono molti più di 120
Perché oltre agli enti “ufficiali” ci sono:
❓ Ha senso spendere decine di migliaia di euro per cucinare quattro pecore e fare un articolo sul giornale locale?
Per la Corte dei Conti → sì, tutto perfetto.
🚨 4) Anche quando le spese sono assurde… nessun controllo vero
Domanda:👉 Ha senso spendere mezzo milione di euro per premiare due giornalisti?Formalmente sì. Moralmente? Economicamente? Nemmeno per sogno.
Ma se la carta è firmata…
💼 “La Corte dei Conti non entra nel merito”.
Ed è così che gli sprechi veri non emergono mai.
💣 5) Se Sanna da solo ha bruciato (almeno) 2 milioni… fate voi i conti
120 enti.
Decine di anni.
Migliaia di determine “regolari”.
💥 Il problema non è Sanna.
💥 Il problema non è un’indagine.
💥 Il problema è un sistema che funziona così da decenni.
🧨 6) La verità? Gli sprechi enormi avvengono sempre con carte perfette.
L’errore italiano è credere che:
👉 “se è a norma, allora è giusto”.
NO.
Gli atti più scandalosi, i dissesti peggiori, i buchi di bilancio più grossi…
nascono proprio da documenti formalmente impeccabili.
🛑 LA SOLUZIONE? UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA VERA
Una revisione seria di:
✔️ tutti gli enti,
✔️ tutte le spese,
✔️ tutti i contributi,
✔️ tutte le fondazioni,
✔️ tutte le sagre,
✔️ tutte le consulenze.
Risultato?
Centinaia di milioni recuperati.
Soldi veri da destinare finalmente a:
🔥 CONCLUSIONE ESPLOSIVA
Non è un caso isolato.
È la punta dell’iceberg.
E se davvero si scavasse in tutti i 120 enti…
⚡ “Sanna” diventerebbe solo una goccia in un mare di sprechi infiniti.
🗞️ Pensieri, notizie e visioni… senza filtro.
100% Biodegradabile!
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chi (anonimo) scrive non sa quali siano le competenze della Corte dei conti: per esempio, “la Corte dei Conti non si è accorta di niente” riguardo la gestione disinvolta della Conservatoria delle coste sotto la direzione Sanna semplicemente perchè da parecchi anni non esistono più i controlli preventivi e gli atti gestionali dell’Agenzia non sono soggetti a controllo successivo della Corte dei conti.
Prima di fare affermazioni destituite di fondamento è necessario informarsi e documentarsi, in caso diverso si possono dire cose errate, come in questo caso.
Buona serata.
Stefano Deliperi
tacciono, è meglio per loro.
A.N.S.A., 18 novembre 2025
Fondi per coste sarde sottratti, indagati in silenzio dal Gip.
Udienza di convalida per i tre agli arresti domiciliari.
Ha scelto la strada del silenzio Giovanni Piero Sanna, l’ex direttore della Conservatoria delle Coste della Sardegna finito ai domiciliari insieme alla sorella Maria Grazia e all’amico, il brasiliano Tiago Geissler Queiroz, accusati di aver sottratto circa 2 milioni di euro, destinati alla valorizzazione ed alla conservazione del patrimonio costiero dell’Isola.
Oggi era fissata l’udienza di convalida davanti alla Gip di Cagliari Claudia Falchi Delitala: sia Sanna che la sorella e l’amico si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Secondo l’accusa i tre, con l’aiuto dei due nipoti di Sanna, tutti indagati, dal 2020 al 2024 avrebbero sottratto i fondi destinati alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio costiero della Sardegna.