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La tutela ambientale alla rovescia – Porto Pino (Sant’Anna Arresi, SU).


Piste per fuoristrada nel bel mezzo delle dune.

Preziose banquette di Posidonia (Posidonia oceanica) spianate a colpi di ruspa, per la serie “dell’erosione chi se ne frega“.

Migliaia di tonnellate di posidonia e sabbia prima rimosse dalla battigia e poi scaricate sulle aree dunali, prima ricoperte di vegetazione pioniera e ora desertificate

Nell’estate 2023 il GrIG fece constatare la scorretta operazione di rimozione della Posidonia, puntualmente accertata e sanzionata dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.

E, per non farsi mancare nulla, ecco l’introduzione di una nuova tipologia edilizia da spiaggia: il “chiosco-palazzetto“, con mega-cubature che farebbero storcere il naso in un’anonima periferia, figuriamoci nel settore – quello meridionale – a più elevata naturalità della spiaggia di Porto Pino.

S. Anna Arresi, Porto Pino, passaggio fuoristrada su spiaggia

Perché è proprio in quello straordinario scenario naturale – scrigno di biodiversità, sede di bianchissime formazioni dunali, fino a oggi esente da deleterie forme di antropizzazione – che un simile scempio avviene a seguito dell’incredibile rilascio di concessioni demaniali che ne stanno causando la trasformazione nell’ennesimo luna-park, dove l’ultima delle preoccupazioni è il rispetto dei luoghi, della loro vocazione e identità. 

Per fortuna, però, negli ingressi alla grande spiaggia campeggiano i cartelli del Comune di Sant’Anna Arresi (Sud Sardegna) che ci ricordano l’estremo valore e delicatezza del sistema di arenile di Porto Pino, l’importanza di tutelarlo e la necessità, per il visitatore, di attenersi a rigide norme di salvaguardia.

Se poi, sotto gli occhi del Comune e degli altri enti preposti a gestione e controllo, si fa carne di porco di dune e spiagge, pazienza.

L’importante è aver affisso un po’ di cartelli.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

S. Anna Arresi, Porto Pino, cartello indicazioni tutela spiaggia
S. Anna Arresi, spiaggia di Porto Pino

(foto J.I., S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di Lorenzo
    Lorenzo
    giugno 4, 2025 alle 8:33 am

    avete già fatto una segnalazione al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale?

  2. Avatar di Gavino MELONI
    Gavino MELONI
    giugno 4, 2025 alle 9:29 am

    Moto su Punta Lamarmora e sul sentiero per Cala Luna. Qualche anno fà ho “cazziato” dei tedeschi sulla Via Dell’argento. Moto da trial sulle cime del Monte Abo. Per non parlare del Monte Tuttavista e dei sentieri ormai scavati dalle ruote sopra i monti di Dorgali. Il tutto col benestare di agriturismi e ristoratori che si permettono di vendere a chi gli compra una pastasciutta nel loro locale. E’ terra di nessuno e potrei continuare l’elenco con i quad e fuoristrada. Ci sono tante piste da seguire, perchè non fanno i bravi e devono rompere i santissimi a tante persone civili che la natura se la gustano in silenzio senza odori di benzina. E ilmare? Nell’acqua della costa di Baunei in estate si spande un curioso alone coi colori dell’arcobaleno. Romantico? no! Olio della miscela dei gommoni. E c’è chi su quell’acqua ci fa il bagno o ci va in kayak. Questo è il prezzo della civiltà. Possibile che, oltre a parole e parole nessuno faccia niente?

    • Avatar di giulio
      giulio
      giugno 4, 2025 alle 9:48 am

      Ben detto, politica incapace e/o connivente

  3. Avatar di Alessandro
    Alessandro
    giugno 4, 2025 alle 9:43 PM

    però uno dei proprietari dei chioschi qualche tempo fa militava e infogava via etere la popolazione contro il poligono di capo Teulada che inquina e distrugge l’amata Terra sarda……… E lui in nome del Dio denaro fa ancor più scempio insieme agli altri imprenditori del settore……

  4. Avatar di Matteo lobina
    Matteo lobina
    giugno 4, 2025 alle 10:07 PM

    ma veramente c’è sempre stato quel chiosco, e non compromette per niente la formazione delle dune, forse chi rovina tutto è la NATO, visto che quello, per 6 mesi all’anno, è territorio militare e ci fanno esercitazioni.

    • Avatar di giovanni musumeci
      giovanni musumeci
      giugno 4, 2025 alle 10:25 PM

      la “NATO” come erroneamente la chiama è il più importante poligono militare d’Europa,vanto dell ‘ESERCITO ITALIANO e di ogni Italiano patriota e mi permetto di aggiungere, di buon senso …di sicuro il poligono esiste dagli anni 50 ed ha intaccato minimamente la costa …ma soprattutto ha permesso di difendere i nostri interessi in ambito internazionale…

  5. Avatar di IRENE MARCOMINI
    IRENE MARCOMINI
    giugno 5, 2025 alle 7:21 am

    Dove passa il turismo di massa non cresce erba! Quelle impronte sulla sabbia sono lividi sul corpo della Sardegna.

    • Avatar di Gavino MELONI
      Gavino MELONI
      giugno 5, 2025 alle 10:33 am

      Piuttosto direi: dove passano gli scemi senza controllo.

  6. Avatar di Paolo
    Paolo
    giugno 5, 2025 alle 1:03 PM

    tante belle parole ma forse ci dimentichiamo che siamo a pochi metri da una delle zone militari più grandi d’Europa dove durante l’anno i carrarmati scorazzano sulle dune e sulla spiaggia e sganciano bombe come se fossero fiorellini nel prato….ma questo è permesso lo fanno per la sicurezza giusto?

    • Avatar di Gavino MELONI
      Gavino MELONI
      giugno 5, 2025 alle 1:41 PM

      Più del 60% delle basi militari italiane sono in Sardegna, i morti di Perdasdefogu/Quirra, i pescatori mitragliati in zona Capo Frasca, arcipelago di La Maddalena inquinato da particelle radioattive, continuano a interrare chissà cosa a chissà dove di tutto, ci vorrebbero costruire una centrale nucleare, produciamo molta più energia di quella che consumiamo per mandarla in Italia (non in continente) e quella che consumiamo la paghiamo cara, ci hanno lasciato tantisso imquinamento di arsenico a Ottana a Furtei e …. credo che Stefano Deliperi potrebbe continuare l’elenco ma ci vorrebbe troppo tempo. E c’è chi sostiene che ci dobbiamo difendere? Certo che ci dobbiamo difendere ma il nemico peggiore non sono i turisti o gli emigrati o i cinesi o i russi o altro. Il nemico purtroppo ce lo abbiamo in casa ma finchè noi sardi balentes dei miei cosiddetti rimaniamo succubi e litigiosi sopratutto fra di noi (chentu concas chentu berrittas), non cambierà mai nulla.

    • Avatar di Cristian
      Cristian
      giugno 5, 2025 alle 7:05 PM

      Paolo, non me ne volere ma sulle dune non circola nessuno mezzo militare da molti anni per ragioni di sicurezza. Le restrizioni ambientalistiche che possiede il poligono di capo Teulada non le ha nessuno altro poligono addestrativo della stessa portata. Tanto è che si preferiscono altre zone in Europa o anche il Italia che quella menzionata, andando a preservare indubbiamente l’area ma a levare tutto l’introito economico che c’è dietro. Cerchiamo di essere sinceri, i problemi non sono i militari che si addestrano. Il molo eseguito davanti la prima spiaggia di porto pino ha portato benefici economici? Parliamone.. ha solamente creato danno ambuentalistico andando a cambiare la morfologia Marina. Poi ricordo che i tanti pescatori che prendono i contributi quando il poligono è aperto sicuramente non hanno rifiutato l’indennizzo perché pagato dagli inquinanti militari… il problema è sempre il fottuto Dio denaro…

    • Avatar di Paolo
      Paolo
      giugno 7, 2025 alle 6:39 am

      Sicurezza? Ci sbarcano indisturbati i migranti all’interno della base,se decidesse qualcuno di loro di venire armato e malintenzionato compierebbe una strage .

  7. giugno 5, 2025 alle 3:44 PM

    a Capo Comino (Siniscola).

    da L’Unione Sarda, 5 giugno 2025

    Sfreccia e sgomma col fuoristrada sulla spiaggia di Capo Comino.

    Lo sfregio di un turista sul litorale di Siniscola. In Gallura sanzionati tredici campeggiatori abusivi.

  8. Avatar di MARIA
    MARIA
    giugno 5, 2025 alle 5:09 PM

    Fanno ridere, non hanno capito cosa vuol dire avere qualcosa di prezioso da conservare e proteggere! Quando sarà tutto rovinato si lamenteranno perché muoiono di fame !

  9. Avatar di Roberto Fois
    Roberto Fois
    giugno 5, 2025 alle 9:34 PM

    Hanno fatto bene,a un km di distanza stanno distruggendo isole,sabbia,granito,la morfologia del territorio, per cosa per la guerra, sono anni che distruggono tutto con carrarmati nelle spiagge bellissime di teulada, e ma loro lo possono fare…. e allora perche non andate a controllare che armi usano??? Che munizioni?? Che polvere?? Nussuno ne parla, lo stato ci guadagna e in regione neanche un soldo…

    mi dispiace ma siamo rovinati. Avvanculo tt i controlli fasulli…🖕🖕🖕🖕

  10. Avatar di Martina
    Martina
    luglio 10, 2025 alle 7:32 PM

    vorrei segnalare un airone in difficoltà dopo la passerella sulla sinistra in basso

    • luglio 10, 2025 alle 7:45 PM

      chiami subito il numero verde gratuito 1515, risponde il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, che possono intervenire in tempi rapidi e hanno il Centro di Recupero della Fauna Selvatica a Monastir.

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