I valori naturalistici non si barattano.


bosco sotto la neve

Nel fantastico mondo degli amministratori pubblici di tutti i livelli e di tutte le parti d’Italia (e pure oltre) talvolta, in perfetta buona fede, si ripongono le speranze del territorio (così s’usa dire) in progetti tanto assurdi quanto impattanti, alla faccia del fondamentale interesse pubblico della salvaguardia dell’ambiente naturale.

Bisogna rendersi conto, una volta per tutte, che l’ambiente naturale non è la banale quinta scenica dello sprovveduto o del megalomane di turno: non si può fare ogni assurdità che passa per la mente, oltre tutto a spese pubbliche.

A puro titolo di esempio, ha fatto benissimo e ha assolto benissimo alle proprie finalità l’Ente Parco nazionale della Val Grande, che ha bocciato il progetto “di un itinerario ciclo-escursionistico con l’adeguamento dei percorsi e realizzazione di nuovi tracciati oltre che un intervento di land-art sul crinale di Piancavallone, consistente nell’installazione di 10 statue dalle fattezze umane in grandezza naturale”, predisposto dall’Unione Montana Valgrande e del Lago di Mergozzo, ente locale formato da sette comuni piemontesi della zona del parco nazionale e gestito da amministratori locali.

Parco nazionale della Val Grande, rendering progettuale Valgrande Bike (foto A.N.S.A.)

E’ in palese contrasto con il fondamentale interesse pubblico alla conservazione di ambienti naturali di grande rilievo la realizzazione di una rete di sentieri per mountain bike elettriche abbellita – se così si può dire – da una decina di statue di non michelangiolesca fattura.

Perdita di naturalità dei luoghi, rischio di erosione, antropizzazione crescente, rischio di allontanamento della fauna selvatica. Basta e avanza.

Pieno sostegno alla decisione dell’Ente Parco nazionale della Val Grande.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

qui progetto, valutazione di incidenza ambientale e documentazione allegata.

Aquila reale (Aquila chrysaetos)

dal sito web istituzionale del Parco nazionale della Val Grande

Progetto di fruizione ciclo-escursionistica “Valgrande bike”.

L’Ente Parco ha stabilito che non è possibile escludere che la proposta pregiudicherà l’integrità del sito.

(Vogogna, 17 Agosto 2023)

L’Ente Parco Nazionale della Val Grande ha stabilito che non è possibile escludere che il progetto presentato dall’Unione Montana Valgrande e del Lago di Mergozzo possa pregiudicare l’integrità del sito.

Il progetto “Valgrande bike – assetto della rete ciclo-escursionistica del territorio dell’Unione, con interventi di integrazione e valorizzazione, finalizzato all’incremento della fruizione sostenibile del territorio montano” era finalizzato all’istituzione di un itinerario ciclo-escursionistico con l’adeguamento dei percorsi e realizzazione di nuovi tracciati oltre che un intervento di land-art sul crinale di Piancavallone, consistente nell’installazione di 10 statue dalle fattezze umane in grandezza naturale.

Stambecco (Capra ibex)

La relazione tecnica ha evidenziato che il progetto avrebbe comportato significative interferenze con l’integrità del sito e con la conservazione degli habitat e delle specie (alcune delle quali di interesse comunitario) presenti nella zona di protezione speciale e nella zona speciale di conservazione del Parco. Gli interventi avrebbero dunque rischiato di alterare l’unicità del paesaggio per cui è stato istituito il Parco Nazionale della Val Grande. In particolare, sono state sollevate preoccupazioni riguardo al rischio di erosione del suolo, all’alterazione del patrimonio naturalistico, e all’impatto sulla biodiversità causato dalla realizzazione e frequentazione degli itinerari ciclo-escursionistici, soprattutto in relazione all’utilizzo di biciclette elettriche (e-bike).

La decisione del Parco Nazionale, basata su valutazioni tecniche approfondite, è allineata alle norme di conservazione ambientale, con particolare considerazione alle recenti politiche europee incentrate sulla tutela della biodiversità e tese a promuovere uno sviluppo sostenibile.

Ciuffolotto (Pyrrhula pyrrhula)

L’Ente Parco sottolinea la priorità di tutelare il carattere naturale e selvaggio dell’area protetta, preservando l’unicità del paesaggio e promuovendo la conservazione degli habitat e delle specie presenti. La decisione, basata sul principio di precauzione, pur riconoscendo la necessità di favorire lo sviluppo economico del territorio protetto, pone innanzitutto l’accento sulla tutela dell’ambiente.

“A tal fine, come richiesto dalla Comunità del Parco, risulta importante arrivare a definire il Piano per il parco e il Regolamento del parco, strumenti attesi da anni e previsti dalle Legge quadro sulle aree protette che consentono di stabilire quali attività possano essere svolte nelle diverse aree del Parco e con quali modalità  – sottolinea il presidente Luigi Spadone – perché è ovvio che le zone più esterne così come molte aree comprese nei nuovi confini sono praticamente antropizzate e non possono essere considerate allo stesso modo delle zone più interne. La stesura del Piano per il parco passa, peraltro, attraverso un percorso condiviso che vede coinvolti tutti i portatori di interessi, dalle pubbliche amministrazioni alle associazioni ambientaliste: l’unico modo per consentire al Parco di essere luogo di tutela ma anche motore si sviluppo”.

Il Parco Nazionale della Val Grande, nel suo impegno a preservare l’ecosistema e la vita naturale, continua a lavorare per garantire una gestione sostenibile e rispettosa dell’ambiente, consentendo fruizione e attività compatibili con le finalità istituzionali dell’area protetta.

I dettagli del provvedimento sono consultabili a questa pagina in calce alla sezione VINCA progetto “VALGRANDE BIKE”.

Marmotta (Marmota marmota)

A.N.S.A., 16 agosto 2023

E-bike e statue nell’area wilderness, no definitivo al progetto.

Per Parco nazionale Val Grande è “minaccia per la sua integrità”.

e nove statue alte quasi due metri da collocare al Pian Cavallone, il pianoro a più di 1500 metri di quota all’interno del Parco nazionale della Val Grande (Verbano-Cusio-Ossola), non verranno realizzate.

Il progetto, promosso dall’Unione Montana Valgrande e del lago di Mergozzo e chiamato Valgrande Bike (era prevista anche la realizzazione di due sentieri cicloescursionistici per e-bike), non ha superato la valutazione d’incidenza ambientale da parte dell’Ente parco.
    “Si ritiene che il progetto proposto abbia incidenze significative sul sito nel suo complesso costituendo una minaccia per la sua integrità e per la conservazione degli habitat e delle specie presenti, alterando l’unicità per cui è stato istituito il Parco Nazionale Val Grande”, si legge nella relazione tecnica messa a punto dall’Ente parco.
    In un altro passaggio viene spiegato che “le opere proposte e la successiva fruizione delle aree interessate interferiscono con l’integrità del sito, non escludendo modifiche degli equilibri tra le specie presenti e riduzione la diversità biologica del sito né perturbazioni che possono incidere sulle dimensioni o sulla densità delle popolazioni o sull’equilibrio tra le specie animali e vegetali”.

Cervo europeo (Cervus elaphus)

(foto A.N.S.A., S.L., .F., J.I., S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di Angelo Gelmini
    Angelo Gelmini
    agosto 22, 2023 alle 8:41 am

    Il Parco Nazionale della Valgrande è l’unica o quasi area wilderness di tutto l’arco alpino e tale deve restare.
    Come sempre accade gli interessi di una certa imprenditoria turistica, supportati da enti locali , cercano spazi di sviluppo dove non devono essere cercati ovvero in un parco nazionale in questo caso .
    Questa tendenza affaristica, ai danni delle aree protette nazionali o regionali, è diffusa da anni ovunque con la parola magica della “valorizzazione” , usata spesso e volentieri dagli amministratori locali in prossimità delle elezioni.
    Potrebbe essere un criterio da utilizzare per valutare un discorso politico sull’ambiente e le aree protette: se sento la parola valorizzare non lo voterò mai.
    Angelo
    Torino

  2. Avatar di giulio
    giulio
    agosto 22, 2023 alle 9:08 am

    perdonatemi la divagazione, ma mi viene in mente che a volte, qualche imprenditore e qualche amministratore ha bisogno di qualcuno che gli mette una mano sulla spalla lo guarda negli occhi e con tono amichevole gli dice:
    “scolta….. è una cagata….”

  1. settembre 5, 2023 alle 5:59 am

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