In ricordo di Danilo Mainardi.


Iris planifolia

Ha fatto conoscere al grande pubblico televisivo italiano gli altri animali, il loro comportamento e la loro intelligenza, con garbo, semplicità e passione.

Docente universitario di straordinaria competenza e capacità divulgativa, Danilo Mainardi ha offerto la sua conoscenza e i risultati delle ricerche scientifiche a chiunque avesse desiderio di ascoltare.

Purtroppo ha concluso la vita sulla Terra che tanto amava.  Gli sarebbe piaciuto reincarnarsi in un uccello, così da sperimentare la “meravigliosa esperienza del volo”.

Magari è accaduto e ora si libra alto nel cielo, in uno stormo di Fenicotteri.  Chissà…

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

Fenicotteri (Phoenicopterus roseus) in volo

da Il Fatto Quotidiano, 8 marzo 2017

Danilo Mainardi: morto a 83 anni l’etologo che ha dato voce agli animali, studiandone il comportamento.

Al grande pubblico era conosciuto soprattutto per le sue apparizioni nelle trasmissioni Quark e Superquark. Ha collaborato con il Sole 24 Ore e il Corriere della Sera. (Davide Patitucci)

Entra nelle case degli italiani con discrezione e garbo. Con l’aiuto di divertenti bozzetti e disegni di animali. Nelle sue chiacchierate con l’amico Piero Angela nel corso delle puntate di Quark e Superquark Danilo Minardi, scomparso oggi all’età di 83 anni, mostra tutto il suo grande amore per gli animali. Li descrive come se stesse parlando di altri esseri umani, senza usare un tono accademico, pur essendo uno dei più stimati etologi nel panorama scientifico internazionale.

Membro di numerose accademie scientifiche – tra cui l’Accademia Nazionale delle Scienze e della Società Italiana di Etologia, di cui è stato anche presidente – e docente presso l’Università Ca’Foscari di Venezia, in tv ha collaborato anche ad altri programmi, come Dalla parte degli animali e Almanacco del giorno dopo. Oltre ad aver firmato molti libri sugli animali – si contano quasi 50 opere, la prima pubblicata nel 1968 – è stato direttore dell’Italian Journal of Zoology, organo dell’Unione Zoologica Italiana, e ha collaborato con numerose testate, da Airone al Sole 24 Ore, fino al Corriere della Sera, che per primo ha dato la notizia della sua morte.

I suoi studi si concentrano principalmente sull’evoluzione del comportamento sessuale degli animali, in relazione ai ruoli parentali, a partire dallo stadio infantile. Mainardi è affascinato dallo studio del comportamento sociale nel mondo animale. Osservandolo, capisce che anche le specie animali posseggono la capacità tipica dell’uomo di produrre e trasmettere cultura. Di trasferire, cioè, da un individuo a un altro la capacità di risolvere problemi.

Mainardi è, infatti, convinto che il comportamento intelligente, inteso come meccanismo adattativo che aumenta la probabilità di sopravvivenza di una specie, non sia una dote peculiare soltanto degli esseri umani. “Non c’è bisogno di avere una mente per stare al mondo”, ama spesso ripetere. “Negli ultimi anni – afferma l’etologo italiano – con lo sviluppo di una nuova disciplina, l’etologia cognitiva, che si dedica allo studio di pensiero e intelligenza in animali non umani, è caduto un tabù. Parole come pensiero, intelligenza, cultura non sono più solo umane”. Secondo lo studioso, infatti, “si deve considerare intelligente, in senso lato, ciò che aiuta a stare al mondo”. Un aspetto che Mainardi definisce “comportamento adattativo”.

Ambientalista convinto e abile divulgatore, Danilo Mainardi è spesso impegnato in campagne di educazione ambientale, soprattutto con i bambini. Complice il suo linguaggio semplice e accattivante. È fermamente convinto che l’unico modo per risolvere i problemi ambientali sia correggere la visione dell’uomo nei confronti del mondo e della natura. Posto all’apice della scala evolutiva, l’uomo, secondo Mainardi, possiede infatti le potenzialità per realizzare questo cambiamento, ma è frenato dalla sua incapacità di vederne le conseguenze a lungo termine.
Molte le sue campagne insieme alla Lipu, la Lega italiana protezione uccelli, di cui Mainardi era stato presidente e di cui era attualmente presidente onorario. In numerose interviste ha spesso dichiarato che, se potesse scegliere un animale in cui incarnarsi, sarebbe sicuramente un uccello, per provare la “meravigliosa esperienza del volo”.

Fra le sue varie posizioni il sostegno alla pet therapy e la critica a chi vuole dare significati antropomorfi ai comportamenti animali. Poi la contrarietà allo sfruttamento degli animali per il divertimento delle persone e le sue idee mai integraliste sulla questione della vivisezione per scopi scientifici.

 

Fenicottero rosa (Phoenicopterus ruber roseus)

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. capitonegatto
    marzo 10, 2017 alle 11:53 am

    Complimenti per il ricordo che gli avete dedicato. Lo avessero fatto tanti media , tutti presi dai vari parolai e maghi Merlini !!

  2. Terrae
    marzo 10, 2017 alle 12:43 PM

    Davvero ci ha insegnato tanto.
    Grazie.

  3. Mara
    marzo 10, 2017 alle 5:58 PM

    Un gran Signore, colto e gentile. Quasi tutte le TV lo hanno dimenticato, ha ragione Capitone Gatto. Ma a noi che amiamo la Terra rimarrà sempre nel cuore con i suoi insegnamenti. Grazie Danilo, riposa in pace!

  4. marco
    marzo 10, 2017 alle 8:15 PM

    condivido con Mara, un gran signore, colto e gentile. impegnamoci tutti ad essere come lui. grazie.

  5. Felicia
    marzo 11, 2017 alle 9:28 am

    Condivido il giudizio di gran signore . Mainardi era un animalista non dichiarato e senza fanatismi sempre controproducenti .
    Piegarsi verso trasmissioni divulgative popolari molto viste quanto discutibili dello scientista Piero Angela al servizio della scienza-bussiness-istituzionalizzata , ricavandosi un suo spazio , per divulgare il rispetto sacrosanto verso gli animali , è una grande nota di merito ; la missione è che il popolo italiano (spesso molto carente ed ignorante in materia) deve imparare a convivere con la natura .
    Fondamentale l’aver messo in rilievo la cultura e intelligenza animale non più monopolio dell’uomo . A questo aggiungerei la capacità di provare sentimenti profondi ; gli animali non sono macchinette da sfruttare a proprio piacimento da un dio arrogantissimo chiamato uomo .

    Per quanto riguarda le cavie da laboratorio , da parte mia , metterei in risalto invece il massacro sadico ed inutile di animali , compresi gli animali da compagnia , da vivi con indicibili sofferenze : uno dei più grandi crimini esistenti . Solo gli studi istologici , sui cadaveri , e sul comportamento degli animali senza torture ha un senso .
    Considerando poi che la medicina ufficiale usa tali esperimenti per far fare il massimo profitto all’industria farmaceutica , manipolando gli esperimenti come meglio aggrada e con la complicità delle istituzioni prezzolate e supine verso tali interessi , la gravità di tali crimini diventa un abisso di abiezione perversione spirituale e morale senza fondo .

  6. Felicia
    marzo 11, 2017 alle 10:44 am

    Gli animali sono nostri fratelli in questa avventura terrestre . Rispettiamoli e amiamoli con tutto noi stessi , scambiamoci energie positive gli uni con gli altri come già avevano imparato le tradizioni antiche animiste e sciamaniche , ritroviamo il sublime gusto di vivere in armonia anche con loro .
    Liberarsi dei condizionamenti ultra antropomorfi per cui l’uomo deve sfruttare tutto e tutti compresi i suoi simili con violenza , sopraffazione e profonda e incomensurabile ignoranza-stupidita’ , è uno dei fondamenti di una nuova civiltà felice ; la decrescita felice , la prosperità frugale , la rinuncia alla sanguinaria e feroce competizione e sfruttamento eretta dal dio neoliberista-globalista ora abramitico ora satanista ora nichilista sotto vuoto spinto .

    • Terrae
      marzo 11, 2017 alle 4:16 PM

      Ho tentato di avere un rapporto paritario con una lumaca, ma lei si imbarazzata alla vista della mia nudità.

      Deluso, resto seduto sull’alba a guardare il tramonto di questa dannosa civiltà umana.

  7. Bio IX
    marzo 11, 2017 alle 9:20 PM

    “L’uomo è l’unico animale che si estingue volontariamente” (cit. Danilo Mainardi). Non c’è altro da aggiungere.

  1. marzo 10, 2017 alle 8:32 am
  2. marzo 11, 2017 alle 12:33 am

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