Blocco primaverile dello sfalcio di rive e fossati? Obbligatorio, non facoltativo!

Campagna padovana, ben 14 piccoli di Germano reale (Anas platyrhynchos) seguono la madre lungo un fosso (maggio 2015)
Sindaci, non cascate dal pero e fatevi valere!
Gli appelli degli abitanti di Albignasego e Vigodarzere (vds. Il Mattino di Padova, “Bloccato lo sfalcio delle rive dei canali: anatroccoli salvi“, 13 maggio 2015) per evitare la strage di anatroccoli appena nati sotto le lame delle falciatrici si traducano in ordinanze e regolamenti, non in timide richieste al Consorzio di bonifica e al Genio civile!
Le operazioni di pulizia dei fossi (che non dovrebbero mai essere cementificati o sostituiti con drenaggi sotterranei) dovrebbero essere realizzate solo con mezzi meccanici nel periodo compreso fra agosto e dicembre, quando anfibi, uccelli, rettili e invertebrati non sono impegnati in attività riproduttive.
Il ritardo del periodo degli sfalci permette alle specie che si riproducono al suolo di terminare con successo la riproduzione e l’allevamento della prole.

Campagna padovana, ben 14 piccoli di Germano reale (Anas platyrhynchos) seguono la madre lungo un fosso (maggio 2015)
Genio civile e Consorzio non intendono interrompere gli sfalci? Peggio per loro!
L’art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n.157/1992 e s.m.i., comporta in favore di “tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri” (art. 1 della direttiva) “il divieto:
a) di ucciderli o di catturarli deliberatamente con qualsiasi metodo;
b) di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e di asportare i nidi;
c) di raccogliere le uova nell’ambiente naturale e di detenerle anche vuote;
d) di disturbarli deliberatamente in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza quando ciò abbia conseguenze significative in considerazione degli obiettivi della presente direttiva;
e) di detenere le specie di cui sono vietate la caccia e la cattura”.
Il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare eventuali estremi di reato, in particolare ai sensi degli artt. 544-bis. e ter. cod. pen., 30, comma 1°, lettera h, della legge n. 157/1992 e s.m.i. o violazioni di carattere amministrativo ai sensi dell’ art. 31 della legge n.157/1992 e s.m.i.;
Nessun optional pertanto, ma un dovere vero e proprio. In caso di inadempienza, i primi cittadini non esitino ad informare tempestivamente gli Agenti zoofili ENPA Padova e la Polizia municipale. Tuttavia, a tutela delle nidificazioni dell’avifauna e della salute delle piante, non solo i fossi, ma anche le potature ed il taglio degli alberi, dovrebbero avvenire al di fuori del periodo compreso tra Primavera e Autunno. Tutto ciò può essere ribadito espressamente in un regolamento comunale per la tutela degli animali e delle piante (es. regolamento-tipo per la tutela degli animali sottoscritto da Anci e Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente). Regolamenti di cui tutti i comuni dovrebbero dotarsi al più presto, essendo già in estremo ritardo con i tempi. Gli sfalci vengano subito bloccati anche a Battaglia Terme e a Monselice.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Padova
Coordinamento Protezionista Padovano
(foto M.F., archivio GrIG)
Questo articolo è molto interessante. Mi capita di vedere operai in azione anche in provincia di Cagliari, ora so quando è legale farlo e quando no! Nel caso avviso prima voi 😀
bene 😉
E per la pulizia dei rii cittadini tipici dell’hinterland cagliaritano vale la stessa cosa? No perché a Selargius hanno pulito l’altro giorno il Riu Nou, anatroccoli e via dicendo. Se non mi sbaglio ci sono nidi sparsi proprio sotto il ponte.