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Il giorno del ricordo.


esodo giuliano-dalmata

esodo giuliano-dalmata

 

In Italia dal 2005 (legge n. 92/2004) il 10 febbraio si celebra il giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata negli anni ‘40 del secolo scorso.

Oltre 350 mila nostri connazionali furono costretti in un clima di violenza a lasciare le loro terre.

Una pesantissima e crudele pulizia etnica.

Anche Trieste e il suo territorio furono interessati dal pesante clima di violenza.

Al clima di violenza, purtroppo di lunga data sulle rive dell’Adriatico, in precedenza, contribuirono duramente anche gli italiani.

Al di là delle politiche dei governi, spesso esacerbate da sciovinismo, chi ne ha pagato le tristi conseguenze sono state le persone comuni, senza alcuna difesa.

Conoscere, ricordare, è importante e fondamentale, per comprendere ed evitare che queste vicende si ripetano.

Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 P.S.   è importante informarsi, leggere, confrontare le tesi e le opinioni: solo la conoscenza e l’obiettività unita alla reciproca comprensione delle ragioni delle comunità e dei singoli permette di superare odi etnici che hanno avvelenato l’Europa per troppo tempo [1].

 

Istria, Foiba di Terli, corpi estratti (Albina, Fosca, Caterina Radecchi, Amalia Ardossi)

Istria, Foiba di Terli, corpi estratti (Albina, Fosca, Caterina Radecchi, Amalia Ardossi)

Giovanna Moscardin.

Giovanna Moscardin, nata nel 1913 a Sanvincenti, in Istria, era l’ostetrica comunale del piccolo paese, che conterà ben 52 scomparsi, 14 dei quali infoibati, su poco più di 500 abitanti.

Aveva aiutato a nascere chiunque, di qualsiasi lingua ed etnìa, era benvoluta.

Il 4 marzo 1944 venne prelevata da partigiani jugoslavi e portata in un luogo appartato.  Lì, a sfregio, venne squartata a colpi di baionetta e lasciata agonizzare. Dopo qualche ora venne graziata con una raffica di mitra.    Il suo cadavere venne infine buttato dentro una foiba.

(G. Dicuonzo, Nato in rifugio. La tragedia istriana sconosciuta, Ed. UNI Service, TN, 2009).

 

 

esodo da Pola Qui la storia di una ragazza italiana di Parenzo, Mafalda Codan, sopravissuta alle carceri jugoslave.

Qui la storia di un ebreo italiano, di Fiume: Angelo Adam.

Qui la storia di tre sorelle: Fosca (17 anni), Caterina (19 anni) e Albina Radecchi (21 anni).

Qui la storia di Norma Cossetto (24 anni) e di Giovanni Radeticchio (sopravvissuto all’infoibamento).

Qui la storia di un prete di campagna (don Francesco Bonifacio, 34 anni)

 

 

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[1]  una bibliografia, per chi volesse approfondire:

  • AA.VV., “Istria nel tempo: manuale di storia regionale dell’Istria con riferimenti alla città di Fiume”, Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, 2006
  • Claudia Cernigoi, Operazione Foibe – Tra storia e mito, Edizioni Kappa Vu, Udine, 2005
  • Mafalda Codan, Diario di Mafalda Codan in: Mario Dassovich, Sopravvissuti alle deportazioni in Jugoslavia, Istituto Regionale per la Cultura Istriana – Unione degli Istriani – Bruno Fachin Editore – Trieste 1997 ISBN 8885289541
  • Paolo De Franceschi, Foibe, prefazione di Umberto Nani, Centro Studi Adriatici, Udine 1949
  • Federico Goglio, “Foibe : inferno a nord-est”, Editore Baranzate di Bollate Cidal, 2001
  • Alessandra Kersevan, Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943, Kappa VU, Udine, 2003
  • Patrick Karlsen, Frontiera rossa. Il Pci, il confine orientale e il contesto internazionale 1941-1955, LEG, Gorizia, 2010
  • Jožko Kragelj,Pobitim v spomin: žrtve komunističnega nasilja na Goriškem 1943-1948, Goriška Mohorjeva, Gorizia 2005
  • Giancarlo Marinaldi (vero nome Carlo Gonan), La morte è nelle foibe, Cappelli, Bologna 1949
  • Adamo Mastrangelo, Foibe, ciò che non si dice, Calendario del Popolo, Luglio 2008, Nicola Teti Editore
  • Luciano Monzali, Italiani di Dalmazia. Dal Risorgimento alla Grande Guerra, vol 1. Le Lettere. Firenze, 2004
  • Luciano Monzali, Italiani di Dalmazia. 1914-1924 vol 2. Le Lettere. Firenze, 2007
  • Gianni Oliva, Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria, Mondadori, Milano 2003, ISBN 88-0448978-2
  • Frank Perme e altri,Slovenia, 1941, 1948, 1952: Anche noi siamo morti per la patria, Milano 2000.
  • Luigi Papo, L’Istria e le sue foibe, Settimo sigillo, Roma, 1999
  • Luigi Papo, L’ultima bandiera. Storia del reggimento Istria, L’Arena di Pola, Gorizia 1986
  • Eno Pascoli, Foibe: cinquant’anni di silenzio. La frontiera orientale, Aretusa, Gorizia 1993
  • Pierluigi Pallante, La tragedia delle foibe, Editori Riuniti, Roma 2006
  • Arrigo PetaccoL’esodo. La tragedia negata degli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, Mondadori, Milano 1999
  • Raoul Pupo (aprile 1996), Le foibe giuliane 1943-45 .
  • Raoul Pupo, Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l’esilio, Milano, Rizzoli, 2005. ISBN88-17-00562-2
  • Raoul Pupo, Roberto Spazzali, Foibe, Bruno Mondadori, 2003. ISBN 88-424-9015-6
  • Raoul Pupo, Trieste ’45, Laterza, Roma-Bari 2010 ISBN 978-88-420-9263-6
  • Leonardo Raito, Il PCI e la resistenza ai confini orientali d’Italia, Temi, Trento, 2006
  • Franco Razzi, Lager e foibe in Slovenia, E.VI, Vicenza 1992
  • Guido Rumici, I nomi, i luoghi, i testimoni, i documenti, Mursia, Milano 2002
  • Giorgio Rustia, Contro operazione foibe a Trieste, a cura dell’Associazione famiglie e congiunti dei deportati italiani in Jugoslavia e infoibati, 2000
  • Fulvio Salimbeni,Le foibe, un problema storico, Unione degli istriani, Trieste 1998
  • Cesare Salmaggi-Alfredo Pallavicini, La seconda guerra mondiale, Mondadori, 1989 ISBN 88-04-39248-7
  • Giacomo Scotti, Dossier Foibe, Manni, San Cesario (Le), 2005
  • Frediano Sessi, Foibe rosse. Vita di Norma Cossetto uccisa in Istria nel ’43, Marsilio, Venezia 2007.
  • Giovanna Solari, Il dramma delle foibe, 1943-1945: studi, interpretazioni e tendenze, Stella, Trieste 2002
  • Roberto Spazzali, Foibe: un dibattito ancora aperto. Tesi politica e storiografica giuliana tra scontro e confronto, Lega Nazionale, Trieste 1990
  • Roberto Spazzali, Tragedia delle foibe: contributo alla verità, Grafica goriziana, Gorizia 1993
  • Giampaolo Valdevit (cur.), Foibe, il peso del passato. Venezia Giulia 1943-1945Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli-Venezia Giulia, Trieste 1997

 

 

(foto da mailing list storiche)

  1. max
    febbraio 10, 2015 alle 7:15 am

    prendo questo spunto x accennare ad un argomento di cui non si parla mai in questo blog; fermo restando che non e’ cambiato NULLA dai tempi delle foibe ( spero di non dover ricordare le guerre balcaniche uuss) e senza disturbare ancora l’isiss, vediamo cosa accade in ucraina. personalmente ritengo sia una questione gestita con una parte anatomica deputata agli ouput. i solono europei ( merkel e hollande in primis) vedono un pezzo di europa ( perche’ l’ucraina e’ in europa? a si e’ vero…) sfuggire per gettarsi nelle braccia di santa madre russia. e chi se ne frega. sono RUSSOFONI da sempre e quindi scatenare una GUERRA ( il telegiornale lo vedono anche i mentalmente pigri) per 4 bifolchi in nome di un teorico diritto bla bla bla…siamo concreti; convinciamo il presidente ucraino che e’ cosa buona e’ giusta che se ne vadano “a quel paese” i russofoni pena la guerra.l’europa lo ripaghera’ con 4 capre e 3 pecore. ma di cosa stiamo parlando? se il sud tirolo/AA volesse andare con l’austria noi rifaremmo una 15/18?ancora una volta siamo di fronte a guerre per falsi problemi. confido nella scienza che cambi D’UFFICIO il DNA dei nascituri rendendolo piu’ simile a quello del creatore ( quello che i credenti chiamano dio)ed un po’ meno a quello animale altrimenti l’umana natura ci fottera’.

  2. Occhio nudo
    febbraio 10, 2015 alle 9:48 am

    Storia e storie terribili.

  3. Pietro
    febbraio 10, 2015 alle 10:25 am

    Non è che le cose alla fine in quelle parte di europa,siano cambiate di molto.Mi chiedo con grande paura,quale follia collettiva,possa portare le persone oggi a commettere simili barbarie, in questo caso in europa a pochi passi da noi.

  4. febbraio 10, 2015 alle 3:00 PM

    da Il Corriere della Sera, 10 febbraio 2015
    Le foibe, 70 anni fa. È il Giorno del Ricordo: http://www.corriere.it/cultura/cards/foibe-70-anni-fa-giorno-ricordo/pulizia-etnica_principale.shtml

  5. gennaio 24, 2016 alle 7:42 PM

    da Il Corriere della Sera, 23 gennaio 2016
    ISTRIA. Slovenia-Croazia: il filo spinato separa gli italiani dagli italiani.
    Le misure anti-immigrati riaprono antiche ferite in una terra martoriata. (Gian Antonio Stella): http://www.corriere.it/cultura/16_gennaio_23/slovenia-croazia-istria-italiani-confine-immigrati-jugoslavia-gian-antonio-stella-dd20f99c-c203-11e5-b5ee-f9f31615caf8.shtml

  6. max
    gennaio 25, 2016 alle 7:12 am

    altiero spinelli si rivoltera’ nella tomba vedendo questa europa mai cosi’ poco “unione”.
    ognuno fa da se e x se. e’ incontestabile la volonta’ di aiuto a chi fugge dal peggio. e’ altrettanto vero che occorre mettere un freno o una discriminante xche’ l’europa NON e’ in grado di gestire masse cosi’ imponenti di migranti, migrazione della quale non si conosce la fine. esiste poi il problema dell’integrazione che vediamo non essere cosi’ automatica ed il desiderio degli autoctoni di mantenere le propie radici “caucasiche”cosi’ diverse da quelle dei nuovi ospiti. non c’e’ una politica ue univoca. non si sa che fare con l’isiss( o forse lo si sa ma si fa solo quello che genera un po’ di fumo).
    c’e’ pero’ una considerazione da fare; facciamo bene ad intervenire? ovvero le ns rivoluzioni in europa le abbiamo fatte anche nel sangue. fuggire in paesi cosi’ diversi non mi pare una soluzione. e’ altrettanto vero che se NON sono capaci di badare a se stessi e decidere del loro destino POLITICO non possiamo stare a gurdare che un gruppo di PREDONI CRIMINALI semini morte e distruzione arrichendosi e minacciando l’occidente.
    forse aiutando i curdi e tappandosi il naso con assad troveremmo la quadra in questo ginepraio.

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