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No al commissariamento dell’Agenzia della Conservatoria delle coste della Sardegna.


Cabras, Torre di S. Giovanni di Sinis e Tharros

Cabras, Torre di S. Giovanni di Sinis e Tharros

Giovedì 12 giugno 2014 la Giunta Regionale Sarda ha deciso di commissariare l’Agenzia della Conservatoria delle coste della Sardegna al fine, come si apprende dalla stampa, di trasferire le sue funzioni all’interno di un assessorato della Regione.

Tale decisione, operata nell’ambito della più generale “spending review”, appare ingiustificata considerato che la Conservatoria delle coste è un ente sano, non in perdita e capace di risparmiare investire al meglio il denaro pubblico, come si evince dagli stessi rapporti ufficiali sul suo funzionamento resi pubblici sul suo sito istituzionale. L’efficienza economica e gestionale dell’Agenzia, esempio unico in Italia, e la sua capacità di attrarre finanziamenti per la Sardegna, dimostrano concretamente la validità di investire nelle politiche ambientali per creare uno sviluppo realmente sostenibile.

In questi anni la Conservatoria delle coste ha rappresentato uno strumento concreto di supporto agli enti locali per l’applicazione delle politiche regionali di tutela e di gestione integrata delle zone costiere della Sardegna. Uno strumento innovativo al quale s’ispirano tutte le altre regioni italiane costiere.

E’ sufficiente analizzare il processo virtuoso avviato dalla Conservatoria delle coste per lo sviluppo sostenibile dell’isola dell’Asinara, in applicazione della Deliberazione della Giunta Regionale del Dicembre 2008, per comprendere l’utilità di uno strumento come l’agenzia capace di coordinare competenze diversificate come le azioni di tutela e valorizzazione con la disponibilità diretta dei beni del patrimonio regionale affermando lo stesso ruolo istituzionale della Regione Sardegna in un’isola per oltre un secolo di proprietà dello Stato.

Alghero, Capo Caccia

Alghero, Capo Caccia

Che fine farà, ci si chiede, il patrimonio costiero affidato alla gestione dell’Agenzia? Oltre 6.000 ettari – soprattutto sui litorali di Alghero, Muravera, Buggerru, Castiadas – ritorneranno, infatti, nella disponibilità delle strutture regionali “ordinarie”, portando di fatto le lancette dell’orologio indietro di 10 anni, quando le coste della Sardegna venivano gestite in maniera settoriale. Con la soppressione dell’Agenzia migliaia di ettari di coste, ad alto valore paesaggistico e ambientale, potranno, inoltre, esser messi in vendita ai migliori offerenti, pronti a speculare sulle coste sarde, magari con il pretesto di attrarre investimenti esteri.

Dopo decenni e a volte secoli di abbandono di molti beni storici del territorio regionale, la Conservatoria delle coste, grazie alle sue competenze integrate e uniche in tutta Italia, ha riportato l’attenzione sul patrimonio delle torri costiere, dei fari e delle stazioni semaforiche, iniziando il difficile restauro di molti manufatti e riportando questi beni culturali a un uso pubblico. In assenza di risorse pubbliche per la loro tutela, la Conservatoria, gestendo direttamente il patrimonio regionale, ha dimostrato che esiste un modello alternativo ed efficace di gestione di questi beni rappresentando uno strumento concreto di supporto agli enti locali per l’applicazione delle politiche regionali di tutela e di gestione integrata delle zone costiere della Sardegna. Tale modello è stato interamente ispirato dalle linee guida contenute nel documento “Fascia costiera come bene strategico comune della Sardegna” redatto dal primo Comitato Scientifico dell’Agenzia l’11 febbraio del 2009.

Molte associazioni ambientaliste ma anche rappresentanti istituzionali auspicano e anzi prospettano l’adozione a livello nazionale del modello della Conservatoria delle coste della Regione Sardegna, che sinora ha ricevuto il plauso delle maggiori istituzioni che operano nel settore come il Piano d’Azione del Mediterraneo del Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite (UNEP MAP).

Arbus, dune boscate di Piscinas

Arbus, dune boscate di Piscinas

Con questo nostro appello chiediamo al Presidente della Regione Sarda on.le Francesco Pigliaru un ragionevole ripensamento sulla decisione ad oggi adottata, affinché sia revocata la decisione di commissariare l’Agenzia, auspicando che l’esperienza maturata e il lavoro della Conservatoria delle coste, possano proseguire naturalmente continuando a rappresentare una buona pratica di tutela e gestione integrata delle zone costiere per la Sardegna e per il resto dell’Italia.

 

I 50 Primi Firmatari

Ermete Realacci, Presidente Commissione Ambiente Camera dei Deputati

Fulco Pratesi, Fondatore e Presidente Onorario WWF Italia

Fabio Renzi, Segretario Generale Fondazione Symbola

Rosalba Giugni, Presidente Marevivo

Carmen Di Penta, Direttore Generale Marevivo

Francesco Ferrante, Vice Presidente Kyoto Club

Sergio Andreis, Direttore Kyoto Club

Paolo Fresu, Musicista

Marcello Fois, Scrittore

Elena Ledda, Musicista

Massimo Carlotto, Scrittore

Dacia Maraini, Scrittrice

Marco Fratoddi, Direttore La Nuova Ecologia, mensile di Legambiente

Roberto Tortoli, Presidente Mareamico

Annalisa Corrado, Portavoce Green Italia

Roberto Della Seta, Promotore Green Italia

Enrico Fontana, Coordinatore Nazionale Associazione LIBERA

Giovanni Cordini, Presidente Giuristi dell’Ambiente

stendardo GrIGStefano Deliperi, Presidente Gruppo di Intervento Giuridico, Amici della Terra

Daniela Ducato, Imprenditrice Bioedilizia

Gianni Massa, Consiglio Nazionale Ordine degli Ingegneri

Nicolò Fenu, Presidente SARDARCH.

Giuseppe Melis, Docente Università di Cagliari

Alberto Pratesi, Docente Università Roma 3

Enzo Patierno, Osservatorio Comunicazione Ambientale Università La Sapienza Roma

Giampiero Farru, Presidente CSV Sardegna Solidale

Graziano Bullegas, Presidente Italia Nostra Sardegna

Ignazio Garau, Presidente Associazione Nazionale Città del Bio

Riccardo Porta, Presidente Associazione Nazionale La Casa Verde CO2.0

Nicoletta Selis, Delegato Regionale WWF Italia

Stefania Rossini, Presidente Donne Ambiente Italia

Maria Laura Terribilini, Presidenza Donne Italiane Ambientaliste

Monica Saba, Vice Presidente Sardegna Impresa Donna Coldiretti

Vincenzo Migaleddu, Associazione Medici per l’Ambiente

Daniela Addis, Coordinatrice Nazionale CAMP Italia

Chicco Porcu, Presidente Forum per la Green Economy PD

Mauro Coni, Docente Università di Cagliari

Umberto Oppus, Direttore Anci Sardegna

Antonio Vigo, Sindaco Calasetta

Mario Corongiu, Sindaco di Sant’Antioco

Silvano Farris, Sindaco di Buggerru

Antonio Diana, Sindaco di Stintino

Beniamino Scarpa, Sindaco di Porto Torres

Franco Cuccureddu, Sindaco di Castelsardo

Angelo Comiti, Sindaco di La Maddalena

Francesco Atzori, Sindaco di Arbus

Andrea Loche, Sindaco di Cuglieri

Ivo Melis, Sindaco di Masainas

Concetta Spada, Sindaco di Domus de Maria

Quintino Sollai, Sindaco di Castiadas

 

chi volesse sottoscrivere la petizione clicchi qui.

 

Buggerru, Portixeddu, dune e spiaggia

Buggerru, Portixeddu, dune e spiaggia

 

La Nuova Sardegna, 29 giugno 2014

La Nuova Sardegna, 29 giugno 2014

 

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di Genius Loci
    Genius Loci
    giugno 28, 2014 alle 6:09 PM

    Firmiamo numerosi!!!! Dopo il disconoscimento del programma elettorale bisogna proprio fargliela sentire ai “compagni di merenda”, bravi solo a consumare brioches e merendine varie perché a forma di mattone.

  2. Avatar di mara
    mara
    giugno 28, 2014 alle 7:03 PM

    FATTO! E passo anche parola….
    Le merendine a forma di mattone devono restar loro sul gozzo.

  3. Avatar di Riccardo Pusceddu
    Riccardo Pusceddu
    giugno 29, 2014 alle 3:57 am

    passero’ senz’altro parola! Sarebbe auspicabile anche una raccolta di firme in favore dello stravolgimento del Piano Paesaggistico dei Sardi, recentemente oggetto di contestazioni che pero’, e spero di sbagliarmi, sono rimaste inascoltate dall’emerito Pigliaru.

  4. Avatar di Riccardo Pusceddu
    Riccardo Pusceddu
    giugno 29, 2014 alle 4:04 am

    naturalmente volevo dire “in favore all’annullamento dello stravolgimento”

  5. luglio 10, 2014 alle 6:07 PM

    da La Nuova Sardegna, 10 luglio 2014
    Mille firme contro la soppressione della conservatoria delle coste.
    Mobilitazione per salvare l’autonomia dell’organismo: «Il paesaggio non può essere affidato alla gestione ordinaria»: http://lanuovasardegna.gelocal.it/cagliari/cronaca/2014/07/10/news/mille-firme-contro-la-soppressione-della-conservatoria-delle-coste-1.9573620

    _________________________________________

    da Sardegna Oggi, 10 luglio 2014
    In due settimane mille firme per la Conservatoria delle coste: http://www.sardegnaoggi.it/Cronaca/2014-07-10/25727/In_due_settimane_mille_firme_per_la_Conservatoria_delle_coste.html

  6. luglio 23, 2014 alle 5:48 PM

    da CagliariPad, 23 luglio 2014
    Conservatoria delle coste: mille e 500 cittadini contro commissariamento.
    “La grande mobilitazione – fanno sapere i promotori della petizione – è il riconoscimento da parte dei cittadini dell’operato dell’agenzia che, grazie a un processo dinamico di tutela, autonomo e indipendente, ha valorizzato il grande patrimonio costiero della Sardegna”: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=10100

  7. luglio 24, 2014 alle 3:01 PM

    da L’Unione Sarda, 24 luglio 2014
    Conservatoria da salvare: consegnate 1500 firme: http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/97104_Conservatoria_da_salvare_consegnate_1500_fir.pdf

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