A giudizio la “casetta dell’onorevole”, a Castiadas.
Il 9 gennaio 2014 dovrà comparire davanti al G.U.P. del Tribunale di Cagliari Giampaolo Casula l’on. Eugenio Murgioni, consigliere regionale (già P.d.L., ora F.d.I.) e già sindaco (fino a poco tempo fa vice-sindaco) di Castiadas (CA) per rispondere delle accuse formulate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari (p.m. Daniele Caria) riguardo la realizzazione di una villona nelle campagne di Castiadas. Indagato anche il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale Giuseppe Farris.
La villa, senza dubbio di sensibili dimensioni, è stata realizzata nel corso di questi ultimi anni fra campagne e macchie mediterranee nella località Sitò – Genna Spina del Comune di Castiadas ed è risultata parzialmente non autorizzata sotto il profilo paesaggistico.
Con ordinanza G.I.P. del Tribunale di Cagliari del 17 ottobre 2012 (procedimento penale n. 12824/2009) è stata nuovamente posta sotto sequestro preventivo su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Già nel giugno 2010 il G.I.P. Simone Nespoli aveva concesso, sempre su richiesta della Procura della Repubblica di Cagliari, il sequestro preventivo dell’immobile, in seguito (ottobre 2010) dissequestrato in sede di appello dal Tribunale del riesame di Cagliari.
La struttura residenziale, all’apparenza molto ben rifinita e pregevole, risulterebbe autorizzata come semplice “casa agricola”, secondo le segnalazioni pervenute alle Associazioni ecologiste.
In proposito le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra avevano inoltrato una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e di adozione degli opportuni provvedimenti (2 dicembre 2009) alle varie amministrazioni pubbliche competenti (fra cui il Servizio Governo del territorio e tutela paesaggistica di Cagliari, la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Cagliari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari).
Numerose altre contestazioni sarebbero state mosse – dopo le indagini del Corpo forestale e di vigilanza ambientale – nei confronti dell’on. Murgioni, fra cui quelle concernenti ipotesi di reato di falso, di violazione di norme di tutela paesaggistica e urbanistiche e di ricettazione riguardo lastre di granito che parrebbero provenienti dalle storiche carceri di Castiadas.
Da quanto acquisito risulta che l’ultima variante in corso d’opera (per la quale è stata rilasciata concessione edilizia n. 15 del 4 marzo 2009) abbia comportato modifiche nei prospetti e nelle falde del tetto (dichiarazione del responsabile del Servizio urbanistica del Comune di Castiadas n. 3178 del 19 novembre 2009) rispetto alle precedenti concessioni edilizie, mai precedute da autorizzazioni paesaggistiche. In merito la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Cagliari “con nota n. 4249 del 22/12/2009 ha già inoltrato formale richiesta di chiarimenti” al Comune di Castiadas “ed è tuttora in attesa di riscontro”.
Singolarmente le prime autorizzazioni di tipo urbanistico (n. 10 del 27 febbraio 2022, n. 51 del 17 novembre 2005, n. 12 del 6 aprile 2007) non sono state precedute da autorizzazioni paesaggistiche pur essendo presente in zona la macchia mediterranea in quanto “l’area in esame non risultava sottoposta a tutela paesaggistica, in quanto esterna alla perimetrazione bosco/macchia mediterranea” indicata dal piano urbanistico comunale – P.U.C. (allegato 6, tavola B2).
Il prossimo 9 gennaio 2014 sarà l’occasione per fare chiarezza sulle accuse.
Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico
da La Nuova Sardegna, 19 dicembre 2013
CASTIADAS. A giudizio il consigliere Murgioni (Fdi): abusi edilizi. Mauro Lissia
CAGLIARI. Una megavilla di quattrocento metri quadri costruita abusivamente su un terreno agricolo a Genna Spina, nelle campagne di Castiadas, è costata il rinvio a giudizio al consigliere regionale Eugenio Murgioni (59 anni) di Villaputzu, del gruppo Fratelli d’Italia, che il 9 gennaio dovrà presentarsi davanti al gup Giampaolo Casula per rispondere alle accuse di concorso in abuso d’ufficio, falso in atti pubblici e abusi edilizi difeso dall’avvocato Leonardo Filippi. Con lui è imputato anche il responsabile dell’ufficio tecnico di Castiadas Giuseppe Floris, difeso dall’avvocato Carlo Amat: l’accusa è di concorso in abuso d’ufficio aggravato. L’indagine sulla residenza di campagna di Murgioni era nata da un esposto anonimo cui è seguita una richiesta di documenti presentata dal Gruppo di Intervento giuridico, poi trasmessa anche alla Procura. Al centro dell’inchiesta giudiziaria un’autocertificazione firmata da Murgioni e documenti in base ai quali l’ufficio tecnico comunale avrebbe dato il via libera alla costruzione della casa. Non una casa qualsiasi ma un buen retiro d’alto bordo: oltre duecento metri quadrati per ognuno dei due piani, con telecamere di sicurezza a circuito chiuso, rifiniture extralusso e materiali preziosi, forse anche lastroni prelevati dal vecchio carcere di Castiadas. Stando al rapporto del Corpo forestale per costruire la residenza Murgioni avrebbe beneficiato di norme del piano urbanistico riferite a quell’area approvate dalla sua stessa giunta comunale. Non solo: per poter godere delle agevolazioni fiscali sulla prima casa Murgioni avrebbe dichiarato in un’autocertificazione di abitarci. Murgioni avrebbe poi beneficiato della legge che agevola la costruzione di piccoli edifici per gli agricoltori dichiarandosi produttore vitivinicolo, malgrado la norma riguardi solo chi ricava due terzi del proprio reddito personale dall’attività agricola.
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)
Ogni tanto i magistrati tentano di tagliare le unghie agli arroganti del potere!!! Purtroppo, per uno che viene scoperto, altri mille riescono a farla franca!!
Direte che sono monotono,ma a carloforte,i potenti e quelli che pagano continuano ancora oggi a costruire così.A quando un controllo nella veridicità delle licenze rilasciate dall’ufficio tecnico di carloforte?Paura di toccare i potenti eh eh eh eh eh eh eh
Forse forse andando a controllare bene non mi stupirei se la casa fosse su terreni soggetti ad uso civico a favore di beneficiari di paesi confinanti
per shardana…..se trasferiscono a Carloforte il mitico Domenico Fiordalisi vedrai come inizieranno a cadere teste su teste… io ci spero …. una cosa (o casa) alla volta…
Non c’è bisogno d scomodare il grande fiordalisi,ha cose più importanti da salvaguardare…..la salute di noi sardi ad esempio.Però un giretto in comune sarebbe niente male…….. Da parte della finanza ad esempio o della forestale per vedere come possono ancora costruire dove non si può.Le associazioni 3M & C chissà come la prenderebbero visto che tutto possono fare.Amico,non scherzar i troppo,magari è come dici