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Nel processo sugli abusi edilizi a Chia (Domus de Maria) l’arch. Massimo Pisu è stato assolto.


Domus de Maria, Torre di Chia e foce del Rio di Chia

Domus de Maria, Torre di Chia e foce del Rio di Chia

Lo scorso 29 settembre 2012 su questo blog veniva data la notizia relativa a una sentenza del Tribunale di Cagliari relativa a condanne per abusi edilizi presso il Rio di Chia (Domus de Maria, CA).

La notizia era stata ripresa dai Quotidiani regionali, ma conteneva un deprecabile errore: l’arch. Massimo Pisu è stato assolto e non figura fra le persone ritenute responsabili delle opere non autorizzate.

Lo apprendiamo soltanto oggi, dietro comunicazione del 18 giugno 2013 per Suo conto da parte dell’avv. Ubaldo De Murtas e volentieri ne diamo rettifica e opportuno rilievo.

Incolpevoli e dispiaciuti, ce ne scusiamo con l’Interessato e con chi legge.

Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

(foto per conto GrIG)

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  1. giugno 30, 2013 alle 1:27 PM

    L’ha ribloggato su Fabio Argiolas.

  2. luglio 3, 2013 alle 10:11 PM

    da L’Unione Sarda, 3 luglio 2013
    DOMUS DE MARIA. Accuse infondate contro il professionista sulla speculazione edilizia a Chia. Abusi, assolto l’architetto Pisu. Per il giudice del Tribunale Mauro Grandesso “il fatto non sussiste”.

    L’architetto di Tortolì Massimo Pisu è stato assolto dal giudice del Tribunale di Cagliari, Mauro Grandesso, dall’accusa di violazione paesaggistica e urbanistica. «Perché il fatto non sussiste», è la motivazione con cui il professionista è stato completamente scagionato. Lo ha precisato il suo legale, l’avvocato Ubaldo De Murtas.Il nostro giornale, il 29 settembre del 2012, aveva dato la notizia di una sentenza di condanna che riguardava quattro persone (tre architetti e un funzionario comunale di Domus de Maria) per abusi edilizi e altri reati quali l’abuso d’ufficio e il falso ideologico legati alla costruzione di una lottizzazione lungo la costa sud occidentale sarda e nelle immediate vicinanze del rio Chia. Un progetto per il quale gli investigatori del Corpo forestale e di vigilanza ambientale avevano avviato una delicata e complessa indagine fino a individuare i presunti responsabili. Tra gli indagati era finito anche Massimo Pisu in qualità di tecnico progettista. Nel dibattimento del 28 settembre l’architetto ogliastrino non è stato però condannato – come erroneamente riportato sugli organi di stampa e anche su L’Unione Sarda – ma pienamente assolto perché «il fatto non sussiste». La segnalazione dell’errore è arrivata in questi giorni a firma dell’avvocato De Murtas. Il cronista del giornale così come i colleghi di altre testate isolane è incorso in un errore dovuto a un difetto di comunicazione. Una sentenza, quella formulata dal giudice Grandesso nel settembre scorso, a cui il pubblico ministero titolare dell’inchiesta non ha presentato alcun ricorso. L’assoluzione, per l’architetto Massimo Pisu, è così definitiva. Per l’errore e la notizia non corretta ci scusiamo in primo luogo con il diretto interessato e naturalmente con i nostri lettori.

  1. agosto 19, 2013 alle 7:09 PM

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