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Anche cani legati e bastonati nell’Isola di S. Antioco!


S. Antioco, cane seviziato e curato dal Servizio veterinario dell’ASL n. 7

Ma che succede nell’Isola di S. Antioco?    S’è diffuso un terribile virus mentale che provoca un’epidemia di delinquenza verso gli altri animali?

Prima a causa di bocconi avvelenati disseminati fra macchie, vigneti e campagne fra Calasetta (soprattutto presso la località di Cussorgia) e S. Antioco (in particolare nella località di Sa Ariasci) da parte di sconosciuti criminali sono stati ritrovati purtroppo numerosi cani avvelenati e almeno anche uno splendido esemplare di Volpe (Vulpes vulpes).

Nei giorni scorsi è stato ritrovato un povero cane massacrato di bastonate, dopo esser stato legato con del filo di ferro per immobilizzarlo, secondo le segnalazioni pervenute.

Per l’utilizzo folle di bocconi avvelenati e l’avvelenamento di altri animali domestici e selvatici le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico, Lega per l’Abolizione della Caccia e Amici della Terra hanno inoltrato (29 ottobre 2012) uno specifico esposto alle amministrazioni pubbliche e alla magistratura competenti, con l’auspicio di interventi rapidi ed efficaci.

Per il povero cane bastonato senza pietà il veterinario della A.S.L. n. 7, che l’ha operato con la speranza di salvargli la vita, ha giustamente inoltrato direttamente una segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.

Chiediamo approfonditi controlli e attività di vigilanza per accertare le responsabilità di queste pratiche barbare quanto idiote.

Gruppo d’Intervento Giuridico, Lega per l’Abolizione della Caccia e Amici della Terra

(foto per conto GrIG)

  1. dany
    novembre 11, 2012 alle 8:49 am

    bestie!!!!! i cacciatori vergognosi che godono a uccidere! persone che se il loro divertimento è far soffrire dovrebbero morire molto lentamente..così capirebbero!!ma lo so siete solo di un’ignoranza spaventosa!!!!vergognatevi!

  2. icittadiniprimaditutto
    novembre 11, 2012 alle 9:19 am

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  3. capitonegatto
    novembre 11, 2012 alle 10:33 am

    Perche’ non togliere la denominazione ” Santo Antioco “, visto che alcuni , senza la battaglia dei molti, commettono atrocita’ di infima incivilta’ , a dispetto anche della religione e ai molti santi che hanno sempre predicato l’amore per tutti gli animali?
    Il sindaco faccia sapere cosa intende fare .

  4. max
    novembre 11, 2012 alle 12:19 PM

    le madri dei subumani sono sempre gravide…
    purtroppo e’ un fenomeno presente in tutte le regioni il che dimostra che i subumani sono presenti ovunque. occorre catturarli ( e nei centri piccoli si sa chi sono) e provvedere che la loro natura di esseri inferiori non possa essere trasmessa alla prole. insomma come si fa con gli stupratori o pedofili seriali. sembra una pena crudele? fare a loro quello che fanno ai cani sarebbe peggio no?

  5. novembre 11, 2012 alle 12:39 PM

    un aggiornamento sulle condizioni di salute del povero cane: si sta riprendendo, lentamente, ed è stato affidato a un gruppo animalista locale. Ci sono già persone disposte ad adottarlo.
    L’inaudita violenza è stata praticata, ancora una volta, nella località Sa Arriasci (o S’Arraxiu).

  6. novembre 11, 2012 alle 3:24 PM

    da CagliariPad, 11 novembre 2012
    Allarme degli ecologisti, cane massacrato a bastonate a Sant’Antioco.
    La denuncia arriva dal Gruppo di Intervento Giuridico. Dopo i bocconi al veleno ecco i bastoni. Non si fermano le violenze sugli animali: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=142

  7. novembre 16, 2012 alle 5:14 PM

    anche a Cagliari, dove il delinquente è stato denunciato dalla Polizia di Stato.

    da L’Unione Sarda on line, 16 novembre 2012
    Cagliari, tenta di impiccare un cagnolino. Un pregiudicato denunciato dalla polizia.
    Ha tentato di impiccare un cane con una corda per trasformarlo in un bersaglio per i sassi. Un cagliaritano di 39 anni è stato denunciato dalla polizia: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/295132

    • novembre 17, 2012 alle 5:42 PM

      da La Nuova Sardegna, 17 novembre 2012
      CAGLIARI/IL METICCIO è STATO SEVIZIATO. Il cane abbaiava, lui tenta di impiccarlo: denunciato.

      CAGLIARI. Storia brutale, la vittima è un cane, il carnefice un uomo di 39 anni, pregiudicato, convinto di poter seviziare l’animale perché abbaiava. La morte sicura del cane, di piccola taglia, è stata evitata da un equipaggio della squadra Volante della questura chiamato dalla centrale perché numerose telefonate avevano segnalato che in via del Ghirlandaio c’era un individuo intento a «impiccare un cane con una corda a un albero e a farne un bersaglio di pietre». Gli agenti sono accorsi e, dopo aver imboccato una strada sterrata, hanno visto l’uomo segnalato il quale, nascosto sotto i rami di un albero, era intento a coprire con delle frasche un cane meticcio di piccole dimensioni. L’individuo, quando ha visto gli agenti ha cercato di rimediare togliendo in fretta le frasche dall’animale e tentando di liberarlo ma, immediatamente raggiunto, è stato bloccato dagli operatori. Ovviamente gli agenti gli hanno chiesto spiegazioni, e lui ha risposto che il cane lo disturbava perché abbaiava continuamente. Gli agenti si sono avvicinati al cane e gli hanno tolto dal collo la corda che ormai era piuttosto stretta e quindi cominciava a impedirgli di respirare. Il cagnolino aveva ferite alla testa, sicuramente causate da una pietra, ed era ormai praticamente svenuto e probabilmente vicino alla morte in seguito alle brutali sevizie subite. Dal centro operativo è stato chiamato un veterinario del canile municipale che gli ha prestato i primi soccorsi. Dagli accertamenti effettuati il cane è risultato dotato di microchip, ma il proprietario è stato cercato senza risultato. Sulle condizioni del cane si attende il referto del veterinario, l’uomo sorpreso dagli agenti è stato denunciato per il reato di maltrattamento di animali.

  8. gabriele
    novembre 23, 2012 alle 12:31 am

    NON posso pensare a come abbia sofferto sto povero cagnone!!spero che il colpevole provi le stesse atrocità…solo ampliate per mille fino a non farcela più per il dolore!!chiamarlo animale sarebbe un offesa per gl’animali stessi!

  9. febbraio 13, 2013 alle 10:03 PM

    eccolo, il bastardo.

    da Sardinia Post, 13 febbraio 2013
    Calasetta, uccide a bastonate un randagio, denunciato pastore 45enne. (http://www.sardiniapost.it/cronaca/calasetta-uccide-a-bastonate-un-randagio-denunciato-pastore-45enne/)

    Ha scaricato la sua rabbia su un cane che era entrato nel suo terreno. E lo ha colpito a bastonate fino a che l’animale non è morto. Protagonista dell’assurda violenza, un pastore di 45 anni, S.P., che è stato denunciato dai carabinieri della Stazione di Calasetta.
    Il 45enne, nonostante la presenza di diversi testimoni che non hanno tardato a chiamare il 112, quando ha visto il randagio passare sul suo terreno in località Campo Scia Main si è avventato con un bastone, colpendolo numerose volte, e una volta ucciso lo ha gettato in un terreno di proprietà della cooperativa edile San Maurizio, Calasetta.
    Una volta sul posto i carabinieri hanno trovato il povero animale privo di vita.
    Il pastore è stato denunciato per uccisione di animali: rischia una condanna da tre a 18 mesi.

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    da L’Unione Sarda on line, 13 febbraio 2013
    Massacra cane a bastonate e lo getta via. Un pastore denunciato a Calasetta. http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/304527)

    Ha ucciso a bastonate un cane e poi l’ha gettato in un terreno. Un pastore è stato denunciato dai carabinieri a Calasetta.
    Incurante di agire davanti a testimoni, un pastore di 45 anni ha ucciso a bastonate un cane randagio che era entrato nel suo terreno nella zona di Campo Scia Main. Alcune persone, che hanno assistito esterrefatte alla brutale aggressione, hanno segnalato l’episodio ai carabinieri che hanno trovato il povero animale privo di vita, e gettato in un terreno della cooperativa San Maurizio. I militari hanno denunciato il pastore.

    • febbraio 14, 2013 alle 2:57 PM

      da La Nuova Sardegna, 14 febbraio 2013
      Un pastore uccide a bastonate un cane entrato nel suo ovile.

      CALASETTA. Ha ucciso a bastonate un cane randagio che era entrato nel suo ovile. Ora, un pastore di 45 anni di Calasetta rischia da tre a diciotto mesi di reclusione. La legge è severa e chiara, l’art 554 bis del codice penale recita: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi». In seguito a una segnalazione, i carabinieri hanno visto l’uomo che colpiva con una bastone la povera bestia e si accingeva a gettarla in un terreno confinante. Purtroppo l’animale, all’arrivo dei militari, era già morto per le percosse. Ieri al termine degli accertamenti l’uomo è stato indagato e, contestualmente, il comando stazione carabinieri ha avvisato il Comune per rimuovere e sotterrare il cane scrivendo all’amministrazione per avviare anche la pratica amministrativa in modo da far pagare il costo dello smaltimento dell’animale al pastore.

  10. febbraio 19, 2013 alle 2:53 PM

    senza parole.

    da L’Espresso, 18 febbraio 2013
    Torture animali, il rapporto choc. Maiali buttati nei camion con le zampe spezzate. Cavalli lasciati nei propri escrementi per mesi. Cani costretti a far sesso con umani per filmini porno. Succede in Italia, ogni giorno, di nascosto. (Michele Sasso): http://espresso.repubblica.it/dettaglio/torture-animali-il-rapporto-choc/2200567//0

  11. febbraio 28, 2013 alle 4:25 PM

    da L’Unione Sarda on line, 28 febbraio 2013
    Barumini, un cagnolino sepolto vivo. Salvato da un gruppo di giovani: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/306182

  12. marzo 8, 2013 alle 2:49 PM

    cose da pazzi.

    da La Nuova Sardegna, 8 marzo 2013
    SOLARUSSA. Due cani impiccati a un albero in campagna.

    SOLARUSSA. Non bastavano i cani ed i gatti avvelenati: ieri a Solarussa si è registrata una brutta escalation dei reati contro gli animali. Un cercatore di asparagi si è trovato di fronte uno spettacolo raccapricciante: mentre passava in un terreno ha visto due cani impiccati ad un albero. Una scena incredibile: La Nuova ha anche avuto le foto, ma è stata fatta la scelta di non pubblicarle. Un atto barbaro che ha creato rabbia e anche una certa preoccupazione a Solarussa. Secondo i volontari dell’Enpa in paese c’è qualcuno che uccide gli animali per puro divertimento. Infatti, dopo che nelle scorse settimane era stata segnalata la presenza di polpette avvelenate nelle vie del paese, che avevano portato alla morte orribile di due cagnolini, ieri questo nuovo, preoccupante episodio. Purtroppo non si è neppure di fronte una guerra contro i randagi. Infatti il maschio e la femmina (che era persino gravida) appesi con un filo di ferro ad un albero avevano i collari e quindi, con tutta probabilità, anche un padrone. La scoperta è stata fatta ieri pomeriggio nella zona di Perdera a ridosso della linea ferroviaria periferia di Solarussa. Un emigrato, che per anni ha lavorato a Torino, stava raccogliendo degli asparagi quando si è imbattuto in questa scena incredibile. Insieme ad altre due persone ha messo a terra gli animali e si è presentato al comando della polizia locale per denunciare il fatto. Sul posto sono arrivati nel tardo pomeriggio anche i volontari dell’Ente protezione animali di Oristano. «Quando ho visto la fotografia sono rimasto veramente colpito da questa assurda vicenda – ha commentato amareggiato Giovanni Contini, commissario della sezione provinciale dell’Enpa di Oristano –.I volontari erano impegnati proprio a Solarussa dopo le vicende dei giorni scorsi. Purtroppo erano stati trovati avvelenati diversi cani e alcuni gatti con le classiche polpette avvelenate. Uno dei gattini è stato trovato agonizzante proprio ieri mattina nel cortile delle scuole elementari. Qualcuno lo ha visto, ma è rimasto impassibile davanti a quella atrocità. Il gattino è stato poi trasferito dal veterinario, non si sa se si salverà – ha spiegato Giovanni Contini – poi ieri sera i volontari mi hanno avvisato di questa triste vicenda». «Stiamo setacciando ora il paese alla ricerca di indizi – ha concluso il commissario dell’Enpa – per identificare l’autore di questa serie di uccisioni.Una serie che ieri è culminata ora con il bruttissimo episodio dei due cagnolini impiccati».

    • marzo 9, 2013 alle 2:51 PM

      da La Nuova Sardegna, 9 marzo 2013
      SOLARUSSA. Indignazione per i cani impiccati. Decine di mail al Comune. Il sindaco. «Gesto assurdo, controlliamo».

      SOLARUSSA. Decine di mail inviate al Comune da persone indignate per la brutta vicenda dei due cagnolini impiccati ad un albero. Le foto diffuse su facebook hanno fatto il giro del web sollevando una vera e propria indignazione popolare contro l’autore di questo assurdo gesto. Un episodio sinonimo di barbarie che va a colpire inconsapevolmente un paese, dove esiste il rispetto per tutti gli animali. Ne è convinto più che mai il sindaco, Enrico Marceddu, sensibile a tutte le questioni di carattere ambientale. «Non ho visto le foto, ma mi è stato riferito che la scena è stata terribile – ha osservato Enrico Marceddu –. Non siamo in grado di spiegarci cosa può aver spinto una persona a commettere una barbarie di questo genere. A Solarussa non sono mai capitati episodi di questo tipo ed è chiaro che noi li condanniamo. In questi anni, insieme alla Asl abbiamo predisposto dei servizi preventivi, come peraltro impone la legge – spiegato il sindaco – e abbiamo provveduto a far chippare tutti gli animali domestici. Il nostro obiettivo è quello di monitorare tutti gli animali domestici e limitare al massimo la presenza di cani randagi». Purtroppo quanto accaduto due sere fa ha anche altri precedenti. «Il nostro ufficio ambientale ha avuto diverse segnalazioni e denunce per la morte di alcuni cani e gatti, provocate pare da veleni utilizzati in agricoltura – ha concluso Enrico Marceddu –. Non sappiamo se la cosa sia voluta, ma la polizia locale ha attivato i controlli. L’ultimo episodio aveva interessato un gattino ritrovato nei pressi delle scuole elementari. È chiaro che sono state prese le necessarie contromisure per evitare ulteriori incidenti o eventuali contagi anche alle persone». Era stato un cercatore di asparagi due sere fa a ritrovare i due cani impiccati con un filo di ferro ad un albero. Uno era maschio l’altra una femmina anche gravida.

  13. marzo 30, 2013 alle 8:23 PM

    senza parole.

    da L’Unione Sarda on line, 30 marzo 2013
    Addestrava cani con un collare elettrico. Pastore 58enne di Calasetta denunciato: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/309830

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    da CagliariPad, 30 marzo 2013
    Collare elettrico per addestrare i cani, denunciato un pastore per maltrattamento di animali.
    L’attrezzo è stato sequestrato e l’uomo è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Calasetta: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=1991

  14. aprile 19, 2013 alle 9:43 am

    allucinante.

    da La Nuova Sardegna, 19 aprile 2013
    Strage di randagi nella zona industriale di Nuoro. Sei cuccioli straziati a colpi di pietra. Maria Paola Boneddu (Enpa): un atto di crudeltà inaudita, abbiamo denunciato. (Valeria Gianoglio): http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2013/04/19/news/strage-di-randagi-nella-zona-industriale-di-nuoro-1.6911693

  15. settembre 13, 2013 alle 5:40 PM

    delinquenza pura.

    da La Muova Sardegna, 13 settembre 2013
    Uccisi col veleno i cani del quartiere. Trovati morti 2 pastori maremmani e 4 meticci. I residenti presentano una denuncia: «I responsabili devono essere puniti»: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2013/09/13/news/uccisi-col-veleno-i-cani-del-quartiere-1.7736354

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    da Sardinia Post, 13 settembre 2013
    Sassari, mattanza di maremmani e meticci: erano i “cani poliziotto” dei bambini: http://www.sardiniapost.it/cronaca/sassari-mattanza-di-maremmani-e-meticci-erano-i-cani-poliziotto-della-frazione-ottava/

  16. ottobre 25, 2013 alle 2:55 PM

    senza parole.

    da La Nuova Sardegna, 25 ottobre 2013
    Cuccioli gettati nel fiume a Bosa, cresce l’indignazione.
    Dura condanna del gesto compiuto da alcuni ragazzi due giorni fa. La polizia locale indaga mentre il Comune prepara misure anti randagismo. (Alessandro Farina): http://lanuovasardegna.gelocal.it/oristano/cronaca/2013/10/25/news/cuccioli-gettati-nel-fiume-a-bosa-cresce-l-indignazione-1.7989684

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    da L’Unione Sarda, 25 ottobre 2013
    Quartu, strage di cani a Sa Pispisa. Gli animali avvelenati o accoltellati: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2013/10/25/quartu_strage_di_cani_a_sa_pispisa_gli_animali_avvelenati_o_accoltellati-6-336944.html

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    da Sardinia Post, 25 ottobre 2013
    Flumini di Quartu, cuccioli avvelenati e accoltellati: una mattanza: http://www.sardiniapost.it/cronaca/flumini-quartu-cuccioli-avvelenati-accoltellati-mattanza/

    • ottobre 27, 2013 alle 4:22 PM

      da La Nuova Sardegna, 27 ottobre 2013
      BOSA. Cuccioli gettati nel fiume per un’assurda sfida tra bimbi. (Alessandro Farina)

      BOSA. «Una prova di forza tra bambini. Che vanno aiutati a capire la differenza tra bene e male», è la convinzione della consigliera comunale Piera Addis che torna sul triste episodio del lancio dei cani dal ponte pedonale sul Temo. «Volevano misurare il coraggio di alcuni del gruppo. Un gesto di balentìa tra bimbi – racconta Piera Addis –. Qualcuno questo coraggio o per meglio dire questa crudeltà l’ha avuta, una crudeltà spaventosa, che a pensarci fa rabbrividire, soprattutto perché proviene da bimbi, che i cuccioli come loro li dovrebbero amare e proteggere». Forse questo spirito ha spinto alcuni di loro a precipitarsi a salvare uno dei cuccioli “Che con tutta la sua disperazione ha nuotato ed è riuscito a raggiungere la riva. Mi chiedo dove sia ora quel cucciolo, se veramente è in salvo», l’ulteriore interrogativo. L’episodio intanto ha scosso profondamente l’opinione pubblica, e spinto molti a interrogarsi sulle nuove generazioni oltre che su una necessaria azione culturale che faccia crescere il rispetto verso animali indifesi. «Si tratta di bimbi che vanno aiutati a capire le differenze tra il bene e il male e che hanno bisogno di essere guidati», è la considerazione finale di Piera Addis, certamente condivisa da tanti. L’aiuto potrebbe arrivare dalla presenza di strutture o attività da realizzare e pianificare anche a costo di qualche rinuncia o sacrificio finanziario, in una città che urbanisticamente non sembra proprio a misura di bambino. A Bosa non esiste parco giochi degno di questo nome e il ritrovo è spesso Piazza Monumento, che si trasforma in improvvisato e non adatto campo aperto per partite di pallone o palline, e in tourbillon di passeggini, biciclette e triciclo, solitamente sotto il vigile occhio di genitori o accompagnatori che possono intervenire in caso di problemi. Zone come Santa Caterina, Terridi o Bosa Marina sono però lontane dal centro e quindi si gioca per strada a volte senza la costante presenza degli adulti.

  17. novembre 27, 2013 alle 6:35 PM

    gentaglia da sbattere in galera.

    da La Nuova Sardegna, 27 novembre 2013
    Palau, orrore sulla scogliera: due cani uccisi a picconate. A Porto Rafael le guardie del consorzio ritrovano gli animali martoriati poco lontano da cinque cuccioli vivi: http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2013/11/27/news/palau-orrore-sulla-scogliera-due-cani-uccisi-a-picconate-1.8192550

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