Home > biodiversità, coste, energia, energia eolica, fonti rinnovabili, mare, parchi naturali, sostenibilità ambientale > Presentato l’atto di opposizione al rilascio della concessione demaniale marittima per la centrale eolica offshore davanti all’Asinara.

Presentato l’atto di opposizione al rilascio della concessione demaniale marittima per la centrale eolica offshore davanti all’Asinara.


Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra e Lega per l’Abolizione della Caccia, come preannunciato, hanno presentato (1 giugno 2012) al Direttore del Compartimento marittimo di Porto Torres uno specifico atto di opposizione al rilascio della concessione demaniale marittima per la realizzazione di una centrale eolica off shore nel Golfo dell’Asinara da parte della Seva s.r.l. (sede: Gressan, AO).

Interessati, per opportuna conoscenza, il Ministero dell’ambiente, l’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente, il Servizio regionale valutazione impatti, i Comuni di Porto Torres, Sassari e Stintino, l’Ente parco nazionale dell’Asinara.

Come si ricorda, la Seva s.r.l. (Aosta) ha presentato lo scorso 30 aprile un’istanza al Compartimento Marittimo di Porto Torres relativa ad una concessione demaniale cinquantennale per la realizzazione di una centrale eolica off shore composta da 28 torri eoliche (generatori Siemens) alte 90 mt. sopra il pelo dell’acqua (+ altezza non conosciuta sotto il pelo dell’acqua, rapportata alle profondità marine), aventi diametro del rotore mt. 120, poste su n. 4 file parallele orientate Nord Ovest – Sud Est (distanza mt. 600 fra loro), 100,8 MW di potenza massima (3,6 MW per torre eolica), tre cavi di collegamento tra gli aereo generatori e la cabina di trasformazione elettrica a terra, un cavo interrato verso il sistema di trasmissione aerea dell’energia elettrica, rete elettrica interrata di collegamento con la cabina di trasformazione primaria Terna s.p.a. per la rete di distribuzione nazionale, area di 2.845.908 mq. nel mare territoriale del Golfo di Cagliari, davanti al litorale compreso nei Comuni di Porto Torres, e Sassari.

Sterna comune (Sterna hirundo)

Davanti alle spiagge di Porto Torres da riqualificare dopo anni di usi industriali, davanti al parco nazionale dell’Asinara, e alla circostante area protetta marina, vicino alla spiaggia della Pelosa di Stintino, davanti agli Stagni di Pilo e Casaraccio, davanti a siti di importanza comunitaria (Asinara, Pilo e Casaraccio) e zone di protezione speciale (Asinara).

A breve distanza dalla costa, visti gli alti fondali, a differenza delle centrali eoliche off shore del Mare del Nord.

La realizzazione di una centrale eolica off shore su un ambito marino così vasto comporterebbe necessariamente l’interdizione di qualsiasi pubblico uso del mare, la pesca, la navigazione da diporto per lungo tempo, difficoltà per il traffico marittimo commerciale, con pesantissimi effetti negativi per la collettività, nonché sensibili interferenze con i flussi dell’avifauna migratrice;

La realizzazione di linee elettriche industriali nella fascia costiera di conservazione integrale (mt. 300 dalla battigia marina) è vietata in Sardegna, così come l’interessamento delle praterie di Posidonia (legge regionale n. 4/2009 e s.m.i.), mentre – in ogni caso – la realizzazione di centrali eoliche in aree marine è assoggettata al preventivo e vincolante (art. 29 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i., legge n. 99/2009) procedimento di valutazione di impatto ambientale.

Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra avevano già inoltrato (26 giugno 2011) una puntuale richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti in proposito: con l’azione legale ecologista erano stati interessati il Ministero dell’ambiente, la Capitaneria di Porto di Porto Torres, la Regione autonoma della Sardegna, il Comune di Porto Torres.

Ma, dopo l’atto di opposizione ora depositato, le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra e Lega per l’Abolizione della Caccia vogliono coinvolgere chiunque sia sensibile e si voglia opporre a questo assordo scempio ambientale annunciato: chiunque – amministrazioni locali, associazioni, comitati, singoli cittadini – voglia inoltrare analoghi atti di opposizione al rilascio della concessione demaniale marittima può scrivere a grigsardegna5@gmail.com.

In materia, proprio con il sostegno del Gruppo d’Intervento Giuridico, è stata l’on. Caterina Pes, deputata del Partito Democratico, a presentare nel marzo 2011 una proposta di legge per assegnare la competenza sui procedimenti di valutazione di impatto ambientale relativi ai progetti di centrali eoliche off shore alle Regioni interessate.

Asinara, asini bianchi e vecchie strutture carcerarie (foto Fiorella Sanna)

Importante proposta in questo momento di clima opaco ritenuto favorevole al far west eolico.

Questo, comunque, è l’ennesimo episodio di speculazione eolica in Sardegna: dalle 27 centrali eoliche attuali (453 MW di potenza), se fossero realizzate le altre 34 in attesa di autorizzazione, si giungerebbe a 61 parchi eolici con ben 1.265 MW di potenza.

Basti pensare che oggi l’Isola è del tutto autonoma rispetto alla rete nazionale. Puo contare sulla potenza installata di circa 2.200 MW, pur impiegandone ogni giorno di solito 1.730 (e la notte solo 1.300). Con il  potenziamento dei trasporti via cavo (SAPEI e SACOI) fra Sardegna e la Penisola, non ne potranno esser esportati più di 1.000 MW.    Chi ci guadagna, quindi, nel tenere immagazzinati altri 800 MW originati dall’eolico?    Certo non la Collettività.

Gruppo d’Intervento Giuridico, Lega per l’Abolizione della Caccia e Amici della Terra

 

(foto Fiorella Sanna)

  1. Avatar di icittadiniprimaditutto
    icittadiniprimaditutto
    giugno 1, 2012 alle 8:01 am

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  2. Avatar di icittadiniprimaditutto
    icittadiniprimaditutto
    giugno 1, 2012 alle 11:44 am

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  3. giugno 1, 2012 alle 3:05 PM

    A.N.S.A., 1 giugno 2012
    Ambientalisti contro impianto off shore golfo Asinara. Presentato atto di opposizione al rilascio concessione demaniale. (http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/mare/2012/06/01/Ambientalisti-contro-impianto-off-shore-golfo-Asinara-_6968625.html)

    CAGLIARI, 1 GIU – Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra e Lega per l’Abolizione della Caccia, come preannunciato, hanno presentato oggi al Direttore del Compartimento marittimo di Porto Torres un atto di opposizione al rilascio della concessione demaniale marittima per la realizzazione di una centrale eolica off shore nel Golfo dell’Asinara da parte della Seva srl con sede a Gressan (Aosta).
    Interessati, per conoscenza, anche il Ministero dell’Ambiente, l’Assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, il Servizio regionale valutazione impatti, i Comuni di Porto Torres, Sassari e Stintino, l’Ente parco nazionale dell’Asinara.
    La Seva – è detto in una nota degli ambientalisti – ha presentato lo scorso 30 aprile un’istanza al Compartimento Marittimo di Porto Torres relativa ad una concessione demaniale cinquantennale per la realizzazione di una centrale eolica off shore composta da 28 torri eoliche (generatori Siemens) alte 90 metri sopra il pelo dell’acqua (oltre all’altezza non conosciuta sotto il pelo dell’acqua, rapportata alle profondità marine), poste su quattro file parallele orientate Nord Ovest-Sud Est (distanza 600 metri fra loro), 100,8 MW di potenza massima (3,6 MW per torre eolica), tre cavi di collegamento tra gli aerogeneratori e la cabina di trasformazione elettrica a terra, un cavo interrato verso il sistema di trasmissione aerea dell’energia elettrica, rete elettrica interrata di collegamento con la cabina di trasformazione primaria Terna spa per la rete di distribuzione nazionale, area di 2.845.908 mq. nel mare davanti al litorale compreso nei Comuni di Porto Torres e Sassari. Davanti alle spiagge di Porto Torres da riqualificare, dopo anni di usi industriali, davanti al Parco nazionale dell’Asinara, e all’area protetta marina, vicino alla spiaggia della Pelosa di Stintino, davanti agli Stagni di Pilo e Casaraccio, davanti a siti di importanza comunitaria (Asinara, Pilo e Casaraccio) e zone di protezione speciale (Asinara). A breve distanza dalla costa, visti gli alti fondali, a differenza delle centrali eoliche off shore del Mare del Nord.

    da Stintino Notizie, 1 giugno 2012
    Eolico off-shore davanti all’Asinara, presentata opposizione da parte di tre associazioni ambientaliste: http://www.stintinonotizie.it/territorio/eolico-off-shore-davanti-allasinara-presentata-opposizione-da-parte-di-tre-associazioni-ambientaliste/

    da Tiscali Notizie, 1 giugno 2012
    Cagliari: ambientalisti contro eolico off-shore all’Asinara: http://notizie.tiscali.it/regioni/sardegna/articoli/12/06/01/asinara-off-shore.html?sardegna&sub=ultimora

    da L’Unione Sarda on line, 1 giugno 2012
    L’Asinara: ambientalisti contro impianto off shore: http://www.unionesarda.it/Articoli/News/275521

  4. giugno 2, 2012 alle 11:30 am

    da La Nuova Sardegna, 2 giugno 2012
    Gli ambientalisti contro le pale eoliche all’Asinara.

    PORTO TORRES. Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra e Lega per l’abolizione della caccia hanno presentato ieri, al direttore del Compartimento marittimo di Porto Torres, uno specifico atto di opposizione al rilascio della concessione demaniale marittima per la realizzazione di una centrale eolica off shore nel Golfo dell’Asinara da parte della Seva. Interessati, per opportuna conoscenza, anche il ministero dell’Ambiente, l’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, il Servizio regionale valutazione impatti, i comuni di Porto Torres, Sassari e Stintino e l’Ente parco nazionale dell’Asinara. «La realizzazione di una centrale eolica su un ambito marino così vasto _ precisa Stefano Deliperi _, comporterebbe necessariamente l’interdizione di qualsiasi pubblico uso del mare: la pesca, la navigazione da diporto per lungo tempo, difficoltà per il traffico marittimo commerciale, con pesantissimi effetti negativi per la collettività, nonché sensibili interferenze con i flussi dell’avifauna migratrice». (g.m.)

  5. giugno 4, 2012 alle 3:00 PM

    a una settimana dall’approvazione è ancora non consultabile sul sito istituzionale web della Regione autonoma della Sardegna la deliberazione n. 23/19 del 29 maggio 2012 “Realizzazione di impianti eolici off-shore nel mare antistante le coste della Sardegna”: http://www.regione.sardegna.it/j/v/66?v=9&c=27&c1=&n=10&s=1&p=1

    Un’efficienza da far paura.

    dal sito istituzionale web della Regione autonoma della Sardegna, 29 maggio 2012

    Energia – Cappellacci, stop progetto eolico off-shore largo Asinara; Giunta delibera diffida e iniziative legaliIl Presidente ha ricordato che la Corte Costituzionale ha ribadito le “indeclinabili funzioni e attribuzioni della Regione in materia paesistico-ambientale e di gestione del territorio ai sensi dello Statuto speciale”. “Le energie rinnovabili devono essere uno strumento di salvaguardia dell’ambiente, idoneo a produrre benefici economico-sociali che migliorino la qualità della vita”, ha sottolineato Cappellacci: http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=198246&v=2&c=125&t=1

    Aggiornamento (6 giugno 2012): finalmente la deliberazione è visibile, http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_274_20120605091909.pdf

  6. giugno 14, 2012 alle 3:05 PM

    da L’Unione Sarda, 14 giugno 2012
    Camera dei Deputati. No all’eolico all’Asinara: interrogazione di Pes (Pd). (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20120614092414.pdf)

    «Chiediamo al ministro Clini di garantire la tutela paesaggistica del Golfo dell’Asinara nel quale dovrebbe essere realizzata una centrale eolica off shore, come risulta dall’istanza presentata al Compartimento marittimo di Porto Torres dalla società Seva lo scorso 30 aprile». Lo afferma la deputata del Pd Caterina Pes, in un’interrogazione al ministro dell’Ambiente.
    IL PROGETTO. «Il luogo interessato a questo progetto – spiega la parlamentare sarda – è a forte vocazione turistica e la realizzazione dell’impianto avrebbe delle ricadute sull’economia locale. Fra l’altro, nella regione ci sono già 27 centrali eoliche e 34 sono in attesa di autorizzazione. L’impianto nel Golfo dell’Asinara, composta da 28 torri alte 90 metri, dovrebbe essere realizzato davanti a siti di importanza comunitaria come l’Asinara, Pilo e Casaraccio e zone di protezione speciale come l’Asinara stessa».
    NO ALL’EOLICO. «Per questi motivi – conclude Pes – risulta fondato l’atto di opposizione al rilascio della concessione demaniale marittima per la realizzazione della centrale eolica off shore presentato, lo scorso 1 giugno, al Direttore del Compartimento marittimo di Porto Torres da parte delle associazioni ecologiste Gruppo d’intervento giuridico, Amici della terra e Lega per l’abolizione della caccia».

  7. giugno 30, 2012 alle 8:32 PM

    da L’Unione Sarda, 30 giugno 2012
    Eolico in mare, la bocciatura ora è ufficiale. (Gibi Puggioni)

    Il Comune ha proposto formale opposizione al progetto di realizzazione di una centrale eolica “near shore” nel tratto di mare compreso fra la diga foranea e la centrale di Fiume Santo. Il provvedimento è stato firmato ieri mattina dal sindaco Beniamino Scarpa a 24 ore dalla scadenza dei termini per la presentazione di eventuali osservazioni. Quindi è stato inviato al Compartimento marittimo di Porto Torres, cui compete il rilascio della concessione demaniale, al Ministero dell’Ambiente, all’assessorato regionale all’Ambiente, al presidente del Parco nazionale dell’Asinara, al dirigente del Servizio savi e al sindaco di Sassari.
    IL SINDACO. «Attraverso questo documento – ha detto Beniamino Scarpa – esprimiamo la nostra totale contrarietà verso il progetto di realizzazione del parco eolico nel golfo dell’Asinara. Il nostro ambiente va preservato, tutelato e protetto». Parere negativo anche dalla Conferenza dei capigruppo consiliari e dalla Commissione consiliare all’Ambiente. Il progetto prevede l’installazione di 28 aerogeneratori da 3,6 megawatt, alti novanta metri, con diametro del rotore di circa 120 metri, per una potenza complessiva di 100,8 megawatt. L’area interessata dall’impianto è di tre chilometri quadrati ed è localizzato di fronte alla termocentrale di E.On, nel Golfo dell’Asinara, cioè nelle immediate vicinanze di numerose aree protette.
    IL RIFIUTO. L’intervento viene inoltre considerato un freno al programma di riqualificazione dell’arenile di Fiume Santo, alla riconversione post-industriale del territorio rispetto alle nuove politiche relative al polo della chimica verde e alle azioni di sviluppo locale legate alla pesca, alla nautica da diporto, al turismo e alla valorizzazione dell’isola dell’Asinara. Altre opposizioni formali all’impianto eolico sono state presentate al Compartimento marittimo dalla Regione e dalle associazioni ecologiste Gruppo d’intervento giuridico, Amici della terra e Lega per l’abolizione della caccia.

  1. No trackbacks yet.

Scrivi una risposta a gruppodinterventogiuridicoweb Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.